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Gay & Bisex

IERI POMERIGGIO AL CINE A LUCI ROSSE


di gioviaf
21.02.2015    |    22.732    |    6 6.8
"Gli ho posato una mano sulla nuca e ho avvicinato il suo viso al mio petto offrendo il capezzolo alle sue labbra che subito lo hanno baciato per poi prenderlo..."
Un racconto breve per un po’ di tempo passato in un cine a luci rosse.

Ieri pomeriggio avevo voglia di divertirmi e allora, quantunque fosse piuttosto freddo, mi sono infilato sopra la maglietta alla pelle un maglioncino con zippo e sopra il mio giaccotto impermeabile.
Avevo voglia di offrire le mie tettine e i miei capezzoloni alle mani e alla bocca di chi mi fosse piaciuto per un breve incontro al cinema.

Appena entrato e abituato la vista all’oscurità della sala ho aperto giaccotto e magliocino e, dopo avere tirato fuori dai pantaloni la maglietta, ho iniziato a strizzarmi i capezzoli per eccitarmi e, soprattutto, per esibirmi a quanti mi avessero visto e fossero stati interessati.

Mentre mi preparavo per raggiungere il giusto punto di eccitazione si è avvicinato un travestito che indossava una maglietta molto scollata e lunga a filo delle chiappe, aveva le gambe inguainate in autoreggenti e scarpe col tacco. Si è fatto vicino quasi a toccarmi guardando me mie mani che stavano eccitando i miei capezzoli ed ha abbassato ulteriormente la maglietta sul petto denudando il petto che subito ho accarezzato trovando due capezzoli piccoli che ho subito strizzato fra le dita.

Lui ha allungato la mano sul mio pacco per tastarmi l’uccello ed io ho contraccambiato prendendo in mano il suo che spuntava da sotto la maglietta nera. Era semiduro e l’ho preso in mano mentre con l’altra gli palpavo le chiappe nude. Lui, intanto aveva aperto la patta dei miei pantaloni e, uscito il mio cazzo, aveva iniziato con una lenta masturbazione tenendo nell’altra mano le palle che stringeva dolcedente.

Tutto questo mi piaceva ma io evo venuto per trovare qualcuno che mi facesse godere giocando anche con i miei capezzoli che avevo già provveduto ad eccitare facendoli diventare grandi e duri. Mi sono staccato quindi dal travesta che si è allontanato ed ho iniziato a guardarmi in giro per trovare la persona adatta.

La mia attesa non è stata lunga, infatti quasi subito, mentre ero tornato ad occuparmi dei miei capezzoli, mi si è avvicinato un uomo che si stava lisciando la patta e che subito ha allungato l’altra mano per toccarmi il petto.

Ho tolto la mano sinistra dal capezzolo che stavo strizzando e, continuando a pizzicarmi l’altra tettina con l’altra mano, ho allungato la mano sinistra per tastare il suo pacco. Ho trovato un bel cazzo grosso e duro che ho subito iniziato a stringere, intanto lui usava l’altra mano per tastarmi in mezzo alle gambe mentre si era impadronito del mio capezzolo che stringeva forte fra indice e pollice.

Gli ho posato una mano sulla nuca e ho avvicinato il suo viso al mio petto offrendo il capezzolo alle sue labbra che subito lo hanno baciato per poi prenderlo e succhiarlo forte come piace a me. Gli ho sussurrato “Succhia e mordi che mi fai godere” e lui ha iniziato con una serie di succhiate e morsetti fino a farmi diventare il capezzolo completamente grosso, duro e sensibilissimo.

Stavo gemendo dal piacere quando lui ha introdotto la mano nella mia patta per estrarmi l’uccello e io intanto facevo la stessa cosa a lui. Ci siamo presi il cazzo in mano a vicenda per iniziare una lenta sega scappellandoceli fino in fondo per poi risalire verso la cappella fino ad averla tutta nella mano.

Ho allungato anche l’altra mano per prendere i nostri cazzi ormai duri e menarli tenendoli appaiati in una mano mentre gli infilavo l’altra mano nel dietro dei pantaloni fino ad arrivare a palpargli le chiappe belle sode e lisce. Lui intanto si era impadronito di entrambi le mie tettine e le stringeva nelle mani come si fa con le tette delle donne prendendole nel palmo della mano e risalendo verso i capezzoli che poi strizzava fra pollice e indice facendoli frullare.

Ormai eravamo parecchio eccitati e la man o che teneva i due cazzi era bagnata dalla nostra presborra e allora ho approfittato di un suo movimento per portare il medio della mano che gli palpava le chiappe sul buchino che ho trovato caldo e già umido. Con piacere e con dolcezza ho forzato l’entrata e ho infilato la punta del dito medio nel suo culetto mentre lui gemeva e alternava le attenzioni con la bocca sui miei capezzoli.

Ormai eravamo arrivati al punto di non ritorno e ognuno si è impadronito del cazzo dell’altro per portarlo al godimento. Pochi colpi e le nostre mani si sono bagnate di sborra.


Un pò di divertimento per me al cine e, spero, un pò di divertimento per chi vorrà leggere.

Come al solito ogni commento è gradito. Gio
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