L'ultimo sguardo

Il sesso, si sa, è un istinto. E risponde a regole chimiche. L'erotismo è quel castello che ognuno ci costruisce sopra, fatto di fantasie, di consapevolezze improvvise, di sensazioni ed emozioni, di percezioni ed immagini.
Il sesso è corpo. L'erotismo è l'anima del sesso.
Accade così che un giorno ti capita di vedere qualcosa che ti colpisce nell'anima. E che da lì scende al corpo, attivando la sua chimica.
Solo così si può spiegare il calore che senti dentro mentre lui ti guarda. Ti guarda come se ti conoscesse già, ma non come si guarda una persona conosciuta. Forse in un' altra vita sei già stata la sua amante. Solo così si può spiegare quello sguardo che parla direttamente al tuo corpo.
Abbassi gli occhi per sfuggire alla sua presa. Ma subito senti la paura di perderlo. Lo guardi di nuovo, sfidandolo.
Sorride. E' sicuro di sé. Anche troppo. Forse crede di averti già rimorchiata; e questo pensiero aumenta il calore che senti, il disagio che ti porta a cambiare posizione. Forse già non puoi più fuggire.
Lo guardi di nuovo. Lui parla col suo amico; forse parla di te, forse gli sta dicendo di guardarti senza farsi notare, forse sta già scommettendo che stasera sarai sua. L'immagine del suo corpo nudo davanti a te s'impone nella tua mente, ti vedi mentre le sue mani bloccano il tuo corpo tremante addosso alla parete e le sue labbra si avvicinano alle tue.
Vorresti scacciare quell'immagine, distrarti parlando con la tua amica. Ma lui continua a guardarti, come se nella mente avesse quella stessa tua immagine.
Ritorni alla realtà: il locale, la gente che chiacchiera e la musica che riempie l'aria. Sarebbe la prima volta che fai sesso con uno sconosciuto appena rimorchiato in un locale. La tua educazione non ti ha mai consentito nemmeno di formulare quella fantasia in modo compiuto; ma ora i tanti frammenti di quel desiderio nascosto si ricompongo. Immagini di alzarti guardandolo, di dirigerti in bagno e di lanciargli l'ultimo sguardo complice.
No, non saresti capace di farlo. Neanche bevendo più di quanto hai già fatto. Dovrà essere lui ad invitarti con lo sguardo a seguirlo. E tu lo faresti, la tua anima te lo dice. Col cuore in gola seguiresti quel corpo, anzi no, quello sguardo. Butteresti dietro di te tutte le tue insicurezze, sicura di trovarlo dietro la porta pronto a prenderti tra le sue braccia e a rubarti il primo bacio.
Ti stai eccitando a quel pensiero. Ora vorresti che veramente accadesse così come lo pensi. Forse riusciresti ad abbandonarti completamente alle pulsioni del tuo corpo, al desiderio che hai di concederti senza compromessi, con la mente piena solo del piacere che insegui; il piacere del corpo di un uomo tra le tue gambe. Ti vedi in quella posizione, finalmente soddisfatta di te, che avvolgi quel corpo senza volto, che lo spingi dentro di te per soddisfare il tuo desiderio.
La sensazione di umido che senti nelle mutandine ti riporta solo parzialmente dove sei. Ti accorgi che la tua amica non è più accanto a te; ti aveva detto qualcosa ma non ascoltavi. Ti accorgi di avere una mano tra le gambe, vicina al calore che senti. Ricerchi il suo sguardo, ora sta parlando con l'amico; nessuno ti vede e la tua mano è più rapida del pensiero. Sì, ti sei eccitata fino a bagnarti. E questa consapevolezza ti piace, ti lasci andare ad essa. Ancora più coinvolgente è il pensiero della tua mano con cui ti stai sfiorando, lì in mezzo a tanta gente distratta. Di nuovo cerchi il suo sguardo, ti scopri a voler essere capace di scopartelo in mezzo a tutti.
Per la prima volta scorgi una sorpresa nei suoi occhi: sta guardando la tua mano. Mentre tu ti senti diversa, tanto da non togliere quella mano come sai avresti fatto in altri momenti.
Qualcosa è successo ma non te ne sei ancora resa conto. Le tracce le vedi nel suo sguardo, ora non più spavaldo come prima. La tua mano si muove da sola, o forse è il tuo desiderio atavico di essere diversa a muoverla. Ti stai toccando mentre lui ti guarda. La tua mente un po' offuscata dall'alcol non riesce ad espandere completamente il pensiero e solo così riesce ad emergere l'immenso piacere che ti provoca quella situazione. Come una diga che ha ceduto, il tuo corpo e la tua mente sono ora invasi da emozioni e sensazioni che non hai mai sentito prima. Sopra a tutto ci sono solo le parole che ti senti dire a te stessa: sì, lo voglio.
Riacquisti un minimo di lucidità. Sei seduta sul quel divanetto, eccitata dalle fantasie che il suo sguardo ti ha provocato. La tua mano è ancora tra le tue gambe, esplicitamente esposta nell'atto di darti piacere, oltre la leggera stoffa dei pantaloni. Ora lui è fermo nel guardarti; serio, colpito dal tuo osare. E' questo che ti eccita il corpo e l'anima. Sì, è proprio questo; sai che anche lui si sta eccitando, lo vedi dal suo sguardo, immagini il suo membro che reagisce, la sua mente concentrata su di te.
E' un piacere nuovo quello che provi. Un piacere così pieno da non riuscire a distinguerne i contorni; ma ti senti padrona di quel piacere, come mai nella tua vita. Ti stai masturbando in un locale pubblico, mentre uno sconosciuto ti sta guardando. Ed è questa consapevolezza a riempire il tuo corpo di sensazioni fisiche, a far sciogliere quel nodo che è piano piano cresciuto nel tuo ventre; lo senti sciogliersi e salire dentro di te fino ad invaderti la mente, mentre la mano preme forte sul tuo sesso, nel punto che conosci bene fin da adolescente.
Rimani sospesa mentre il più profondo dei piaceri del corpo ti pervade l'anima, con gli occhi che si chiudono mentre reclini un po' la testa all'indietro. Quando torni giù lo guardi di nuovo e il suo sguardo eccitato, fisso su di te, ti provoca un ultimo brivido.
Sì, qualcosa è cambiato. Non avresti mai pensato di fare una cosa del genere. Non avresti mai pensato di provare un piacere così profondo, mentale oltre che fisico.
Ti alzi per andare in bagno.
E gli lanci un ultimo sguardo.