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Sabry e l'Assessore porco


di bull44
31.12.2014    |    9.159    |    1 9.9
"Mi ha detto buongiorno e io ho risposto, poi ci siamo messi a parlare del tempo, delle vacanze che stavano per finire, poi ha continuato dicendomi che era..."
Ulisse 47 anni alto bruno abbronzato, L’ho conosciuto dieci giorni fa al mare in una giornata di pioggia, un temporale come ce ne sono spesso dopo ferragosto in Puglia sul Gargano dove sono andata con la mia amica Aicha, una ragazza di colore bellissima con la quale ogni tanto mi trastullavo delle mie voglie lesbo e lei ricambiava perché era bisex, per trascorrere una settimana di riposo ma anche di svago.Lui era da solo al banco del bar dell’albergo, beveva un aperitivo in attesa del pranzo, era circa mezzogiorno, ero appena tornata da una passeggiata sul lungomare, a me piace il mare anche con la pioggia, mi ero seduta sullo sgabello del banco vicino a lui per ordinare due aperitivi per me e Aicha, mi ha guardata subito con occhi spalancati visto che indossavo solo un minibikini e un pareo trasparente annodato sui fianchi.
Mi ha detto buongiorno e io ho risposto, poi ci siamo messi a parlare del tempo, delle vacanze che stavano per finire, poi ha continuato dicendomi che era sposato, la moglie era in camera a cambiarsi  e non aveva figli, la moglie è sterile, e anche frigida, lui non vuole separarsi perché l’ha amata in gioventù e perché gli lascia fare quello che vuole, gli perdona anche le scappatelle che ogni tanto si concede, poi disse il suo nome, chiese il mio, e di cosa mi occupassi come lavoro, poi aggiunse che lui era un assessore regionale di una regione del nord Italia e si occupava di lavori pubblici, infrastrutture e trasporti poiché era di mestiere un architetto.
Aicha bevve l’aperitivo dopo essersi presentata e  disse che andava in camera a cambiarsi per il pranzo, io rimasi a parlare ancora, ero curiosa e quell’uomo mi piaceva e mi eccitava. Era quasi una settimana che eravamo arrivate sul posto e non avevo ancora conosciuto nessuno che mi andasse. E dagli sguardi di cui ero oggetto ho pensato che anch’io piacevo a lui e dal racconto che mi aveva fatto di sua moglie ho creduto che era in credito col sesso. Più lo guardavo più mi intrigava e mi affascinava e poi anch’io ero in credito col sesso.
Dopo l’ultimo sorso mi chiese cosa facessi di bello per la serata e io risposi che essendoci annessa all’hotel la discoteca avrei fatto un salto per passare il tempo. Allora ci vediamo stasera mi disse perché penso che mia moglie non verrà, lei odia il rumore e le piace la musica classica.
Va bene rispondo io. Alle 10 scendevo le scale della discoteca con Aicha, Ulisse era già li seduto ad un tavolo e appena mi vide mi salutò con la mano invitandomi ad avvicinarmi.
Ci sedemmo e ordinammo da bere,  Dopo alcuni minuti di conversazione, Aicha aveva adocchiato un uomo seduto di fronte a noi e a furia di occhiate lascive di uno e dell’altra lei si era alzata strizzandomi l’occhio e si incamminò verso l’uscita seguita dall’uomo di fronte.
Così restammo soli al tavolo e Ulisse che era in vena di complimenti mi disse quanto ero sexy, sensuale e che si era eccitato solo vedendomi. Certo che ero sexy, indossavo un vestitino fucsia leggero svolazzante corto sopra le ginocchia, niente slip ne reggiseno, sandali a tacco vertiginoso fucsia e unghie dello stesso colore come il rossetto, sedendomi il vestito era salito fino all’inguine e lui sbirciava ogni tanto.
Nella penombra non vidi la sua mossa, mi appoggiò una mano su un coscia improvvisamente, sorprendendomi dicendo: Sabrina io ti voglio scopare, non ce la faccio più e la mano si spostò verso l’inguine, lasciai fare perché ero eccitata anch’io e risposi prontamente: allora cosa ci facciamo qui? E lo baciai sulla bocca e uscimmo per avviarci verso la mia camera. Prendemmo l'ascensore esterno sul retro dell'hotel, non c'era nessuno che ci potesse vedere, già nell'ascensore mi strinse a se facendomi sentire la durezza del suo cazzo, mi baciò sul collo e mi risucchiò la lingua, mi alzò il vestito e si accorse che ero senza slip, e infilò un dito tra le grandi labbra, eravamo arrivati al quinto piano, apro la porta , entriamo e ci lanciamo sul letto spogliandoci velocemente, cominciò a baciarmi la figa e infilò la sua lingua all'interno esplorando e leccandone le pareti titillando il clitoride, ero già tutta bagnata, godevo lussuriosamente, il suo cazzo grosso e durissimo toccava le mie cosce e volevo prenderlo dentro tutto, era il cazzo più grosso che avessi mai visto, vedendo che ero venuta si mise sopra di me, mi allargò le cosce, le appoggiò sulle sue spalle e mi infilò di botto senza sentire dolore perché ero tutta umida, velocizzò i suoi movimenti tenendo le mani sulle  mie tette dure stringendomi i capezzoli, intanto avevo alzato le natiche per sentirlo dentro meglio fino in fondo, mi fece girare leggermente  su un fianco e sentivo il suo cazzo in tutta la sua durezza, ero estasiata e non immaginavo cosa si era persa sua moglie per tanti anni, alcuni minuti dopo sentì il suo liquido caldo invadere la figa e nel contempo venni per la seconda volta, il suo sperma fiottava nella figa come un pompa, tirò fuori il cazzo e io mi appoggiai scivolando di lato per prenderlo in bocca e succhiare le ultime gocce di quel nettare tiepido, ingoiai le ultime gocce poi leccai il glande e visto che era ancora bello duro continuai a spompinarlo per dieci minuti fino al punto che mi sborrò in bocca riempiendola e lo risucchiai ingoiando tutto, continuai leccandolo e aiutandomi con le mani gli massaggiavo i coglioni caldi per poi leccarli, dopo due sborrate non era per niente molle, avevo ancora voglia e lui anche, mi misi in ginocchio per terra appoggiando le mani sul letto  e si mise dietro di me, avevo capito che voleva provare a mettermelo in culo, dapprima però appoggiò il cazzo alle grandi labbra da dietro entrò tirò due o tre colpetti poi lo appoggiò al buco del culo quindi spinse piano fino a infilarlo dentro tutto, rimase qualche secondo fermo col cazzo nel culo e vedendo che io mi dimenavo iniziò a stantuffare il suo grosso cazzone nel mio culo, lo sentivo strusciare le pareti dell'interno, mi toccai la figa sentendo attraverso la membrana che divide il culo dalla figa il suo cazzo vibrare e spingere fino all'intestino, poiché prenderlo in culo non era la prima volta non sentivo dolore ma piacere immenso, si piegò sulla mia schiena e prese in mano i capezzoli stringendoli e massaggiando le tette dure, io mi sparavo intanto un bel ditalino con le dita che massaggiavano la figa toccando il suo cazzo immaginandomelo anche davanti e così venni ancora copiosamente e nello stesso momento la sborra calda di Ulisse inondò il mio culo scaldandolo, poi lo tirò fuori e lo appoggiò alla mia bocca e io lo infilai leccandolo succhiando lo sperma rimasto quindi ci stendemmo di fianco sul letto per riposare qualche minuto. Mi fece i complimenti dicendo che non aveva mai scopato con nessuna così intensamente e con tanta voglia poi aggiunse che ero una gran porca scopatrice eccellente ed esperta. Mi stampò un bacio sulla bocca e mi baciò sul collo e sulle tette, quindi discese fino all'ombelico e poi si fermò sulla figa ancora bagnata leccandomela asciugandola con la lingua. Io gli dissi se era pronto a ricominciare o se fosse stanco, avevo ancora voglia di cazzo, e lui dopo che gli era venuto ancora duro poiché lo avevo masturbato qualche secondo si stese e mi fece allargare le gambe sopra di lui dandogli le spalle e me lo infilò in figa dritto come un bastone, lui alzava e abbassava il culo e io accompagnavo i suoi movimenti andando su e giù altrettanto, mi stringeva le tette pizzicando i capezzoli duri poi mi infilava le dita in bocca facendosele leccare, quindi mi toccava la figa massaggiandola con le dita e dopo alcuni minuti ecco la sborrata all'unisono mia e sua immensa che mi fece lanciare un grido di piacere e gemiti che penso si fossero sentiti nella camera accanto se ci fosse stato qualcuno. Come prima tirò fuori il cazzo e io mi girai per leccare le gocce di sborra rimaste, le ingoiai e continuai a leccare il suo belò cazzo duro asciugandolo tutto. Poi mi fece una proposta che non mi aspettavo, pensavo fosse stanco ma non era evidentemente così, ma della quale fui d'accordo. Mi chiese di telefonare alla mia amica Aicha per sapere se fosse sola o con l'uomo con il quale era uscita dalla discoteca. La proposta era di far venir su entrambi per divertirci in quattro se io e Aicha fossimo d'accordo aggiunse. Non prenderla a male ma sai non ho mai provato disse e mi farebbe piacere fare questa esperienza. Risposi che ci stavo volevo divertirmi ancora ed ero curiosa di vedere quanto avesse durato Ulisse prima di stancarsi. Presi il cellulare e chiamai Aicha, era sul lungomare mi disse sola seduta su una panchina aspettando che la chiamassi quando avrei finito con Ulisse. Poi aggiunse che quell'uomo era stato chiamato al telefono ed era andato via lasciandola sola e a bocca asciutta. Allora le chiesi se voleva unirsi lo stesso a noi per un "triangolo" e lei accettò all'istante, non sentì più la sua voce ma sentì il bussare alla porta della camera, era stata un lampo a salire. Appena entrata vedendoci sul letto nudi, si spogliò anche lei e si accomodò di fianco a Ulisse, che restò in mezzo a noi..
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