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Lui & Lei

Mare mare ho voglia


di kawa7
21.07.2008    |    15.522    |    0 6.6
"Se si ha la fotuna di incontrarsi lo capirete..."
Non posso dire che sia stata una settimana tranquilla, ogni 5 minuti la mia testa andava a Sofia, sia in attesa del probabile secondo viaggio in traghetto e al ricordo della stupenda scopata della prima volta. Dopo circa 2 ore di ricerche, come si suol dire, me l'ero messa via. Sofia non c'era e così mi diressi mogio mogio al ristorante. Nemmeno il tempo di entrare ed era lì che mi fissava mentre sorseggiava con fare da vera troia un martini. Non era l'unica donna in quella sala interamente di moquette rossa fuoco, ma era l'unica che meritava di essere guardata 1 2 3 volte. Magnifica!!!Mi sentivo come un leone!!!Ci salutiamo con una normale stretta di mano e bacio alla mano, appena sfioratole il dorso si strinse le labbra. Mi indica il tavolo che aveva fatto riservare per noi, ma come dico se io non ci fossi stato??? Ride quasi contenta della scommessa che aveva giocato solo lei, sapevo che venivi e sapevo che non avresti mangiato al bar o peggio ancora al self service. Quasi intimorito dalla sua sicurezza la osservo mentre con fare da vera troia attraversa la sala sapendo di attirare sguardi non certamente innocenti, anzi.......Un tubino cortissimo di color verde acceso senza biancheria intima ed un paio di sandali con tacco da 8 e lacci appena sotto il ginocchio sottolineavano quel fisico da favola. I seni in certi movimenti si vedevano perfettamente, immagino il bar man quanto abbia sofferto per tale visione. Il trucco appena accennato faceva risaltare in modo inconfutabile quanto la natura fosse stata con lei generosa, i capelli erano raccolti a chignon da vera troia. Le mani ed i piedi risaltavano in modo incredibile grazie ad uno smalto rosso scuro che si abbinava con il rossetto. Senza distinzioni, uomini e donne si giravano a guardarci, nemmeno io nel mio piccolo scherzavo. Abbronzato, pizzetto curato e pelata appena fatta,ed un fisico che dopo anni di pugilato non scherzava facevano il loro effetto con le donne che si giravano a vedere. Il tavolo prescelto da lei era quasi un corpo estraneo dal resto della sala, vista la sua posizione angolata. Accostando la sedia da cavaliere quale sono, Sofia si alza il tubino quasi al seno......Vedo le sue chiappe completamente nude che si appoggiano su quel velluto rosso ed immagino la figa già bagnata che impregna il rivestimento. Getto la prima cosa che mi capita, un coltello, e nel raccoglierlo le metto 4 dita in figa subito. Volevo quasi punirla per tanta sfacciataggine. Punirla come no......Si tiene grazie ai bordi del tavolo che quasi tira giù tutto. Mi siedo che ha ancora gli occhi chiusi da quanto ha goduto di quella fugace penetrazione manuale. Dopo aver ordinato esclusivamente pesce crudo ed aver preso una bottiglia di vino, Sofia quasi risvegliatasi dalla trance in qui era caduta da quando ci eravamo visti, torna la ragazza seria, dolce che dice di essere. Mi confessa che la settimana è stata un a piccola tortura fatta di ditalini, contava i giorni che mancavano al nostro appuntamento, poichè voleva come mettersi alla prova e mettermi alla prova per testare e capire il motivo di tanto godimento e trolgimento che ci eravamo causati a vicenda. Le confermo che la cosa è stata reciproca, anche se quasi 38 io e lei 27, non certo di primo pelo, la chimica dei corpi è più sicura della matematica. Se si ha la fotuna di incontrarsi lo capirete. Appena il cameriere porta il pinzimonio Sofia quasi sfidandomi prende una carota dalle dimensioni notevoli e la fa sparire sotto la tavola. O vado in bagno a farmi una sega oppure rischio una denuncia penale per atti osceni in luogo pubblico. Mi racconta ansimando cosa le crea quell'otraggio per ogni centimetro che si fa entrare in quel lago che era la sua figa, adesso sento che è tutta dentro quasi mi tocca la fine delle ovaie che bello è lungissima. Dopo nemmeno 2 minuti mi porge una carota completamente bianca.....Il cameriere è allucinato nel vedere la scena, prendo la carota e la mangio. Come da bambino vi confesso che sono venuto senza sfiorarmi, prendo un tovagliolo e alla buona mi pulisco, per fortuna la tovaglia era lunga. Questo è solo il preludio all'arrivo delle ostriche, come piacciono a me, limone poco pepe e giù con la loro acqua. Bene, pepe, limone e dentro alla figa per prendere gli umori di Sofia . Eccezionale nemmeno Vissani. Alternavamo momenti di serietà e colloqui di interesse politico, culturale elevato a tratti di film del grande Renzo Montagnani. I seni che a stento il vestito riusciva a trattenerne l'esplosività, erano di una bellezza entusiasmante. In ogni loro movimento sfidavano e vincevano la guerra con la forza di gravità, non vedevo l'ora di liberarli e leccarli. Comunque pure Sofia non era da meno, la polo aperta solo al primo bottone faceva intravvedere il pelo alla Magnum P.I. che madre natura mi ha donato, in compenso si è dimenticata dei capelli, mentre parlo fissa in modo ipnotico le mie labbra e le mani, che sono state sempre un mio punto di forza. Tralasciando il seguito della cena vi racconto solo che arrivati gli scampi crudi la fantasia di Sofia ha toccato il top. Ha voluto che me li mettessi per un paio di minuti sopra al cazzo appena venuto per poterli succhiare fino in fondo. WOW!!!!! Dopo dolce e caffè ci recammo nella cabina che aveva prenotato. In ascensore con almeno altre 8 persone ci posizionammo in fondo in modo di avere la sola parete dello stesso, si appoggiò di schiena a me e tirò fuori il cazzo mettendoselo in figa. Rimanevamo immobili, tranne quando l'elevatore si fermava al piano prestabilito creando un sobbalzo non da poco, che a lei creava una specie di penetrazione aggiuntiva. Dopo 3 fermate e ripartenze dei veri e propri rivoli di umori le erano già arrivati alle ginocchia. Decisi per paura che qualcuno ci notasse di uscire. L'avessi mai fatto!!!!!!!!Prese il cazzo e lo impugnò con forza quasi cattiveria, come la colpa fosse sua non del mio cervello. Sofia era in condizioni paurose, travolta da mille sussulti, bagnata talmente tanto che mentre camminava la figa emetteva dei rumori fortissimi, sembrava come i palloncini che si sgonfiavano, il tubino in certi posti evidenziava perfettamente che era bagnato o perlomeno macchiato. Appena entrammo in cabina si spogliò ed iniziammo quella che sarebbe stata la notte di sesso più incredibile e pazzesca di tutta la mia vita.......P.S. Cara Sofia vedi che ho mantenuto la promessa, mantieni la tua.
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