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Lui & Lei

La donna del mistero 3° parte


di bull44
01.10.2012    |    6.233    |    0 9.3
"Come sempre la porta si aprì , ma ad accogliermi oggi c'era solo Gabriella con il volto semi coperto da una mascherina che mi permetteva di vedere la sua..."
Entusiasta per il nuovo invito lavorai solerte, non vedevo l'ora arrivasse il momento dell'appuntamento, cosa avrei provato di nuovo questo pomeriggio? Mente mi avviavo verso casa ero al settimo cielo, i due più bei giorni della mia vita li avevo passati in quella casa sconosciuta. Feci la doccia ed pronto ad uscire quando mi venne in mente che quella sera avrei dovuto incontrarmi con la donna che amavo, cosa dovevo fare, scegliere tra amore o sesso e passione? Decisi di chiamarla ed inventare una scusa ,ma il telefono risultava spento, allora andai al p.c. e le lasciai un messaggio, chiusi la porta dietro di me e mi recai all'appuntamento. Come sempre la porta si aprì , ma ad accogliermi oggi c'era solo Gabriella con il volto semi coperto da una mascherina che mi permetteva di vedere la sua splendida bocca, indossava un costume da amazzone, mi prese per mano e mi accompagnò nella sala delle torture. Gabriella era bellissima e profumava di fiori, ma diversamente dalle altre volte mi spogliò con forza mi disse “ fermo qui” e si allontanò da me scorsi sul tavolo legata c'era la solita compagna nuda e da li dedussi che avrei dovuto possederla, ma non fu così. Gabriella si avvicinò a me e mi mise una cintura in vita che poi agganciò a due catene laterali e lasciandomi basito si incamminò verso un trono dove si sedette e mi fissò, dette poi tre colpi di bastone sul pavimento e le luci cominciarono a fasi più fioche, mentre tre splendide ragazze di etnie diverse, una eurasiatica con i capelli corvini, piccolina ma con un fisico meraviglioso, una splendida mulatta con un sedere da favola e una giunonica nordica bionda,entrarono nella stanza si avvicinarono a me. Io comincia a sentire mille mani che mi accarezzavano, bocche che alternandosi mi baciavano dandomi ed impossessandosi della mia lingua, mentre due continuarono con me la mulatta si scostò andando verso la donna legata, le luci divennero più fioche al punto che ormai vedevo solo ombre sentivo, i gemiti delle due donne distese sul tavolo e dedussi così che stessero lesbicando,ma non potevo pensare altro tanto era piacevole la sensazione che le altre 2 stavano dando a me leccando e succhiando il mio cazzo e le mie palle, le loro mani e bocche su di me si muovevano con maestria. Il mio corpo vibrava, i muscoli si tendevano, brividi di piacere mi pervadevano, gemevo e non potevo dire altro che “si siiiiiii ancora non smettete” Altre due ombre entrarono e vennero verso di me, erano due meravigliose nere perfettamente identiche, forse gemelle, si sdraiarono sotto le due donne inginocchiate e cominciando a leccare loro la figa, nell'aria si sentiva solo odore di sudore e sesso. , il mio cazzo era duro turgido ponto ad esplodere, ma le due donne con sapiente conoscenza del mestiere sapevano quando fermarsi e quando ripartire, rendendo così la mia voglia ed il mio desiderio sempre più forte; in me c'era un turbinio di emozioni che aumentarono quando una iniziò a leccami natiche ed ano. , Le sentivo ansimare, sopraffatte dal piacere che la lingua sotto di loro le stava dando, era una situazione eccitante e unica, poi sentii qualcosa entrare in me, cercai di ritrarmi, ma le due donne mi bloccarono e infilarono un dildo nel mio culo, dopo un attimo di dolore il mio piacere raddoppiò. Travolto da quella frenesia cominciai a muovere il bacino, sentii la voglia salire fino a che esplosi in un orgasmo così intenso che pensai di svenire e con me sentii esplodere anche i loro orgasmi; il mio sperma era dappertutto e sfinito mi lasciai cadere sulle ginocchia. Le luci cominciarono a riprender vita e le compagne di gioco si apprestarono ad andarsene, ma prima mi liberarono dalle catene . Rimasto solo vidi che Gabriella era ancora li seduta sul trono che mi guardava, aveva assistito senza muoversi ,mi disse “ora vieni da me”, io ubbidiente mi avvicinai lei che facendomi inginocchiare prese la mia testa e la infilò fa le sue gambe ordinandomi di iniziare a leccarla. Ero sfinito ma la visone della sua figa mi sovrastava e così cominciai a leccare e succhiare le sue piccole e grandi labbra ed il clitoride come non avevo mai fatto, la desideravo e la mia bocca voleva nutrirsi di lei; succhiavo e leccavo, poi misi due dita dentro lei e comincia a muoverle in modo frenetico. Sentivo il suo corpo vibrare, la sua figa farsi sempre più umida e bagnata, il suo ventre che muovendosi mi faceva capire il piacere da lei provato; continuai così fino a quando lei non urlò il suo orgasmo allora con la lingua andai più giù fino a bere tutto il suo miele . Come sempre mi rivestii ed uscii da quella casa, ero sfinito ma appagato, giunto a casa mi buttai sul letto senza neppure farmi la doccia, ero troppo stanco l'avrei fatta l'indomani. Stavo chiudendo gli occhi quando mi ricordai del messaggio lasciato alla mia fidanzata, chissà se lo aveva letto o se invece mi aveva chiamato; andai al p.c. e vidi 2 messaggi,.uno la mia donna, il secondo era di Gabriella, lessi quello della mia donna e che si scusava perché il lavoro l'aveva trattenuta a non potevamo incontrarci, poi aprii quello di Gabriella e lessi solo un grazie. Questa volta l'avevo sicuramente resa felice, la mia lingua le mie mani le avevano dato sicuramente ciò che lei voleva, un orgasmo intenso e prepotente. Spensi il p.c e come ogni sera prima di andare a dormire bevvi un bicchiere di ottimo vino, mi coricai e aprii gli occhi solo il tardo pomeriggio del giorno dopo. .Alzatomi dal letto vidi l'ora, come mai avevo dormito così a lungo non avevo sentito la sveglia andai al telefono? Controllai e vidi che non avevo ricevuto nessuna chiamata. allora accesi il p.c. per vedere se avevo ricevuto messaggi ce n'era uno solo la mia donna che mi scriveva “ buon giorno amore “. Cercai di riprendermi dal lungo sonno e per rafforzare il mio orgoglio decisi di rileggere il messaggio di Gabriella inviatomi la sera prima,.ma quando cercai quella voce non esisteva nessuna Gabriella nei miei contatti. Che era successo avevo forse sognato tutto?Non era possibile ricordavo troppo bene gli incontri, le bocche, le mani, i sapori le emozioni ,cosa stava succedendo? Sentivo in me una strana confusione, decisi allora di uscire a camminare per schiarirmi le idee, attraversai tutto il parco e girai per oltre un'ora prima di tornarmene a casa. I giorni passarono, ma nessuna Gabriella mi contattava, decisi di non pensarci più o sarei impazzito, finché una sera la casella dei messaggi si illuminò ,era lei Gabriella che mi scriveva dandomi un nuovo appuntamento per il giorno dopo alle 19 solito posto. Passai i due giorni d'attesa tra dubbi e fantasie, ma alle 19 ero davanti a quella porta che come sempre si aprì da sola,ma ad accogliermi non c'era nessuno . La porta si richiuse dietro me e sentii nell'aria una voce suadente che diceva “vieni pure ti stiamo aspettando”, seguendo questo richiamo come voce di sirena giunsi in un'ampia stanza tutta legno e moquette, al centro della quale si trovava il trono sul quale era seduta Gabriella la volta precedente. I corpi nudi e divini di Gabriella e l'amica erano li che mi attendevano, entrambe con la mascherina sul volto, mi fecero spogliare e poi sedere, legandomi gambe e vita a quel grande trono e iniziarono con il baciarmi e leccami su tutto il corpo, poi si misero davanti a me e cominciarono a baciarsi tra loro, a toccasi sapientemente. Vedevo i loro corpi strusciarsi, le loro lingue che si leccavano e le mani che accarezzavano i seni e la figa, pian piano si abbassarono fino a sdraiarsi a terra di fonte a me dove era situato un piccolo forziere ,lo aprirono e notai un gran numero di toys e gadget i sessuali, falli e vibratori di diverse dimensioni e lunghezza, plug e falli anali, palline anali,strap on. Il gioco iniziò, le guardavo mentre una scopava l'altra, vedevo il fallo entrare ed uscire dalla sua figa, lo vedevo inumidirsi con gli umori di lei, la cosa mi eccitava immaginando che quel fallo fosse mio le dicevo “ spingi con più forza farlo entrare tutto si sii cosi “. Anche se partecipavo solo verbalmente loro intuirono la mia voglia e il mio desiderio, allora la bionda si girò verso me e chiedendomi se mi piacevo cosa stavo vedendo, si alzo mi si avvicinò e la mia mente cominciò a volare. Si ora mi avrebbe slegato ed io avrei goduto del poter scopare e fottere le mie due dee mentre loro ripresero a scoparsi, passando dalla figa di una al culo dell'altra alternandomi con colpi più o meno forti profondi. Questo era ciò che desideravo ma quando giunse a me la bionda non mi slegò, mise solo nella mia mano un oggetto dicendomi “aspetta a guardarlo”, poi tornò su Gabriella che era prona rimise il fallo dello strap on nel culo e mentre la cavalcava le infilò due dita nella figa, poi le estrasse e mi disse “ora api la mano e guarda” La aprii, era un telecomando a distanza per un x ovulo vibrante, .ecco cosa dovevo fare, accenderlo e cambiare le frequenze in base al mio volere. Lei sarebbe stata mia schiava ,sarei stato io a decidere l'intensità e la durata del suo piacere, io avrei deciso l'attimo del suo orgasmo. Iniziai con la bassa frequenza che pian piano aumentai, vedevo il suo corpo muoversi sinuosamente.,il suo ventre sussultare ad ogni piccolo orgasmo, sentivo i suoi gemiti sempre più rochi e più si eccitava più spingeva il falso pene nella figa dell'amica, questa visione mi eccitava mi dava un senso di potere, pensai quindi di portare la sua eccitazione al massimo, così avrebbe chiesto a Gabriella di slegami perché le dessi il piacere finale. Il mio cazzo si ingrossava sempre più diventava sempre più duro, mi faceva male tanto era gonfio;.loro lo notarono quindi umide bagnate con odore di sesso addosso mi si avvicinarono “ siiiiii venite sussurrai siii lasciatevi scopare e inculare, sono pronto” e mentre si avvicinavano sorridendo la mia mente impazziva, le mie mani si tesero verso loro per portarle a me una a destra ed una a sinistra. Si inginocchiarono e guardandomi negli occhi con voce dolce e soave mi dissero :”ora fatti una sega”, rimasi allibito una sega???'non era questo che volevo ma ormai ero al culmine della sopportazione e capito che questo era l'unico modo che mi avrebbero concesso per un orgasmo iniziai a farmela guardandole, mi ci volle poco ed il mio sperma schizzò sul mio corpo che loro pulirono con le loro lingue, poi dopo avermi slegato mi dissero di rivestirmi e sparirono Mi rimisi gli abiti e solo mi avviai verso quella porta, stordito uscii, la porta si chiuse come sempre dietro di me e mentre mi avviavo alla macchina pensando alla serata con quello strano finale mi chiedevo il perché ma dentro di me sentivo solo una cosa, sicuramente quella era stata la sega più bella della mia vita della mia vita. Commenti a [email protected]
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