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SONO RIUSCITO A PRENDERLO DALLO ZIO


di RedTales
26.02.2015    |    44.951    |    2 8.5
"Spero proprio di non bagnarmi subito per l'eccitazione..."
Ieri ho incontrato un ragazzo che mi ha raccontato un sogno che aveva fatto. Un bellissimo sogno. Ecco cosa mi ha detto.
Ero tornato a casa dallo zio molto prima del previsto perché erano saltate delle lezioni. Appena entrato ho visto la luce della sala e della cucina accese senza motivo. “Ma bravo”, ho pensato. Sempre a dire di spegnerle se non si è nella stanza e poi...
Vado verso la cucina ma sento delle voci provenire dalla camera dello zio. Forse c'è gente. Vado verso la camera e, proprio all'inizio del corridoio trovo una camicia per terra. Contemporaneamente le voci che ascolto sono inequivocabili. Lo zio sta scopando. E io che lo credevo uno di quegli uomini che mai e poi mai lo avrebbe fatto. Non adesso, perlomeno.
Proprio mentre sto per tornarmene indietro, piano piano, altre frasi mi fanno fermare ad ascoltare. Le voci mi sembrano entrambi maschili. Possibile? Ascolto con più attenzione. Si, si, sono maschili. Mi avvicino alla porta con grande attenzione. So dove è il letto e quindi so di poter infilare la testa senza rischiare di essere visto. Perfetto c'è anche la porta dell'armadio socchiusa a nascondermi e la stanza è in penombra. La porta dell'armadio è perfetta. Riesco a vedere dalla fessura tutto senza poter essere scorto. Noto distintamente lo zio appoggiato allo schienale seduto a gambe aperte. Sdraiato davanti a lui un tipo che lo sta spompinando mentre lui gli tiene con le mani la testa, Lo sta lodando per la sua bravura e, dall'espressione felice si sta godendo quello che gli sta facendo. Improvvisamente si piega in avanti e gli afferra le chiappe con le mani dicendogli senza tanti complimenti di girarsi che se lo vuole scopare. Si spostano. Adesso il tipo è proprio davanti a me. Accidenti, è un ragazzo, è molto giovane. Si mette a gattoni con la testa rivolta verso l'armadio. Mi irrigidisco. Poi penso che non può vedermi assolutamente. Lo zio goffamente si inginocchia dietro di lui e comincia quasi subito a muoversi ritmicamente. Altro che zio tutto casa... E come ci da dentro! Poco dopo lo afferra per le spalle e aumenta il ritmo ma non per molto. Si ferma. Si sdraia e gli dice “dai, inculati da solo”. Il ragazzo esegue. Si alza, lo scavalca e gli si accovaccia sopra. Si muove veloce. Con la mano guida il cazzo nel culo poi si lascia andare un po' indietro, appoggiandosi con le mani sul letto, e comincia a muovere su e giù il bacino. Io osservo tutto. “Bravo, bravo” grida lo zio. Subito dopo dice qualche cosa che non capisco, evidentemente gli ha detto di cambiare posizione, perché, tirandosi su e alzandosi, si gira. Adesso da la schiena all'uomo. Si abbassa, si infila di nuovo
e ricomincia il su e giù. Adesso lo vedo bene in faccia. Si, è giovane. Ma... ma quello che mi sorprende di più è l'enorme uccello che gli ballonzola tra le gambe, spinto di qua e di la dal suo movimento. E' completamente flaccido ma lunghissimo. Saranno venti centimetri. Ed è pure grosso. Chissà come sarà quando è in tiro.
Che sogno! Ma perché nei sogni me li immagino sempre tutti belli, lunghi e grossi?
Si, va bene. Lo so che è solo un sogno, ma che male c'è a sognare un gran bel cazzo...
Lo zio gli dice che è quasi pronto e di girarsi. Lui si alza e quindi si sdraia a pancia in giù ed allarga le gambe. L'altro gli si stende sopra e comincia un gran lavoro. Prima piano, poi sempre più veloce, fin quando non si arresta di colpo. Rimane fermo un po', fa ancora qualche movimento ed infine gli si ribalta di fianco. Tutti e due restano li in silenzio.
“Dai, andiamo a farci la doccia che tra un po' torna mio nipote”.
Accidenti. Devo andarmene, e subito!
Esco dalla stanza e mi precipito in sala, accucciandomi dietro il divano. Loro escono dalla camera e vanno in bagno assieme. Per fortuna non vengono qui. Sento l'acqua scrosciare. Incurante del rischio di essere scoperto raggiungo la porta del bagno. Li intravvedo entrambi sotto la doccia.
Adesso devo andarmene. Non sono riuscito a vedere la dotazione dello zio, ma ho visto fin troppo.
Uscendo in fretta sto già mettendo a fuoco le idee per capire come tutto questo potrebbe tornarmi utile nel rapporto con mio zio. Finora lui si è dimostrato un guardiano implacabile. Non mi perdona il più piccolo ritardo, vuole sapere sempre gli orari delle lezioni, quando finiscono, chi frequento...
Certo dalla volta che mamma, venendomi a trovare di sorpresa nell'appartamentino dove abitavo, mi aveva visto mentre un bel quarantenne mi stava... scopando, ne ho passati di brutti momenti. Niente più appartamentino, più di un mese chiuso a casa dai miei, quindi di nuovo all'Università, ma... piantonato a casa dello zio.
Uomo rude, deciso e integerrimo, credevo fino a poco tempo fa.
Chissà cosa riuscirò a far cambiare, adesso che so tutte queste belle cosine sul suo conto...
La domanda, adesso, è come. Visto che gli piacciono i bei ragazzi, giovani, ho sicuramente delle frecce nel mio arco. Non per tirarmela ma ho poco più di vent'anni, un corpo perfetto e un culetto che tutti dicono... invitante.
Proverò a fargli venire voglia...
Dopo due ore rientro come al solito e lo trovo intento a leggere il giornale, come fa spesso. Mi fa un po' di domande di rito e, questa volta chiedo anch'io cosa abbia fatto in mattinata. Divaga...
Appoggio i libri sul tavolo vicino a lui e vado in camera. Mi spoglio e ritorno solo con un piccolo asciugamano annodato in vita. Gli vado vicino per riprendere i libri e dico che ho sudato e voglio farmi una doccia. Mi fermo, come interessato da una notizia e mi appiccico a lui per ascoltarla meglio. Non può non accorgersi che gambe e braccia sono completamente depilate. Rimane impassibile. Vado a fare la doccia.
Devo essere più aggressivo.
Il giorno dopo decido di fare la doccia senza chiudere, come facciamo di solito entrambi, la porta del bagno e, per come è messa, dalla porta si può vedere tutto. Poco dopo che sono dentro chiamo lo zio, che compare sulla porta. Mi giro verso di lui in modo che mi possa vedere bene e gli chiedo di spegnere il computer perché lo ho lasciato acceso e collegato ad Internet. Lui cerca di guardarmi in faccia, ma vedo che lo sguardo si abbassa. E poi, più volte passa e ripassa davanti al bagno. Forse funziona. Ma non basta.
Idea. Vado a lezione e lascio volutamente acceso il computer con delle mie foto molto... esplicite. Per sicurezza lascio acceso anche il lettore multimediale con della musica. Non può non accorgersi della cosa.
Quando rientro tutto sembra normale però il computer è spento. Lo zio mi dice che lo ha trovato acceso e me lo ha spento senza accennare a nient'altro. Quindi ha visto le foto, ha visto cosa faccio e con chi lo faccio! Però la cosa non sembra aver effetti.
Ci penso su alcuni giorni e poi decido di fare tutto io.
Dopo cena, mentre lui sta guardando la televisione, gli vado alle spalle tutto nudo e gli metto le mani sugli occhi. “Zio mi vuoi scopare” dico a bruciapelo. Senza un attimo di indecisione mi afferra un polso e lo stringe forte. Si libera gli occhi, si gira, mi guarda e, tenendomi stretto mi fa girare intorno al divano. Ora sono davanti a lui. Alza la voce. Mi dice che a casa sua non posso fare quello che voglio. Accidenti, si sta mettendo male. Mi urla che non vado in giro per casa nudo. Sono spacciato, penso.
Poi, sempre gridando, aggiunge che è lui a decidere se posso girare nudo e se ha voglia o meno di scoparmi. Wow! E' quello che volevo sentirmi dire. Sempre tenendomi per il polso mi obbliga ad abbassarmi e a distendermi a pancia in giù sulle sue ginocchia e comincia a martellarmi il sedere con una serie lunghissima di sculaccioni fortissimi. Dice altre cose che non capisco, sia per il dolore che per il rumore degli schiaffi. Io cerco di alzarmi ma con l'altra mano ben appoggiata sulla schiena mi tiene giù. Quando ha finito mi ordina di andare in camera sua e di aspettarlo li.
Va bene, ci sono abituato, obbedisco. In fondo era quello che volevo. Mi guardo il fondoschiena: è completamente viola...
Mi siedo sul letto e sento un gran bruciore. Pochissimo dopo arriva, tutto bello nudo. “Cazzo” esclamo ammirando quello splendore. E' fantastico. Sembra il modello di pene che tutti sognano di incontrare nella loro vita.
Senza dire niente mi si avvicina e me lo sbatte davanti alla bocca. La apro e lui lo infila dentro. Superbo, penso. Faccio del mio meglio. Quando è soddisfatto lo tira fuori dalla bocca, mi spinge sul petto facendomi finire sdraiato, mi solleva le gambe gettandole una a destra e una a sinistra, mi sputa due o tre volte proprio li e... mi infila dentro quello spettacolo della natura. Non usa la crema e, mentre si fa strada, lo sento proprio bene.
Che bello, è proprio grosso. Dio mio, mi piace già. E' bravissimo. Spero proprio di non bagnarmi subito per l'eccitazione. Mi porto le mani sul pisello per non fargli vedere che sto per sgocciolare. Ecco ho le mani piene di crema.
Ma... sono proprio bagnato e... ma dove è finito? Accidenti, era solo un sogno. Adesso sono sveglio, solo e... bagnato. Deve essere stato ben eccitante viverlo se questo è il risultato. Certo sarebbe bello se accadesse davvero. Ma chi ha il coraggio di provare... a farlo accadere.
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