Racconti Erotici > Lui & Lei > TI DETESTO (parte seconda)
Lui & Lei

TI DETESTO (parte seconda)


di petronius
23.07.2015    |    5.370    |    2 9.4
"M: “…sì, chiaro…scusa…” Appoggio le mani sulle sue natiche bollenti per le sberle e mi chino per arrivare alla sua figa aperta e grondante..."
TI DETESTO (parte seconda)
(Consiglio di leggere la prima parte. Racconto di pura fantasia. Riferimenti a fatti o persone reali sono puramente casuali)


Io: “Sì, devo dire che sei una brava pompinara, complimenti.”
M: “Mmh mmh”

Usami, mi aveva detto una mezzora fa e non ho intenzione di fare altro che questo: usarla per ricavarne tutto il piacere che posso e togliermi tutte le voglie che mi passano per la testa. Mi è sempre piaciuto il suo corpo e sono anni che ho voglia di scoparla, di godermi quelle carni, e finalmente posso farlo senza mezze misure.

È ancora in ginocchio davanti a me con 2 dita infilate nel suo culetto.
Ansima ancora per il trattamento appena subito ed ha ovviamente gli occhi lucidi e lacrime che le hanno rigato le guance sbavandole quel minimo di trucco che usa.

Io: “Bene…” le dico mentre le afferro di nuovo i corti capelli castani e la costringo a piegarsi in avanti. S’irrigidisce per non perdere l’equilibrio e non far uscire le dita dal suo culo che, vista la posizione sta aprendo ancora di più.
Forzo e la faccio cedere ed è costretta a portare le braccia avanti per appoggiarsi al pavimento ed evitare di sbatterci il viso.

M: “Ahi!”si lamenta mentre estrae di colpo la punta delle dita.
Per tutta risposta le do un sonoro schiaffo su una natica per poi afferrarla e stringerla piuttosto forte.

Mugola. È messa a pecorina, braccia teste, tette che pendono poco e viso rivolto al pavimento.

Io: “Se avessi avuto un minimo di dubbio, ora l’hai fugato del tutto. Sei una troietta masochista, dico bene?”
M: “…”
Altro schiaffo, altra natica, più forte: “Rispondi, troietta.” mentre la forzo a sollevare la testa tirandola per i capelli.
M: “…non sono masochista…”
Altro schiaffo, in mezzo ed in basso, così da arrivare con li dita alle labbra della figa.
Ovviamente lei ha una scossa e ne ha una seconda con lo schiaffo successivo.
Io: “Allora?!? Mi spieghi questa figa sempre più fradicia?”
M: “...”
Altri tre schiaffi. Natica, natica, in mezzo più in basso: “Le cose sono 2 o tu sei una troietta masochista e magari non lo sapevi, oppure hai talmente tanta voglia di scopare con me che sei disposta a tutto.”
M: “…”
Io: “ O magari entrambe le cose, che ne dici, troietta?” altri 3 schiaffi. Ormai ha le natiche rosse, come anche le grandi labbra.
M: “…”
Altri 3 schiaffi che provocano 3 scosse alla troietta.
Mollo la presa sui suoi capelli e mi sposto dietro di lei; volta la testa per vedere cosa faccio e le tiro uno schiaffo più forte: “Chi ti ha detto di girarti? Ora tu stai ferma, non stacchi mani e ginocchia dal pavimento, tieni la testa e guardi dritto davanti a te. È chiaro?” e sottolineo la domanda con un altro schiaffo.
M: “…sì, chiaro…scusa…”

Appoggio le mani sulle sue natiche bollenti per le sberle e mi chino per arrivare alla sua figa aperta e grondante. Le do una lappata. È un lago.

Infilo 2 dita senza troppa grazia e lei geme.
Le spingo in fondo e ruoto leggermente, un po’ a destra, un po’ a sinistra e torno indietro. Lei geme ed inizia ad ansimare.
Io: “Non dirmi che stai per venire per così poco.” E ripeto il movimento aggiungendo una pressione delle dita verso il basso.
M: “Ti prego…”
Io: “Ti prego…cosa?” continuando il movimento avanti ad indietro con le dita nella sua figa, continuando a far ruotare le dita un po’ a destra un po’ a sinistra, continuando a forzare verso il basso e continuando ad aumentare lievemente il ritmo.
M: “Ti prego…fammi venire, non ne posso più…sì, mi piace quello che mi fai, mi piace che mi usi, mi piace il dolore che mi provochi, mi piace tutto e…sì, sono anni che voglio scoparti…”
Un ceffone sul una natica ed un affondo cattivo fino alle nocche.
M: “No, scusa, sono anni che voglio che tu mi scopi, che invidio G. per tutto quello che mi ha raccontato che facevate.”
Proseguo a fotterla con le dita ed arrivo a tre che lentamente entrano ed escono da questa figa calda e talmente bagnata che cola lungo le cosce.
M: “Mmmmmh, sììì…volevo assaggiare il tuo cazzo fin da quando mi ha raccontato della prima pompa. Volevo vedere se era vero che duravi così tanto.”
Continuo ad accelerare il movimento aumentando il rumore di sciacquettio ad ogni incremento di velocità e forza. Non mi dispiace fotterla con le dita, ho il tempo per recuperare un po’ le forze per dopo e poi sembra che più la usi e più diventi loquace.
Accelero e lei geme ancora più forte.
Non voglio allargarla troppo, prima voglio scoparmela questa figa, quindi allontano l’idea d’infilare un altro dito e continuo a fotterla così.
M: “…e sono anni che ho voglia di provare il tuo cazzo, di provarlo nel culo, di scoprire perché lei mi diceva che conte godeva così tanto e così tante volte…ti prego fammi venire, fammi godere…ti prego: inculami.” dice voltando la testa verso di me con un’espressione di godimento e disperazione assieme.

Uno schiaffo, forte, affondo le dita e premo verso il basso, forte: “Ti ho detto di guardare davanti a te, troietta.” Le afferro di nuovo i capelli ed oltre che farla voltare in avanti la costringo a portare la faccia a terra, lei non stacca le mani dal pavimento ed ora è col culo alto e la fronte a terra, le mie dita piantata nella sua figa.

Le do due sberle forti sul culo ed inizio a muovere le dita ancora più velocemente, in questa posizione riesco a raggiungere facilmente l’area del punto G ad ogni affondo. Con due dita le pizzico il clitoride, più forte e proseguo a fotterla con tre dita.
Lei non può che gemere, viso a terra, ora che ha capito che le piace che io la usi, ora che ha capito quanto la fa godere questo trattamento.
Sento che il suo respiro che si fa più affannoso ed intuisco il suo orgasmo che sta montando inesorabile.

Pochi istanti prima di farla arrivare all’apice, sfilo le dita, mollo la presa sul clitoride e le pianto il cazzo dentro la figa, tutto in una volta proprio mentre il suo orgasmo si scatena.
Le contrazioni mi stringono l’asta, la sua figa me lo sta succhiando.

Appena sento che diminuiscono un po’ indietreggio per poi darle tre, quattro affondi forti, di seguito che le prolungano il godimento più che farla venire di nuovo.

Esco: “Puoi muoverti se vuoi adesso… prima di proseguire.”

M, ansimando, ancora scossa dall’orgasmo non cambia posizione. Fronte a terra, culo in alto e sposta solo le mani portandole sulle sue natiche. Le afferra e le divarica mostrandomi meglio il suo ano che pulsa assieme alla sua figa.

Io: “Mmmm, questo è un ottimo invito.”


(prosegue, se gradito)


Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.
Se qualcuna/o volesse scambiare opinioni o lasciarmi un commento diretto, mi contatti via mail. [email protected].
Se qualcuna invece volesse essermi d'ispirazione, sarò ben felice di accettare il suo contatto qui o via mail.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per TI DETESTO (parte seconda):

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni