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Gay & Bisex

La mia vita - passeggiata in riva la mare


di Megaciccio
26.07.2015    |    9.490    |    2 8.1
"Torna a succhiarmi avido l’uccello..."
Sarà il caldo, l’età che avanza o semplicemente il fatto che sono un gran porco, ma questa estate sento gli ormoni a mille che mi girano in corpo.
Se aggiungiamo il fatto che, per una ragione o per un’altra, ho poche occasione per sfogarmi, potete capire che mi sento come una pentola a pressione pronta ad esplodere.
Ho il cazzo sempre in tiro, mi eccitano praticamente tutti gli uomini che vedo, giovani e anziani, belli e brutti (il mio ragazzo dice che sono sempre così…… ma sorvoliamo) e tutti i maschi con i pantaloncini corti mi sembra abbiano dei polpacci fantastici (perdo la testa per dei bei polpacci muscolosi, maschili e pelosi)
Sarà per tutto quanto detto sopra, ma ho deciso di riprendere i miei vecchi racconti, di correggerli, e di scriverne di nuovi, e le mie voglie di porcate aumentano.
Ho anche ricominciato ad uscire senza mutande. L’attrezzatura che mi balla nei pantaloni e viene accarezzata dall’arietta è sempre piacevole, specie in una estate calda come questa.

Una di queste sere, nella speranza di trovare un po’ di refrigerio, io ed il mio ragazzo ci trovammo a passeggiare a tarda ora in riva al mare sul litorale di uno dei paesini della nostra zona, fuori dal centro abitato.
Il mare piatto e l’aria ferma vanificavano le nostre speranze, mentre potevamo godere di un cielo stellato magnifico, che mi permetteva di osservare una infinità di stelle ed individuare anche la via lattea.
Le persone che avevano avuto la nostra stessa idea si facevano sempre più rare, forse per l’ora tarda o forse per la futilità della cosa; fatto sta che ad un certo punto non si vedeva più nessuno, anche se, bisogna dirlo, il nostro campo visivo era piuttosto limitato.
Notai un luogo un po’ riparato davanti a noi, vicino ad un casotto, e come lo raggiungemmo trascinai il mio ragazzo al riparo e lo baciai. Il nostro bacio è stato intenso e appassionato, come sempre, e nascosti dalla penombra iniziammo a stringerci.
Sentivo il suo cazzo crescere e premere contro il mio, che del resto stava subendo la stessa trasformazione.
Mi piace sempre quando ci strusciamo così e lo afferrai per le chiappe per stringermelo di più contro.
“Guarda” gli dissi “ me l’hai fatto venire duro. E adesso come faccio? Non porto le mutande e se incrociamo qualcuno se ne accorge!“
“Scusa, ma non mi sembra che sia mai stato un problema” e così dicendo mi tira fuori il pisello dai pantaloni, lo sega un po’ e poi va giù, chinandosi, e inizia a ciucciarlo. Il mio ragazzo è un maestro dei pompini; sono sempre stato convinto che potrebbe farci i soldi a pompare il cazzo.
Lo succhia avido, cercando di ingoiare più possibile, mentre con la sua mano magica mi sfiora appena i coglioni, moltiplicando il godimento.
Ogni tanto mi sporgevo per assicurarmi che nessuno arrivasse ma per fortuna soltanto la musica di uno stabilimento lontano ci trovava nel nostro momento di libidine.
Stavo per venire, quindi lo fermai per ricambiare il favore. La sua asta dritta ha sempre un ottimo sapore!!
In genere inizio leccandola per lubrificarla bene, poi proseguo ingoiandola per tutta la lunghezza. Adoro sentire la sua cappella che mi sbatte in fondo alla gola e cerco sempre di spingerla più dentro possibile, fino quasi a farmi venire i conati.
Anche io so fare bene il mio lavoro e poco dopo mi chiede di fermarmi; lo faccio e reinvertiamo le parti.
Torna a succhiarmi avido l’uccello. Vedo una coppia che arriva da lontana ma non voglio che questo paradiso termini. Per fortuna girano prima di poterci scorgere e il mio amore continuano il suo lavoretto fino a farmi venire, come sempre, nella sua bocca calda e umida.
Mi riprendo dagli spasmi e mi ricordo subito che devo ricambiare la cortesia: impugno la sua mazza e inizio a segarlo, mentre con l’altra mano gli solletico il buchetto e gli bacio il collo, cosa che lo fa impazzire.
Come sempre lo faccio venire con pochi colpi, mentre tra gli ansimi irrigidisce le chiappe e si aggrappa a me godendo.
Eiacula per terra, sulla sabbia, mentre io lo bacio con la lingua.
Siamo stati coinvolti e passionali, come al solito.
Ci ricomponiamo mentre un alito di vento ci accarezza portando via le nostre gocce di sudore.

Questa è una storia vera.

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