Life is pain

*** Disclaimer: fatti, riferimenti a persone e cose sono puramente casuali. Non scrivo racconti. Tendenzialmente sono tracce, appunti visivi, bozze di sceneggiature di film mai girati e che mai girerò. ***

# Life is pain (DRAFT)

E' un caldissimo giorno d'estate ed Elena accompagna la figlia più grande alla scuola di vela locale.
La saluta e l'attende all'ombra dei pini vicino alla spiaggia.
A farle compagnia per tutto il giorno, il libro "I ponti di Madison County".

Dalla sua posizione è possibile osservare i ragazzi ventenni della scuola.

Pausa a metà mattina della scuola di vela: le si avvicina Francesco, velista ventenne in cerca di un po' d'ombra.
Complice il caldo ed il libro che sta leggendo Elena — dopo avere osservato il giovane Francesco nel pieno dei suoi vent'anni — comincia ad eccitarsi all'idea di farci l'amore.

Un pensiero strano: Francesco potrebbe benissimo essere suo figlio e li separano ventun anni di differenza di età.
Elena gioca a sedurlo e Francesco è in un evidente stato di eccitazione che gli shorts corti lasciano intravedere.

Si danno appuntamento a casa di Francesco per il pomeriggio stesso, ed Elena non ci pensa due volte ad accettare l'invito: si sente trascurata, ha voglia di trasgredire ed ha intenzione di approfittare delle virtù del giovane Francesco.

Elena suona alla porta di casa, e Francesco si fa trovare in pantaloncini e torso nudo. Lei indossa una camicetta bianca, e degli shorts cortissimi che mettono in evidenza i glutei.
Francesco la invita a seguirla in soggiorno e dopo uno scambio di battute imbarazzanti Elena decide di fare il primo passo e lasciarsi andare. E' lei quella con più esperienza: Francesco è in evidente stato di eccitazione ma allo stesso tempo impacciato ed impaurito dalla situazione.

Francesco è seduto sul divano con le gambe leggermente divaricate, mentre Elena è inginocchiata di fronte al cazzo eccitato che succhia con avidità. La sensazione di un membro giovane che le riempie la bocca la fa sentire una ragazzina. Francesco le mette le mani in testa, forzando il movimento. Si tira indietro di tanto in tanto per resistere alla tentazione di venire.

Il rumore delle chiavi e la porta di casa che si apre interrompe lo schiocco intermittente della lingua di Elena sulla vigorosa cappella del giovane velista.

Francesco è impaurito: chi potrebbe essere dato che la sua famiglia era in vacanza ed il rientro era previsto per la settimana successiva?

Alberto entra in casa e la scena che si presenta è surreale: il figlio nudo, con il cazzo in erezione, seduto sul divano e di fronte una bellissima donna che cerca di nascondersi dall'imbarazzo.

Alberto chiede scusa, si giustifica del rientro anticipato per motivi di lavoro, raccoglie le chiavi che nel frattempo gli erano scivolate sul pavimento.

Elena non sa più dove nascondersi e l'eccitazione di un minuto prima è ancora presente al punto che un'idea strana continua a contorcere i suoi pensieri. E' un sogno frequente quello di essere penetrata da due uomini. E non so le fa ripetere due volte.

Elena, in una sorta di stato confusionale, riprende a succhiare il membro ormai ammosciato di Francesco. Lo mette tutto in bocca e comincia a sentirlo crescere che gli spinge in gola. Fa fatica a contenerlo tutto.

Alberto, attonito dalla situazione, ma orgoglioso del figlio che pensava fosse omosessuale ed ora era in casa sua a scopare con una donna bellissima di 20 anni più grande di lui.
Alberto ricorda quanto avesse desiderato in gioventù avere una simile opportunità; ora si trova nel soggiorno di casa sua di fronte al bellissimo sedere stretto dentro degli shorts in jeans di una perfetta sconosciuta.

Elena indossa dei sandali con tacco che mostrano la bellezza del suo piede ben curato.

Alberto le si avvicina da dietro e comincia a toccarle il culo, poi accarezza la zona pubica: Elena è bagnata, ed il suo umore ha superato il sottile spessore del perizoma e del jeans superattillato.

Elena è ancora concentrata nella fellatio, mentre Alberto inizia a sollevarle la camicetta, a baciarle la schiena e a sfilarle gli shorts: le allarga le natiche e massaggia e lecca l'ano e la fica umidissima.

Alberto la solleva ed Elena si siede su Francesco. Lei con la mano cerca il cazzo umido, mentre Francesco con le mani sul culo di Elena la spinge verso di se.

Alberto va dalla parte opposta del divano ed ora si trova di fronte ad Elena che è assorta a godere la penetrazione del giovane velista.

Alberto le raccoglie i capelli e la tira verso di se e le spinge in bocca il cazzo grosso e duro. Adesso tocca a lui farselo succhiare.

Per Elena è la prima volta, è in quel momento realizza che non è facile gestire due uomini che spingono alla ricerca di piacere. Non sono coordinati e ognuno è alla ricerca del proprio piacere animalesco. Tocca a lei coordinare i movimenti, a impartire il ritmo del gruppo, ad essere la regista del piacere di tutti e tre.

Elena si muove sopra Francesco con velocità ed approfitta della suo giovane virtu e prestanza. Ma deve gestire Alberto: il suo cazzo è ingombrante, grosso ed è difficile assecondarne i movimenti. Alberto la tiene per i capelli, la forza a seguire i suoi ritmi. La salivazione è fuori controllo ed Elena sbava: Alberto raccoglie la saliva sulla sua cappella umida, e la sbatte sulle guance di Elena.

Elena capisce che Francesco è giovane, inesperto e asseconda meccanicamente i suoi movimenti con l'unico scopo di venire.
Alberto invece ha dalla sua parte l'esperienza di un uomo maturo, ed oltre al corpo vuole assecondare la sua mente.

Alberto toglie il cazzo dalla bocca di Elena, che finalmente riesce a prendere un po' di respiro. Le infila un dito e se lo fa succhiare. Le sussurra all'orecchio una regola semplice: il suo cazzo deve essere sempre stimolato, e dovrà essere Elena a prendersene cura. Non importa come, ma deve farlo senza che lui glielo chieda esplicitamente.

Alberto bacia Elena, le morde le labbra e lei cerca di stimolare il suo cazzo con la mano.

Ora che il cazzo è sufficientemente bagnato, Alberto si toglie i pantaloni completamente e si porta dalla parte del culo di Elena.

Francesco allarga le natiche di Elena, e mostra l'ano di Elena che nel frattempo aveva stimolato con le dita.

Alberto la penetra, spingendo con forza il membro e cercando di assecondare il ritmo del gruppo. Elena è in totale confusione. La regia ormai è fuori controllo. Sente solo cazzi che spingono, mani che la toccano ovunque: dita in bocca, seni, sulle natiche, sui fianchi che tirano in un verso e poi nell'altro.

Non ha la forza di seguire il ritmo scoordinato, si abbandona agli orgasmi misti al piacevole dolore della penetrazione anale.

Alberto tira fuori il cazzo più volte. Elena lo riporta dentro di se prendendo Alberto per le palle e tirandolo dentro di se.

Ogni penetrazione è piacevole anche se il cazzo ingombrante e le spinte di Alberto la rendono per certi versi un po' dolorosa.
A tratti piacevole, a tratti dolorosa. Come la vita.
Life is a pain.

Piacevole come nel momento in cui Alberto viene e riempe l'ano di sperma, che cola lunga la zona perianale e si confonde tra i movimenti del cazzo di Francesco.

Dolorosa come l'ultima penetrazione anale che Alberto conduce ormai senza controllo per via dell'effetto lubrificante dello sperma e che obbliga Elena a urlare "Basta!" più volte.

Elena si sdraia a pancia in su sul divano, Francesco le spinge il cazzo fra le tette eiaculando sul petto, mentre Alberto le spinge il cazzo in gola e le blocca il collo con le mani bloccando ogni suo movimento.

— willy153