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Chiappe da urlo - 4 anni dopo


di Difficilissimo
28.07.2016    |    10.028    |    3 9.7
"Ci siamo guardati negli occhi, ho osservato le sue grandi pupille castane, così espressive e sveglie e mi sono sentito come finire indietro nel tempo a quei..."
Questo mio nuovo racconto è di pura fantasia ad eccezione della prima parte inerente all'incontro. Tutto il successivo, riguardante la sfera sessuale, è di mia immaginazione. Fatta questa breve ma doverosa premessa, spero che comunque il racconto vi possa piacere!
Qualche giorno fa ho deciso di tornare in palestra a distanza di qualche mese dall'ultima volta. Solitamente, nel periodo invernale, tendo ad abbinare la mia attività calcistica ad un po' di potenziamento leggero in palestra ma negli ultimi tempi avevo deciso di sospenderla per via dei tanti impegni e soprattutto di qualche acciacco fisico che mi stavo trascinando via da un po'. Tuttavia mi sono accorto che stavo iniziando a mettere qualche chiletto di troppo e ho deciso di riprendere la palestra prima dell'inizio della nuova stagione calcistica, in modo tale da rimettermi in leggera forma. Fatta nuovamente l'iscrizione, mi sono recato per la prima lezione, mi sono cambiato e ho fatto il mio ingresso nella sala degli attrezzi. Uno sguardo intorno per vedere il grado di affollamento e come al solito la palestra era mezza vuota a quell'ora, proprio come piace a me. Destino ha voluto che tra le pochissime persone presenti, ce ne fosse una di mia (e di vostra) conoscenza. Ammetto che se non fosse stato per alcune foto che avevo visto recentemente su Facebook, probabilmente avrei fatto molta più fatica a riconoscerlo, sta di fatto che mi sono bastati pochi secondi per collegare che quel ragazzo che mi fissava sorridendo con i suoi occhioni castani vispi, altro non era che Alessio, il protagonista di una mia vecchia serie di racconti “chiappe da urlo”, pubblicati poco più di 4 anni fa. Ci siamo salutati affettuosamente, era davvero una vita che non lo vedevo ed è stato un vero piacere trovarmelo di fronte, seppur totalmente cambiato. Quattro anni fa era un ragazzino che doveva ancora finire il suo sviluppo, dimostrava addirittura meno dei 16 anni che aveva, ora me lo sono ritrovato quasi un uomo: fisico strepitoso seppur (fortunatamente) ancora quasi del tutto glabro, non direi palestrato ma sicuramente con una muscolatura ben definita, alto quanto mai (prima era un nanetto), capello decisamente più lungo di prima (lo portava quasi rasato) e che si era anche scurito come colore rispetto al biondo e una barbetta anche abbastanza folta che sinceramente non gli donava molto, visto che sotto i lineamenti delicati erano rimasti pressochè intatti. Ora devo ammetterlo, lui si trovava già là da un po' e probabilmente stava per finire la propria scheda di lavoro, io invece ero quasi arrivato ma ho fatto in modo di fare tutto alla svelta così come credo che anche lui abbia rallentato quel poco che gli mancava in modo da poterci fare la doccia insieme. Da parte sua era sicuramente un modo per stare insieme, parlare, riallacciare un rapporto; per me anche una maniera per poterlo vedere nudo. Vi assicuro che vederlo nudo, 4 anni fa era un vero piacere perchè oltre ad un culo che credo sia impossibile spiegare quanto fosse perfetto e che non ho mai trovato in nessun'altra persona dal vivo, aveva anche un cazzo decisamente enorme e quasi sproporzionato rispetto al corpo da ragazzino. Anche qui ho avuto modo di notare i suoi cambiamenti: pur splendido, era comunque molto diverso anche nelle parti intime. Il culo era ancora meraviglioso ma aveva cambiato “forma”: ora si presentava più muscoloso, più tonico e probabilmente, considerando anche il notevole aumento di altezza e “l'allungamento” della muscolatura, era anche un po' meno rotondo rispetto a prima; in pratica un culo più da ragazzo rispetto a quello assolutamente femminile di prima ma pur sempre un sedere di livello strepitoso. Ma la cosa che mi ha lasciato davvero di stucco è stato il cazzo...se 4 anni fa era già chiaramente più grosso del mio, ora era diventato qualcosa di pazzesco. Credo il cazzo più grosso che io abbia mai visto dal vivo, un pezzo di carne lunghissimo e larghissimo che gli penzolava tra le gambe. Non ho potuto fare a meno di gettarci lo sguardo e notando che si era accorto delle mie attenzioni, l'ho buttata sullo scherzo “è cresciuto il bambino eh?” e giù entrambi a ridere. In doccia mi ha raccontato brevemente tutto ciò che è successo in questi 4 anni, di come aveva lasciato per un lungo periodo la palestra per darsi ad uno sport di arti marziali al fatto che era stato fidanzato con un ragazzo per 3 anni prima di scoprire i suoi tradimenti. Dopo questo aveva attraversato un bruttissimo periodo proprio in concomitanza con il suo primo anno a Milano da universitario, dove si era concesso tante avventure a stampo gay arrivando anche a far indispettire i suoi coinquilini. Da qualche mese si sentiva meglio, aveva smesso di cercare consolazione in decine di partner e aveva ripreso a pieno regime la sua vita normale, recuperando anche parecchio terreno all'università. Che Alessio fosse un ragazzo sveglio, vispo, perspicace, furbo e un po' paraculo (ma onestissimo) lo aveva scoperto già nel nostro precedente flirt datato 2012, interrotto dopo alcuni mesi proprio per via dell'inizio di quella sua importante storia; per questo non mi sono sorpreso più di tanto quando mi ha esplicitamente invitato a casa sua dopo la palestra “Sai io continuo ad avere la casa libera il pomeriggio come in passato, se ti va di venire a me fa piacere...”
Qui si conclude la parte “reale” del racconto. In verità ho gentilmente declinato il suo invito, confessandogli di essere impegnato con un altro ragazzo ma vi assicuro che è stata davvero dura e comunque non gli ho chiuso le porte in faccia in modo definitivo. Parte ora il racconto inventato e di conseguenza anche il lato sessuale della vicenda, che è quella che sicuramente vi interessa maggiormente:
Alessio chiaramente aveva preso la patente in questo lasso di tempo, quindi a differenza di quello che accadeva 4 anni fa, quando ero io ad accompagnarlo a casa nei nostri incontri, stavolta ognuno ha proseguito con la propria auto. Siamo giunti di fronte alla sua villetta a schiera e presto mi ha portato in camera sua, ambiente che ho trovato decisamente cambiato rispetto a prima e reso sicuramente più “adulto” nell'aspetto. Lentamente Alessio si è avvicinato a me, ormai praticamente alto come me...ci siamo guardati negli occhi, ho osservato le sue grandi pupille castane, così espressive e sveglie e mi sono sentito come finire indietro nel tempo a quei bellissimi pomeriggi. Dopo un lungo incrocio di sguardi le nostre bocche si sono cercate, ho nuovamente sentito la meravigliosa sensazione della sua lingua sulla mia. Presi dal furore ci siamo spogliati rapidamente, lanciando gli indumenti il più lontano possibile e restando entrambi in mutande e calzini. Ho iniziato a toccargli i pettorali, ormai scolpiti come il marmo, poi sono sceso agli addominali, anch'essi più che evidenziati. Intanto la mia lingua è scesa sul suo collo, sulle sue spalle, sul suo petto per fermarsi ai suoi capezzoli, che ho iniziato dolcemente a mordicchiare e stimolare con i denti. Alessio ha preso ad ansimare, ha portato la sue mani sulla mia testa e mi ha spinto lentamente e delicatamente verso il basso.. Ho leccato e assaporato tutta la sua pancia, poi ho sentito il tessuto dei suoi boxer e ho continuato a leccare anche quest'ultimi senza interrompermi. Qualcosa di spaventosamente grosso ha iniziato a fare pressione per uscire e ho deciso di liberarglielo senza indugiare troppo. Il suo gigantesco cazzo è svettato in aria. Un tronco di almeno 26-27 centimetri e allo stesso tempo largo anche come circonferenza, con la cappella rossa leggermente sporgente e la pelle anche liscia liscia come quella del pene di un ragazzino. Le palle e il pube erano stati attentamente depilati, me ne sono accorto da una leggera ricrescita. Difficile riuscire a contenere una simile bestia in bocca ma ho provato a fare del mio meglio. Prima una bella leccata lungo tutta l'asta, a godermi i suoi spasmi e i suoi gemiti. Mi ha detto che la mia lingua era calda e avvolgente come un tempo e che non se l'era mai dimenticata in questi anni. Poi ho slinguazzato attentamente anche la cappella, segandogli un po' il cazzo nel frattempo con un movimento lento ma deciso. Dopo un'altra passata sull'asta e un assaggio di coglioni, ho deciso di accoglierlo finalmente nella mia bocca. Tutto non sono riuscito a farlo entrare ma sono stato comunque in grado di svolgere discretamente il mio compito. L'ho afferrato per quelle meravigliose chiappe di marmo e ho preso a ciucciare al meglio che potessi fare. Un paio di volte il cazzo mi è scappato via dalla bocca ma ho sempre ripreso il mio lavoro, spazzolare con la lingua e ciucciare con le labbra. Alessio ha gradito all'inverosimile, i suoi gemiti erano sempre più forti e decisi, ormai completamente abbandonato al piacere e alla situazione che si era venuta a creare. La mia bocca, intanto, ha proseguito senza sosta e insaziabile il proprio lavoro coadiuvata da una lingua mai doma fino a che non ho sentito Alessio aumentare l'intensità dei respiri e dei gemiti, contrarre i muscoli del corpo e specialmente delle chiappe, sentire la vena del suo cazzo pulsare per poi esplodere con una quantità spaventosa di schizzi di sperma. Ho bevuto di gusto, riassaggiando quella sborra che 4 anni fa mi aveva fatto “compagnia” per diversi mesi. Quando Alessio ha finito di svuotarsi di ogni singola goccia, ha deciso immediatamente di cambiare il favore, mi ha steso sul letto e si è accucciato sul mio cazzo. Me lo ricordavo come un grande spompinatore e non ha assolutamente tradito le aspettative, regalandomi un bocchino da sogno. E' una sensazione bellissima vederlo in quella posizione, concentrato a lavorare sul mio cazzo mentre riesco ad osservare quel suo corpo meraviglioso, dotato di tutti gli annessi e i connessi possibili . Tuttavia non era mia intenzione quella di venire con un semplice pompino, per cui ho fatto girare Alessio a pecora e gli ho leccato il buco del culo, pulitissimo come al solito. Quel culo è un sogno, una favola anche se meno femminile di qualche tempo fa. Quando mi sono reso conto che il buchino era pronto e dilatato a sufficienza, ho puntato la mia cappella contro e l'ho spinta dentro, vedendola entrare come una lama nel burro. In questi anni Alessio deve aver davvero scopato tanto perchè non ha avuto alcun tipo di fastidio nella penetrazione e il mio cazzo ha iniziato a sguazzare liberamente nelle sue chiappe. Una sensazione meravigliosa fotterlo e gustarmi anche i suoi mugugni di solo piacere. Viene da se la voglia di allungare una mano e portarla di nuovo sul suo cazzo, ora barzotto. Gliel'ho impugnato, sentendolo già così enorme, gigantesco nella mia mano e l'ho sentito crescere attimo dopo attimo, curvarsi, indurirsi. Intanto ho sentito crescere anche il piacere personale, facendo fatica a trattenere il godimento e facendo poco per evitare di esternarlo. Mi sono aggrappato ai suoi fianchi, palpando di sfuggita anche le chiappe e mollando momentaneamente il gigantesco pene per poi svuotarmi completamente al suo interno. Un piacere immenso che non ho cercato nemmeno di nascondere, ho ansimato forte e sono crollato sulla sua schiena poderosa. Qualche minuto per prendere di nuovo fiato, sudati ma felici, senza comunque smettere di baciarci e coccolarci, poi la mia richiesta chiara di essere scopato. C'era del timore a prendere dietro un cazzo del genere ma anche la consapevolezza di non volersi far sfuggire una simile occasione. Alessio è rimasto steso a pancia in su e io gli sono salito sopra, mi sono strusciato un po' sul suo corpo, stimolandomi il buchino del culo con la sua cappella e con le mie dita, oltre a sfruttare la lubrificazione da sudore. Appena ho sentito che era arrivato il momento giusto, mi sono impalato quel cazzo gigantesco. Un dolore lancinante mi ha sopraffatto e per un attimo ho quasi pensato di rinunciare e tirarlo subito fuori prima che potesse farmi qualche danno o semplicemente farmi soffrire troppo. Però mi è bastato guardare il viso di Alessio, in pieno godimento, cercare la sua bocca e baciarlo, sentire il suo sapore dentro di me per decidere di resistere. Mi sono inizialmente mosso molto lentamente, direi quasi rimanendo immobile in quella posizione per cercare di abituarmi a quella cosa enorme dentro di me. Poi ho iniziato a muovermi con un leggero ritmo, notando che pian piano il dolore stava iniziando a passare lasciando spazio al piacere. Ben presto quest'ultimo ha preso completamente il sopravvento e ho cominciato a saltellare furiosamente sul suo cazzo, senza smettere mai di baciarlo in bocca. Alessio a sua volta si è mostrato molto coinvolto e soddisfatto di quanto stavamo facendo, l'ho visto palparmi il culo con foga e muovere il bacino verso di me per cercare di stare anche lui al ritmo. La prima sborrata di una mezzoretta prima gli ha sicuramente dato resistenza extra da sfruttare e dopo diversi minuti in quella posizione ha deciso di girarmi sul fianco e mi ha iniziato a fottere da dietro. Il suo braccio avvitato al mio fianco e la sua bocca a baciarmi il collo, il viso, le spalle, la bocca per poi staccarsi e avvinarsi all'orecchio, dove mi ha fatto sentire i suoi gemiti e le sue ansimate di puro piacere. Il momento dell'orgasmo è stato devastante, Alessio ha perso completamente il contegno e ha iniziato a dire porcate a raffica (“ti rompo il culo”, “puttana mia”, eccetera), poi mi ha mordicchiato la spalla per esplodere con un fiume di sborra dentro di me. Una scopata davvero devastante, talmente coinvolgente che il mio cazzo non solo era tornato in piena erezione, ma praticamente mi sono subito accorto di essermene quasi venuto da solo. A quel punto ho semplicemente poggiato un piede di Alessio, appositamente liberato del calzino, sul mio cazzo: sono bastate 4-5 strusciate del suo arto inferiore e la meravigliosa sensazione dell'attrito della sua pelle con il sudore ha fatto il resto, permettendomi a mia volta di sborrare per la seconda e ultima volta in quel meraviglioso pomeriggio. Siamo restati mezzora sul letto a coccolarci e baciarci, entrambi consapevoli che ci saremmo sicuramente rivisti.
Si conclude qui il racconto, spero vi sia piaciuto anche se quasi tutto di fantasia. Non vi nego che dopo quell'incontro in palestra mi sono masturbato spesso e volentieri al pensiero di Alessio e, anche se impegnato e per ora deciso a rispettare la mia scelta, non escludo che tra me e Ale qualcosa di reale accadrà nuovamente a distanza di 4 anni dall'ultima. D'altronde un cazzo del genere e un culo così sono un patrimonio dell'umanità!!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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