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Gay & Bisex

L'ESTATE CHE MI HA CAMBIATO....


di sconosciuto1966
07.10.2009    |    23.881    |    1 8.8
"Cominciai subito a fare l’avanti e indietro e nel contempo a segarlo con entrambe le mani, ero ansioso di sentirmi inondare la bocca di sborra, avevo ancora..."

Una premessa, … a quel tempo già sapevo che io ero “diverso”, ma dovevo averne conferma.. anche se quando mi guardavo allo specchio vedevo una ragazzina .. non un ragazzino! Crescendo sono diventato un uomo .. a tutti gli effetti, soprattutto fisici!

Avevo appena finito di lavorare, faccio il garzone tuttofare in una piscina parco botanico, e come quasi tutte le sere mi concedo un bagno, una nuotata in solitaria verso le 19.30. Mezzoretta per scaricarmi e staccare dallo stress della giornata. Prendo la mia roba dal bordo vasca e mi dirigo verso gli spogliatoi dove ho una cabina tutta per me, entro in cabina mi levo il costume, prendo il mio doccia-schiuma e mi dirigo, con l’asciugamano avvolto alla vita, verso le docce. Sono quasi arrivato alle docce, che si trovano alla fine delle circa 100 cabine, le docce sono in fondo che danno su un piccolo parco, dai confini completamente avvolti da gelsomini in fiore, con una fontana e tre betulle bellissime. Quando quattro ragazzi sbucano da due cabine e mi si avventano contro, non faccio nemmeno in tempo a capire cosa succede che mi ritrovo in ginocchio, con le mani legate dietro la schiena e una benda agli occhi! Io con i miei 14 anni 170 centimetri per 60 kg scarsi non riesco nemmeno a reagire! Poi silenzio, per alcuni secondi, sento i fruscii dei loro vestiti che scivolano sui loro corpi e vengono gettati a terra, allora chiedo cosa vogliono, ma al posto di una risposta sento mani dappertutto che mi palpano e mi levano l’asciugamano di dosso. D’un tratto vengo sollevato e trasportato come un fuscello nel mezzo del piccolo parco, sento l’acqua della piccola fontana, sono proprio vicino alla panchina sotto le betulle, sento il vento che muove le fronde. Vengo lasciato sopra una grande coperta di cotone che profuma di ammorbidente. Dopo qualche attimo chiedo ancora timidamente cosa vogliono, anche se in parte l’ho già capito! Ancora silenzio, ma con più attenzione sento l’inconfondibile rumore della masturbazione! Non ho più dubbi! Non so cosa fare! cerco di pensare quando sento due mai alle caviglie e una mano che mi prende per i capelli. - Mettiti bene col sederino in su, bella puttanella!- mi sento dire da una voce abbastanza giovanile. Sono con la guancia destra appoggiata sulla coperta e sotto sento l’erba, in ginocchio col sedere in su e le gambe divaricate. Un secondo dopo, sento un liquido caldo che mi cola tra le natiche, l’odore che mi arriva al naso è inconfondibile, olio solare al cocco. In un attimo sento quattro o cinque mani che mi spalmano natiche, schiena e cosce …, non ho più dubbi. Cominciano a farmi male le spalle e la braccia. D’un tratto sento che tra tutte quella mani c’è un dito che mi massaggia il buchino! Non faccio in tempo a reagire che è già dentro e si muove avanti ed indietro! Resto immobile ed in silenzio, non so cosa fare ne cosa mi aspetta! Una mano mi prende per i capelli e mi solleva, mi fa male, sento che uno si mette in ginocchio davanti a me, cerco di capire cosa sta per succedere quando una pacca sulle natiche mi fa gridare un ahhh…, e subito mi si riempie la bocca con un grosso cazzo duro e due mani mi spingono la testa in avanti sino a che sento il grosso cazzo quasi completamente dentro la mia bocca. E una voce che mi dice – Usa le labbra bella troietta se non vuoi passare dal dentista dopo … - È una strana sensazione quel grosso cazzo in bocca, profuma di bagno schiuma, riconosco anche la marca, Nivea. Mi stupisco di come è duro e morbido allo stesso tempo, e sento che comincio ad eccitarmi…. è una sensazione che voglio ma non voglio sono confuso e agitato; con la lingua cerco di capire com’è fatto e quando, mentre succhio sento lo scalino tra la cappella e il cazzo, la cappella è piuttosto rotonda, allora passo la lingua sulla cappella, sento il buchino mi accorgo che un liquido abbastanza abbondante esce dal buchino, non capisco è liquida non densa come la mia sborra. Più in la con il tempo capii che il tipo era così eccitato che prima ancora di venire veramente già stava eiaculandomi in bocca solo dello sperma e non della sborra! Qualche attimo di silenzio e sento che dietro c’è uno che si è messo in ginocchio, cerco di abbassare il sedere perché capisco che di li a poco succederà l’inevitabile! Ma le due mani sulla testa mi tirano su per i capelli e ..- Non Pensarci nemmeno piccola troietta, oggi il servizio è completo! poi ti ho detto di succhiare! - Non posso crederci, non riesco a pensare, accenno una minima reazione, quando visto come sono unto, il cazzo che era appoggiato al mio buchino entra che è una bellezza! Un bruciore allucinante …., mi irrigidisco, ma poi lo stantuffare dapprima lento e poi sempre più ritmato, mi fa passare il dolore, e mi rendo conto che sto sempre succhiando con avidità il cazzo che mi sta in bocca! - Guarda la troietta che si è eccitata! – Una voce mai sentita sin d’ora, e noto che il mio cazzino è duro all’inverosimile! Le braccia non le sento più dal dolore! Mollo il cazzo che ho in bocca e mi lascio cadere faccia in giù, poi dico - Ho male alle braccia, vi prego slegatemi! – Immediatamente una voce giovanile dal mio fianco sinistro dice – Si, ma che non ti venga in mente di levarti la benda! – Senza pensare feci si con la testa! Subito mi slegarono e io allargai le braccia per far vedere che non avevo l’intenzione di levarmi la benda e per rilassarmi le braccia che non me le sentivo più, così messo, proprio mi rilasso completamente. Subito mi resi conto che avevo sempre un cazzo in culo che mi stantufava a più non posso, e capii che il rilassarmi mi aveva fatto slabrare per bene il mio culetto. Venni tirato su un’altra volta per i capelli e mi ritrovai un altro cazzo in bocca, questa volta più corto ma molto più grosso, dovetti aprire molto la bocca per accoglierlo, subito pensai meglio in bocca che in culo un affare del genere! A questo punto una voce che non avevo ancora sentito disse – È pronta la nostra troiettina! Guardate come si fa ad addomesticarla! - Sentii il cazzo che avevo in culo scivolare fuori e mi resi conto veramente di quanto avevo il buco slabrato, il fresco della sera mi entrava dentro e sentii proprio quanto era aperto. Mi dissi però, che non era poi male anzi era fin quasi bello! All’improvviso venni sbattuto sul fianco destro e ancor prima di mettermi un po’ comodo una bocca calda mi avvolse il mio cazzinno, non mi ero reso conto che era sempre duro come mai lo avevo sentito! Sentivo che pompava avidamente e mi strizzava i testicoli. Era la prima volta che mi facevano un pompino! Era bellissimo …, la bocca calda e morbida che succhiava mi dava dei brividi incredibili, poi la lingua si insinuava pure nel buchino sulla mia cappella e non resistetti … dovetti gemere, si un gemito di piacere … . D’un tratto sentii qualcosa che sembrava un pugno di un bambino appoggiarsi al mio buco ancora ben slabrato e unto a dovere. Una voce più bassa delle altre disse – Ora sentirai cosa vuol dire estasi …! – Non capii se era rivolta a me o a chi! Ma sentii benissimo quel cazzo enorme che mi sventrò e mi lascio senza fiato per alcuni secondi! Una mano mi spostò il viso all’indietro e poi l’uomo dal cazzo enorme mi infilò la sua lingua calda in bocca; che io cominciai a succhiare e limonare con avidità! Ora si che non capivo più niente ero veramente impotente, l’estasi aveva preso il soppravvento non avevo più paura, ero calmo e rilassato. Dopo una decina di colpi capii esattamente che “l’estasi” era rivolta a me! Mi sentivo veramente come una troietta e senza rendermene conto dissi ad alta voce – Ancora siiii, lo voglio siii, ancora…! – Una mano mi levò la benda, non aprii subito gli occhi, volli ancora godermi l’immenso piacere di quel cazzo in culo! Poi Aprii gli occhi, e vidi un giovane sui 20-25 anni che in ginocchio si masturbava, abbassai lo sguardo e vidi un giovane un po’ cicciottello che si accingeva a succhiarmelo, cercai dietro di me il viso del dispensatore di estasi … era un uomo sulla trentina, bello, abbronzato, muscoloso, subito gli misi la lingua in bocca e inarcai bene la schiena affinché potesse penetrarmi meglio, lui si retrasse di un poco e poi disse – Così piccola mia, adesso ti riempio tutta! – Sentii che si irrigidì e mentre mi limonava capii che stava sborrandomi in culo! Quando si fermò non potei fare a meno di dire – Ancora vi prego, ancora ti prego … - Guardandolo bene lo riconobbi …, era l’artista scultore che abitava nella villetta che si intravvedeva dalle finestre della cucina del self service … . Mio Dio adesso …. Lo guardai e capii che lui capì che lo avevo riconosciuto … Dissi a bassa voce – Adesso che ho scoperto l’estasi non fermarti, ti prego ….! – In quel preciso momento sborrai in bocca a quell’altro giovanotto che nel frattempo si era messo a succhiarmelo, uno alto e magro ma con una bocca da fata. Venni preso dai due che stavano in piedi, uno a destra e l’altro a sinistra, mi alzarono e mi fecero sedere sul cazzo dell’artista che nel frattempo si era messo a sedere sulla panchina, misi i piedi sulla panchina, inarcai bene la schiena, allargai le gambe e cominciai a infilarmi quel cazzone di proporzioni spaventose nel mio culo oramai aperto da poter accogliere anche una mano! Chiusi gli occhi e dissi – Si, fammelo sentire tutto! – Non feci quasi in tempo a finire quando un cazzo mi si infilò in bocca e me la riempì di sborra calda e cremosa, che non esitai a bere e ingoiare eccitatissimo, era vischiosa e aveva un odore come di sudore, leggermente salata e molto gustosa…. Immediatamente sentii la voce dello scultore dire – Si dai bella troietta che ti riempio ancora..- Abbassai la sguardo e vidi le sue gambe irrigidirsi così capii che mi stava sborrando in culo di nuovo! Esausto dopo che gli altri due mi ebbero sborrato addosso, rimasi sdraiato sull’erba con il fiatone a godermi il venticello ed i rumori del bosco che confinava con il parco-piscina. Dopo qualche minuto sentii la voce dell’artista che mi disse – Vedi di venire nel pomeriggio di domani, saremo soli, te ed io così potrò scoparti sul serio, piccola mia troietta..! –

Non aprii gli occhi feci un sorriso e dissi a fil di voce come vuoi tu ! – Quando, dopo almeno 5 minuti non sentii più che i rumori della natura aprii gli occhi, ero rimasto solo mi rialzai e mi diressi verso le docce. Feci scorrere l’acqua sino a che non fu alla temperatura giusta, feci la doccia e solo in quel momento mi misi la mano dietro per sentire il mio buco, era gonfio e morbido volli sentire se entrava un dito,… incredibile provavo ancora piacere, e mi resi conto che era talmente slabrato che quattro dita mi entrarono come una lama rovente nel burro! Finii di fare la doccia, mi rivestii e dopo aver chiuso tutto, salii sul mio motorino e mi diressi a casa! passando davanti ai posteggi della piscina volsi lo sguardo in alto verso la villetta, un brivido mi scivolò lungo la schiena. Andai a letto presto, ero esausto e avevo bisogno di starmene da solo per capire che cosa provavo e cosa avrei fatto l’indomani. La mattina dopo mi svegliai presto con un mattone allo stomaco, rimasi a pensare a ciò che mi era successo e dopo pochi minuti mi resi conto che ero eccitatissimo, mi toccai il mio pisellino duro da farmi male… mi dissi ma allora sono frocio veramente! Non me ne importò più di quel tanto perché mi dissi che se per il resto della mia vita avrei potuto godere così tanto, allora sarei stato frocio di sicuro. Ma dovevo assolutamente sapere se avevo il coraggio di “passare dall’altra parte” da solo, non costretto da nessuno! Mi girai e vidi che la sveglia segnava già 7.00. Dovevo muovermi ero già in ritardo, mi vestii in quattro e quattr’otto, senza fare colazione scesi di corsa le scale di casa e inforcato il motorino mi diressi a tutta birra verso le piscine. Prima di arrivare diedi uno sguardo alla villetta, in pochi secondi mi divenne duro! Capii subito che nella pausa pomeridiana sarei andato alla villetta! Lavorai concentratissimo e feci tutti i lavori con una velocità e precisione incredibile, tanto che la ragazza che era al bancone mi disse – Mamma! Sei in forma oggi, o hai la morosina che ti aspetta oggi pomeriggio! – Non risposi accennai un sorriso, ma tra me pensai che tra li a mezzora sarei stato già in viaggio verso la villetta e sarei stato io la morosina!. In effetti senza che mi rendessi ben conto ero già in sella al mio motorino in direzione della villetta. Mi fermai nel vialetto, misi sul cavalletto il motorino e guardai l’ora 13.45. Forse era presto, avevo la bocca asciutta e oltre al mattone allo stomaco il cuore mi batteva a mille! Non avevo ancora completato il primo passo, che da una finestrella al 1° piano della villetta l’artista disse – Non avevo dubbi che saresti arrivata, mia piccola troietta! - Sentii il mio cazzino crescere a dismisura … . – Vieni è aperto, entra pure, io intanto scendo. – Mi diressi velocemente verso l’entrata, la spalancai ed entrai senza indugio. Mi guardai attorno, tutto era pulito e con un ordine impeccabile. da sinistra sentii i passi di lui che scendeva le scale, mi si seccò ancor più la bocca. Ero vestito con maglietta e pantaloncini corti, un paio di infradito, rimasi pietrificato quando lo vidi. Almeno 10 centimetri più alto di me, con una camicia a maniche corte di lino rosa, e dei pantaloni di cotone bianchi, era bellissimo appena rasato e con i capelli tutti tirati all’indietro. Si avvicinò senza una parola, mi prese tra le braccia e mi mise la lingua in bocca. Rimanemmo li in mezzo all’entrata abbracciati, ed io oltre che ad abbracciarlo, lo accarezzavo mi strusciavo come una gatta in calore …, per almeno tre minuti limonammo ed io succhiavo e bevevo la sua saliva. Poi, fu più forte di me, mi misi in ginocchio e in pochi secondi gli tirati fuori quel magnifico cazzo già bell’è duro e presi a succhiarlo avidamente e a leccarlo, mi accorsi che era peloso, e questo mi eccitò tantissimo. Dopo un altro paio di minuti che gli succhiavo quel magnifico cazzone, lui si chinò, mi prese le mani e disse – Vieni ora, ti ho preparato una sorpresa! – Smisi di succhiare, ma devo dire a malincuore. Èra veramente ciò di cui avevo bisogno, pensai, mentre mano nella mano lo seguivo dietro casa, in veranda. Aveva preparato una merendina a base di dolcetti, cannoncini, millefoglie, choux alla crema e una bottiglia in fresco nel ghiaccio! – Lui stappò subito la bottiglia, poi guardandomi disse – Sai questo vino piace molto alle ragazzine come te! Versò il vino in due coppe e volgendo lo sguardo al tavolo imbandito disse – Serviti pure, anzi prima un brindisi … - Mi passò una coppa di cristallo, poi disse – A questo e molti altri momenti assieme! – Mi sentii balzare il cuore in gola, allora era vero gli interessavo, a mia volta con un filo di voce dissi – Che bello! – Con un sorriso rispose – Ma allora parli! – Io arrossii e feci un sorriso. Bevvi e con mia sorpresa scoprii che si trattava di un vino dolce con le bollicine. Mangiammo e bevemmo con calma, mi sentivo rilassato, forse era anche per l’effetto del vino, fatto sta che mi sentivo proprio bene. Ad un certo punto lui disse – Sai, è da molto tempo che ti avevo adocchiata, magrolina, bella abbronzata ci avrei scommesso molto vogliosa! – Io aspettai un poco poi dissi – Perché ti riferisci sempre a me come se fossi una femmina? – Lui con un sorriso rispose – Non è quel che sei? – Con un filo di voce dissi – Si è vero! – Lui guardandomi sbotto – Vieni qui piccola troietta che non hai finito quello che hai cominciato nell’atrio! – Io feci due passi verso di lui mi inginocchiai gli estrassi il suo enorme membro, che quasi non mi entrava in bocca, e ripresi da dove ero rimasto. Dopo un po’ dissi a bassa voce – Mi fanno male un po’ le mascelle, sai ce l’hai enorme, forse è meglio se lo metti da un’altra parte! – Lui subito disse – E tu dove pensi stia meglio? – Senza una parola mi alzai, mi levai i pantaloncini, mi girai e chinandomi in avanti gli porsi il mio culetto. – Sai come mi chiamo vero? – Io risposi – Luca, vero? - - Esatto! – Mi prese per i fianchi e disse - Vieni qui piccola mia, che te lo faccio sentire per bene! – Cercai di allargare le gambe il più possibile così da facilitare l’entrata, ma prima che me lo spingesse dentro con due dita si intrufolò nel mio sfintere e sbottò – Ma sei tutta bagnata piccola porcellina che non sei altro, ma comunque ti lubrifico per bene non ti preoccupare. - Da seduto sulla sua poltrona di vimini allungò un braccio e prese un flacone di olio doposole e me ne versò un bel po’ in mezzo alle natiche, io mi piegai ancor più in avanti. Non mi resi neanche conto che lui spingendomi a se mi fece perdere l’equilibrio e in un sol colpo mi ritrovai impalato! gemetti come una cagna in calore, in un misto di sensazioni dolore, piacere, vergogna, emozione, pienezza, piacere … e tante altre da non poterle nemmeno descrivere. Rimasi immobile alcuni secondi, poi cominciai lentamente a dondolarmi avanti e indietro. Sentivo quell’enorme cazzone dentro di me che mi eccitava talmente che volli sentirlo veramente tutto dentro, così mi lasciai cadere sopra di lui ed emisi un gemito di totale piacere. Lui mi prese per i polsi, mi fece chinare in avanti, poi si alzò in piedi e disse – Allarga bene le gambe frocetto che adesso ti faccio urlare ! – Ubbidii immediatamente e lui cominciò a tirarmi verso di se tenendomi ai polsi, io a 90 gradi rimbalzavo ad ogni colpo, con violenza mi sfondava ad un certo punto non riuscii più a trattenermi e cominciai a rantolare della ahhh e degli ohhh sempre più forti. Luca disse – Vedi stronzetta cosa vuol dire essere la mia troietta! – mi venne solo un – Siiiiiiiiiii – lungo soffocato e pieno di godimento. Ad un tratto si fermò e disse - Visto che ti piacciono le bevande dolci! – Mi lascio i polsi ed estrasse il suo coso immenso dal mio culo oramai gonfio, crollai in ginocchio esausto, mi girai e vidi che si stava lavando l’uccellone con il resto dello spumante. Poi guardandomi serio disse – Ora che è bello pulito e profumato devi bere tutto. Fece un passo verso di me mi prese per i capelli e mi mise il suo cosone in bocca poi disse – Vedrai che arriva subito! – cominciai a lepparlo avidamente, lo presi con entrambe le mani e me lo spinsi tutto in bocca. Cominciai subito a fare l’avanti e indietro e nel contempo a segarlo con entrambe le mani, ero ansioso di sentirmi inondare la bocca di sborra, avevo ancora il ricordo del giorno prima. Il ricordo del suo sapore e odore. Di sorpresa sentii un fiotto inondarmi la bocca, calda, molto più cremosa e densa di quell’altro, poi un altro e un altro ancora e un altro, succhiavo e ingoiavo avido e goloso. Con brutalità Luca mi sollevò mi mise a quattro “zampe” sulla poltrona di vimini e disse – Ora prima che si sgonfi devi godere col cazzo in culo! – Con un colpo di reni mi fiondò quell’enorme coso, che dopo essere venuto era diventato di proporzioni indescrivibili, d’un sol colpo in culo ancora unto da prima bastarono 6 o 7 colpi e mentre assaporavo il gusto della sua sborra, senza nemmeno toccarmi sentii la sborra eruttare dal mio uccello. Non potei resistere ed emisi rantoli e guaiti da vera gatta in calore, il tutto accompagnato dalle parole di Luca che non facevano altro che eccitarmi sempre di più. – Dai piccola troietta che non sei altro godi, senti che bel cazzone hai in culo, senti come ti sfondo, lo senti come ti riempio il culo …., dimmi che ti piace, dimmi che è di questo che hai bisogno, su godi frocietto! - Mi sbatté sulla poltrona, mi voltai e con un sorriso gli dissi - Sei magnifico, e si è di questo che ho bisogno, non lo sapevo finché non me lo hai dato! - Lui mi sorrise e disse - Ma non finisce mica così, tu verrai domani, dopodomani e dopo dopodomani, e cosi via … - Ci fu un attimo di silenzio poi mi chiese – Ieri è stata la tua prima volta? – Io risposi un po’ imbarazzato – Si e no; avevo già fatto delle seghe a miei compagni, e qualche tentativo di pompino, ma assolutamente senza sborra.
- Niente cazzo in culo, solo masturbarmi con un dito in culo, avevo letto che si godeva di più! Mai avrei pensato così tanto però! - Devo dire che ieri mi sono spaventato all’inizio, ma poi non avevo mai goduto tanto. Almeno sino ad oggi! – Ehi ti è venuta la voce vedo – disse Luca con un sorriso. L’estate passò all’insegna dei nostri incontri sempre più lunghi e ricchi di passione. Ricordo un’inculata durata più di due ore dove riuscii ad avere ben tre orgasmi sempre con il suo cazzone in culo! Lunghe limonate piene di saliva e pompini lunghi e ricchi di sborra che bevevo sempre avidamente.
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