Sade: la mostra che sfida Parigi

Attaccare il sole; questo il titolo della controversa esposizione appena inaugurata al Musée d'Orsay di Parigi.

"La mostra mette in luce la rivoluzione della rappresentazione inaugurata dai testi dello scrittore. Attraverso una selezione di opere di Goya, Géricault, Ingres, Rops, Rodin, Picasso ed altri, saranno affrontati i temi della ferocia e della singolarità del desiderio, della distanza, dell'estremo, del bizzarro e del mostruoso, del desiderio come principio di eccesso e di ricomposizione immaginaria del mondo". 

Questo è quanto è dato sapere al momento sul contenuto della mostra. Oltre ad una vaga lista degli artisti proposti, un assoluto mistero ruota attorno alla selezione curatoriale. L'unica certezza è la presenza della pergamena originale su cui il Divino Marchese impresse Le 120 Giornate di Sodoma durante la permanenza nel carcere della Bastiglia, dove fu rinchiuso per reati politici (uno dei diversi episodi in cui Sade ebbe a scontrarsi con la legge a causa della sua indole ribelle, libertina e peccaminosa).

Limite, eccesso, perversione, carne, estasi e dannazione, sono i principali temi oggetto degli scritti del Marchese Alphonse Donatien de Sade (1740-1814) che ha evidentemente rivoluzionato non solo la storia della letteratura ma anche quella dell'arte, lasciando una traccia indelebile nelle coscienze dei suoi contemporanei prima e nella memoria dei posteri poi.

"Aspettati perciò particolari osceni, e scusami se non li taccio. Ignoro l'arte di dipingere senza colori; quando il vizio si trova alla portata del mio pennello, lo traccio con tutte le sue tinte, tanto meglio se rivoltanti; offrirle con tratto gentile è farlo amare, e tale proposito è lontano dalla mia mente", dice.

Sade incanta e disturba; esattamente come i cartelloni della mostra per le strade di Parigi e il video promozionale che rende esattamente l'idea del livello di provocazione innescato dall'indiscutibile genio del desiderio perverso di Sade.