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Lui & Lei

La figlia del mio amico


di giusma
15.07.2016    |    7.895    |    1 9.7
"Qualche giorno fa, come qualche volta succede..."
Non ho un ufficio mio, sono ospite nell'ufficio di un amico: qualche volta lavoriamo assieme, prendiamo il caffè, qualche chiacchiera, ci facciamo compagnia mentre lui fa il suo lavoro e io il mio.
E' un caro amico: persona disponibile e molto aperta di idee, tuttavia spero che non lo scopra mai perchè non so davvero quanto sarebbe amico e aperto di idee sapendo...
L'ufficio è adiacente a casa sua, e qualche volta la figlia passa a trovarci, qualche volta viene a studiare: anche con lei quattro chiacchiere, qualche volta l'ho anche aiutata a preparare un esame. Quando arriva, saluta e poi a volte si piazza in una stanza adiacente per studiare.
Poco più che ventenne: non bellissima, ma cercamente con la "freschezza" di un corpo giovane e tonico. Non ci avevo mai nemmeno fatto un "pensierino".
Qualche giorno fa, come qualche volta succede... ero da solo in ufficio, un po' annoiato, mi concedevo un po' di relax guardandomi qualche porno sul pc.
Ero "assorto" nella visione del filmato e con una mano sul "pacco": duro, c'è mancato poco che non lo tirassi fuori quando sento un rumore...
CHE FIGURA DI MERDA !
Non mi sono accorto che lei è entrata... mi sono girato e l'ho vista, mi stava guardando dalla porta che separa la stanza dove sono io da quella dove di solito sta lei a studiare.
Appena me ne sono accorto, mi sono girato verso di lei e lei ha subito finto di stare camminando e di non aver visto nulla. E' andata a sedersi alla sua scrivania, ha aperto i libri e nulla...
Potevo far finta di nulla anche io, in fondo era quello che avrebbe fatto anche lei, ma mi sono alzato e sono andato da lei...
"Ciao... senti... scusami... sono imbarazzato da morire e penso anche tu"
Lei mi ha risposto, senza alzare lo sguardo dal libro "Ciao. Per cosa ? Non capisco !"
"dai... non sono mica scemo e nemmeno tu. Ho visto che mi hai visto. Sono cose normali, dai: non è che sei una bambina. Tuttavia capisco di averti messa in imbarazzo e mi scuso. Ah, per favore: non dire nulla a tuo padre, sarà un nostro piccolo segreto..."
Sempre senza alzare lo sguardo dai libri, mi risponde "OK"... ma dalla voce, sentivo il suo sorridere malizioso. Pensavo stesse ridendo per la mia figuraccia, e me ne sono tornato mestamente al mio posto chiudendo le pagine porno al pc e mettendomi a lavorare seriamente.
Dopo qualche minuto, sento la sua voce:
"Hei... non lavori più sui files di prima ?"
Se ne stava di nuovo li, in piedi sulla porta, ridendo per la frase appena detta.
Le dico: "Beh, qualche volta succede che mi guardo un porno, ma normalmente lavoro, sai ?!"
Risponde: "...qualche volta anch'io, sai ?!"
"Cioè qualche volta lavori ?"
"Dai, non farlo tu lo scemo ora: hai capito. E' normale: l'hai detto tu. Sono curiosa di capire cosa piace agli uomini. Ad esempio: a te cosa piace ?"
"Sonia: mi metti in imbarazzo così"
"Dai: sarà un nostro piccolo segreto" (ridendo alle mie parole di poco prima) "mi fai vedere cosa stavi vedendo poco fa ?"
Incredibile: si siede di fianco a me...
Riapro lo stesso sito e lo stesso video
"Niente di particolare: lui, lei, una cosa normale"
Lei incalza "E cose non normali ?" e ne parte tutta una discussione sui vari "generi", gusti, il concetto di "normale", dissertazioni filosofiche mentre passavamo da un video all'altro
"Però prima eri eccitato, adesso vedo che non lo sei !"
"Beh Sonia: ora stiamo parlando, e ora ci sei tu !"
"Quindi ad esempio io non ti eccito ?"
"No, non voglio dire questo..."
"Quindi si o no ?"
Ero pietrificato: pensavo che qualsiasi risposta sarebbe stata un casino !
"Sei una bella ragazza"
"Ma ?"
"Ma cosa ?!?!"
Resto in silenzio, mentre sul pc scorreva un'altro video porno. Non la stavo guardando, ma con la coda dell'occhio non potevo non notare che si stava toccando la patta dei pantaloni.
Fingevo di non vedere, ma stava a tornando a gonfiarsi vistosamente anche la mia !
Probabilmente sarei rimasto così, impietrito, se ancora una volta non fosse stata lei a prendere l'iniziativa...
"Sonia che fai ?"
Mi stava mettendo una mano sul pacco !
"Secondo te che faccio ?"
A questo punto, la situazione era diventata inequivocabile e il mio problema non era più cosa dire o non dire: fare o non fare !
...fare !
Cerco di capire fino a dove vuole arrivare: faccio la stessa cosa. La mia mano ora era sulla patta dei suoi jeans, e ci stavamo strusciando i rispettivi genitali, mentre il video ancora scorreva e lo guardavamo entrambi forse non tanto per l'interesse verso lo stesso, quanto per non incrociare gli sguardi.
Era maledettamente calda: sentivo il fuoco sotto quei pantaloni ! Lei ora non si limitava più ad appoggiare la mano, ma afferrava con forza il mio cazzo sotto i pantaloni. La mia mano invece premeva a tratti con forza alternando carezze tra le sue gambe fino a infilarsi tra lei e la poltrona.
Lascio andare anche l'altra mano e la appoggio sui seni: sodi, come solo una vent'enne !
A quel punto, ero girato verso di lei e i nostri sguardi non potevano ancora fingere di ignorarsi: per tutta risposta, si avvicina e mi infila la lingua in bocca !
Ormai avevamo superato abbondantemente il punto di non ritorno: come due furie stavamo iniziando a slacciarci reciprocamente i pantaloni, una mia mano si infilava sotto alla sua maglietta mentre la sua mi sfilava il cazzo e lo stringeva con forza.
Io su una sedia, lei sull'altra di fianco, si tuffa con la bocca sul mio cazzo e inizia un pompino da favola !
"Cazzo dai: se arriva tuo padre !"
"Sarà il nostro piccolo segreto!" (dice ancora, ridendo)
Volevo scoparla ! Non l'avevo mai notata, non l'avevo mai desiderata, ma ora l'avrei scopata ad ogni costo !
Mentre lei lavorava di bocca, le ho tolto maglietta e reggiseno e le ho sfilato i pantaloni lasciandoli cadere tra le sue gambe. Lei mi assecondava, sollevandosi dalla sedia per lasciarsi toccare ovunque.
Le mie mani grondavano della sua figa bagnatissima, solo quando un mio dito scivoloso dai suoi umori ha tentato di violarle il culo ha risposto allontanandomi la mano.
A quel punto la prendo di peso e la siedo sulla scrivania, facendo cadere fogli, penne, persino un portacenere.
Lei si distende, allarga le braccia, solleva le gambe facendomi intendere che voleva che le sfilassi scarpe, pantaloni e mutande.
In qualche istante mi ritrovo tra le sue gambe: nuda, fradicia, aveva gli occhi chiusi e si stava toccando i capezzoli.
Mi tuffo in quel mare caldo e inizio a leccare come un forsennato: leccavo, piano, forte, la penetravo con la lingua e poi con due dita mentre leccavo il clitoride.
"Scopami... scopami... scopami..."
Volevo portarla al massimo prima di infilarlo: ancora leccavo quella fighetta giovane, DEPILATA, profumata, mentre le mie mani sui suoi seni giocavano coi suoi capezzoli turgidi come delle perle.
Inizio a risalire con la lingua dal suo pube fino all'ombelico, e poi ancora a succhiarle quei capezzoli duri fino a baciarle il collo e poi, ancora la sua bocca mentre il mio sesso duro come il marmo le stava strusciando la passerina.
Le prendo le mani intrecciandole con le mie, le allargo le braccia e finalmente decido di entrare...
Calda come un vulcano in eruzione, così bagnata e morbida che nonostante la mia eccitazione fosse al massimo non sento altro che calore e il mio terrore di venire subito scompare in quel caldo mare in tempesta!
La stavo scopando, pompando, fottendo, spingendo... era bellissimo, mi sentivo "potente" come se tutto fosse stato opera di un demone!
L'ho sentita venire sussultando, e poi con un filo di voce dirmi "non venirmi dentro"...
Non aspettavo altro, non ce la facevo proprio più: l'ho nuovamente sollevata di peso e l'ho rimessa su quella sedia dalla quale l'avevo presa.
Già sapeva quale sarebbe stato il gran finale, e si è lanciata nuovamente con la bocca sul mio cazzo: me ne stavo li, in piedi davanti a lei nuda mentre mi succhiava l'anima.
Non le ho chiesto il permesso: le ho solo messo una mano tra i capelli facendole intendere che per nulla al mondo, ora, la sua testa si sarebbe dovuta allontanare da li.
Un primo fiotto del mio sperma le entra in gola mentre caccio un urlo soffocato ma bestiale... lei apre la bocca, ne fa cadere un po' ma poi continua a succhiare fino a quando, dopo qualche minuto, iniziava ad afflosciarsi un po'...
"Sei stata fantastica!"
"Anche tu... non era la prima volta che ti spiavo, sai ? Non te n'eri mai accorto"
"Rimarrà un nostro piccolo segreto ?"
"Certo"
...ma la voglia di raccontarla a voi di A69, è stata una tentazione irresistibile quanto lei.
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