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Lui & Lei

Ma quanto ci siamo divertiti????


di Membro VIP di Annunci69.it bek
26.08.2015    |    6.067    |    4 9.8
"Con la bocca me lo succhia, una mano sull’asta, e l’altra mano che mi penetra sempre piu’ velocemente in profondita’..."
MA QUANTO CI SIAMO DIVERTITI???
Doveva essere una semplice cena tra amici appassionati di cucina e vini, a casa della Mapi (Mariapia) che avrebbe dovuto cucinare a quattro mani con Giuly, che fa lo chef di professione. Io dovevo portare i vini e il mio amico Marco il dolce. Marco rimane bloccato da una nevicata eccezionale a Torino gia’ dal pomeriggio e Giuly avverti’ all’ultimo che le avevano prenotato una cena di compleanno al ristorante e che non poteva dire di no. A questo punto, visto che la Mapi aveva gia’ fatto la spesa e aveva gia’ incominciato a preparare una parte della cena, decidemmo di rimanere lo stesso io e lei a mangiare, bevendoci in due le bottiglie di vino previste per quattro (meglio ancora, ci siamo detti!!!!!). Io, la Mapi, l’ho sempre vista e considerata un’amica, senza avere pensieri peccaminosi o audaci nei suoi confronti, figuratevi che abbiamo fatto le medie assieme. Anche quella sera sono andato a casa sua, come tante altre volte, senza nessuna “velleità”, anche se mi e’ sempre piaciuta, di viso, di fisico e per la compagnia. Veniamo ai fatti. Abbiamo mangiato e chiacchierato del piu e del meno, scolandoci in mezz’ora la prima bottiglia di bollicine ghiacciata, per poi passare ad un pinot nero in purezza che avevo precedentemente scaraffato (senza contare le 2 birrette di aperitivo prima di metterci a tavola). Eravamo visibilmente alterati (non ubriachi, ma…). Mapi, non contenta, dopo il caffe’ tira fuori una bottiglia di distillato. Erano solo le 22,00 passate da pochi minuti e la serata/nottata era ancora lunga. Gli argomenti si facevano sempre piu’ piccanti, stupidi ma “libertini”, tipo “chi e’ stato il moroso col pisello piu’ lungo”, quante sei riuscito a farne in una sera” etc. etc (sicuramente, per la banalita’ dei discorsi, l’alcool ha giocato una parte fondamentale, ma e’ stato bello cosi’) fino a quando mi e’ venuto in mente di ridere un po’ su qualche video chat, con cam accesa su di noi vestiti, ma mascherati per non farci riconoscere. Lei con una maschera nera che le copriva solo gli occhi, io con un passamontagna che abbiamo trovato in un armadio. Era una video chat pubblica a tema sessuale (non faccio nomi) e cominciarono ad entrare persone da tutto il mondo nella nostra “stanza virtuale”. In maggioranza erano uomini che continuavano a chiedermi di tirarmi giu’ i pantaloni, qualcuno invece voleva vedere le tette della Mapi (anch’io sinceramente). Risate a non finire leggendo e rispondendo ai commenti in chat. Ad un certo punto (dopo 2 o 3 bicchierini di grappa) decido di tirarmi giu’ i pantaloni e farmi vedere in boxer. La Mapi, allora, accettando la sfida, si toglie la felpa con cappuccio e rimane in reggiseno, un reggiseno bianco sportivo, normalissimo (ma che tette ha la Mapi???? Non me ne’ero mai accorto…sto invecchiando). Di nuovo giu’ a ridere sui commenti. Incalzato da tutti quelli che scrivevano: “Dai, giu’ boxer e reggiseno!!!” “Facci vedere le tette!!!” “Prendiglielo in bocca!!!!”, tiro fuori dalla fessura dei boxer il mio pistolino ancora molle e, per colpa dell’alcool, simile ad uno Shar Pei. Lei me lo guarda per un paio di secondi e…giu’ a ridere!!!!! “Ma cos’e’????”, mi dice con le lacrime agli occhi per il ridere. “E’ il mio fagiuolo alterato anche lui dal vino e dalla grappa, ma esiste una medicina infallibile” rispondo io. A quel punto Mapi si fa seria, la vedo fissarmi negli occhi immobile per non so quanti secondi. “Cazzo, forse ho esagerato” penso io. Non faccio in tempo a tentare di rimettere a cuccia “pisellino Joe” che lei si abbassa e aiutandosi con una mano, visto che sembrava morto, se lo mette tutto in bocca. Mi ha spiazzato, sono confuso. Lo succhia, mulina la lingua sul mio glande ancora morbido e senza “spina dorsale”, mi massaggia lo scroto con la mano. Azzz!!!! Pisellino Joe incomincia a dare segni di vita, e soprattutto comincia a mandare messaggi inequivocabili a tutto il mio corpo. Mapi si stacca un secondo per slacciarsi il reggiseno, due bocce rotonde, fantastiche escono e ballano per me qualche istante, prima che lei se le prenda con due mani dall’esterno e mi avvolga il pene dandogli qualche colpo di lingua in punta ogni volta che lo vedevo riapparire. Ma guarda che storia che mi sta succedendo stasera!!!! Poi alzo gli occhi e vedo sul portatile la finestra della nostra “stanza” con 1800 e passa utenti che si stanno gustando lo spettacolo. Le dico ”Mapi, ci sono quasi 2000 persone che ci guardano in cam!!!” E lei ”Lascia che guardino, mi eccita sapere che ci stanno guardando e magari segando per noi”. “Ma questa non e’ la Mapi” Penso io. Le chiedo “Ma sei posseduta???”. Lei mi risponde seriosa “Ancora no, ma mi auguro che tu non ti tiri indietro”. E giu’ a ridere di nuovo. Ho praticamente raggiunto il massimo dell’erezione, il glande ora e’ lucido, liscio e di colore rossastro. Il tronco a sciabola del mio pene e’ davvero rigido, bagnato di saliva con le vene in rilievo che pulsano. Di scatto lei si alza, chiude il coperchio del portatile, mi prende per mano e mi porta in camera da letto facendomi rischiare di cadere 2 o 3 volte, visto che avevo pantaloni e boxer abbassati. Mi spinge sul letto, incomincia a togliersi pantaloni della tuta e slip, rimane nuda e mi dice “Ora tocca a me”. Non me lo faccio dire due volte, mi sfilo tutto di dosso e, con lei sdraiata di schiena con le gambe aperte e le ginocchia piegate (come dal ginecologo) mi tuffo sul suo sesso peloso al punto giusto, ma soprattutto bagnato e succoso al punto giusto. Quanto mi piace leccare!!!! Forse quasi quanto essere succhiato. La prendo e le alzo di forza le natiche per leccarle anche l’altro buchino.La prima sensazione e’ quella di pulito, cosa che valuto sempre quando faccio sesso la prima volta con una donna. Lei e’ completamente piegata e appoggiata solo sulle scapole e io le lecco con veemenza ano e vagina, su e giu’, senza staccare la lingua dal suo corpo. Si vede che le piace, ho la faccia praticamente fradicia dei suoi umori e della mia saliva. A questo punto ho voglia di culo, la giro a pancia in giu’, quasi a pecora coricata e incomincio a leccarle il buchino facendovi guizzare dentro la lingua come per penetrarla. Lo sento ammorbidirsi e cedere sempre piu’, le infilo l’indice piano piano, lei sussulta, si inarca come per sentirlo piu’ in profondita’. Siamo tutti e due presi e sudati (probabilmente sudiamo alcool), mi alzo dal suo “ben di dio” e avvicinandomi le infilo, neanche troppo dolcemente il mio cazzo fino in fondo. Sento la pelle del glande che tira, lei ha un gemito che non so se di dolore o piacere, me ne fotto, continuo a spingere. Lei si inarca e da sotto mi prende i testicoli e li strizza, allora io faccio passare una mano dai fianchi, e la penetro con due dita nell’unica fessura viscidissima rimasta libera. Di peso, sempre con tutta l’asta in tiro dentro al suo orifizio, mi giro e me la sposto sopra di me. Mi gira la schiena, si siede sul mio palo roteando fianchi e natiche per sentirlo tutto fino in fondo. Che spettacolo di visione vedere le sue anche e le sue chiappe incollate al mio addome che roteano, lei che inarca la schiena, con una mano si strizza un capezzolo e con la l’altra si masturba il clitoride. Ripensandoci avrei dato il mio regno per uno specchio li’ davanti e vedere la sua espressione di godimento assoluto. Voglio cambiare posizione, voglio guardarla in faccia mentre gode, ma soprattutto voglio guardarle e leccarle quelle due tette spettacolari che ballano ancora per me. “Non venire ancora, non venire se no ti ammazzo!!!” Mi dice. Io non ci penso nemmeno, con tutto quello che ho bevuto, il “lieto fine” e’ ancora ben lontano (sto facendo un figurone sulla durata, tra l’altro!!!). Si alza, si accuccia in ginocchio al mio lato sinistro e imbrandendomi la verga alla base stringendola fortissimo, se la mette in bocca, poi lo lecca dallo scroto alla cappella, poi di nuovo in bocca. Mai vista la Mapi cosi’ felina, quasi prepotente, l’alcool ha “giocato bene” anche per lei. “Prendimi anche davanti, adesso”. Mai stato cosi’ contento di accettare ed eseguire ordini!!! La metto a “pecora”, cerco, tenendomelo in mano, la sua fessura caldissima e umida, ogni tanto esco per rientrare nell’altro buchino, ano vagina, vagina ano. Tutto questo dura per non so quanto tempo (ringrazio Dio per aver inventato il pinot nero!!!!). Dico la verita’, avevo paura mi scoppiasse il cuore, non ce la facevo quasi piu’, fisicamente. Lei deve averlo intuito, perche’ si sfila da sotto e mi dice “ Adesso tocca a te godere”. Io a pancia in su, gambe divaricate e uccello in tiro, lei inginocchiata davanti a me in mezzo alle mie gambe. Incomincia “il festival del pompino”. Con una mano mi stringe tutto da sotto lo scroto, con la bocca e la lingua mi lavora da Dio, con l’altra mano, delicatamente mi massaggia il mio, di buchino. Si mette indice e medio in bocca, davanti a me, guardandomi seria, subito non capisco cosa voglia fare. Con l’indice inumidito, sempre mentre si tiene la mia cappella in bocca, spinge delicatamente proprio nel centro del mio ano, fino ad entrare, poco a poco. Subito provo un certo senso di leggero fastidio, ma la lascio fare, perche’ l’insieme delle cose non mi dispiace. Con la bocca me lo succhia, una mano sull’asta, e l’altra mano che mi penetra sempre piu’ velocemente in profondita’. Aggiunge il medio all’indice (cazzo se mi piace!!!! Non l’avrei mai detto, era la prima volta che me lo facevano). Non ce l’ho piu’ fatta…le sono scoppiato in bocca con un godimento diverso da quello dei pompini che mi avevano fatto finora, piu’ devastante, piu’ completo. Mamma mia che serata!!!! E’ proprio vero che quando non le organizzi, le cose, riescono meglio. La mia unica paura era solo quella di aver rovinato l’amicizia con Mapi (e secondo me anche la sua) invece dopo averle vuotato tutto il mio seme in bocca, l’ho proprio vista soddisfatta nel continuare a leccarmelo e pulirmelo con la lingua. Ci siamo gettati di spalle sul lettone tutti e due,stremati, fianco a fianco e dopo una ventina di secondi di fiatone per riprenderci siamo scoppiati tutti e due a ridere. Be’, da allora, senza mai programmare niente, ci ritroviamo ancora, saltuariamente, a casa sua per stappare qualche buona bottiglia e fare ancora “due piacevoli capriole”, ma non e’ piu’ stato come quella sera della chat, anche se ci si diverte parecchio. Scusate se sono stato troppo prolisso, ma avevo voglia (egoisticamente) di ricordare, scrivendoli, tutti i particolari di quella serata davvero indimenticabile. Ebbbbrava Mapi!!!!!!!!
Bek
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