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Lui & Lei

I MIEI SOGNI 1


di gioviaf
29.06.2012    |    25.286    |    3 8.8
"Mi resi conto che stavo ubriacandomi e non stava bene;Berta ne avrebbe subito le conseguenze, ma continuai a bere senza troppo riflettere..."
E' strano ma per me tutti gli avvenimenti hanno due diversi aspetti, tutti i films due vrsioni, e di tutto cio' che accade esiste un doppio. Ho avuto di iconstatarlo fin dalla scuola quando l'insegnante dava un problema e io trovavo sempre una soluzione diversa da quella degli altri; quando mio papa' diceva d'andare a prendere un aperitivo ne beveva sempre almeno tre(potevo vederlo perche' da piccolo lo accompagnavo e io mi bevevo la gassosa);quando lui e mamma dicevano che andavano a fare il pisolino li sentivo parlare e sospirare, agitarsi e dimenarsi per tutto il tempo che durava il "pisolino". Per mia sorella era uguale. Diceva che andava al cinema del paese ma non la vedevo in sala;quando mamma le spiegava i pericoli delle brutte compagnie rispondeva che non conosceva e non frequentava ragazzi ma durante una sola estate ebbi modo di vederla coricata nell'erba, senza mutande, con tre uomini, non tre insieme ma uno alla volta. Cosi' imparai a distinguere due colori per lo stesso oggetto, il lato nero e il lato bianco.
Quando ebbi venticinque anni questo modo di vedere le cose si e' ancora aggravato e spiego perche'.
Conoscevo Berta da due anni quando accadde qualcosa che illustra molto bene il mio modo di vedere.
Berta era gentile e di compagnia, una ragazza meravigliosa dagli occhi languidi e dai capelli biondi. Rotondetta nei punti giusti ma estremamente seria. Era tanto se al cinema potevo palparle le tette o baciarla in bocca cosa che faceva meravigliosamente lasciandomi il gusto della sua lingua viperina appuntita e veloce.Riaccompagnandola non potevo stringerla troppo o accarezzarle le cosce o il culetto malgrado non fosse frigida, anzi era fuoco ma solo dentro e fuori di chiaccio. Questo mi scocciava ma mi dava anche la sicurezza che Berta non mi avrebbe mai tradito visto che ci teneva cosi' tanto a conservarsi intatta per le nozze.
Fu allora che si produsse un avvenimento che mi diede modo di esaminare alcune cose seguendo il mio duplice modo di vedere.
Un sabato pomeriggio verso le tre andai a casa della mia fidanzata, avevamo deciso di recarci in un paese vicino per la festa patronale. Mi ricordo che faceva molto caldo e quando arrivai a casa di Berta ero tutto sudato. Suonai alla porta e mi venne ad aprire la mamma della mia fidanzata che mi fece accomodare nel salotto le cui finestre avevano le imposte chiuse,cosa che inun primo momento non mi permise di vedere chi ci fosse nella stanza. Quando i miei occhi si abituarono a quell'oscurita' constatai che Berta non era li' e chiesi "dov'e' Berta", "e' nella sua camera Roberto" rispose la mamma. Mi sedetti in attesa pensando che la mia fidanzata sarebbe arrivata a poco per andarcene. Poi la mia futura suocera si mise a chiacchierare e a fare domande ma io ero distratto e pensavo sempre a Berta e mi chiedevo cosa stesse facendo nella sua camera visto che non sentivo alcun rumore, neppure quello dei suoi passi. Alla fine un poco innervosito dissi "vado a vedere se Berta e' pronta. E' parecchio che e' nella sua camera e mi chiedo...". "su' Roberto non essere troppo impaziente, sei appena arrivato e le ci vorra' del tempo per farsi bella. Sei in anticipo". Non era vero che fossi in anticipo, anzi eravamo gia' in ritardo. Comunque cercai di celare la mia impazienza.
"Ti posso offrire qualcosa da bere? Cosa gradisci? un digestivo o un brandy?" "un brandi,grazie". Sapevo che la madre di Berta non si rifiutava di tanto in tanto il piacere di qualche piccola bevuta in compagnia e quindi sapevo che aveva liquori in casa. Mi verso' da bere e prese un bichiere anche per lei e prima che io avessi avuto il tempo di assaggiare il mio brandi lei aveva gia' vuotato il suo bicchiere. Quando ebbi bevuto lei subito riempi' i due bicchieri fino all'orlo. L'alcool in quella giornata calda non tardo' a dare i suoi effetti. Diventai scherzoso e raccontai barzellette spinte e la mia futura suocera rideva sempre di piu' e intanto continuava a versare brandy. La mia idea fissa, pero' era per Berta e improvvisamente mi alzai per uscire dal salotto ma rapida come il lampo la madre di Berta si alzo' per sbarrarmi la strada davanti alla porta a braccia aperte. Sbattei contro di lei e bruscamente mi resi conto che stavo urtando le sue tette abbondanti e che per un istante avevo sentito il suo ventre contro il mio.
"Perche' tanta fretta Roberto? Vedrai che Berta presto arrivera', torna a sederti". Restai dritto contro di lei con le graccia cascanti e un po' vergognoso dei miei modi precipitosi.La guardai e vidi il suo vestito sbottonato e il solco profondo tra le sue tette. La signora Tina era piu' in carne della figlia, avevo un viso molto bello anche se un po' severo a causa dei capelli tirati in dietro che pero' le tiravano le tempie e le facevano gli occhi caldi e lucidi leggermente segnati. Aveva la mia statura e continuava a fissarmi negli occhi "vai a sederti Roberto. Dai bevi ancora". Mi resi conto che stavo ubriacandomi e non stava bene;Berta ne avrebbe subito le conseguenze, ma continuai a bere senza troppo riflettere. Portando il bicchiere alle labbra notai che la signora Tina aveva spinto la sua sedia molto piu' vicina alla mia e notai che un terzo bottone del suo vestito era slacciato e che potevo ormai vedere quasi la meta' delle sue tette, grosse e tonde, che premevano contro la stoffa del corpetto. E tra di esse c'era una linea d'ombra, un solco profondo e misterioso. Abbassando gli occhi vidi che mia suocera aveva posato un piede su uno dei pioli della mia sedia e che in quella posizione, con l'orlo del vestito sollevato, potevo intravvedere il ginocchio, l'orlo delle sue calze e ancora dell'ombra.
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