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ANNOIATA DI MATTINA


di lisagarl
27.05.2010    |    37.234    |    1 7.8
"Vorrei venire insieme con lui, inizio a sditalinarmi mentre m’incula, a un certo punto lo sento godere dentro di me con grossi gemiti..."
Spesso mi capita di svegliarmi eccitata nonostante il cazzo non mi manchi, a volte mentre sbrigo le faccende domestiche sentendomi annoiata tiro fuori il diario segreto di mia madre e inizio a leggere (lo so che non si fa ma a me eccita.)
Resto allibita nel leggere un suo commento.
Testuali parole:
-mi sei entrato in bocca, nella fica, nel culo, ma, dove sei rimasto per sempre, è il mio cervello, erutti sperma come una fontana, indimenticabile ultima volta m’inculavi tenendo le mie gambe poggiate sulle tue possenti spalle e nel tirarlo fuori gli schizzi violenti di sperma hanno raggiunto il mio viso, Samir sei grandeeeeeeee!
Il tuo cazzo ormai non può stare lontano nemmeno un giorno, lungo largo a cospetto del mio uomo è una miniatura.

Pensai, cazzo se quello di papà sia una miniatura allora che bestia avrà tra le gambe, quello di papà è un super cazzo finora non ne ho incontrati di simili, eppure ne ho presi abbastanza.
Allucinante, iniziava a fantasticare nella mia mente l’idea di provarlo, nel frattempo tra le mie gambe vi era un leggero pasticcio di umori, mi recai in bagno e pensando al flacone di bagno doccia comprato da mia madre, ha una forma straordinaria solo tenendolo in mano mi fa pensare a mille cose, difatti il tappo tondo a cupola, la bottiglia tonda, la base è stretta, al centro si allarga per ristringersi all’orlo sembra un bel cazzo.
Sfilo la leggera vestaglia e resto con il solo perizoma, che ben presto va via anche lui, prendo il flacone e inizio a leccarlo, con l’altra mano la porto tra le gambe e inizio a sditalinarmi, bagno due dita le infilo nella mia fica, continuando a leccare e sditalinarmi.
Porto il flacone tra le gambe, il passo ripetutamente tra la fica e il culetto, quello sfregamento mi fa eccitare ancora di più, infilo un dito nel culetto e lo sento dilatarsi come sempre, sentendomi pronta m’inginocchio e disposta la bottiglia sul tappeto, inizio a penetrarmi, sublime entra senza problemi nonostante sia di dimensioni ragguardevoli, entra nella mia fica, mi fermo per abituarmi e a gustarmi gli spasimi che mi da e poco dopo inizio a cavalcarla, mi torturo i capezzoli, tirandoli e sfregandomeli tra le dita, la mano prende corsa, la bottiglia entra ed esce, cambio posizione mi metto a pecorina e guidandomi con la mano ritorno a scoparmi con una velocità tale che in pochi minuti raggiungo il primo di una lunga serie di orgasmi.
Voglio provarla dietro, si non resisto, anche se è troppa, non posso fare almeno di provarci, il mio forellino e ben abituato a dilatazioni maestose; difatti una resistenza iniziale e subito tutta la bottiglia scompare nel mio culetto. grandioso, mi sento piena, con una mano guido la bottiglia e con l’altra mi masturbo il clito mi gira la testa sto per esplodere raggiungo ancora un ennesimo orgasmo ma questa volta è diverso, sembro un fiume in piena, non so che cosa è, pipì o liquidi vaginali ma in un frangente il pavimento del bagno diventa una latrina sfilo la bottiglietta e immediatamente me la porto alla bocca, leccandola e succhiando tutti gli umori che sono rimasti attaccati, incurante del posto dove era stata, la ripulisco per bene.
Nonostante tutto ciò nella mente ho sempre quelle frasi lette nel diario, Samir è un bravo uomo lavoratore leggermente bruttino, iniziai a pensare come farlo cadere nella mia tana, ormai ero decisa voglio provarlo vedere la sua bestia come dice lei.
Pensa e ripensa mi venne l’idea di chiamarlo per farmi aiutare a spostare l’armadio. escogitai un piano diabolico, scesi in strada e mi recai nella macelleria dove lavora, la fortuna volle che fosse solo, gli chiesi se subito dopo mangiato poteva venire da me ad aiutarmi nel spostare un armadio, accettò con molto entusiasmo.
Le due ore che ci separavano dall’appuntamento erano interminabili, feci una doccia, mi profumai, un leggero trucco e labbro rosso acceso, indossai un leggerissimo vestito bianco senza intimo con il corpo tutto abbronzato quel vestito, mi risaltava alla grande.
Suonano, sarà lui. risposi al citofono e aprii la porta, lasciai il portone di casa semi chiusi, lui suonò il campanello e gli urlai che era aperto, mi feci trovare chinata a raccogliere dei libri, inutile dire che la posizione lasciava ben poco all’immaginazione, vedendomi a momenti gli veniva un accidente.
Rimase immobile sull’uscio della camera, gli dissi non stare li fermo vienimi ad aiutare, dallo specchio dell’armadio non mi sfuggì al suo gesto, difatti con la mano si aggiustò il pacco ponendo bene il cazzo, è fatta pensai dentro di me, è già eccitato.
Nella posizione in cui ero, mi restava facile strusciarmi con il corpo difatti per passare doveva per forza toccarmi il fondo schiena, appena stava passando, lo bloccai spingendomi indietro con il culo.
-se non lo hai capito ho voglia di te.
Il tempo che avevamo era pochissimo, quindi meglio andare subito al sodo.
-no Lisa non posso tu hai ragazzo quindi non posso
- io ho ragazzo e mamma non ha il marito?
Sentendomi dire quella frase si gelò.
-cosa credi che non lo sappia che ti scopi mamma, ti conviene stare al gioco
Mentre parlavo, gli abbassai il pantalone liberando il cazzo, che sentendosi libero svetto in tutta la sua erezione andandomi a infilarsi direttamente in bocca.
-cazzo aveva ragione mamma hai un cazzo da oscar
anche se dentro di me pensavo, me lo aspettavo più grande, quello di papà si difende molto bene.

con una lunga grossa vena che lo attraversava e con una cappella lucida.
Il suo uccello che davanti agli occhi misura circa venticinque centimetri, un uccello nodoso diritto (quello di Leo pendeva un po’ a destra) scuro quasi nero.
Allora scendo più giù e ora ho davanti al bel cazzo nero, stupendo, grosso, lo lecco lo insalivo per bene e poi lo imbocco fin, dove posso e lo spompino per bene. Poi vado sulle palle, e gli lecco pure le palle, che sono belle grosse, e anche belle piene, le lecco una alla volta mentre lo sento godere. Continuo, mi sposto con la lingua fino ad arrivare a leccare il buco del culo che mi fa morire, ha un culo da sballo. E mentre gli infilo la lingua e lo lecco tutto, lo sento godere come un matto.
Poi dopo un po’ mi tira su e presa in braccio mi fa stendere e sfilato il vestito inizia a leccarmi tra le gambe e vedo che lo sa fare bene mi fa morire, godo come una pazza sentire la sua lingua è fenomenale poi scende giù e arriva a leccarmi il culo cosa molto gradita infila la lingua e me lo lecca per bene mentre io vado in estasi, godo.
Dopo un po’ si tira su mi fa girare mettendomi a pecorina, mi sento puntare la sua verga fra le chiappe sul mio buchetto dico.
-Samir, vuoi subito rompermi il culetto?
-si Lisa
-ok, fai piano ti prego
E rassicurandomi
-tranquilla so il fatto mio, hai un culetto da sballo non sai fante seghe ho fatto.
Incomincia a spingere leggermente, lo sento scivolare dolcemente dentro di me.
All’inizio sento un po’ male allora lui si ferma e poi riparte stando attenti ad andare piano. Sento il mio culo che lentamente si abitua a ricevere quel cazzo così grande e scivola dentro sempre più facilmente. Fino a che non sento le palle sbattermi sulle chiappe e lo sento fermarsi un attimo e mi chiede.
-Lisa hai un culo aperto, non ti fa male vero?
Rispondo
-un po’ scemo tu hai un pitone tra le gambe non un cazzo
in effetti, non mi faceva molto male, nonostante avessi infilato 25 cm di cazzo nel culetto. Allora lui ha cominciato a muoversi avanti e in dietro sempre più velocemente ed io godevo come una troia mi piaceva da matti avere quella cerchia nera nel mio culo. Sentivo sbattermi le palle sulle natiche sentivo quel cazzo entrare e uscire dal mio culo e godevo da matti.
Poi lo tira fuori e mi fa girare, prende le mie gambe poggiandole sulle spalle e mi punta il cazzo, inavvertitamente me lo indirizza nella fica fradicia di umori, stavolta ci guardiamo in faccia mentre mi scopa tra un gemito e l’altro, lo vedo che sta godendo anche lui e geme anche molto. Io con una mano gli tocco una chiappa e questo mi fa godere ancora di più esento che gli piace anche a lui allora allungo ancora di più la mano, fino ad arrivare a toccare il buco del culo e lo tocco e sento lui che mi dice.
-ferma, così mi fai venire subito
Allora smetto con le mani le porto entrambe alle chiappe guidandomelo nella scopata. Lo sento arrancare lo vedo godere mentre godo anch’io e bellissimo ogni tanto ci baciamo e lo sento ansimare di piacere. Dopo un po’ aumenta ancora il ritmo ed io godo come non mai.
Mi dice che sta per venire allora contemporaneamente me lo sfila dalla fica e la ripunta nel culetto.
Vorrei venire insieme con lui, inizio a sditalinarmi mentre m’incula, a un certo punto lo sento godere dentro di me con grossi gemiti.
- vengo haaaa
Nel sentire quella bella calda sborra tutta dentro di me mi fa godere anche a me nello stesso istante.
cavolo, è sconvolgente l’orgasmo che mi travolge, rimane fermo bloccando ancora così con il suo cazzo ancora dentro il mio culetto, tenta un bacio, rispondo appassionatamente, è meraviglioso sentire il suo cazzo che lentamente si ammoscia nel mio culo, quasi mi fa eccitare di nuovo.
Guarda l’orologio ed emette un grido
-devo correre in negozio devo aprire
Comincia a ricomporsi, lo prendo in mano e lo porto in bagno, avvicinato al lavandino, le do una bella lavata al cazzo.
Da quel giorno è finita così, per ora non il richiamato più quando avrò di nuovo voglia della sua bestia basta fargli un gesto e correrà da me, sentendomi tutta indolenzita m’immergo nella vasca da bagno. Che magnifica scopata.

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