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Iniziò con una doccia


di tiagay81
30.04.2012    |    17.536    |    5 9.7
"Quando ci siamo ricomposti mi guarda e mi dice: Luca: in settimana devo andare a comprare un paio di jeans viene con me? Io: si certo so anche dove..."
Eccomi qui a scrivere un’altra esperienza, per chi di voi non avesse ancora letto il mio primissimo racconto il titolo è (La mia prima volta (diciamo un po’ traumatica storia verissima) ora vi racconterò un'esperienza secondo me molto eccitante.

I fatti si svolsero quando io avevo 17 anni, ero stato chiamato a lavorare in un albergo ristorante, in un paese un pochino distante da dove abito infatti mi diedero una stanza per dormire, vivevo e lavoravo lontano da casa per sei giorni alla settimana, ritornavo a casa solo nel giorno di riposo, fu proprio in questo albergo ristorante che conobbi Luca, era un ragazzo di 25 anni e anche lui come me viveva lontano per l'esattezza era siciliano, per farvi capire com'era posso solo dirvi che era alto almeno 1 m e 80 occhi chiari, capelli scuri a spazzola e un fisico che poteva fare invidia a chiunque, non tanto muscoloso ma asciutto e ben definito.

Come vi ho detto io lavoravo in questo albergo ristorante, facevo il cameriere in sala e il barista all'occorrenza, quindi ogni giorno avevo occasione di vederlo, ogni volta che entrava in sala mi salutava e poi mi diceva: “ quand'è che mi sposi” è io: “ ma dai smettila” e ridendo andava a sedersi, il pranzo o la cena proseguivano sempre con battute ovviamente nulla di pesante in quanto c'erano sempre i suoi colleghi di lavoro a volte capitava anche che veniva a cena con la sua morosa, ovviamente quando c'era lei non faceva battute, e così passavano i giorni fino al momento in cui una domenica pomeriggio il suo compagno di stanza nonché suo collega mi invita in camera a giocare alla Play Station, io ero felicissimo così potevo incontrare Luca, peccato che quando entrai in camera Luca non c'era, ma rimasi lo stesso in fondo ero andato per giocare con la Play, dopo circa 10 minuti qualcuno bussa alla porta, vado ad aprire e mi trovo davanti lui per qualche secondo non capii più niente, ma mi ripresi subito non potevo farglielo capire in fin dei conti lui era un cliente e io li ci lavoravo, ad un certo punto si sdraiò sul letto si aprì i pantaloni ovviamente sotto aveva i boxer, si alza si toglie la maglia e dice:” credo che andrò farmi una doccia”.

Ad un certo punto suona il telefono in camera risponde il suo compagno di stanza e mi dice che mi stavano cercando di sotto, gli dico che scendo per sentire cosa volessero, passando davanti alla porta del bagno noto che Luca era sotto la doccia con la porta spalancata, per poco non svengo.

Arrivato di sotto il titolare mi chiese cosa stessi facendo al piano di sopra, gli rispondo che il compagno di stanza di Luca mi aveva invitato a giocare alla Play Station, ovviamente lui sapeva della mia omosessualità e iniziò a farmi un po' di storie, al che gli rispondo che sapeva benissimo dell'eterosessualità di entrambi, e mi incamminai per tornare di sopra.

Appena aperta la porta della stanza noto con piacere che Luca era ancora sotto la doccia ovviamente con la porta ancora aperta, il suo compagno sempre sul letto a giocare, io entro in bagno e gli domando:” ma fai la doccia con la porta aperta” e lui mi risponde:” cosa c'è di male” allora io entro in bagno e chiudo la porta dietro di me, mi siedo sul Vater e iniziamo a parlare, ad un certo punto lui appoggia il suo pene sul vetro della doccia era già in semierezione, ovviamente io dal Vater vedevo tutto, dopo un po' si gira e appoggia il suo sedere al vetro della doccia e io sempre lì seduto sul Vater, chiude l'acqua e apre il box della doccia io prendo l'asciugamano glielo porgo e giro la testa dall'altra parte, lui prende l'asciugamano se lo mette in vita si mette davanti allo specchio e inizia a sistemarsi, nel frattempo conversavamo del più e del meno, mentre si parlava di tutto lui si gira apre l'asciugamano e mi mette il pisello molle davanti alla faccia senza sfiorarmi, al che gli dico:” ma dai c’è di la il tuo compagno di stanza” allora richiude l'asciugamano e si rimette davanti allo specchio continuiamo a parlare tranquillamente e lui riparte all'attacco si rigira apre l'asciugamano e stavolta lo appoggia alla bocca, il tempo di dire ma nooooo (ovviamente la bocca si aperta, e lui l’ha messo dentro, non che mi sia dispiaciuto) inizio a succhiarlo timidamente, nel frattempo lui godeva, quando finalmente la sua erezione era al massimo e posso garantire è un cazzo di tutto rispetto, molto lungo sarà stato senza esagerare 24 cm con una circonferenza di almeno almeno 16 cm due belle palle grosse e senza neanche un pelo il suo cazzo sembrava disegnato, o addirittura come se uno scultore lo avesse scolpito ad arte, tornando a noi nel momento in cui aveva appunto raggiunto l'erezione massima me lo tirò fuori di bocca e si rimette davanti allo specchio io lo guardo e gli dico:
io: beh mi lasci così
Luca: ma dai c'è di là il mio compagno di stanza
io: ma ormai se doveva sospettare lo ha già fatto
Luca: effettivamente hai ragione
io: eheheh ho sempre ragione
riapre l'asciugamano e me lo rimette in bocca iniziò succhiare quel palo come non ho mai fatto prima, ero eccitatissimo come se fosse stata per me la prima volta, lui gemeva e cercava di spingermi il suo cazzo tutto in bocca ovviamente quasi impossibile, ma tutto quello che potevo prendere succhiavo, leccavo e toccavo, ho passato ogni centimetro del suo cazzo con la mia lingua continuavo un dolce lento su e giù come se fosse stata la prima e l'ultima volta che lo facevamo, effettivamente era la prima volta e io pensavo che fosse anche l'ultima invece no, ma ve la racconterò prossimamente, ritornando al pompino dopo aver leccato tutto il suo cazzo sono sceso a leccare le palle belle grosse e piene e mi sono domandato ma con la sua ragazza non lo fa, ovviamente non gliel'ho detto.

Sono andato avanti a succhiare per almeno mezz'ora fino al momento in cui ha incominciato a gemere ovviamente senza urlare,(se no chi lo spiegava al suo compagno di stanza) il suo cazzo ha cominciato a gonfiarsi e io ho iniziato a succhiare sempre più veloce, fino al momento in cui un fiume di sborra ha iniziato a riversarsi nella mia bocca non mi sono perso neanche una goccia l’ho bevuta tutta, era densa, dolce, buona e tanta.
Quando ci siamo ricomposti mi guarda e mi dice:

Luca: in settimana devo andare a comprare un paio di jeans viene con me?

Io: si certo so anche dove portarti, dove vendono jeans belli e poco costosi

Luca: proprio quello che cercavo

io: fammi solo sapere quando vuoi andare
usciamo tranquillamente dalla stanza e il suo compagno ci dice:” era ora vi siete persi in bagno??), Luca gli risponde che stavamo parlando e ho notato che si sono scambiati uno sguardo d'intesa, che fosse tutto programmato non lo so non gliel'ho mai chiesto, ma posso dirvi che questo è solo l'inizio.
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