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Lui & Lei

La timida pompinara


di centauro
01.10.2008    |    65.275    |    0 6.7
"Mentre lei procedeva con estrema avidità istintivamente le davo della pompinara porca ma il mio desiderio era quello di esternarle quanto fosse troia, vacca, ..."
Voglio raccontare un episodio realmente accadutomi qualche anno fa, nulla di ecclatante ma entusiasmante per la situazione creata.
Avevo frequentato per un paio di mesi una ragazza, K., di poco più giovane di me, lei era nel frattempo fidanzata con un altro, aveva quindi una doppia storia. Devo dire che non era per niente male, magari con qualche chilo di troppo e non si vestiva in maniera provocante anzi piuttosto castigata.
Ci vedevamo una o due volte per settimana e devo dire che in lei non c'era un grande coinvolgimento ma ho voluto lo stesso sfruttare la mia occasione.
In particolar modo non si lasciava andare facilmente in merito a ciò che riguardava il sesso, era molto legata e direi anche impacciata, senonchè ho scoperto ad un certo punto che l'alcool faceva un effetto travolgente su di lei.
Un sabato sera avevamo deciso di andare al ristorante cinese, ne abbiamo scelto uno nei pressi di Porlezza, in provincia di Como, e ci siamo dati appuntamento nel parcheggio dietro la stazione di Lugano dove io ho parcheggiato per poi usare la sua auto.
Durante la cena lei, che beve moderatamente, ha assaggiato meno di mezzo bicchiere della birra cinese che avevo ordinato, tenete conto che tale birra è abbastanza leggera.
Tutto è proceduto nella normalità fino al momento in cui siamo tornati al parcheggio per salutarci, con un improvviso gesto e un atteggiamento insolito in lei mi è saltata addosso per baciarmi con una certa carica, cosa che mi ha fatto molto piacere proprio perchè non rientrava nel suo comportamento abituale, ma ciò che più ancora mi ha sconvolto è stato il gesto di slacciarmi i pantaloni e cominciare a segare prima e spompinare poi il mio cazzo ormai rigido come un pezzo di legno.
Ho facilitato l'azione abbassandomi dovutamente pantaloni e slip e lei ha così iniziato con una certa avidità a succhiarmelo, ma lo faceva con una tale maestria che mai me lo sarei aspettato da un soggetto quale era lei.
Il mio cazzo continuava ad essere ingoiato dalla sua bocca bramosa, sentivo la sua saliva che aveva del tutto inumidito il mio attrezzo duro come non mai, vedevo con grande soddisfazione la sua testa che con moto alternato saliva e scendeva, e intanto io le tastavo per bene le sue tette di generose dimensioni.
Considerato che eravamo a pochi metri dai marciapiedi della stazione e con il muso dell'auto orientato verso di essi, chi stava su di questi aveva la possibilità di notare l'azione con l'ausilio dei lampioni del piazzale ed è qui che è accaduta una cosa quasi bizzarra.
Ad un certo punto un treno si è fermato per far scendere numerosi viaggiatori e solo io potevo rendermi conto di questo perchè ero normalmente seduto al posto anteriore, quindi ho dovuto con una mano fermare momentaneamente il suo folle pompino e attendere che i viaggiatori se ne andassero per poi ridare il via alla meravigliosa succhiata di cazzo.
Mentre lei procedeva con estrema avidità istintivamente le davo della pompinara porca ma il mio desiderio era quello di esternarle quanto fosse troia, vacca, puttana succhiacazzi, avrei usato tutte le parole più volgari possibili per accompagnare quel maestoso pompino di quella baldracca infoiata, ma mi dovevo trattenere per non rischiare di urtarla e porre fine a quella magnificienza.
Mentre la troia continuava a spompinarmi il mio poderoso e pietroso cazzo, le ho pure proposto di spostarci in un angolo più nascosto per farci una scopata talmente pure io ero divenuto infoiato, ma proprio quelli erano per lei i giorni del ciclo.
Così il pompino era giunto al suo termine, il mio cazzo era scoppiato in una copiosa sborrata e il ricordo di quella serata con K. la troia pompinara è rimasto impresso nelle mie memorie sessuali concedendo a tale gesto una delle mie fantasie più desiderate.
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