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Lui & Lei

Pausa pranzo


di kawa7
30.11.2010    |    9.243    |    0 5.9
"Provavo pena per questa donna bellissima, ma tristissima da come pigiava i tasti del suo p..."
A causa del mio lavoro "randagio" non ho quasi mai la possibilità di pranzare a casa mia con calma e tranquillità. Ma con il passare del tempo ho sempre più apprezzato questo aspetto della mia professione, non fosse altro che da osservatore curioso quale sono mi diverto nel guardare chi come me si trova in ristoranti, trattorie, birrerie di vario tipo. Chi nemmeno durante la pausa spegne il telefono, rendendo edotti tutti i presenti delle proprie cose, oppure dei silenziosi con quotidiano
"d'ordinanza" che non alzano lo sguardo neanche un secondo, oppure i "patiti" di computer/mail spesso quest'ultimi a rischio di nevrosi da stress o altro. Proprio questa "specie" ieri mi è capitata davanti sotto forma di una donna di 33 anni. Sola, bella, difficilmente passa inosservata, ma come detto prima "esaurita". Provavo pena per questa donna bellissima, ma tristissima da come pigiava i tasti del suo p.c., quasi volendo trafiggerli per quello che leggeva o non voleva leggere. Praticamente non ha toccato nulla di quello che aveva ordinato. Come detto 33 anni, bionda, 1,70. 4 di seno e con tutto il resto ok. La sala del ristorante alla fine verso le 15 era rimasta deserta con solo noi 2 e la cameriera, quasi senza volerlo i nostri sguardi si incrociavano, lei per sfida visto che spesso la osservavo, io per curiosità appunto. Volendo romper il ghiaccio, le feci notare che bere il caffè senza aver toccato cibo era dannoso. Riuscii nell'intento visto che la feci ridere e mi confessò che il padre la sera prima era dello stesso avviso. Non sapevo se la risposta era per troncare, cioè che ero vecchio o altro. Si alzò e venne da me, immaginate la scena di Sharon Stone in Basic Instinct mentre camminava, vestito di lana bianco a metà coscia, stivali al ginocchio con tacco da 12 e seno mezza vista. Favolosa, da panico. Sofia si presentò e iniziammo a parlare del più e del meno, di come fosse difficile al giorno d'oggi essere competitivi nel mondo del lavoro, motivo per il quale qualsiasi relazione avuta era naufragata per la sua incapacità a lasciare al lavoro il ruolo che deve avere in ognuno di noi, cioè importante, ma non di certo, a parere mio, unica fonte di interesse totale. La classica donna in carriera che si vede dappertutto, intelligente, organizzata, istruita, ma alla fine triste. Penso che parlò per almeno un ora senza mai interruzioni, sembrava non volesse altro che sfogarsi, iniziò a mangiare senza nemmeno accorgesene. Alle 17 capimmo visto che il gestore accese le luci che erano passate quasi 3 ore. Uscimmo e la neve aveva già coperto tutto, non so cosa o come si strinse a me, ci avviammo verso le nostre auto e la sua non partii a causa del freddo. Mi guardò dicendo che sembrava proprio destino. - Per cosa - risposi ingenuamente. Appena salii nella mia macchina ci baciammo sbavando dalla voglia che avevamo, Sofia è la classica donna ansimante che solo baciandole il collo girava gli occhi. Il vestito le era già arrivato alla vita lasciando vedere un completo di seta nero da favola, la figa depilata ai lati con una corona di peli sopra degna di un porno, ma il seno fù una vera e propria sorpresa. Due capezzoli che potevano sostenere qualsiasi cosa, grossi, duri, rigidi come mai mi era capitato di vedere e assaggiare. Non appena inizia a leccare la figa venni letteralmete inondato da un lago, altro che squirting, non riuscivo a tenerla ferma, una cavalla imbizzarita. Dopo circa 5 minuti e con 2 orgasmi che l'avevano scossa, riprese un'attimo di coscenza e si vergognò; - ma di cosa - le dissi - Tu sei nata certo per il tuo lavoro, ma soprattutto per far godere e godere -. Non so se credere, ma mi disse che era da agosto che non faceva nulla. Appena si chinò sul mio cazzo che oramai mi doleva da quanto duro era, iniziò con la lingua dei giri vorticosi e sempre più veloci sul glande, con le mani sembrava una piovra, avevo la sensazione di essere con 3 donne non con una, le palle, il culo, l'interno cosce tutto mi toccava infatti dopo poco venni. Mentre ingoiava tutto mi premeva con il pollice vicino al culo e questo mi fece letteralmente vibrare tutto il corpo. Favoloso!! Dopo esserci coccolati un pò ci siamo scambiati i cellulari e ci siamo salutati. Questa mattina ho trovato un suo messaggio - domani se puoi ti aspetto, ma non per pranzo mi sono presa tutta la settimana di ferie... - Si ma il mio lavoro chi lo fa??
Voi che dite??
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