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Gay & Bisex

Budapest (3)


di crigio
11.04.2014    |    6.901    |    1 9.9
"“Che culo da favola!”, commenta..."
“Secondo me si sono portati qualcuno in camera!”, fa Enzo, risvegliandosi dall’estasi.
“Lo penso anch’io!”, intervengo.
“Allora diamoci una sistemata e andiamo a vedere!”.
“Sì, sì, andiamo!”, dice anche Seby.
“Ok…”, sospira Pino, ancora sconvolto dal godimento di poco fa. Ci laviamo e indossiamo qualcosa. Usciamo dalla stanza a ci dirigiamo verso la suite, nella quale alloggiano i due fratellini insieme con i loro boys. Seby infila la chiave magnetica nella fessura e fa più piano che può per non farci scoprire.
La stanza ha un salottino all’ingresso e poi due camere da letto, una a destra e l’altra a sinistra. La porta alla nostra destra è socchiusa e lo specchio sopra il comò riflette la schiena di Enrico, nuda. Faccio segno agli altri che i nostri maschi sono di là e ci avviciniamo all’uscio.
Posizionati uno sopra l’altro sbirciamo attraverso l’apertura. Sono già tutti e quattro svestiti, in piedi e a cerchio. In basso, tra le gambe del gigantone spuntano due piedi: la troia è in ginocchio e si sta lavorando i cazzi dei nostri stalloni. Quando rialzo lo sguardo, Tony mi sta fissando. Si è accorto di noi e ci sta sorridendo complice. Richiama l’attenzione di Enrico e lui si scosta un po’ per farci vedere bene la scena.
Chino sul ventre di Paolo, con il capo che va e viene a ritmo cadenzato, un ragazzo moro dalla carnagione chiara appare tra i quattro maschioni. Ha una schiena perfettamente liscia che confluisce in un culo piccolo e rotondo come se ne vedono pochi. Le cosce sono toniche e, quando si volta a succhiare la mazza di Knut, possiamo vedere che è anche un bellissimo ragazzo.
“Ma… io quello l’ho già visto da qualche parte!”, esclama d’improvviso Enzo.
“Shhhh!”, gli fa suo fratello.
“Ma sì!”, continua il biondino, sussurrando. “Quello è un attore porno! E di una casa di produzione ungherese!”. Noi tre ci voltiamo verso di lui, perplessi.
Poi, Pino gli dice: “Ma che ti fai le pippe davanti ai video porno?”.
“Beh… qualche volta…”, risponde Enzo. “Vi garantisco che i nostri amici sono capitati proprio bene. Quello è un gran porco! In una scena gli ho visto prendere tanti di quei cazzi, sia in bocca che in culo, che non potete immaginare neanche! E anche più di uno alla volta!”.
“MMMMM! Allora sta’ zitto e facci vedere che succede!”, lo riprende Pino. Torniamo a guardare la scena e la troia è già passata a ciucciare la minchia del mio ragazzone: con una mano lo masturba, mentre le guance si incavano profondamente, facendoci capire che sta aspirando l’asta con tutto se stesso. L’altra mano è attorno alla nerchia del tedesco, stretta e in movimento. Knut ha le sue mani sulla chiappe e la testa reclinata indietro, a godersi il massaggio insistente della puttanella.
D’un tratto, l’asta di Enrico viene abbandonata e il tipo in ginocchio va ad inghiottire quella del tedesco, che, colto di sorpresa, respira a fondo e si contrae tutto. “Che pompinara, ragazzi!”, sbotta con la sua solita delicatezza. Allora, lo sguardo della succhiacazzi si rivolge a lui verso l’alto e la sua bocca, pur ripiena di quel tronco bello tosto, accenna un sorriso birichino. Le mani del ragazzo, adesso, sono sulle minchie di Tony e Paolo, che vengono masturbate a velocità sempre crescente, mentre Enrico si massaggia da solo la sua nerchia godendosi lo spettacolo sotto di lui.
Poi, la schiena della troia si inarca e il culo viene in fuori. Le chiappe si divaricano e riusciamo a vedere il suo buco. È rosa chiaro e leggermente cicciotto, indice che ha preso molti cazzi nella sua carriera. Lo vediamo rilassarsi e contrarsi: sembra voglioso di attenzioni. Quasi mi avesse letto nel pensiero, Knut, avendo notato anche lui il movimento sinuoso del ragazzo, gli sottrae la nerchia dalla bocca e si porta alle sue spalle. Si sdraia a terra e si insinua tra le sue cosce, arrivando con la testa sotto il suo solco. Agguanta le chiappe della puttanella, le dilata un po’ e poi estrae la lingua cominciando a leccare la rosellina con estrema voluttà.
“MMMMMMMMMM!!!”, mugola il tipo, con la bocca ora piena della minchia di Paolo. Il suo corpo si contorce e agevola la carezza del tedesco. Spalma il suo anellino sulle labbra di Knut, il quale assapora con gran gusto l’aroma di quella passerina, come testimonia il suo cazzo che pulsa ritmicamente sollevandosi e ricadendo sul suo ventre.
“Ragazzi, quant’è buono… slurp! Sa di fragola… slurp… slurp!”, commenta il nostro amico mentre aumenta l’intensità dell’anilingus. Non è escluso che il ragazzo si sia spalmato su tutto il corpo qualche crema idratante, vista la pelle meravigliosa che ha. “Merda… slurp! Non resisto! Me lo devo fare!”, aggiunge Knut, che rapido spalanca le gambe alla troietta e ci scorre in mezzo sulla schiena, finché il suo bacino è all’altezza del suo culo. Si impugna il cazzo e glielo punta in mezzo alle chiappe. Quello, senza distrarsi dal pompino a Paolo, si solleva un po’ per poi sedersi sull’asta del tedesco senza alcuna esitazione. Il palo di carne gli sprofonda nelle viscere con facilità e lui lascia solo per un momento la minchia che sta succhiando per guardare il suo stallone e sorridergli contento. Quindi, agguanta le mazze di Tony e di Enrico e torna a ciucciare quella di Paolo, iniziando a cavalcare il tedesco.
Le sue chiappe rimbalzano frenetiche sulle cosce di Knut e il cazzo scompare nel suo sfintere per riapparire alla nostra vista ogni volta che si tira su. Lo stallone lo tiene per i fianchi e lo aiuta nel movimento, godendosi, ancora, la sua danza sul suo ventre. Conoscendolo, non si tratterrà a lungo, e tra poco comincerà a sferrargli dei colpi profondi negli intestini.
“Che culo da favola!”, commenta. “E’ caldo…. È morbido, ma anche stretto… Toh!”, e colpisce violentemente col suo bacino le chiappe della troia, facendola sussultare. Quella sputa la nerchia di Paolo e lascia andare quelle degli altri due stalloni, appoggiandosi con le mani al pavimento. Un rantolo gli esce dalla gola e il cazzo di Knut sguscia fuori dal suo sfintere, seguito immediatamente da uno spruzzo di umori che va ad insozzare il pavimento. “Eh no, puttanella!”, lo insulta il tedesco. “Non crederai mica che sia già finita! Siamo solo all’inizio!”, e si afferra di nuovo la mazza per conficcarla con forza nelle viscere del ragazzo, che, invece di provare dolore, gode della penetrazione, sorridendo ancora al suo stallone. Questo, indispettito dalla reazione tutto sommato rilassata della troia, gli agguanta le chiappe, piega le ginocchia e punta i piedi, iniziando a sfondarlo come un forsennato.
“Vacci piano, amico!”, gli dice Enrico. “Dobbiamo scoparcelo tutti, sai?”.
“Che guastafeste che sei!”, risponde il tedesco, rallentando il ritmo fino a fermarsi. Sbuffando, spinge il ragazzo di lato e si rimette in piedi. “Eccotelo! È tutto tuo!”, aggiunge poi con un tono di stizza. Allora Enrico lo prende per un braccio e lo fa mettere a pecorina sul letto. Tony e Paolo gli vanno davanti e si fanno spompinare, mentre il gigantone lo penetra, infilandogli lentamente tutta la sua asta in corpo.
Con la nerchia di Tony a riempirgli già le fauci, la troia si porta una mano tra le cosce per testare le dimensioni del randello che gli sfonda il culo, e, quando le sue dita riescono a toccarlo, i suoi occhi si sgranano per lo stupore.
Eh già! Il cazzo del mio boy fa sempre un certo effetto!
Quindi, il ragazzo tiene la mano tra le sue gambe e massaggia i coglioni di Enrico, che, dopo aver raggiunto il massimo della penetrazione, torna indietro, per poi iniziare la monta della vacca. Chino sulla schiena del ragazzo, Enrico gli strizza i capezzoli e lo cavalca di gran lena, mentre quello sposta le dita dalle palle del gigantone alla sua rosellina martoriata, strofinandosela sempre più veloce.
D’improvviso, due falangi gli spariscono in corpo. “Ve l’avevo detto che era una gran porco!”, sussurra Enzo. Effettivamente, è pazzesco che quel tipo riesca ad infilarsi due dita in culo con tale facilità, nonostante lo spessore della nerchia di Enrico. “E, secondo me, non abbiamo visto ancora tutto!”, continua Enzo, mentre un terzo dito sparisce dentro il tipo. Un mugolio di piacere esce dalla sua gola, mentre passa dalla minchia di Tony a quella di Paolo.
Enrico lo monta ancora per un po’, poi il ragazzo si sottrae alla sua morsa e gli fa intendere che deve sdraiarsi sul letto. Lui, allora, gli sale sopra, in uno smorzacandela rovesciato, e si impala sul suo obelisco di carne. Quindi, si lascia andare sul corpo del gigantone e divarica le cosce. Si sputa su una mano e si lubrifica ben bene la rosellina già piena della mazza del mio boy, ammiccando a Tony con un sorrisetto da troia navigata. Lo stallone capisce che cosa vuole la puttanella: si porta tra le sue gambe e quella gli agguanta il cazzo per infilarselo senza indugio nelle viscere. Quando anche la seconda minchia gli sparisce in corpo, un profondo sospiro di godimento riempie la stanza.
“Che vi avevo detto?”, ci fa Enzo con un filo di voce. Il ragazzo reclina la testa indietro e chiude gli occhi, abbandonandosi al piacere. Poi, si tira su, prende Tony per la nuca e lo attira verso di sé, iniziando a limonarlo, mentre lo stallone, infoiato come un toro, lo monta a ritmo serrato. Intanto, Knut e Paolo si mettono ai suoi fianchi offrendogli le loro nerchie da succhiare, e la troia, dopo avere slinguazzato a dovere Tony, si dedica a loro alternatamente. Quando passa da uno all’altro lancia sempre quel suo sorrisetto a Tony, quasi voglia provocarlo a sfondarlo sempre più forte, e lo stallone si dà completamente senza che quello batta ciglio. Riceve i colpi di cazzo negli intestini senza fare una piega, anzi più ne prende, più ne vuole. Con una mano massaggia i pettorali del suo toro, poi scende giù fino al suo ventre e gli afferra l’asta. La estrae e se la sbatte un po’ sulla rosellina ancora piena della minchia di Enrico. Quindi, si penetra di nuovo anche con quella di Tony, che riparte col suo frenetico andirivieni, per il piacere della puttanella.
“Ragazzi… uff!”, sbuffa Tony. “Questa è una ninfomane… ah!”.
“Già!”, conferma Paolo, mentre il suo randello viene risucchiato tra le fauci del ragazzo.
“Se sono cazzi che vuole, qui ne abbiamo a volontà!”, aggiunge Knut. “Dateci dentro, ragazzi!”, e proprio mentre esorta i suoi compari, il tedesco viene raggiunto da uno sguardo lascivo del ragazzo che, contemporaneamente, batte un palmo sul letto facendogli capire che vuole che si sdrai accanto ad Enrico. Knut esegue e la puttanella si sfila i due cazzi per andare a sedersi su quello dell’altro stallone. Poi, chiama Paolo perché prenda il posto di Tony sopra di lui. E anche stavolta agguanta il cazzo e se lo pianta in corpo, facendolo scorrere sopra quello di Knut.
“Wow! È bagnato fradicio!”, esclama Paolo, quando la sua cappella viene avvolta dall’anellino del ragazzo, il quale gli accarezza una guancia e comincia a limonarlo come ha fatto prima con Tony. Intanto, il suo corpo sobbalza, perché da sotto Knut ha iniziato a scoparlo di brutto, tanto che la presa sulla nuca dell’altro stallone si fa sempre più stretta. Il capo del ragazzo precipita indietro e un rantolo animalesco si diffonde nella stanza. Poi, la testa torna su e la troia urla a denti stretti contro Paolo: “Yeah! Fuck me! Fuck me hard! Harder! HAAAAAAAAAAAARDEEEEEEEEEEER!!!”. Si appoggia con le mani al letto e il suo petto esplode in fuori. Paolo si piega in avanti e gli stringe un capezzolo tra i denti. “Yeah, boy! Lick and fuck! Lick and fuck! Come on! Come on!”, continua a biascicare la troia.
D’improvviso, il suo sguardo cambia espressione e da sfrontato che era si trasforma in agitato. Le sue braccia tremano e non lo sorreggono più. Cade sul corpo di Knut e viene sconvolto dagli spasmi, mentre i due stalloni non smettono di montarlo e di torturargli le aureole.
“AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!”, grida come posseduto, e si lascia andare ad un orgasmo dirompente.
“Amico, sta zoccola mi fa sborrare!”, bofonchia Paolo.
“S… sì, anche a me!”, sibila Knut, e un attimo dopo entrambi si scaricano i coglioni nello sfintere del ragazzo e lo sperma cola fuori dal suo buco lungo il solco e giù sulle palle del tedesco. Paolo si abbandona sul suo corpo respirando pesantemente, finché quello non lo spinge di lato tirandosi su. Velocemente torna a cavalcioni di Enrico, ancora sdraiato lì accanto, e si penetra con la sua nerchia. Quindi, si volta e invita Tony ad unirsi al gigantone. Tutto impiastricciato di caldo nettare, le due mazze entrano come coltelli nel burro.
“Merda, ma quanto ne avete fatta!”, sbotta Tony, riferendosi a tutta la sborra che Knut e Paolo hanno sparato nelle viscere del ragazzo.
“Sì… Mai tanta…!”, sospira Paolo.
“Come on, boys! Load in my asshole! I want your big loads!”, dice la troia, strusciandosi contro il petto di Enrico. “Oh, red boy! Your dick is so big! It’s huge! MMMMMMMMMMMM!!!”, mugola ancora, rivolto ad Enrico.
“Ma che buttana!!!”, mi viene spontaneo dire, vedendo quella stronzetta che ci prova spudoratamente col mio ragazzo. Ed Enrico sembra completamente coinvolto e scopa la troietta a più non posso. Poi, quella si volta verso Tony, cingendogli il collo con un braccio e sfiorandogli le labbra con le sue gli sussurra qualcosa.
“Adesso entro e lo strangolo!”, sbotta Enzo accanto a me, ingelosito dalle movenze del tipo. D’un tratto, Tony si blocca e viene colto da spasmi.
“Yeah! Like that! Feed my asshole, boy!”, continua la puttana, mentre lo stallone lo riempie del suo seme. Quando Enrico capisce che Tony ha sparato tutte le sue cartucce, spinge entrambi di lato, prende il ragazzo per i capelli e gli affonda il cazzo in gola, svuotandosi i lombi direttamente nel suo esofago. Quello tossisce e si dimena, soffocato dalla sborra e dalla mazza, e tuttavia ingoia tutto il nettare del mio gigantone senza lasciarne uscire nemmeno una goccia.
Una volta bevuto tutto il biberon, si accascia sul letto, stremato, ma sempre con quel suo sorrisetto da troia stampato in faccia.
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