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Gay & Bisex

Deepthroat in Fiera (del Levante)


di passbari
22.09.2016    |    15.800    |    5 9.4
"La gola si rilassa e i conati di vomito rimangono nel mio stomaco..."
Faccio parte di quella percentuale di baresi che ogni anno, da sempre, entra in fiera e percorre ore ed ore nei padiglioni pur di non "saltare la tradizione".
Da quello gastronomico, a quello etnico, passando da quello degli elettrodomestici a quello con le automobili. Ovviamente, nemmeno in fiera ci si può concentrare, pensando solo agli eventuali oggetti da acquistare perché, "colpa" della gente maleducata e impacciata, molti uomini vengono a sbattere ed altri accidentalmente si appoggiano a te, durante la coda. Ed io, povera vittima innocente di questi soprusi inarco la schiena e mi appoggio completamente a loro, facendo credere che la cosa sia più naturale possibile. Amo sentire il corpo possente di un uomo dietro di me e la sensazione di essere una troietta sempre pronta a tutto, ovunque, con tutti.
Ormai è già la terza volta che questo ragazzo viene a sbattermi, è la terza volta che si scusa ed è la terza volta che arrossisco e mi eccito. Ultimamente sento sempre più il bisogno di cazzo, credo stia diventando una sorta di ossessione.. e non scherzo!
La fame (oltre quella di cazzo) comincia a farsi sentire, così con gli amici decidiamo di andare nel primo padiglione gastronomico che troviamo dato che fuori sta diluviando e non possiamo correre a cercare ciò che ci piace.
Eccoci quindi nel padiglione francese dove veniamo invasi da un forte odore di formaggio. Mangiamo e mi disseto con un'intera bottiglia d'acqua per scacciare via l'acre sapore di formaggio al pesto che mi sta letteralmente nauseando.
Ormai sono due ore che sto provando a resistere ma l'aver bevuta così tant' acqua in così poco tempo, mi fa correre in bagno. Avviso i miei amici e corro alla prima toilette libera nel padiglione. Una lunga fila si presenta ai miei occhi. Fortunatamente è solo la coda per le donne. Nel nostro bagno non c'è quasi nessuno. Noto però che l'unico bagno con porta è occupato mentre gli orinatoi a muro, son liberi. Caratterialmente purtroppo (e chi ha avuto occasione di conoscermi qui, lo sa) son molto timido per cui nonostante il bisogno, decido di aspettare. Prendo il cellulare tra le mani e cazzeggio qualche secondo fino a quando una mano non mi si poggia sulla spalla e una voce mi chiede "sono tutti occupati?". Riconosco la voce e in una frazione di secondo i miei occhi guardano i suoi. E' il ragazzo che mi è venuto a sbattere più volte in questo pomeriggio! Deglutisco e fissando i suoi occhioni blu, gli dico "l'unico occupato è quello che devo usare, questi son liberi!" mi sposto e si incammina sbottonandosi avanti a me i jeans e facendo calare i jeans. Giro lo sguardo quando si apre la porta del mio bagno e mi ci ficco dentro liberandomi. Un spontaneo "aah" mi esce dalla bocca e sento una risata dall'altra parte. Faccio per aprire la porta ed uscire quando una mano mi spinge all'interno del piccolo abitacolo e richiude la porta dietro di lui. Succede tutto così in fretta che non ho nemmeno il tempo di metabolizzare l'accaduto che la sua mano mi tiene fermo dalla spalla e mi fa inginocchiare, mentre lui si abbassa pantaloni e mutande. Il suo cazzo svetta e non aria di sfida davanti i miei occhi e senza aspettare ordini lo afferro e glielo scappello.
"Ti è piaciuto fartelo appoggiare tra la gente eh..."
Il suo cazzo che ha quel retrogusto amarognolo di chi ha da poco fatto pipì, si fa strada dentro la mia povera bocca spalancata ma accaldata. Sento la cappella e l’asta entrarmi dentro accarezzandomi la lingua e il palato. Qualche dente sbatte sulla sua carne dato lo spessore ma a lui non sembra dare fastidio.. anzi! Lo sfrega sempre più forte.
Quando mi sento soffocare, chiudo gli occhi per istinto e gli do un colpo sulla coscia per dirgli di fermarsi. Ma lui mi ignora e continua a dirmi "tocca a me ora, bocchinara!" e ancora: "Rilassa la gola. Forza. Respira col naso e rilassati. L’hai già preso chissà quante volte, ti manca solo un po’ di allenamento e se avessi tempo ti romperei anche il culo!"
Allora l’eccitazione è salita alle stelle, mi sento schiava, usata.. ma terribilmente eccitato.
Vorrei urlare e dirgli di toglierlo, ma non posso né fare rumore, perché chiunque potrebbe sentirci né muovermi perché questo ragazzo dagli occhioni blu mi obbliga a stare con la bocca aperta ma soprattutto fermo. Il bagno è piccolissimo.
Non capisco più cosa stia succedendo nella mia bocca. Sento solo che la sua cappella sta spingendo contro la gola per entrare. È come quando ho il mal di gola. Fa male.
Sento i conati di vomito salirmi ogni volta che la sua asta mi tocca in profondità, però è bravo a sfilarlo di qualche centimetro prima che io cominci a vomitare.. oppure sono io quello bravo che riesco a godere nonostante stia soffrendo!
Chiudo gli occhi e cerco di respirare con il naso. La gola si rilassa e i conati di vomito rimangono nel mio stomaco. Allora immerge un altro po’ il cazzo nella mia bocca fino a quando la cappella non riesce ad affacciarsi nella mia gola.
"Sì…" sta godendo: "Fatto, troiana! Ti ho sfondato per ora questo buco…" lo dice con soddisfazione. Si sta comportando da vero padrone. "Continua così. Che ti faccio bere…".
Nemmeno due secondi che qualcuno entra in bagno e bussa alla porta. Io non posso rispondere. Lui sta godendo troppo, per cui riesce a dire con una voce non molto convincente "è occupato..". L'intruso non risponde ma si sente il classico rumore di pipì sulla ceramica.
Maledizione!!! Ormai le lacrime mi rigano le guance. Mi fa malissimo la gola ed inoltre perdo il respiro ogni volta che me lo spinge tutto dentro appoggiando il suo pube peloso sulla mia faccia. I peli neri mi prudono sul naso e le palle continuano a sbattere sul mio mento. Non si direbbe, ma sono così grosse da fare male.
Quando penso che non possa andare peggio, ecco che accelera il ritmo.
"Ti rompo, mignotta, siii… Ti devo rompere la gola!" Tra i gemiti, solleva le braccia e le piega dietro la testa. L’addome si stende e i capezzoli appuntiti si delineano sotto la maglietta arancione. Non credo lo sappia, ma succhiare un cazzo così, con lui che mette le mani dietro la testa, è una delle cose che trovo più eccitanti e perverse.
"Manca poco" tutto quello che dice lo bisbiglia, ma io lo sento comunque.
Cerco di capire se il tizio è andato via quando sento la porta dei bagni che si apre e chiude subito dopo. Ora siamo di nuovo soli. Spero.
Do un colpo alla sua coscia perché non resisto più, ma lui continua a spingere come se nulla fosse.
"Eccomi. Dai… Dai…" mi pianta la cappella in gola e mi afferra la testa per tenermi stretto vicino al suo pube. Il cazzo è completamente immerso dentro di me.
"Sborro… Oh… Sì, sì. Vengo, vengo… Ti schizzo in bocca!"
Strizzo gli occhi quando sento un liquido caldo scivolarmi lungo l’esofago. È come se stessi ingoiando un liquido cremoso senza averlo prima messo in bocca. No, direttamente in gola.
Trema mentre le ultime gocce mi riempiono lo stomaco. Rimane fermo per obbligarmi a bere tutto ma tanto gli schizzi sono finiti direttamente dentro la mia gola.
Sfinito esce dalla mia bocca e un grosso filamento misto tra saliva e sborra ci tiene uniti.
Mi da un fazzoletto e si alza dandomi la mano ed aiutandomi a sorreggermi inpiedi. Si complimenta con me. Dice che nemmeno la sua ragazza lo fa godere così tanto.
Apre piano la porta e facendomi l'occhiolino, esce.
Non so nemmeno quanto tempo sia passato, esco dal bagno sciacquandomi il viso e torno dai miei amici che fortunatamente non sono ancora arrivati.
All'anno prossimo, fiera.
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