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Gay & Bisex

Il nigeriano


di marcello63
21.09.2015    |    34.008    |    11 9.5
"Io mi sono già sdraiato sul letto e mi sono spalmato una quantità industriale di gel sul mio buco che a breve avrebbe dovuto accogliere un serpente nero..."
Poco lontano da casa ha aperto, da non molto tempo, un discount alimentare. Finalmente, ho subito pensato, una buona occasione per risparmiare. Saltando l'immancabile affollamento dei primi giorni dopo l'inaugurazione, ho deciso di andarci a distanza di due settimane. Parcheggio abbastanza grande e supermercato ben fornito. Sono contento come un bambino. Me ne torno alla macchina ed ecco, immancabile, quello che ti vuole riportare il carrello in cambio della monetina inserita. Non lo guardo nemmeno in faccia. Vedo solo che è di colore ma non noto nient'altro. Lo ringrazio infastidito e me ne vado. Nei giorni a venire, puntualmente si ripete la stessa storia e, altrettanto puntualmente, respingo l'offerta.
Un bel mercoledì di luglio, con un caldo terribile, me lo vedo arrivare ma questa volta resto quasi senza fiato. Era solo con un paio di jeans e una maglietta di cotone che mettevano in bella mostra un paio di braccia muscolose. Non un filo di grasso, un ventre piatto e un sorriso bianchissimo reso ancor più evidente dal colore ebano della sua pelle. L'occhio, ovviamente mi cade anche sul pacco ma, a parte l'ovvio rigonfiamento, sembrava del tutto nella norma. "Ciao, dai fammi riportare il carrello, mi dici sempre di no" esordisce lui. Io, che nel frattempo ero rimasto imbambolato ad ammirarlo quasi non riuscivo a rispondere e, con la mia vocina effemminata, gli dico "mio caro, mi sa che da oggi hai un euro assicurato ogni giorno" e gli sorrido. Mi prende il carrello e ringraziandomi si allontana. Continuo ad osservarlo, ha un culo perfetto e due spalle enormi. Comincio a fantasticare su come potrebbe essere il suo serpente. "Devo riuscire ad averlo!!", ho pensato. E così sono tornato praticamente tutti i giorni in quel supermercato, prendendo sempre il carrello anche se avevo solo una confezione di dentifricio. Così facendo siamo entrati piano piano in confidenza. Si chiama Amos, è nigeriano, ha 35 anni, è sposato ed ha 4 figli. Oltre agli euro dei carrelli del supermercato fa anche il buttafuori in qualche locale della zona. Gli ho chiesto dove trova il tempo per allenarsi. Mi risponde che si allena a casa con degli attrezzi di fortuna. Vive in un bilocale in affitto nei pressi del supermercato e quindi pure di casa mia. Un giorno mi rivolge la domanda che aspettavo da tempo " ma tu vieni sempre solo a fare la spesa, non sei sposato?". Io gli rispondo che oramai alla mia età non ho più la voglia di sistemarmi e lui, senza alcuna titubanza, mi dice "..non hai trovato donna o a te donna non piace?..". Io gli sorrido e confermo che a me le donne non interessano, preferisco gli uomini. Lui mi guarda come se già sapesse la mia risposta. " A me piace donna, no uomo", mi dice gelandomi. "Va bene, i gusti sono gusti", gli sorrido e faccio per andarmene quando, con la sua voce possente mi chiama e mi dice "..amico, a me piace culo di donna ma a mia donna no piace che io metto in culo a lei..". Mentre parlava gli guardavo la patta dei pantaloni che si era notevolmente gonfiata e gli dico "...e quindi cosa vorresti da me?..". Lui, mentre con una mano si toccava cazzo, mi dice "...a me piace mettere dentro culo, se a te anche piace, ti posso mettere mio cazzo..". Io sto per svenire ma cerco di contenermi e gli chiedo come ce l'ha grosso e lui risponde "..mio cazzo tanto grosso, donne hanno paura che faccio male e faccio tanto latte. A te piace bere latte?...". Non mi sembrava vero, ero quasi in estasi. Gli rispondo che mi piace tantissimo il latte e che non avevo mai assaggiato quello nigeriano. " E' buonissimo", mi dice. Gli chiedo se per lui è un problema venire a casa mia e mi dice che andava benissimo anche quella sera però sul tardi, dopo mezzanotte, perché doveva andare in un locale a lavorare. Ci diamo appuntamento per l'una davanti al cancello del supermercato. Inutile dire che l'attesa è stata interminabile. A mezzanotte già ero li. Arriva l'una e non si vede, 1.30 e non si vede. Non avevo neanche il numero di telefono per chiamarlo. Pazienza, me l'ha data buca, ho pensato. Mentre faccio per andarmene vedo arrivare una macchina a velocità sostenuta, una vecchia BMW. Era lui. Si ferma e mi dice "..scusa il ritardo. Senti stasera c'è con me anche mio nipote. Ho già detto tutto a lui. E' problema se viene con noi? Guarda televisione, no da fastidio..". Guardo il nipote e mi trovo davanti un ragazzo di 18/20 anni con una camicia bianca aperta fino all'ombelico, Nella penombra si notavano gli addominali scolpiti. Mamma mia che spettacolo, ho pensato. "Ma no, non c'è nessun problema, ci mancherebbe". Arriviamo a casa mia. Abito all'ultimo piano mansardato e l'unico altro appartamento è ancora vuoto. Entriamo e subito Amos mi dice se può farsi una doccia e di prepararmi perché è da tanto che vuole farlo. Dice al nipote qualcosa in un dialetto africano e vedo il ragazzo andare verso la tv e mettersi comodo sul divano. "Bevi quello che vuoi e fai come a casa tua" gli dico. Mentre vado verso la camera da letto, noto che si è tolto la camicia mettendo in bella mostra quanto avevo già notato e cioè un fisico spettacolare. Mi volto e gli dico "complimenti! Sei bellissimo". Lui sorride e si sdraia. Nel frattempo sento l'acqua della doccia scorrere. Io mi sono già sdraiato sul letto e mi sono spalmato una quantità industriale di gel sul mio buco che a breve avrebbe dovuto accogliere un serpente nero. Ero in pieno delirio da lussuria. L'acqua non scorre più, passano un paio di minuti e lo vedo apparire sulla porta in tutta la sua magnificenza. Cosce muscolose, spalle larghe e, in mezzo alle gambe, un cazzo enorme sia in lunghezza che in larghezza. Quasi mi spavento. " Hai visto come è grande?". Mi viene vicino, io sono seduto sul letto. Mi appoggia la sua cappella sulle labbra e me la spinge in bocca che a fatica riesce a contenerla. "Lecca bene" mi dice. Io comincio a succhiare avidamente e il suo membro diventa davvero imponente. Ad un certo punto me lo toglie dalla bocca e mi dice "adesso tu girati, io metto cazzo dentro tuo culo". Io sono una cagna in calore, mi volto e metto il mio culo all'aria. Lui mi prende il bacino e posiziona la sua cappella sul mio orifizio. E' enorme e quasi penso che difficilmente entrerà. Con le mani mi allarga i glutei e mi lancia due sputi che centrano in pieno il buco. Comincia l'avventura. Sento la sua cappella lacerarmi la carne. Finalmente entra e dopo di lei tutti e 25 cm e oltre di asta infuocata. Il dolore misto al piacere è enorme. Va avanti e indietro come uno stantuffo. Mentre mi sbatte ho gli occhi chiusi e sento una mano aprirmi la bocca. Era il nipote, aveva il suo cazzo turgido davanti a me e mi ripeteva "succhia succhia anche me". Non mi sembrava vero. Avevo due cazzi nigeriani che mi stavano facendo impazzire di piacere, uno in bocca ed uno enorme nel culo. Il ragazzo mi urla "..adesso bevi latte.." e un getto di sperma bollente che sembrava non finire mai mi inondava la gola. Mi toglie il cazzo dalla bocca e mi lancia due altri schizzi sulla faccia. Lo zio intanto rideva di gusto e continuava a spingere. Io avevo ancora lo sperma del nipote in gola quando Amos improvvisamente mi sfila il serpente dal culo e mi urla "..apri bocca, apri bocca.." e un fiume di latte nigeriano mi copre la faccia. Era ancora duro e mentre faccio per alzarmi mi prende un braccio e dice "..ancora latte.." e in un istante ce l'ho ancora in gola che sento riempirsi di sborra calda. Lo tengo in bocca e lo sento piano piano ammosciarsi. Me lo sfila e si sdraia a fianco al nipote. Io mi alzo e vedo questi due corpi statuari che mi guardano soddisfatti. "Ti è piaciuto latte di Nigeria?" mi dice il più piccolo. "Ma certo, buonissimo". E lui ride di gusto. Chiedo ad Amos se sono stato bravo e mi dice che non credeva che sarebbe entrato. " Tu bel culo, io torno, se tu vuoi". Tornate quando volete, gli dico io. Li accompagno alla macchina e li vedo andarsene su quella scassata BMW. Il giorno dopo vado al supermercato e lo trovo li, come sempre. Mi prende il carrello e mi dice "..sabato, se tu vuoi,ci vediamo ancora, mio nipote rimasto molto contento. E io anche...". E ride....e io aspetto sabato...
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