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Amici da una vita


di cris35
08.04.2016    |    19.270    |    7 9.3
"Riguardarlo dopo tanti anni fa un po’ sorridere, adesso i film a luci rosse sono molto più curati, gli attori molto più belli da vedere, però questo film ha..."
Sono seduto sul bordo del letto, i gomiti appoggiati sulle gambe, la testa tra le mani, mi guardo i piedi, con una sensazione di malessere addosso, sto qui seduto e penso …
Dietro di me, disteso, c’è Nicola, che girato sul fianco suo fianco destro, mi da le spalle e dorme, dorme di un sonno profondo, la serata è stata lunga, stancante, anch’io sono esausto, mi scappa la pipì, faccio un po’ fatica ad alzarmi, mi gira la testa, aspetto un attimo, intanto penso …
Nicola è un amico, di quelli veri, e stasera me l’ha dimostrato, e anche bene.
Oggi pomeriggio ci siamo dedicati un paio d’ore come ogni tanto facciamo per fare quattro chiacchiere, siamo soliti rintanarci al bar del centro commerciale, dove il martedì pomeriggio c’è poca gente, quindi anche se stiamo seduti più del dovuto, nessuno ci dice niente.
Con Nicola parliamo di tutto, ci confidiamo, lui mi parla dei problemi che ha con la nuova compagna, io gli racconto della mia vita coniugale, lui sa dei racconti che scrivo in questo sito, glieli ho fatti leggere, gli ho fatto vedere il sito con tutta la sezione degli incontri, gli ho spiegato come funziona, non lo conosceva, ha visto anche il mio profilo, ma non è un problema, non è la prima volta che mi vedeva nudo …
Oggi si parlava di lavoro, lavorando insieme poi ci confrontiamo spesso su quello che ci succede, a volte anche solo per sparlare dei nostri colleghi, su quelle che fanno di sbagliato, o anche solo per fare qualche apprezzamento alle colleghe più carine, ad un certo punto me ne sono uscito con una domanda:
“Nico, se io fossi omosessuale, cosa penseresti di me?”
Ha sgranato un po’ gli occhi, la domanda l’ha sorpreso, poi ha risposto:
“Sai, catalogare le persone con etichette del tipo “omosessuale”, “bisex”, “etero”, la trovo una gran cagata, comunque non vedo il problema sinceramente, ti conosco da una vita … “
Ha fatto un monologo di venti minuti, parlando di quante ne abbiamo passate assieme negli anni, delle confidenze che ci siamo fatti, che a suo tempo gli avevo già parlato di alcuni miei pensieri, del fatto che una volta mi ero sognato di andare con un uomo, che conosceva tutte le ragazze con le quali ero stato, era comunque un po’ stupito dalla domanda, ma non gli sarebbe interessato e no gli avrebbe cambiato niente se io fossi stato omo-bi-eterosessuale, io ero il suo Amico, e lui era il mio!
Il pomeriggio è volato via tra confidenze e risate, era ormai ora di tornare a casa, mia moglie aveva il turno di notte, così l’ho invitato per una pizza da me, come facevo ogni volta che ci trovavamo di pomeriggio, la sera finiva col cenare assieme a me o a noi, comunque sempre a casa mia.
La pizza ce la siamo presa sotto casa, io che di solito mangio la capricciosa, stasera ho osato cambiare, ho optato per una quattro stagioni, tanto che il pizzaiolo non credeva ai suoi occhi quando ha visto l’ordine, mi ha chiesto se avessi la febbre!!!
Nicola ha preso una pizza alle verdure, cosa che io non amo particolarmente, ma ognuno ha i suoi gusti, due buone birre bionde, una porzione di patatine e olive ascolane, e siamo saliti da me, mia moglie era già uscita, la casa era tutta per noi, quindi pizza, birra e rutto libero come non ci fosse un domani, sebbene io e Nicola ci conosciamo da una vita, abbiamo sempre un sacco di cose da raccontarci, e solitamente le cene finiscono sul divano a mangiare il gelato e guardare la tv.
Da poco ho fatto l’abbonamento a Sky, con grande gioia del mio amico, così appena può viene da me a vedere le partite di hockey, sport di cui è un grande conoscitore e appassionato, ha fatto pattinaggio da ragazzo, con discreti risultati, il suo unico rimpianto è stato quello di non aver mai abitato in montagna, in modo da poter giocare anche lui sul ghiaccio, e abitare vicino al mare di certo non l’ha aiutato in questo senso …
Comunque stasera non ci sono partite, quindi iniziamo con un po’ di zapping, le serie tv non ci piacciono particolarmente, di film non ne avevamo voglia, documentari … lasciamo stare!!! Arriviamo ai canali erotici, stasera danno un classico, Gola profonda, un rapido sguardo con cenno d’intesa annesso, e poggio il telecomando e iniziamo a guardare il film che a suo tempo ci ha accompagnato nella nostra adolescenza. Riguardarlo dopo tanti anni fa un po’ sorridere, adesso i film a luci rosse sono molto più curati, gli attori molto più belli da vedere, però questo film ha sempre il suo fascino, e così guardando, iniziamo a parlare della nostra adolescenza, dei bei tempi andati, del vigore che avevamo e di quante seghe ci siamo fatti assieme guardando il Postalmarket!!!
Un velo di nostalgia ci ha attraversato la mente, con lo sguardo perso sulla tv, ho iniziato ricordare quei tempi, a quanto mi eccitavo, e al pensiero, mi sono eccitato anche adesso, senza rendermene conto ho iniziato ad accarezzarmi il membro sopra i pantaloni, un sorriso mi si è stampato sul volto, la voce di Nicola mi ha svegliato:
“Ehi, non vorrai mica fare come ai bei vecchi tempi?”
Ho avuto un sussulto, mi ero isolato un istante, non mi sono accorto di quello che stavo facendo, avevo il pene eretto in mano, e mi stavo masturbando
“Da quando ti depili il pube?”
“Boh, da qualche anno credo, sai, le ragazze vanno meglio a farmi i pompini, così non si ritrovano i peli tra i denti!”
E ci siamo messi a ridere tutti e due come due bambini!!!
“Perché tu non ti depili Nico?”
Non mi ha risposto, si è calato i pantaloni e mi ha fatto vedere il suo pene senza un pelo intorno, era eccitato anche lui, penso per il film, e come me anche lui ha iniziato a masturbarsi, lentamente questa volta, a differenza di quando eravamo giovani che ci facevamo almeno tre seghe a pomeriggio, adesso andiamo con più calma, l’esperienza ci ha insegnato che è meglio fare con calma, si gode di più, di questo ne abbiamo parlato parecchio negli anni …
Mi piaceva averlo li vicino a me, ha sempre avuto un bel pene Nicola, non grosso, non fino, non piccolo, non grandissimo, dritto, proporzionato, sempre duro, un bel vedere insomma …
Con un occhio guardavo il film, con l’altro guardavo Nicola masturbarsi, in me stava salendo l’eccitazione, anche lui ogni tanto buttava l’occhio, io con la scusa di prendere il telecomando ho allungato la mano, solo che Nicola era più vicino di quello che mi ricordavo e gli ho toccato la gamba, con un po’ di insistenza, poi ho sentito la sua mano sulla mia, me l’ha presa e se l’è messa li, insieme alla sua sul suo membro, e insieme abbiamo iniziato a muoverci, lo stavo masturbando, era la prima volta per me, avere un pene tra le mani che non fosse il mio, la sensazione è stata piacevolissima, sentivo caldo, mi sentivo bene, siamo rimasti in silenzio, una paio di minuti, il tempo di farlo venire sulla mia mano …
L’ho guardato un po’ timidamente alla fine, era rosso in viso, sorridente, mi ha guardato negli occhi, mi ha sorriso, mi ha detto che gli è piaciuto, che ho una bella mano, e mi ha chiesto di continuare, e l’ho fatto, senza staccare la mano l’ho fatto eccitare di nuovo, il suo pene era nuovamente in erezione, come prima, duro, pulsante, mi ha preso la testa, e senza opporre resistenza mi sono chinato, ho cominciato a baciarlo, a leccarlo, a prenderlo in bocca, un po’ ruvidamente credo, perché lo sentivo stringere i denti a volte, ma non cedeva di un millimetro, era sempre li, eccitato, voglioso, accompagnava i movimenti della mia testa con le mani …
Dopo un paio di minuti mi tolgo, mi alzo e mi dirigo verso la camera, lui mi segue e nel frattempo si spoglia, cosa che sto facendo anch’io, mi distendo a letto, lui vicino a me, sono impacciato, non so come muovermi, lui prende in mano il gioco, sa com’è camera mia, e cosa c’è in camera mia, dal cassetto del comodino prende l’olio per i massaggi, mi fa mettere a pecorina, e inizia massaggiarmi …
E’ stato doloroso, mi ha fatto male sentirlo entrare, ma è stato bello, mi è piaciuto, a lui anche, adesso se ne dorme beato, io invece, mi guardo i piedi, un po’ dolorante, con un forte senso di colpa dentro, adesso devo svegliarlo e rispedirlo a casa, purtroppo …
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