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Gay & Bisex

Agguato senegalese


di apbsxmi
25.02.2015    |    29.526    |    10 8.7
"Per un po' mi scopa alla pecorina poi mi fa sdraiare con la pancia aderente al letto ed inizia ad incularmi in quella posizione con vigore..."
Mi reco a Torino in treno perché l'appuntamento è a pochi metri dalla stazione di Porta Nuova. Ho prenotato sia l'andata che il ritorno. Mi reco all'appuntamento, svolgo la mia attività ma termino in largo anticipo rispetto a quanto stimato, così faccio quattro passi nelle vie limitrofe la stazione, poi, visto che sta iniziando a piovere, decido di infilarmi in un bar per bermi un caffè seduto al tavolino. Sorseggio il mio caffè leggendo il libro che mi ero portato per il viaggio; dopo un po' devo andare in bagno, così lascio tutto sul tavolino e vado a fare pipì. Mentre sono in bagno entra un bel ragazzone nero che mi viene vicino, si tira fuori il pisello ed anche lui si mette fare pipì. Il mio occhio cade sul suo pisello che fa pipì ed il suo occhio cade sul mio; mentre sto per finire di fare pipì, lui allunga la mano e me lo prende in mano facendomi fare pipì ma l'eccitazione di quella mano mi blocca. Lui inizia a segarmi ed io allungo la mano sul suo che sta ancora pisciando. Anche lui si blocca e sento il suo cazzo diventare sempre più duro. Ormai sto per schizzare ma lui si blocca e mi dice “vieni a casa mia, abito qui vicino, così ci divertiamo meglio che non qui”; gli rispondo che mi va bene ma io non voglio spendere soldi per fare sesso e lui mi mostra un sorriso con quei suoi denti bianchissimi, dicendomi che non è una puttana e lo fa solo perché ha voglia di fare sesso con me e non per soldi. A quel punto ci sistemiamo, prendo la mia roba dal tavolino, pago il conto alla cassa ed esco con il nuovo amico; mentre camminiamo io mi presento e lui risponde che si chiama Hamed ed è senegalese. Mi dice che ha la moglie con due figlie in Senegal ed è in Italia per lavorare; è in regola con il lavoro, ma sesso con gli uomini italiani poco ed a lui piace fare sesso con gli uomini e gli piace la nostra pelle chiara. Dopo un paio di minuti siamo davanti al portone di casa sua e gli suona il cellulare; lui risponde con quattro parole ed un sorriso. Apre il portone, entriamo, attraversiamo il cortile ed andiamo nella palazzina d fronte. Saliamo al secondo piano; apre la porta dell'appartamento e mi fa accomodare. Chiude la porta poi mi viene vicino, mi accarezza il viso e mi stampa un bacio sulle mie labbra; mi abbraccia poi con la lingua forza un po' la mia bocca ed io la apro per accogliere la sua lingua nella mia bocca. Ci baciamo per un paio di minuti, poi mi prende per mano e mi porta in camera da letto. Arrivati lì mi dice di spogliarmi ed anche lui si spoglia in un baleno; ora posso vedere bene la sua attrezzatura, un bel cazzo di oltre 20cm. Mi prende e mi fa sdraiare sul letto, lui si mette a 69 ed iniziamo a farci un pompino reciproco; il suo cazzo diventa sempre più grosso e duro. Mentre ci succhiamo non tralasciamo di farci ditalini al buco del culo; ha il buco bello aperto e le mie due dita entrano senza problemi. Lui mi sta spingendo ne culo un dito e lo sento fino in fondo: ha belle dita affusolate e sento il dito medio bello in fondo. Toglie il dito e si mette a leccarmi il buco del culo quasi come se volesse mangiarmelo. Ci stacchiamo e lui mi prende per i fianchi e mi fa mettere alla pecorina; sento che manovra dietro di me e mi accorgo che ha preso un preservativo e del lubrificante. Si infila il preservativo e li mette del lubrificante sul mio buchetto, facendolo entrare con le dita.
Appoggia la sua cappella al mio buchetto, mi prende per i fianchi poi mi dice “ora ti sfonderò come si deve questo bel culetto pallido...” e con un colpo secco e forte mi entra tutto nel culo. Un dolore pazzesco, sembrava quando sono stato sverginato da ragazzo! Lui non si ferma ed inizia una cavalcata a colpi forti ed accelerati susseguiti da affondi lenti e delicati. Dopo qualche minuto ero abituato ad avere il culo pieno anche se mi bruciava un po'. Lui si abbassa e mi prende in mano il cazzo che si era smollato per il dolore ma ora stava ritornando duro. Mi incula e mi sega, poi sento aprirsi la porta ed entrano altri due ragazzi di colore, già nudi e con i cazzi in tiro. Sono amici senegalesi di Hamed, che vivono con lui, ma lo saprò dopo. Faccio per lamentarmi ma Hamed mi tiene bloccate ed uno dei due mi si mette davanti infilandomi in bocca il suo cazzo; mi prende la testa e mi scopa la bocca, con affondi fino in gola tanto che mi fa venire spesso conati di vomito ma sapeva il fatto suo e non mi ha mai fatto vomitare. Il terzo non lo vedo, poi sento parlottare e quello che ho davanti fa una risatina. Hamed si ferma un attimo poi mi dà un colpo secco, ancora più forte di prima; quello davanti si toglie della mia bocca e così posso girare la testa e vedo che l'altro ragazzo stava inculando Hamed mentre questo inculava me. Passano pochi minuti e sento il cazzo di Hamed irrigidirsi ancora di più ed ingrossarsi e immediatamente riesco a percepire con la parte interna del mio culo, gli schizzi di sborra di Hamed che finiscono nel preservativo: Sento anche il suo amico che ha l'orgasmo e che ha sicuramente sborrato nel culo di Hamed. L'amico di Hamed esce dal culo di Hamed e lui esce dal mio culo. Faccio per alzarmi ma quello che ho spompinato mi blocca ancora alla pecorina e senza alcuna preparazione mi infila nel culo il suo cazzo che entra facilmente visto l'allargamento di Hamed ed ancora tracce di lubrificante presenti. Per un po' mi scopa alla pecorina poi mi fa sdraiare con la pancia aderente al letto ed inizia ad incularmi in quella posizione con vigore. Il mi cazzo sporge sotto le mia gambe da dietro, schiacciato dal mio corpo. Hamed mi prende il cazzo in mano ed in quella posizione mi masturba. Sono molto eccitato e non ci metto tantissimo a venire; sento partire il primo schizzo e sento che lo sfintere anale si contrae sul cazzo di quello che mi sta inculando; la sua reazione è immediata. Mi scarica nel culo una quantità industriale di sborra ed essendo senza preservativo, me lo sento arrivare fin in fondo al budello. Quando ha terminato di sborrare si toglie dal mio culo; rimango ancora un po' con il culo all'aria perché mi brucia e sento che ho il buco completamente aperto. Mentre il mio buchetto inizia ad avere le contrazioni per la chiusura, Hamed mi si mette dietro ed inizia a leccare la sborra del suo amico che mi sta uscendo dal culo.
Passano una decina di minuti ed io mi alzo; siamo tutti e quattro nudi; il mio pisello è il più piccolo sia in lunghezza che in circonferenza. Quello che ha inculato Hamed, che ha il cazzo più grosso di tutti, mi viene vicino e mi accarezza il cazzo e le palle; è capace di accarezzare ed il mio cazzo è già duro un'altra volta... da quanti anni non mi succedeva una erezione di quel tipo pochi minuti dopo una sborrata abbondante. Mi impugna bene il cazzo e mi sega con vigore e capacità; si accorge che sono sul punto di venire e si ferma. Si siede su una sedia e con una mossa repentina mi mette sulle sue ginocchia a culo all'aria; in francese dice che vuole sculacciare il mio culo bello bianco e veder quanto ci metto a sborrare sotto la sua sculacciata. Non faccio nemmeno a preoccuparmi che arriva la prima sculacciata sulle mie chiappe: mi brucia, è molto forte. Mi viene da piangere d urlare ma Hamed mi infila in bocca le mie mutande. Le sculacciate diventano sempre più forti e veloci; il cazzo inizia a diventarmi sempre più duro e sono sul punto, in effetti, di sborrare ma lui si ferma e mi fa alzare. Vedo che Hamed è alla pecorina e davanti a lui l'altro si sta facendo fare un pompino da Hamed. Il mio sculacciatore mi dice di incularmi Hamed che non aspetta altro. Ho le chiappe in fiamme ma il cazzo durissimo; mi posiziono dietro Hamed e con un colpo entro subito in lui. Lo afferro per i fianchi e lo inizio ad inculare con vigore ma dopo nemmeno un minuto sento qualcosa di duro contro il mio culo: è il cazzo grosso del mio sculacciatore. Spinge ed entra con un po' di fatica; mi appoggia la mano sulla schiena e mi fa piegare in avanti sulla schiena di Hamed così riesce a penetrarmi meglio. Il suo cazzo è veramente grosso e nonostante il trattamento di prima, mi fa un po' male. Il mio inculatore dà il ritmo della doppia inculata, lasciandomi sdraiato sulla schiena di Hamed. Il primo a venire è il ragazzo spompinato da Hamed, il quale dopo il primo schizzo nella bocca di Hamed si sfila, si sega e fa arrivare tre o quattro schizzi sulla mia faccia, sulla mia schiena e sulla pancia del mio inculatore. Immediatamente dopo sento lo sfintere di Hamed stringersi sul mio cazzo e sento chiaramente il suo cazzo che schizza; ciò dà il via al mio cazzo che sborra nel culo di Hamed e mentre sborro stringo il mio buchetto sul cazzo del mio inculatore che nel giro di poco, sborra e mi riempie il culo. Ho il fiatone, non riesco quasi a stare in piedi, così mi sdraio sul letto. L'occhio mi cade sull'orologio... il mio treno parte fra un quarto d'ora! Salto in piedi, cosso in bagno a lavarmi velocemente, mi vesto, bacio in bocca Hamed il quale mi dice che mi aspetta la prossima volta che sarò a Torino; ora so dove abita e c'è sempre qualcuno in casa per cui se non c'è lui c'è qualcuno degli altri. Esco di corsa che sto finendo di sistemarmi, arrivo in stazione, guardo il tabellone per il binario, corro al binario, il treno partirà fra tre minuti. Oblittero il biglietto e salgo sull'ultima carrozza; attraverso le carrozze per arrivare alla mia; come entro nella penultima carrozza il treno parte... preso per un soffio. Raggiungo la mia carrozza, vedo il mio sedile, metto la borsa sul portaoggetti sopra i sedili, poi mi siedo ma come il mio culo arriva al sedile, sento una fitta alle chiappe come se ci fossero degli spilli così salto in piedi e visto lo sguardo attonito dell'uomo che ho di fronte, mi tolgo il giaccone e lo posiziono sul porta oggetti. Mi viene immediatamente in mente che quello è il risultato della sculacciata. Torno a sedermi ma questa volta con attenzione. Quando sono finalmente seduto, l'uomo mi fa un sorrisino quasi a farmi capire che aveva capito che al mio culo era successo qualcosa.
Devo tornare a Torino a trovare Hamed; ci ho pensato per tutto il viaggio di ritorno.
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