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Gay & Bisex

Il primo incontro


di bi82
09.01.2013    |    7.270    |    7 6.9
"I tuoi amici divertiti dicono “gli hai lasciato le 5 dita, hahaha”..."
Premessa: Racconto di pura fantasia, ma se capitasse... :P
Siamo venuti in contatto attraverso A69, forse ti avevo contattato io vedendo che nell'immagine del profilo avevi un bel arnese, depilato, e il fisico di uno a cui pare ci tenga tenersi in forma, oppure forse mi avevi contattato tu perchè ti è piaciuta la mia foto e pure le altre in cui hai capito che genere di divertimento puoi trovare incontrando una come me.
Qualche scambio di messaggi in cui ti svelo un po' quello che mi piace farmi fare e tu che subito capisci il mio desiderio di essere zoccola.
Ci mettiamo d'accordo per il nostro primo incontro, eccitato mi preparo a dovere depilandomi fra le natiche e accorciando davanti in modo da risultare curato. Poi mi pulisco per bene pure internamente. Arrivo da te con lo stato d'animo di chi va al primo appuntamento, quel misto di eccitazione e di paura un po' perchè non ti conosco, un po' perchè però sai già bene i miei gusti sessuali, un po' perchè non so se l'incontro sarà piacevole come vorrei.
Oramai sono lì, suono il campanello e mi apri. Noto subito che dal viso ti presenti come un ragazzo normale, indossi una t-shirt e i pantaloni di una tuta. Mi dici “ciao”, ricambio il saluto e mi fai entrare. Chiudi la porta alle mie spalle e mi rifili una bella palpata sul culo dicendomi “sono contento che sei venuta a fare la zoccola, fisicamente sei come ti aspettavo, spero non mi deluderai per il resto”. Mi inviti poi a accomodarmi nell'altra stanza, dove mi dici esserci il divano, entro e noto che non siamo soli, ci sono altri 2 tuoi amici, anche loro sui 35 anni. Resto interdetto: non prevedevo tutto ciò, non era stato concordato e sono indeciso se voler uscire subito di scena oppure... “ragazzi, questa è la troia che vi dicevo, avanti, muoviti a spogliarti”. Mi hai impartito quest'ordine brusco, inaspettato per il fare autoritario nel timbro della tua voce. Sono come impietrito, tu noti il mio stato d'animo e avvicinandoti a me mi dici stavolta con tono rassicurante “i miei amici sono etero, mi avevi parlato del tuo lato esibizionista e che ti piacciono le situazioni in cui puoi essere visto nudo in pubblico e ho pensato che sia un bel modo di trasgredire usarti come una troia davanti ai loro sguardi”. Non dico una parola, ma tu avverti questa mia titubanza e mi dici, “dai che ci divertiamo, spogliati”.
Deglutisco e lentamente comincio a spogliarmi. La situazione effettivamente mi eccita ma sono sempre intimorito dal fatto che davanti a me ho 3 sconosciuti.
Slaccio le scarpe e me le levo, poi levo a uno a uno gli indumenti sopra fino a rimanere a torso nudo e tu, in piedi appoggiato al muro mi fai i complimenti per il bel fisico, i tuoi amici invece seduti sul divano non dicono una parola. Mi slaccio i pantaloni, li abbasso e levo le calze, ora tergiverso e tu mi dici, “dai abbassa che tanto si vedede che sei già eccitato”. Eseguo il tuo ordine, ce l'ho decisamente in tiro e ora sono completamente nudo davanti a te e ai tuoi amici. Loro scoppiano a ridere, scambiandosi tra loro frasi come “guarda come è eccitato”, “è proprio una troia vogliosa”, “Dai Lollo, vediamo cosa sa fare”. Mi sento a disagio, vorrei scomparire ma so che è esattamente questo quello che volevi: umiliarmi. Mi dici di voltare le spalle ai tuoi amici, di andare a un metro dal muro e di allargare le gambe, di appoggiare le mani contro il muro e di inarcare la schiena tenendo bene in fuori il culo. Ti avvicini e mi tiri un sonoro sculaccione sulla chiappa sinistra, io mollo un urlo e tu, con un sorrisetto ti sposti dall'altro lato per assestarmi dopo poco un'altro sonoro ceffone a mano aperta sull'altra chiappa. I tuoi amici divertiti dicono “gli hai lasciato le 5 dita, hahaha”. Sento le chiappe in fiamme ma avverto le tue mani che mi afferrano da dietro le palle giochi un po' con loro, le stringi ma senza eccessiva forza e poi mi dici “ora te le metto io le mie mollette alle palle”, me ne posizioni 5 tenute assieme da una catenella sulla quale poi agganci dei pesi. Sento dolore ma è per il momento sopportabile. Con le mani mi allarghi le chiappe e mi sputi sull'ano, poi sento un tuo dito aprirsi un varco, non oppongo alcuna resistenza e tu, soddisfatto mi dici che sono proprio una brava troia. Continui così per un po' e poi decidi di spogliarti, vedo che ti infili il preservativo, mi sputi ancora fra le chiappe e, allargandole con la mano sento la tua cappella appoggiarsi sul mio buchetto, cominci a spingere, e io mi rilasso al massimo per non sentire dolore ce l'ho dentro, è una bella sensazione, mi sento riempito e allo stesso tempo aperto, cominci a muoverti dentro di me e ogni volta che affondi sento dolore alle palle perchè ora i pesi che mi hai lasciato lì oscillano. Comincio a ansimare sia per il piacere che per il dolore e sento le risa dei tuoi amici. Dopo alcuni minuti sento che ansimi pure tu e dopo poco ti fermi, hai certamente goduto e e esci da me, mi togli i pesi e io ti ringrazio perchè non ce la facevo più. Pochi istanti dopo un dolore lancinante alle palle, mi hai levato le mollette strappandole tutte assieme tiurando le catenelle. Cado in ginocchio e poi su un fianco tenendomi le palle tra le mani e sento i tuoi amici ridere ancora più di prima e che dicono “ben fatta Lollo, è così che van trattate le troie”. Tu rivolgendoti a me mi dici di avvicinarmi a loro mi fai inginocchiare davanti al divano volgendo loro la schiena e mi ordini di piegarmi in avanti inarcando per bene la schiena così da offrire loro il migliore spettacolo possibile. Eseguo senza fiatare e poco dopo mi sento sputare varie volte in mezzo alle chiappe. Mi sento poi afferrare per le palle e mi vengono strette, tirate da un lato e dall'altro, strappate verso il basso e poi colpite ripetutamente senza troppa forza ma in modo comunque da provocarmi dolore. I tuoi 2 amici mi stanno usando e si divertono a umiliarmi, ora ti chiedono pure se hai qualche cosa che “si possa infilare nel culo di questa troia”. Tu rispondi “certo” e dopo poco torni con alcune cose dalla cucina: una banana e una zucchina decisamente grossa. I tuoi amici mi dicono “vediamo come mangi la banana troietta rotta in culo che non sei altro!” Io non fiato , vedo solo che sbucciano la banana e poi me la sento infilare dietro, dentro e fuori più volte e poi dentro, spinta in fondo il più possibile. Sento poi un “clic”, mi hanno fatto una foto con la banana piantata nel culo e prima che potessi lamentarmi mi viene dosato un calcio nelle palle che d'istinto mi fa stringere il culo, oltre che provocarmi dolore. Sento ancora risa e scopro che non mi era stata fatta una foto ma stavano facendo un video. Ora mi viene detto “dai sputa fuori la banana adesso”. Comincio a spingere e la faccio uscire tutta. Sento di nuovo “clic” avete fermato il video e ora soddisfatti mi dite che il cibo non va sprecato, di mangiare la banana ma di usare il buco giusto stavolta e di leccarla un po' prima di mangiarla. Oramai, senza più alcun ritegno, eseguo il loro invito che pareva più un ordine che altro. Penso che avevo fatto bene a pulirmi per bene l'intestino, la banana non pareva affatto aver fatto una visita speleologica nel mio culetto.
Passano alcuni minuti, beviamo qualcosa come se nulla fosse successo, io ancora completamente nudo e tu che intanto avevi indossato solo i pantaloni della tuta. A un certo punto però mi dici, ora è il momento del secondo round. Prendi dei cordini, mi fai alzare in piedi e mi leghi le palle poi mi fai rimettere a pecora e dopo esserti rimesso il preservativo mi lubrifichi il culo prima di incularmi. Dai un capo del cordino ai tuoi amici i quali, mentre mi scopi dandomi alcune sberle sulle chiappe,si divertono a tirarmi di continuo le palle. Poi ti sdrai a terra e mi dici che avevi faticato abbastanza e che ora toccava a me cavalcarti a smorzacandela. Passano circa 10 minuti e godi di nuovo. Penso che forse per oggi ti eri divertito abbastanza con me subito mi smentisci: prendi la zucchina e ci metti un preservativo, vedo che ci cospargi sopra del lubrificante e poi ti rivolgi ai tuoi amici dicendo loro “e ora potete aprirglielo e romperglielo per bene quel culo”. Io sono ancor in ginocchio e in un istante uno dei due si mette a cavalcioni su di me e mi dice di appoggiare la testa a terra, ho ora il culo in alto, completamente esposto e sento le mani del ragazzo che mi sta sopra allargarmi di brutto le chiappe. Subito dopo avverto qualcosa di grosso cominciare a premere sul mio buchetto, è sicuramente l'altro ragazzo con la zucchina. Mi lavorano il culo per alcuni minuti, non sono frettolosi per fortuna e, un po' alla volta il mio ano cede alle loro pressioni. Sento millimetro dopo millimetro, centimetro dopo centimetro, farsi strada dentro di me quella zucchina così grossa. Sento il mio culo completamente dilatato, aperto a poco a poco sempre più una sensazione di essere riempito. Ora la zucchina non entra più, l'avrò dentro per 10 forse 15 centimetri e mi sento come spaccato in due. Ti distendi davanti a me e mi ordini di leccarti il culo, l'idea non mi va troppo ma poi noto che sei depilato in quella zona e comincio a omaggiare il tuo ano e le tue palle con la lingua. Ora sento che mi tirano il codino che sta sempre legato alle mie palle, lo legano attorno all azucchina e ora muovendo di alcuni centimetri dentro e fuori la zucchina, tormentano contemporaneamente anche le mie povere palle. Il padrone di casa si rivolge a me e mi dice: “sei stata una gran brava troia, ci siamo proprio divertiti e ti meriti anche tu una bella sborrata” Detto fatto, mentre qualcuno continuava a muovere di quel poco la zucchina, tu mi prendevi con una mano il cazzo e hai cominciato a farmi una lenta e delicata sega dicendomi “sei tutto gocciolante”. Dopo poco mi vedi più ansimante e cominci asegarmi con maggior vigore e intensità. Poco dopo schizzo e le contrazioni vorrebbero che stringessi l'ano che però stringe forte contro la zucchina provocandomi un po' di dolore e smorzando un po' il mio godimento. Sfinito mi rilasso e vengo finalmente privato di quella mia tortura/piacere anale e mi viene tolto il cordino. Sono esausto. Con cortesia mi dai la disponibilità di potermi fare una doccia, una volta uscito vi vedo tutti e 3 sorridenti e mi dite, è stato un vero piacere, ci siamo proprio divertiti, speriamo di poter giocare ancora con te se vorrai. Io ringrazio e risondo: “nessuno mai mi aveva usato così brutalmente, sento di avere il culo davvero rotto adesso, però sono stato bene, capiteranno certamente altre occcasioni credo”.
Ci salutiamo e esco di casa pensando tra me e me: è stato bello, avrei forse voluto solo poter assaporare anche un po' di figa perchè la gnocca è pur sempre la gnocca però...fanculo, è solo colpa delle donne che fan le difficili e non la vogliono dare se mi sono ridotto io a essere la troia di qualcuno.
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