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Gay & Bisex

Cazzo e Rock and Roll


di passbari
26.07.2016    |    10.729    |    2 8.8
"I suoi peli riccioluti mi solleticano il naso ed io non demordo, continuo a succhiarlo..."
Riesco finalmente ad avere un po' di tempo per raccontarvi una delle esperienze più belle ed eccitanti che mi sono successe da gennaio fino ad oggi. Questo incontro risale al periodo di pasqua, periodo in cui lavoro tantissimo e difficilmente riesco ad avere sere libere.
Era un venerdì, il giorno dopo non sarei dovuto andare a lavoro.
Mi contatta un ragazzo che si trova a pochi metri da me e mi spiega che sarebbe partito il giorno dopo, si trovava qui in hotel per motivi di lavoro. Mi invia la sua foto, io gli invio la mia e decidiamo di incontrarci. Sono le 21. Ho da poco finito di cenare e sono davvero stanco, ma poi, pensando tanto che il giorno dopo non mi sarei dovuto svegliare presto, decido di accettare l'invito ed ecco che, mi viene incontro un bel pezzo di maschio.
"Piacere Alessio" mi dice. Stringendomi la mano e salutandomi con due baci sulle guance. E' di Bologna. Buffo sentire il suo accento così diverso dal mio. Ho sempre e solo incontrato ragazzi pugliesi.
Prende la macchina aziendale e andiamo a farci un giro sul lungomare. Parliamo molto, è interessante parlare con lui. Mi racconta del suo lavoro, delle sue passioni. Ha una band con gli amici. Lui è il chitarrista. Ferma l'auto, un posto isolato e buio, mostrandomi il suo tatuaggio. Una nota musica con un cuore. Ci guardiamo negli occhi, qualche secondo e ci baciamo. Difficilmente mi lascio andare e ricambio i baci. Credo siano una cosa troppo intima da fare con chiunque ma lui mi attira. Mi piace. Dopo qualche minuto in cui la sua lingua gioca con la mia, decidiamo di spostarci dietro. Mi chiede di spogliarlo, mi avvicino al suo viso dandogli un piccolo bacio sulle labbra e gli sfilo la maglietta, i suoi capelli profumano tantissimo e ricadono velocemente sul suo viso coprendo i suoi occhi color cerbiatto. Gli sbottono i jeans e lentamente glieli faccio scendere, appallottolando il tutto e gettandolo avanti...rimane in slip. La sua eccitazione è così evidente, mi sento un fuoco. Mi fa stendere e mi spoglia pian piano. Nonostante fuori ci siano pochi gradi, sento molto caldo. Mi sfila prima la maglietta, toccandomi il petto e soffermandosi sui capezzoli. Poi i jeans stretti che faticano a scendere.. colpa della mia erezione. Gli sorrido. Sa che sono totalmente passivo ma mi fa un gran effetto il suo corpo. Rimango in mutande e si stende su di me. Sento il suo peso sul mio corpo esile, si abbassa per baciarmi e i suoi capelli ricadono sul suo viso sfiorando il mio. Le mie mani, toccano i suoi fianchi spingendolo sempre più su di me, lo sento duro e grande. Lo faccio sedere e mi metto tra le sue gambe. Riesco a sentire l'aureola della sua cappella nonostante ci sia la stoffa della mutanda a proteggerla dalle mie grinfie. Gli lecco interamente gli slip, le sue palle sono gonfie e non vedo l'ora di uscirle fuori per potermi tuffare, ma voglio farlo impazzire di voglia anche se, nel sesso.. sono quello debole. Mi tira a se, baciandomi fortissimo, mi morde, nel frattempo si abbassa le mutande e in un secondo sto succhiando quell'obelisco. Un cazzo affascinante, liscissimo, le mie grosse labbra da pompinara scendono che una meraviglia. I suoi peli riccioluti mi solleticano il naso ed io non demordo, continuo a succhiarlo.
Roteo la lingua tra le sue cosce, colpendo l'inizio dell'asta, salendo lentamente, molto lentamente.
Torno su, lecco e risucchio quella grossa cappella come fosse la punta di un gelato in piena estate, pronta ad esplodere e a far colar fuori la sua sborra. Mi chiedo come potesse essere, ma non smetto di leccarla. Mi incita a continuare e geme tanto, forte come piace a me. Amo sentire i sospiri, le grida di piacere quando mi impegno in qualcosa. Solletico il filetto e metto la punta della lingua sul suo buchetto dal quale sento uscire goccioline dolciastre di precum. Lui mi tiene inizialmente fermo con una mano, ma poi preso dall'eccitazione massima, mi scopa la gola tenendomi fermo con le sua grandi mani da chitarrista! Salgo e scendo mentre le palle pelose mi rimbalzano sul mento e i suoi peli mi fanno solleticare il nasino. Sono inebriato da quest'odore di maschio. Senza chiedermi nulla, si stacca mi ribacia e mi fa stendere. Lui si siede su di me, col suo cazzo a pochi centimetri dal mio viso e trema visibilmente, il tempo di menarselo un paio di volte, una leccata alla cappella ed ecco che mi inonda il viso di sborra calda e liquida. Sono una cagna. Resto a bocca aperta e con la lingua raccolgo quanto più possibile, mi sento in un lago di sperma che lui prontamente raccoglia usando la sua mazza come se fosse un cucchiaio e me la fa gustare. Usa anche le dita ormai ricoperte di sperma e me le mette in bocca facendomele pulire alla perfezione.
"sei bellissimo" continua a ripetermi.
Ci ricomponiamo e dopo una breve passeggiata in auto, torniamo in hotel dove abbracciandoci ci salutiamo.. forse per sempre.
Buona fortuna mio chitarrista. Chissà se sei anche qui e se leggerai tutto questo, se mai dovessi tornare a Bari, la mia bocca ti aspetta... tanto, anche se sporchiamo "stai tranquillo te, è la macchina aziendale!" :P
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