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Lui & Lei

Lo Sconosciuto


di spp
09.03.2011    |    22.887    |    0 7.4
"Mi spoglia in un attimo e si denuda anch’esso, ho giusto il tempo di dare un’occhiata, mamma mia! Ha un cazzo enorme, maestosamente eretto, lui mi rigira..."
Che giornata! Mancano solo poche ore e finalmente anche questa giornata lavorativa sarà terminata, è il 14 luglio, la temperatura è decisamente alta ed all’uscita il sole ancora splende. Sono su di giri, questa mattina ho indossato un vestitino nuovo che mette in risalto le mie forme e gli sguardi che mi lanciavano i miei colleghi erano più che esaurienti, la cosa mi inorgoglisce, mi sento bella e piena di vita. Mi presento, sono Claudia 38 enne, single, un matrimonio alle spalle, per fortuna senza figli, vivo in una grande città e da quando mi sono separata mi godo la vita, assecondando i miei desideri e curando me stessa ed i miei bisogni in maniera particolare.
Finalmente fuori, mi dirigo verso la metropolitana, sono su di giri, mentre cammino penso a come organizzare la serata, ho intenzione di chiamare qualche amica per andare a ballare e poi chissà… non poniamo limiti alla divina provvidenza.
Arriva il treno, è strapieno accidenti, con qualche spinta riesco ad intrufolarmi, siamo appiccicati uno all’altro, unica consolazione l’aria condizionata che per fortuna su questa carrozza funziona perfettamente. Si chiudono le porte, tempo di partire e sento qualcuno, o meglio qualcosa che sia appoggia sul mio corpo, è inequivocabilmente un cazzo duro. il primo istinto è quello di girarsi e mollargli uno schiaffo, chiunque esso sia.
L’esperienza mi ha però insegnato, sia in questi casi che quando ti fanno la mano morta, che serve davvero a poco arrabbiarsi e protestare, quindi cerco per il poco spazio che ho a disposizione di spostarmi in avanti per evitare il contatto ma lui non molla e mi si riattacca, mi rassegno alla cosa.
Dopo un po’ la situazione comincia a divertirmi, cerco di immaginare il suo stato d’eccitazione, anzi lo sento e direi che in quanto a durezza e dimensioni non deve essere neppure tanto male, non voglio girarmi e guardare le fattezze dell’uomo che il mio corpo ha certamente catturato visto l’effetto che gli faccio, preferisco fare un volo pindarico, dare spazio alla mia fantasia. Istintivamente comincio a strusciarmi per sentirlo meglio e nel frattempo i miei pensieri volano ad una amplesso con quest’uomo senza volto, senza anima, solo con un maestoso cazzo che mi scopa in maniera sublime, mi sto bagnando. Peccato! devo avvicinarmi alla porta la prossima è la mia fermata, non riesco a resistere e cedo alla tentazione mi volto per guardare come sia fatto il mio sconosciuto, un’occhiata rapida, direi una cinquantina d’anni ben portati, fisico possente, alto, decisamente un bel tipo.
Sono fuori e sto avviandomi alla scala mobile quando mi sento afferrare per un braccio, dopo un primo attimo di smarrimento mi rendo conto che è lui, senza dirmi nulla mi fa capire di seguirlo, non so neppure perché ma mi va di farlo, usciamo e percorriamo qualche centinaio di metri poi lui apre una porta che ci fa accedere ad un magazzino.
Passiamo alcune ampie stanze e ci ritroviamo in un altrettanto grande locale al cui centro troneggia un tavolo per riunioni e in un angolo una scrivania, lui mi lascia per avvicinarsi a quest’ultima, apre un cassetto e ritorna con in mano una confezione di profilattici.
Sembra tutto irreale come se non stesse accadendo a me, eppure non sono minimamente preoccupata, come lui desidero solo consumare questo sesso che mi suona altamente trasgressivo. Lui mi fa girare, mi ritrovo a pancia in giù sul tavolo, in piedi, mi divarica leggermente le gambe e poi mi strappa con decisione il perizoma, sento distintamente la sua lingua impadronirsi del mio sesso, lo lecca lungo le labbra, mi succhia e mi mordicchia la clitoride e poi mimando un piccolo pene la introduce in me, è bravissimo ed io non resisto oltre lasciandomi andare ad un primo orgasmo.
Mi spoglia in un attimo e si denuda anch’esso, ho giusto il tempo di dare un’occhiata, mamma mia! Ha un cazzo enorme, maestosamente eretto, lui mi rigira ponendomi nella stessa posizione di prima, sento che traffica con i profilattici, finalmente lo sento, eccolo. Comincia a giocare con la mia fichetta, me lo fa scivolare lungo le labbra, è caldissimo ed io sono bagnatissima, piano piano entra in me, sento la sua cappella davvero enorme che si fa strada, mi riempie totalmente, sembra non finire mai, sento che mi arriva quasi nello stomaco, non resisto oltre, l’orgasmo arriva come un onda altissima e ampissima, godo.
Lui comincia ad accelerare il ritmo, mi penetra con colpi costanti e profondi, intorno a noi il silenzio amplifica i nostri gemiti, io mi sento come una barchetta in balia del mare grosso, mai mi ero sentita così posseduta, gli orgasmi si succedono uno dopo l’altro indipendentemente dalla mia volontà, lui sembra instancabile non sembra neppure umano, come fa a resistere così tanto?
Esce da me, la sensazione che provo è di vuoto, un incolmabile vuoto, faccio per rialzarmi ma lui con un cenno perentorio appoggia la sua mano sulla mia schiena e mi fa riposizionare come prima, resto ferma in attesa, si allontana e ritorna dopo qualche attimo ha in mano un bottiglietta di olio dopo bagno, me ne versa una discreta quantità sulla schiena e sul culetto, indugiando sul buchetto.
Ho già praticato il sesso anale, mai con un bestione simile, so quello che mi attende eppure non ho alcuna intenzione di resistere o oppormi, gli chiedo solo di fare piano perché è grossissimo.
Lui, come prima davanti, inizia a giocare con il mio buchetto ed introduce lentissimamente la sua cappellona dentro me, si ferma per farmi abituare alle esagerate dimensioni, mi brucia incredibilmente e mi fa male ma è sopportabile, mi mordo le labbra per resistere,eccolo che si rimuove, tutto è amplificato dalle dimensioni, lo sento perfettamente, millimetro per millimetro, lui mi accarezza la schiena partendo dal collo, indugia sulle mie chiappe, nel frattempo entra inesorabilmente non so quanto tempo sia passato ma finalmente eccolo è arrivato sino in fondo sento le sue grosse palle battere contro il mio sesso.
Sono orgogliosa di me, ho il culo pieno del suo membro, non ho emesso neppure un piccolo lamento, lui comincia a muoversi cautamente e poi via via più decisamente, ci siamo… il dolore sta lasciando spazio al piacere, mi afferra per i fianchi e imprime un movimento decisamente più veloce, in un attimo mi porta all’apice del piacere ed inevitabilmente arriva l’orgasmo. Non faccio a tempo a capire cosa stia accadendo che il suo ritmo diventa ancora più insistente, oramai mi sbatte come aveva fatto prima davanti ed io non resisto, non ho mai goduto tanto in vita mia, un orgasmo segue l’altro, sono talmente esausta che mi sembra di svenire, ora ho solo voglia di sentirlo godere, concedere a lui quello che magistralmente lui sta donando a me.
Di colpo rallenta ed esce da me, uahu, sono talmente svuotata che capisco ancora meglio quanto fossi piena prima, resto ferma in attesa dei suoi desideri, sento e vedo che si mette un nuovo preservativo poi mi gira e mi solleva come fossi una bambina, mi fa sdraiare con la schiena sul tavolo, prendendomi per le gambe mi attira a sé, per la prima volta lo vedo bene in volto, il suo corpo è massiccio e possente, sento tutta la sua forza, rientra nella mia natura che lo attende calda ed accogliente, non ha bisogno di delicatezza sono talmente bagnata ed aperta da prima che affonda senza alcuna fatica imprimendo da subito un ritmo bestiale.
Il trattamento mi manda in estasi, le sue mani sono sulle mie prosperose tette e mi strizzano i capezzoli, non posso che godere ed urlare tutto il mio piacere, perdo il conto dei miei orgasmi, eccolo lo sento anche lui è quasi al capolinea, aumenta ancora il ritmo poi esce da me si sfila il preservativo, vedo distintamente il suo grossissimo membro, lo prendo in mano e lo sego furiosamente, il primo potente schizzo mi arriva sino al viso e poi un secondo, un terzo ed ancora.
Ho il suo sperma sul seno, sulla pancia e sul monte di venere, lui mi fa sdraiare e con entrambe i palmi delle mani comincia spalmarmi il frutto del suo piacere sul seno e sull’addome sino a quando la crema prodotta non penetra e viene assorbita dalla mia pelle, poi mi solleva e per la prima volta mi bacia sulla bocca un lungo e sensuale bacio.
Sono malferma sulle gambe, mi aiuta a rivestirmi trattenendosi le mie mutandine che del resto erano oramai irrecuperabili, poi mi fa sedere sulla sedia e si allontana tornando poco dopo con un caffè ed una bottiglietta d’acqua che mi offre, lo guardo, ho appena finito di fare il sesso migliore della mia vita con un uomo con cui non ho scambiato neppure quattro parole... non abbiamo bisogno di dirci nulla il senso di appagamento si percepisce nell’aria.
Sono di nuovo in me, il caffè mi ha ridato forza, mi alzo e lui mi accompagna alla porta, prima di uscire mi bacia nuovamente e mi dice che sono stata meravigliosa, unica e che sono bellissima, ora la porta è aperta, le ultime parole che sento: “il posto lo conosci, sarai sempre benvenuta”. Credo che andrò di corsa a nanna, ho solo sonno, sento ancora forte il suo odore su di me e mi sento in paradiso.

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