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Gay & Bisex

Il palestrato del gruppo - 2 (continua)


di tizietto90
22.05.2016    |    12.989    |    2 9.7
"Inizio così a leccarlo e a stimolarlo con il mio indice..."
LA SALUTE PRIMA DI TUTTO! NEI RACCONTI LIBERO SPAZIO ALLA FANTASIA...MA USATE SEMPRE IL PRESERVATIVO, SOPRATTUTTO CON CHI NON CONOSCETE!!!!!

Dopo quella sera il silenzio assoluto! Nemmeno un sms, non una chiamata...e soprattutto sparito dalla circolazione! Era circa una settimana che non vedevamo più Mirko. Così decido una sera di scrivergli io e di vedere quale sarebbe stata la sua reazione. Con grande stupore mi risponde subito, scusandosi per la sua totale assenza e spiegandomi che era stato preso da imprevisti di famiglia ed era dovuto partire in fretta e furia con i genitori, ma che sarebbe tornato la sera stessa! Colgo l’occasione e gli chiedo se gli andasse una birra per ritrovarci e mi da appuntamento direttamente al suo arrivo a Roma, cosa che mi lascia al quanto stupito visto che avrebbe dovuto affrontare il viaggio di ritorno.
Arrivano le 21.30 e sento suonare il cellulare, era lui che mi avvisava di scendere. Salgo in auto ma con un po' di timore, non sapevo come salutarlo nonostante l’ultima volta ci fossimo lasciati con un tenero bacio. Così entrando in auto “Ciao bello” dico, “ei ciao tesoro” risponde lui e viene verso di me baciandomi sulle labbra velocemente come se fosse del tutto normale e di routine.
La serata passa veloce e decidiamo di uscire dal locale per farci due chiacchiere in tranquillità all’aperto essendo già bella stagione. Prendiamo la macchina e ci spostiamo in un luogo tranquillo li vicino ed inizia a raccontarmi cosa gli era successo…le parole scorrono come fiumi e io sto li ad ascoltarlo e a contemplare le sue labbra e i suoi lineamenti forti e marcati del volto.
“Mi sei mancato” dice ad un certo punto, tutto in un fiato come se non avesse piu modo di poterlo dire ancora. Non sapevo se essere felice o spaventato; “anche tu in effetti, ma non volevo romperti. Quando ho visto che non ti facevi più vivo ne con me ne con il gruppo, ho pensato che ti fossi pentito di ciò che era successo l’ultima volta e avessi deciso di sparire!” rispondo io, pentendomi quasi di aver pronunciato quelle parole. “Perché mai dovrei essermi pentito, se ti ho baciato è perché volevo farlo e come hai visto anche questa sera l’ho fatto nuovamente, proprio perché mi è mancato” e così dicendo si avvicina e mi bacia nuovamente ma questa volta più intensamente. Un bacio che dura a lungo, le nostre lingue si scoprono e giocano insieme, si cercano e si scrutano come se non si fossero mai incontrate. Quasi senza fiato ci distacchiamo e io non resisto a quegli occhi profondi, così mi rituffo sulle sue labbra e inizio ad accarezzargli il viso, passando al collo e ai suoi bicipiti possenti. E lui fa altrettanto scendendo anche più in basso e cercando qualcosa che sicuramente aveva occupato un posto troppo ingombrante.
“Vedo che qui qualcosa è cambiato eh! Ahahah” scherza lui.
“Eh beh, sai, ho una persona bellissima accanto a me, impossibile restare impassibile” rispondo io
“Ma smettila, quale bellissima, sono uno come tanti e anzi non capisco come tu abbia assecondato questo mio desiderio di avvicinarti”. E così dicendo torniamo a baciarci.
“Ho casa libera questi tre giorni, se ti va possiamo andare da me e puoi fermarti anche a dormire. A te la scelta”. Io non so cosa fare, sono combattuto, soprattutto per la balla che avrei dovuto raccontare ai miei dovendo giustificare il mio non ritornare a casa per la notte. Ma decido di non voler perdere un’occasione così importante e gli dico “ok, chiamo un attimo a casa per avvisare”. Faccio la telefonata mentre lui mi prende la mano e mi accarezza dolcemente e baciandola; poi, appena finisco la telefonata, fa una cosa che non mi aspettavo: si sdraia sulle mie gambe guardandomi in viso e sorridendomi. Io gli accarezzo i capelli e “perché ridi?” gli chiedo. “nulla, sono felice di stare qui con te e di passare la notte insieme” mi risponde Mirko.
Decidiamo quindi di spostarci verso casa senza pensare alla cena; arrivati parcheggiamo, saliamo e immediatamente dentro casa iniziamo a baciarci e a spogliarci. Avevamo il desiderio di scoprire i nostri corpi e sentire il calore della nostra pelle a contatto. Volevamo scoprire il corpo dell’altro senza tralasciare un centimetro, assaporandone il gusto e inebriandoci del suo profumo. Baciandoci ci spostiamo in quella che presumo sia stata la camera da letto dei genitori, e ci stendiamo sul letto dove i nostri corpi si uniscono e diventano una cosa sola. I nostri cazzi si toccano, diventano sempre più duri ed entrambi sentiamo la necessità di creare piacere all’altro; in un attimo ci ritroviamo a 69 ed iniziamo a scoprire il membro dell’altro. Io gli sposto lo slip nero che indossa e subito noto un particolare molto gradito: è circonciso. Un odoro di pulito e di maschio mi inebria la mente e il corpo ed inizio ad assaporarlo proprio dalla cappella scoperta e bisognosa di lubrificazione. Forte il contatto con la mia bocca calda lo fa sussultare ed in un attimo mi ritrovo tutto il suo cazzo in bocca, sentendo le palle sbattere sul mio mento. Completamente rasato anche nelle parti intime mi gusto un cazzo duro e bello largo, sui 19 cm, sicuramente pieno di voglia! E nel mentre anche lui non si lascia certo al solo piacere, ma fa di tutto per provocarne a me. In un attimo mi toglie completamente i boxer e si fionda sulle mie palle, inizio a succhiarle una per volta mentre masturba il cazzo. La mia cappella si bagna immediatamente di precum e già vedo le stelle. Decide di prenderlo in bocca e iniziare un pompino incredibilmente lento ma assolutamente strabiliante!!!! “Continua così per tutta la sera tesoro mio” gli dico io completamente in estasi; “e chi si vuole fermare amore!” mi risponde Mirko con uno sguardo da porcello assolutamente intenzionato a far durare quel gioco anche ore se fosse stato necessario! Andiamo avanti in quella posizione a recarci piacere vicendevole non so esattamente per quanto tempo; so solo che ad un certo punto, mentre sono intendo a succhiare il suo cazzo sempre più duro e ben bagnato, vedo che apre le gambe ed inizia da solo a giocherellare con il suo buchetto! Non aspettavo altro che capire il suo ruolo… e mi metto immediatamente all’opera togliendo la sua mano ed approcciando con la mia. Molto delicatamente prima gli faccio leccare un mio dito, fermando così quel pompino celestiale che stavo ricevendo.
Inizio a giocherellare con la sua rosellina che inizialmente fa un po di resistenza, ma io so come farla cedere. Così smetto di succhiarlo e lo faccio mettere sopra di me, in modo da potermi continuare a gustare il suo pompino ma potermi dedicare contemporaneamente al suo culetto liscio. Inizio così a leccarlo e a stimolarlo con il mio indice. Dopo pochi minuti le resistenze cedono e mi rendo conto che è pronto ad accoglierne un altro…e così succede! “Aaaaah, piano ti prego, sei il primo ma ho una voglia matta di provarlo con te”. “stai tranquillo, cerca solo di rilassarti e di goderti il momento. Sdraiati” e così facendo decido di far interrompere il suo stupendo pompino e farlo mettere prono per dedicarmi interamente a lui. Mi posiziono dietro di lui, fra le sue gambe e gli allargo le natiche. Mi fiondo con il viso al centro ed inizio a dare dei colpetti di lingua sulla sua rosellina, che a poco a poco si allarga senza che io la stimoli con le dita. Quando sento che ormai è totalmente nelle mie mani, inizio ad infilare prima uno, poi due e alla fine tre dita. Lui gode come penso non abbia mai fatto in vita sua perché si anima con tutto il corpo tanto che spesso ho fatica a stargli dietro. “Amore mio, non ti fermare mi stai facendo impazzire” mi ripete in continuazione. Ma la mia pratica non riesce ad andare molto avanti, perché lui si sposta su un fianco e vedo che si tiene il cazzo che erutta in quattro schizzi di sperma che ricadono sul letto. “Tesoro, ma eri così eccitato? Sei venuto senza toccarti” gli chiedo. “Si, non puoi capire cosa mi hai fatto provare. Ma ora tocca a te, non preoccuparti ci penso io” ; si alza sul letto in ginocchio e mi fa stendere supino, sdraiandosi accanto a me e riprendendo il mio cazzo in bocca mentre con la mano stimola la zona al di sotto delle palle. Non resisto molto e con un grido abbastanza forte gli dico “sto per venire spostati”, ma lui non si muove e così la mia sborra calda e densa gli finisce completamente in bocca. Mirko non fa una piega e manda tutto giu, non lascia che nulla esca di bocca. Continua il suo pompino in modo più delicato e leggero per far uscire fino all’ultima goccia del mio seme. Ripulisce la mia cappella e guardandomi mi sorride.
Si avvicina a me e alle mie labbra, scatta così un altro bacio dal sapore salato e strano, ma ricco di passione. “Con te voglio condividere tutto! Mi piaci troppo, e non riesco a pensare ad altro in questo momento” mi dice Mirko. Io rimango senza parole e non rispondo nulla, forse la mia faccia è esplicativa e lui mi rassicura “stai tranquillo, non voglio spaventarti, dico solo quello che sento in questo momento. Viviamo quello che ci sta capitando nel modo più semplice e bello possibile…il futuro si vedrà!”. Io mi sciolgo a quelle parole e lo bacio dicendogli “sei una delle cose più belle che mi siano capitate in questo periodo. Anche io voglio voglio viverti per quello che sta nascendo e sono felice!”
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