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Gay & Bisex

Come ho iniziato


di bogol
06.05.2015    |    20.598    |    16 8.5
"Mi è piaciuto da morire quando mi ha preso per la testa, dietro la nuca, e mi spingeva a ingoiare tutto..."
Avevo da anni questo desiderio strano. Le donne mi sono sempre piaciute, però fantasticavo su avventure sessuali con maschi. Chissà perché, mi eccitavo da morire pensando di fare sesso con maschi come me, e in particolare con io che facevo il passivo. Sognavo di fare pompini, sognavo di essere inculato... Ad esempio, quando vedevo un film porno, mi trovavo ad immaginare di essere al posto della ragazza che agiva sullo schermo. Quante volte mi masturbavo guardando un porno, fantasticando di essere io al posto della bella figa che prendeva cazzi e beveva sperma...
La cosa rimase sempre allo stato di fantasie ma ci furono due episodi particolari e illuminanti per me. Nel ‘90 ero in albergo per lavoro, in stanza con un amico. Lui aveva delle riviste porno, ricordo che la grande protagonista era Lilli Carati, che a me piaceva da impazzire... vedere quella donna che mi piaceva che faceva pompini succosi mi fece girare la testa e dissi qualcosa come: certo che questa fa venire voglia di fare una pompa!
Il mio amico era molto più grande di me, e molto sveglio, era arrapato (come me del resto) e disse di rimando che ora doveva per forza farsi una sega, sennò non si sarebbe ammosciato. Io ripetei la frase di prima, aggiungendo che nel caso lui avrebbe risparmiato di farsi la sega. Lui mi chiese di guardare bene Lilli, e vedere se mi veniva quella voglia, disse che se io glielo prendevo in bocca sarebbe stato meglio che farsi una sega. Non ricordo come mi schernii, ma ricordo benissimo la frase che lui pronunciò: c’è sempre una prima volta.
Non so come successe ma io sempre guardando la rivista aperta su Lilli Carati che spompinava mi misi in ginocchio davanti a lui che velocissimo si sbottonò e tirò fuori il cazzo. Era duro, rosso, il primo cazzo che mi vedevo davanti alla faccia, davanti alla bocca... ed era duro in attesa che io facessi qualcosa. E io lo feci, aprii la bocca e lo presi. Lo succhiai, assaporai il sapore, non aveva particolare sapore, sapeva di pelle, sapeva di eccitazione, mi piaceva succhiarlo... non so quanto durò ma sul momento di venire lui lo tirò fuori e venne in terra.
Mi sentivo sconvolto, ero eccitato e avrei fatto chissà cosa, ma la cosa finì lì.

Un anno dopo in una situazione quasi analoga, in un albergo per lavoro, mi ritrovai con un cazzo in mano, a fare una sega a un amico, mentre vedevamo un film porno alla tv. Lo feci venire e la cosa terminò così, lui gradì moltissimo la cosa e apprezzò la mia mano che definì delicata e arrapante, ma non facemmo altro perché era tardi e la sega l’aveva spompato.
Peccato perché avevo una forte voglia di succhiarlo...

Andai avanti con la mia vita normale, andavo con le donne e di tanto in tanto sognavo di fare io finalmente la parte della donna.

Finché capitò che ai primi di luglio del '96 mi capitò di fare un vero pompino con ingoio! Fu una cosa bellissima!
Ogni volta che ci penso mi arrapo da morire. Si trattava di quell’amico che per primo me l’aveva messo in bocca, capitò così, un attimo di follia, e ho bevuto tutto, lo sperma era davvero buono, caldo e saporito.
Io avevo delle foto particolari di mia moglie, nudi un po’ in posa erotica, addirittura alcune in posa lesbo con un'altra ragazza. Gliele mostrai, lui si arrapò da morire, e fu per me come la cosa più naturale del mondo inginocchiarmi e prenderglielo in bocca. Aveva un cazzo davvero grosso, bello da vedere, e gliel'ho detto senza ritegno, l'ho anche carezzato e tenuto in mano a lungo prima di imboccarlo, perché era un cazzo che mi arrapava. Duro, grosso, era caldo e invitante. Lo succhiai molto, mi piaceva davvero. Feci tutti i giochi di bocca che mi vennero in mente, facendolo godere. Mi è piaciuto da morire quando mi ha preso per la testa, dietro la nuca, e mi spingeva a ingoiare tutto... e io l'ho fatto naturalmente, mi sono infilato il cazzo in gola, e mentre lo facevo sentivo che il mio mi diventava duro... ero arrapatissimo. Quando è venuto mi sono sentito la bocca riempirsi di quel liquido denso caldo e saporito, e l’ho assaporato e ingoiato, arrapandomi tantissimo al pensiero di quello che stavo facendo.

Quest'episodio mi convinse che dovevo provare a prenderlo nel culo davvero. Pensai che dovevo rivolgermi proprio a quell'amico, lui era un tipo sveglio, e aveva già capito la situazione, mi disse che non si formalizzava per niente.
Pensai che mi sarei preparato con cura, culetto depilato, tanta lubrificazione e... si! Gli avrei dato il culo. Non vedevo l'ora. Nel frattempo mi allenai costantemente, anche perché aveva un cazzo molto grosso, e più mi preparavo e meglio sarebbe stato. Usavo da anni dei falli finti per masturbarmi, sicché già conoscevo il piacere di avere il culo riempito. Quello che mi mancava era di sentirlo riempito di carne calda, ed essere scopato da un maschio arrapato.
Mi vergognavo da matti, ma mi sentivo proprio una puttana!!

Nel Settembre '96 nuovamente feci un pompino. Sempre a lui, un giorno abbiamo parlato a lungo dei nostri gusti sessuali, e alla fine lui era arrapato (come me, del resto), tanto che mostrandomi il gonfiore dei pantaloni mi ha insistentemente chiesto se potevamo fare qualcosa. Ma che potevamo fare? Io ero arrapato e voglioso, ma la vergogna mi bloccava. Finché mi sono deciso, qualche giorno dopo ho portato un po' di foto particolari di mia moglie, e gli ho detto che dovevo fargli vedere qualcosa. Lui ha capito al volo, così gli ho mostrato le foto, col risultato di farlo arrapare oltre misura. Mentre lui ammirava le fotografie, io in ginocchio l'ho sbocchinato golosamente. Stavolta ho dato sfogo alla mia porcaggine senza ritegno, ho leccato le palle, succhiato con cura, spompinato con golosità infilandomelo fino in gola fino a farlo godere.

Poi gli raccontai del desiderio che avevo di farmi inculare, e sono arrivato a chiedergli se gli andava di essere il mio sverginatore. Lui accettò di buon grado. Ma la cosa non ebbe seguito, lui era un bravo ragazzo, e non si fece più avanti, io mi vergognavo troppo per ripropormi, sicché mancando le giuste circostanze non si fece più nulla.

Aspettai fino al febbraio del 97 per essere scopato. Il ragazzo che mi sverginò il culo fu dolcissimo, deciso, e veramente maschio, mi fece suo, guidandomi nel mondo del piacere passivo. Tutti i miei dubbi e le paure furono fugate in un lampo, fu bellissimo.
Lo sbocchinai per prima cosa, poi mi ha leccato a lungo il buchino, lubrificandolo con cura, quindi ha iniziato a penetrarmi. All'inizio faceva male, mentre entrava, io ho spinto cercando di rilassarmi e di favorire la cosa, finché è entrato. E da quel momento è stato uno sballo di goduria.
Mi ha scopato a pecorina, per un tempo lunghissimo, in cui io ero solo un culo che godeva, mi sentivo una troia in calore. Poi mi sono sdraiata a pancia sotto, e mi ha scopata mentre sculettavo per sentirlo più in fondo.
Abbiamo cambiato posizione e mi ha scopato dal davanti, a gambe larghe come una troia. Ho goduto immensamente!
La cosa fantastica è che ho goduto sempre e solo dal culo, o dalla bocca quando lo spompinavo. Non mi sono mai toccata il mio pisellino, talvolta mentre succhiavo mi diventava durissimo, ma quando lo prendevo nel culo era solo semiduro, e quando l'ho preso dal davanti era proprio moscio. Eppure godevo tantissimo, mi sentivo PIENA E APPAGATA.
Mi era piaciuto proprio, mi dimostrò definitivamente che ero davvero una troia, e decisi che avrei dovuto rifarlo. E lo feci ancora, molte volte, con lui, e poi con altri. Lo faccio ancora, quando trovo l’uomo giusto.
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