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Così per caso


di Tornino
23.04.2016    |    8.149    |    1 8.9
"Gianni è una persona normale, quasi anonima..."
Gianni è una persona normale, quasi anonima. Età media, altezza media, nè grasso nè magro, una di quele persone che ti passano affianco e neanche te ne accorgi, ed in fondo a lui sta bene così: una vita tranquilla scandita dagli impegni di lavoro e della famiglia, poche fantasie, poche tentazioni. Uno dei pochissimi vizi che si concede, quando ha tempo, è fare due passi per il centro e sedersi ad un bar a sorseggiare un aperitivo e guardare la gente che passeggia.

E così eccolo che è seduto con davanti un calice di prosecco e guardarsi intorno. La sua attenzione ad un certo punto viene attratta da un tipo seduto al tavolino davanti a lui: un bell'uomo, maturo ma con un viso affascinante (chissà come doveva essere da giovane), vestito in maniera ricercata ma non vistosa, che è chino sul suo tablet. La serata è particolarmente calma, così Gianni inevitabilmente si concentra sull'unica persona interessante e sbircia le videate che scorrono sul tablet a due passi da lui. Prima il sito di Repubblica, poi quello di un ristorante, infine ... cosa sono quelle immagini? sembrano ... anzi sono, dei corpi nudi. Gianni arrossisce e distoglie lo sguardo, poi però, con cautela torna a guardare. E si ... sono foto di corpi nudi che scorrono in successione.

Ad un certo punto il tipo gira la testa e guarda Gianni che sorpreso arrossisce ed è preoccupato della reazione dello sconosciuto, il quale invece sorride e poi si concentra di nuovo sul tablet, ma ponendolo in una angolazione che facilità ancor di più la visione da parte di Gianni. Passa un quarto d'ora in cui le foto diventano sempre più spinte ed esplicite, poi il tipo con disinvoltura si alza e si avvicina al tavolo di Gianni esclamando:

"Salve, mi chiamo Paolo ed ho visto che ti interessa la mia collezione di foto. Se ti interessa possiamo vederne ancora ma con più calma, il mio albergo è qui vicino"

Gianni è disorientato, non si aspettava di essere approcciato nè ha idea di cosa voglia quel tipo, ma quasi soggiogato dalla sua voce al tempo stesso suadente ma decisa, borbotta un tiepido...

"Si ..."

L'albergo è proprio a due passi, Gianno segue Paolo nell'atrio e poi nella camera, una normale camera d'albergo, un letto scarso mobilio, una valigia aperta su una sedia

"Sono spesso in viaggio per lavoro e capito di frequente a Roma - dice Paolo - e quando stacco ho bisogno di relax. E certe foto mi aiutano a rilassarmi. E a te? "

Mentre parla, lentamente si toglie la giacca, le scarpe ed il cappello. Poi aggiunge

"Ti ho osservato, ho visto con che interesse guardavi le foto, specie quelle degli uomini nudi ed eccitati. Secondo me ti piacerebbe vedere qualcosa dal vivo"

Così dicendo, sempre con tranquillità si toglie pantaloni e mutande mostrando un pene di buone dimensioni che svetta su un pube completamente depilato

"dai Gianni ... lo so che ne hai voglia ... dai"

Gianni guarda il pube di Paolo completamente affascinato, gli tornano alla mente tutta una serie di immagini che erano nascoste nella sua fantasia. Pensa ... perchè no, in fondo lo desidero. Così senza proferire parola si inginocchia davanti a Paolo che si limita a dire "Non avere fretta"

Allora Gianni avvicina le labbra alla punta del pene, lo bacia, lo lecca, poi comincia far scorre la lingua sullo scroto. Fa scivolare la lingua su tutto l'inguine, e poi ancora sull'asta e sulla cappella, poi finalmente spalanca le labbra e lo prende in bocca cominciando a muovere la testa avanti e indietro, lentamente, mentre sente il cazzo di Paolo diventare sempre più turgido. Ad un certo punto sente la mano di Paolo sulla sua nuca che comincia a dargli il ritmo giusto, e lui si lascia guidare docilmente, facendosi scopare la bocca. Ad un certo punto Paolo gli stacca la bocca e si siede a gambe larghe sul bordo della sedia, lo guarda sorridendo e aggiunge:

"Riprendi a leccare , mi piace come lecchi"

e così Gianni si mette carponi e ricomincia a leccare i coglioni, il pube rasato, l'interno cosce. Poi scivola giù verso i piedi, li libera dei calzini e li lecca avidamente, per poi succhiare uno alla volta gli alluci come se fossero altri piccoli peni. Poi risale per tornare ai coglioni, e vede Paolo sporgere il bacino ancor più fuori. Intuisce il desiderio dell'uomo e scende giù sotto i coglioni, fino al buco del culo che incomincia a leccare esibendosi nel sui primo rimming come se fosse una esperta puttana. I mormorii di Paolo dimostrano che sta gradendo e lui insiste, fino a forzargli lo sfintere con la lingua. Ancora poco , poi sente Palo tirargli capelli e dirigerli la testa verso il cazzo che sembra quasi esplodere. E Gianni ubbidente lo prende in bocca e comincia di nuovo a succhiarlo e leccarlo avidamente. Ad un certo punto Paolo si rimette in piedi e Gianni segue il movimento del suo corpo senza rinunciare a succhiare, finchè sente le mani che gli bloccano la testa e il bacino che si agita e le spinte del cazzo nella sua gola, sempre più lunghe, sempre più violente, quasi a soffocarlo, fino a che sente gli schizzi caldi che inondano la sua bocca mentre Paolo esplode in un lungo intenso orgasmo liberatorio
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