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Lui & Lei

la bidella


di kirijolith
11.06.2011    |    19.207    |    0 6.1
"Lei come dicevo avrà una sessantina di anni molto ben portati, circa 1, 60 una montagna di capelli ricci castano chiari, un nasino che punta verso l'alto, ..."
Eccola li, dall'altra parte della strada, cammina regalando brevi occhiate snob, le palpebre mezze socchiuse l'aria di una dea che onora il pavimento del suo passaggio.
Mi chiamo massimo, lavoro in un negozio su strada di fronte ad una scuola elementare dove lavora anche LEI. L'oggetto segreto dei miei desideri, LA BIDELLA; sarà il connubio tra il suo lavoro e il suo essere che mi attira o il suo fisico ancora molto piacente... fatto stà che non appena la vedo uscire per andare a fare compere interrompo qualsiasi cosa stia facendo per uscire fuori a fumare e godermi il suo corpo.
Lei come dicevo avrà una sessantina di anni molto ben portati, circa 1,60 una montagna di capelli ricci castano chiari, un nasino che punta verso l'alto, un bel seno una terza scarsa direi, un bellissimo fondo schiena leggermente sporgete che ondeggia come un amaca al vento e splendidi piedini sempre su tacchi alti.
La osservo ormai da un annetto senza mai aver provato nessun tipo di approccio, lei sempre distaccata e altezzosa, io sempre troppo preso e impaurito dalla sua reazione (oltre alla paura che potesse raccontare alle varie mamme –che sono anche mie clienti- del mio tentativo) finchè la divina provvidenza sempre in agguato a suggerir occasioni non fa la sua parte.
Era un primo pomeriggio di aprile, giornata calda ed essendo dovuto rimanere anche a pranzo a causa di un fornitore che doveva farmi visita decisi di lasciare la serranda a mezz'asta con le luci spente ed allontanarmi a prendere una macedonia da consumare al negozio.
Il bar non è lontano per cui a piedi fumando una sigaretta mi avviai quando sento un bisbiglio che richiama la mia attenzione e cercando di rintracciare la provenienza mi avvicino verso un parcheggio e dietro l'unica macchina parcheggiata scorgo l'ondeggiare di quella splendida e inconfondibile chioma accovacciata tra il muro e lo sportello.
Con la bocca spalancata e la sigaretta pendula incollata al labbro inferiore con uno sguardo da deficiente vedo proprio LEI... COMPLETAMENTE NUDA! o mio dio la mia testa era un frullatore di pensieri che si ricorrevano e andavano dal
“scemo reagisci e cancellati quello sguardo ebete” al “cavolo ho vinto al superenalotto e nessuno me l ha detto”.
Anche il mio “socio” aveva pensieri suoi e sicuramente piu chiari dei mei visto che immediatamente da sotto i jeans s'era messo sull attenti reclamando la sua voglia di guardare.
Mentre cercavo di riprendermi LEI con uno sguardo furente mi riporto' alla realtà:
ma cosa fa, ha visto abbastanza e pensa di aiutarmi o devo farle pagare un supplemento?
Wow la sua lingua era più altezzosa del suo sguardo, non credevo.
Comunque riavutomi più per merito della sigaretta(che nel frattempo consumandosi mi stava bruciando la barba) che del rimbrotto, con aria ancora più stupida chiedo - scusi certo cosa posso fare? - ma lei è stupido o cosa? Sono nuda non vede? Il vestito si era incastrato nello sportello e per errore ho chiuso lasciando la borsa dentro e girandomi di scatto per riparare all'errore si è strappato tutto. CAZZO MI TROVI QUALCOSA PER COPRIRMI!! -
Gesu' la sua lingua era veramente tagliente, si forse io ero un po imbambolato ma cavolo stavo anche cercando di aiutarla però.
Le dissi che avevo dei teli da imballaggio nel negozio e che potevo prenderli e coprirla con quelli scortandola fino al negozio poi da li avremmo deciso come comportarci.
BASTA CHE SI SBRIGA.
La mia eccitazione si stava mischiando ad una pazza voglia di farle pagare quell'atteggiamento e cosi mentre mi dirigevo verso il negozio cercavo di elaborare qualche idea su come farla capitolare.
Trovati i teli neri mentre tornavo al parcheggio attivai la videocamera del cellulare disattivando l'audio e lo misi nel taschino della maglietta con l'obbietivo rivolto verso l esterno e tornai da lei, mentre continuava ad agitarsi e blaterare di rabbia io me la ridevo pensando alle splendide riprese che si componevano nel cell. una volta che fu soddisfatta del camuffamento ci avviammo verso il negozio da dove poteva chiamare qualcuno a casa che potesse aiutarla. non c'era molta distanza da coprire circa una quindicina di metri e nonostante in giro non si vedesse anima viva lei si muoveva quasi correndo sui suoi zoccoli alti e il vestito di plastica improvvisato che la fasciava completamente mi regalava delle magnifiche visioni del suo culo tanto che l'erezione ora dava piu scosse di dolore che di piacere.
Finalmente arrivati a destinazione però la sua cieca fretta la fece ruzzolare su una buchetta e prendere una storta alla caviglia, venni di nuovo in suo avviso e per la prima volta da quando la osservavo mi parve veder crollare quella sua spocchia tanto che nell'aiutarla a rialzarsi mi azzardai a dire – beh sta diventando un abitudine la sua ha proprio bisogno di un sostegno.
La frase sembrò averla particolarmente turbata leggevo ora una piu umana insicurezza nei suoi occhi e forte rabbia sulle sue labbra ma non disdegnò un nuovo aiuto.
Entrammo chiusi la porta a chiave e tirai un altro po più giù la serranda dicendole che cosi poteva stare un po piu libera senza essere vista dato il caldo quella plastica addosso non doveva essere il massimo .
Gradi' la premura e tolse il telo si mise a sedere tutta nuda su una sedia e si rimise a mo di coperta il telo almeno sulle parti intime.
Andai al bagno e fingendo di cercare una cosa guardai il filmato realizzato, era veramente bella tutta nuda e ancora piu eccitante nel suo tentativo di conservare quell'aria superiore che invece veniva meno al ogni minuto che passava in quella situazione, ne sarebbe uscito un bel filmatino. presi un disinfettante gel dall'armadietto ed incastrai il cell in modo che potesse continuare a riprendere e tornai da lei con il gel ed un bicchiere d'acqua.
Glielo porsi in modo un pò brusco e mi inginocchiai davanti a lei, mi guardava come un animale che non sa se prendere o no il cibo dalla mano di un uomo ma poi cominciò a bere lentamente con gli occhi incollati a me per vedere cosa avevo in testa e cosi con movimenti lenti per non spaventare la preda allungai la mano verso la caviglia dolorante dandole spiegazioni a voce del mio atteggiamento per rassicurarla, infatti lei non si rirtrasse.
Tirai su la gamba tolsi lo zoccolo e versai un po di gel sulla caviglia; il freddo gel la fece sussultare un pò e tento di ritrarre il piede ma ero preparato alla reazione e la bloccai dal tallone cominciando con l'altra mano un lento massaggio partendo dalla caviglia verso le dita del piede. chiuse un pò gli occhi godendosi il fresco massaggio: il suo profumo di femmina comincio a pervadermi la testa, avevo voglia di morderla e temevo che il bozzo sui pantaloni potesse esplodere da un momento all altro, comiciai a pensare a quanti modi diversi avevo immaginato di possederla ed ora era qui, l'avevo a pochi centimetri da me avevo il suo bellissimo piede in mano e lei era nuda in un luogo chiuso ed isolato, decisi che era ora il desiderio era troppo ed avvicinai alla bocca il suo piede e cominciai a succhiarlo e leccarlo, non capi' subito cosa stessi facendo era ancora rapita dal massaggio ma quando apri' gli occhi tentò
l'ultima occasione di riprendere il suo ruolo di dea, scattò in piedi e cominciò ad urlare -
come ti permetti maniaco io ti denuncio ti distruggo vedrai quando lo racconterò!! -
- brava brava la mia zoccola racconta tutto racconta in giro di come eri tutta nuda fuori da una scuola elementare, racconta di come mai eri ancora nuda in un negozio (ripresi il cell nel frattempo e feci partire il filmato) pensa che bello quando le mamme la direttrice i bambini la tua famiglia vedranno questo video, pensa a chi daranno credito -.
Le scene andavano avanti lei era livida di rabbia, cominciò a realizzare che le prove in effetti erano tutte contro di lei; cercò di recuperare contegno e cambiò strategia e con voce molto suadente e comprensiva cominciò a dire: - mi scuso per la reazione.. allora veniamoci incontro: io dimenticherò il suo comportamento e lei cancellerà il video; mi sembra che cosi' possa andare no? -
(era fatta. Era mia. Era ora di cambiare regole)
- ma che dici zoccola ti piacerebbe eh? Ahaha finora sebbene la mia gentilezza ti sei comportata come un troia mi hai trattato male, mi hai minacciato e ora fai la gattina? Ahahha farai la gatta quando e se finirò con te. E quindi nuove regole zoccolona: 1° per te da ora in poi saro' il padrone, 2° il video resta e ne spedirò una copia ogni volta ad una persona diversa per ogni volta che non sarai ubbidiente a cominciare da quel cornuto di tuo marito, poi agli amici di tuo figlio poi alle tue colleghe e cosi' via finche tutto il mondo non ti conoscerà per quello che sei. 3° dovrai darmi il tuo numero e quando chiamerò dovrai sempre in qualsiasi momento essere pronta -.
Immaginai il turbinio di pensieri che in quel momento dovevano passarle per la testa, l idea del suo mondo che improvvisamente si sgretolava la paura di perdere la faccia la famiglia ed il lavoro la gettò improvvisamente nel vuoto piu totale. Si buttò per terra e cominciò a piangere capendo che ormai non aveva piu potere. ERA MIA, LA DEA ERA MIA.

questo è il principio spero di ricevere critiche e consigli e spero che mi chiediate di continuare, spero anche di essere contattato da qualche donna che voglia continuare a scrivere con me il seguito grazie
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