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Gay & Bisex

Il guardone dei bagni pubblici


di clazozzo
17.04.2010    |    64.588    |    1 6.6
"Lo vedevo che spesso affondava la faccia sotto le mie palle quasi fino al buco del culo, devo dire che la cosa mi eccitava molto (me lo faceva anche la mia..."
Accadde tutto ai tempi dell'università, quindi non molto tempo fà, tornando a casa come al solito con il treno. Il luogo dove avvenne questo incontro "trasgressivo" è nei bagni pubblici di una delle più grandi stazioni ferroviarie di Roma.

Un giorno tornando a casa, arrivato alla stazione, avvertii un forte bisogno di urinare Essendo già all'interno della stazione e avendo già oltrepassato il bar, avrei dovuto usufruire dei servizi all'interno della stazione.

Devo ammettere che i bagni delle stazioni e dei posti pubblici in generale mi hanno sempre fatto un pò schifo, ma visto che era tardi, quel giorno feci un'eccezione. Entrai quindi e vidi che i cinque bagni con la porta erano tutti chiusi o occupati non so, mentre i due orinatoi attaccati al muro erano lo stesso occupati ma sembravano avere un più veloce ricambio di gente. Scelsi di farla su questi orinatoi e mi misi in fila dietro alle tre o quattro persone che c'erano. Appena se ne libera uno mi fanno passare avanti, io penso perchè si vergognano e preferiscono andare nei cessi con la porta, così vado mi tiro giù la zip e finalmente con l'uccello di fuori mi godo la pisciata. Mentre sto pisciando mi accorgo di una cosa molto strana: i tre o quattro che stavano in fila con me, persone dai quaranta ai sessanta, si sono avvicinati tutti senza farmene accorgere e in maniera più o meno spudorata, iniziano a guardarmi il cazzo. Io non so che fare, mi sento un po’ imbarazzato, ma continuo con la mia pisciata che è abbastanza lunga e cerco di fare più in fretta possibile poiché la situazione non mi piace, nel frattempo vedo che uno dei guardoni ha la mano nelle mutande e se lo tocca palesemente incurante della gente che passa mentre con mio stupore mi accorgo che l’uomo che sta pisciando di fianco a me, non sta affatto pisciando ma si sta sparando una sega col cazzo in tiro osservando la mia pisciata.

Quel giorno me ne vado a prendere il treno un po’ turbato ma anche un po’ arrapato; devo dire che non sono gay e neanche bisex visto che gli uomini non mi piacciono anche se i trans, con i quali delle volte ho avuto a che fare, mi arrapano e in generale tutto ciò che riguarda le perversioni sessuali mi eccita.

Arrivato a casa ripenso all’episodio dicendomi che alla fine se uno di quei guardoni mi avesse fatto un pompino non mi sarebbe dispiaciuto, anzi pensandoci mi ritrovo col cazzo in tiro…

I giorni a seguire ripassando per la stazione inizio a fare capolino ai bagni per vedere se si trattava di un episodio isolato o se quello era un luogo di incontro per gay e bisex arrapati, non era un caso e in effetti tutte le volte che mi facevo una pisciata trovavo sempre qualcuno a toccarsi nel vedere il mio cazzo o il cazzo di altri, col passare del tempo diventai meno timido e quando pisciavo me lo segavo pure un po’ facendolo diventare duro (mi piaceva farli arrapare).
Una di queste volte mi si affiancò un signore sulla cinquantina che nel vedermi se lo tirò fuori già bello duro, era tardi e c’era poco via vai quindi mi concessi un po’ di più e lo lasciai guardare e segarsi per bene, io nel frattempo pisciavo a tratti con il cazzo completamente in tiro, l’uomo avvicinò la mano al mio cazzo fino a toccarmelo tanto che lo bagnai col piscio, ma io per paura che ci vedesse qualcuno lo scostai con un gesto della mano ma continuai nella mia pisciata mentre l’uomo continuò a masturbarsi fino a venire copiosamente davanti ai miei occhi e al mio stupore.

Tornai una settimana dopo alla stessa ora e incontrai di nuovo il segaiolo che mi aveva toccato, lui mi vide e mi riconobbe, quella volta però non riuscì ad affiancarmi poiché l’altro orinatoio era occupato e io finito di pisciare me ne andai verso il treno. Con mia sorpresa me lo trovai di fianco quasi sulla banchina, mi guardò e mi disse: “fammelo ciucciare ti prego” e io: “dove? Non si può”.
Lui non si scoraggiò e insistette dicendomi che mi avrebbe pagato e che me lo avrebbe ciucciato nella sua macchina senza problemi e con il preservativo. Accettai perché mi sembrava un tipo pulito e la cosa del preservativo mi aveva rassicurato.
Arrivammo alla sua macchina, una fiat Stilo, in un parcheggio buio e mi fece sedere al posto di guida mentre lui restava fuori accucciato sul mio cazzo. Me lo tirò fuori ed era già semieretto, mi fece una sega e mi infilò il preservativo, quindi iniziò a ciucciarmelo avidamente. Devo dire che ci sapeva fare il tipo, se lo metteva tutto in gola e poi mi leccava le palle, a un certo punto sbottonarsi la patta per tirarselo fuori tutto duro e nervoso dalle mutande palesemente bagnate e segarselo con veemenza, mentre con la bocca continuava a lavorarmi con cura. Lo vedevo che spesso affondava la faccia sotto le mie palle quasi fino al buco del culo, devo dire che la cosa mi eccitava molto (me lo faceva anche la mia ragazza…) e visto che il parcheggio sembrava tranquillo mi girai in ginocchio sul sedile e gli offrii il mio buchino che iniziò a leccare ancora più avidamente, fece per infilarmi il dito ma lo fermai.
Mi girai di nuovo col cazzo di fronte alla sua faccia e gli presi la testa per farglielo ingoiare tutto, ci avevo preso gusto e ormai sentivo che stavo per venire: pensai che avesse avuto più piacere se avesse assaggiato la mia sborra così lo fermai con una mano in fronte, mi tolsi il preservativo e con una sega iniziai a venirlgi in faccia. Feci una gran bella sborrata, era un po’ che non mi toccavo o che non scopavo e le palle erano abbastanza piene, lui apprezzò molto tanto che iniziò a leccarsi le labbra e a segarsi ancora più velocemente, fino a venire e schizzando anche sulle mie scarpe.

Fu un bel pompino, lui volle pagarmi ma io accettai solo un passaggio vicino casa e nel mentre ci accordammo per un altro incontro dove lui si sarebbe vestito da donna e io lo avrei inculato per bene, ma questa è una storia che vi racconterò in seguito…
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