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Lui & Lei

la cameriera


di blu234
26.09.2013    |    9.266    |    1 7.9
"Aveva due tette dritte e grosse, questo piccolo perizoma che faceva vedere tutta la figa rasata, era una bella ragazza ben fatta in tutto..."
ogni tanto mi ricordo di qualche avventura più porca con qualche bella ragazza cui mi ha lasciato un segno, un bel ricordo.
Ecco, questa è una storia avvenuta tanti anni fa con Daniela la cameriera.

Era da un pò di giorni che ci adocchiavamo, si rideva, si scherzava, le solite battutine in doppio senso.
L'avevo conosciuta in locale di Pordenone, in estate, lei lavorava ai tavoli, il mio amico gestiva questo ristorantino piccolo cui si mangiava bene e io ne approfittavo per non cucinarmi a casa.
Parlare, conoscersi battutine e cosi via finche un giorno il mio amico mi disse che Daniela, la cameriera voleva conoscermi meglio perchè gli piacevo.
Questo come uomo mi lusinga, mi fa piacere, certo posso dire che sono un bell'uomo, ho fatto le mie sfilate di moda in anni che ero più figo, anche lei era una bella donna, forse anche troppo per me che vedendo tutta questa gran figa mi sembrava che Daniela mi prendesse in giro, però le donne sono strane, hanno i loro pensieri, le loro voglie e chissà va a capirle.
Io cercavo di prendere tempo, cercavo di evitare in quanto era troppo bella, immensa e figa, forse era un fuoco di paglia, ma lei in ogni occasione utile e quando poteva si sedeva con me al tavolo e quando gli garbava andava a servire ai tavoli, a volte i clienti mi guardavano, chi ammiccava, chi sbottava, ma io sinceramente mi sentivo un pò a disagio.
Capitò il giorno che scattò qualcosa, arrivai al ristorantino un pò tardi, tanto il mio amico mi aspettava sempre per pranzo, ma Daniela non l'ho vista subito finchè venne fuori dopo dalla cucina.
Rimasi senza fiato, chissà perchè quel giorno non mi venne subito un collasso.
Aveva una gonnellina tanto corta che rimaneva aperta sul di dietro appoggiata alle belle chiappe sode con quel culetto alto.
Non riuscivo più a mangiare, ero scombussolato, il locale era ormai chiuso, potevano essere le 15,00 passate, puliva i tavoli e si piegava in avanti, tanto fece che pulì un tavolo di fronte al mio, si piego in avanti e si vide benissimo il filetto del tanga infilato su per le chiappe e le crepe del culo aperte.
Gesù aiutami adesso o muoio. Non riuscivo a parlare, chiudevo gli occhi per non morire subito e vedevo il culo aperto, lo stavo vedendo ad occhi chiusi, pazzesco.
Non parlavo, non ci riuscivo. Mi ero rincoglionito. Fu lei che in quella posizione con la gamba un pò accavallata sul tavolo ed il culo in avanti si girò la testa e mi disse se stavo male, forse mi avrà visto paonazzo in faccia.
Forse avrò detto qualche banalità, fatto sta che mi invito a casa sua con qualche scusa, forse per dei progetti di casa e delle fotografie che doveva fare di interni, dato che mi occupo di fotografia.
A casa sua si mise nuda con un velo bianco dal caldo che faceva. Aveva due tette dritte e grosse, questo piccolo perizoma che faceva vedere tutta la figa rasata, era una bella ragazza ben fatta in tutto.
Lei mi parlava di case di progetti, le fotografie che mi facevano fare con i vestiti su, ma io avevo gli occhi sulle sue tette, lei lo capi e mi disse che se volevo potevo toccarle, e cosi feci finche gli succhiai i capezzoli, intensa, calda bollente, non mi decidevo a toccargli la figa, ero troppo impaurito di quanto bella era ma lei mi disse che potevo toccargliela pure, non mi mangiava mica la bella patatina rasata.
Fu un pomeriggio di fuoco, mi scatenai come un pazzo, non sapevo più cosa fare per crearmi e creargli piacere, eravamo nudi per casa ed ogni angolo di casa era buono per scopare in ogni posizione possibile ed immaginabile. Lei seduta sul tavolo ed io in piedi che gli davo dentro come un forsennato, era una laguna tanto che scivolava dentro, poi nel letto e giu a riempirla di caldo seme e lei mi diceva che mi sentiva quando sborravo perchè sentiva il seme bollente, pazzesco.
La storia ando avanti per un pò di mesi finche lei prese la decisione di andare a lavorare in Germania in gelateria.
La sentii ancora qualche volta, ma ormai era troppo distante per crearsi un'unione.
E' stata una bella storia, ma la sentito distante in tutti i sensi.
Ogni donna ha i suoi pensieri, i suoi segreti le sue intimità. Va a capirle le donne.
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