La monta italo-franco-tedesca (2)

Ancora tutti su di giri per lo spettacolo offertoci dal nostro amico tedesco con i tre stalloni francesi, volgiamo lo sguardo ai monitor che ci rimandano le immagini dell’altra camera da letto. Quell’energumeno di Luc sta manipolando Seby come fosse un bambolotto. Una mano infilata nei jeans della troietta si muove su e giù e avanti e indietro: gli sta palpando una chiappa, o forse tutt’e due. Un palmo del negrone è sicuramente in grado di contenere tutto il culo del biondino. Intanto, il capo di Luc è chino su Seby, mentre la puttanella si solleva sulle punte dei piedi: le loro labbra si incontrano e si intrecciano le une con le altre. Quelle dell’energumeno avvolgono quelle del mio amichetto: le succhiano e le divorano, mentre lui si struscia contro lo stallone come una gattina in calore.
D’un tratto, Seby ha un sussulto: si blocca e guarda verso il basso con gli occhi sgranati. Una sua mano corre alla patta del gigantone e la strofina lentamente. Via via che tasta la virilità di Luc attraverso il tessuto dei jeans, il biondino si lecca le labbra e sorride divertito. Con le dita sbottona i calzoni dello stallone e tira giù la cerniera, impaziente di scartare il pacco. Quando si accorge che Luc non indossa slip né boxer il suo viso si illumina ancora di più e la sua bocca si spalanca per lo stupore. Davanti ai suoi occhi appare il salsiccione scuro del negro, per il momento solo a metà: la parte inferiore è ancora immersa nei jeans e Seby non ha un’idea ben precisa di quanto sia lungo. Di sicuro ne vede lo spessore e già questo lo esalta.
Cade in ginocchio, con un tonfo che deve procurargli un gran dolore alle ginocchia, anche se non lo dà a vedere. Sembra ipnotizzato: nulla può distoglierlo dall’oggetto del suo desiderio. Con una sua manina pallida impugna la base del nerchione e tira verso l’alto. Più tira, più la sua faccia si trasforma. Quando finalmente la verga è tutta fuori, il biondino sghignazza: il suo palmo contiene solo un terzo della lunghezza di quel meraviglioso attrezzo, così solleva anche l’altra mano e lo stringe forte. Schiude le labbra a ne inghiotte il glande, incavando immediatamente le labbra in una profonda e potente suzione.
“AAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!”, rantola Luc, sentendo subito il calore della bocca della puttanella. Gli occhi di Seby sono rivolti provocatoriamente verso l’alto e scrutano curiosi le espressioni dell’energumeno, che si gode immobile il pompino. Le sue braccia lungo i fianchi vibrano ogni volta che la troietta ingurgita la sua mazza, per poi rilassarsi ed espirare quando il capo di Seby torna indietro e la grossa cappella si mostra lucida di saliva. Via via che il biondino si abitua alle dimensioni ingoia sempre più cazzo, tanto che durante gli ultimi affondi Luc piega il busto leggermente in avanti emettendo dei sospiri sonori. Guarda in basso e non riesce a credere che quello scricciolo di ragazzo possa impossessarsi del suo arnese. Anche noi, nella stanza dei monitor, siamo scioccati dalla voracità del nostro amico: solo Paolo sembra tranquillo e sa bene di cosa è capace il suo boy.
“Se l’è cercata!”, commenta, senza staccare gli occhi dallo schermo. Tuttavia, Luc non si accontenta di una pompa: vuole ben altro. Afferra Seby per le spalle e lo costringe ad alzarsi. Lo spinge indietro e quello cade sul letto. Le sue gambe si ribaltano: l’energumeno gli prende le caviglie e lo squarta. Si tuffa tra le sue chiappette e comincia a grufolare come un porco nella mangiatoia. Gli divora letteralmente la rosellina, e la troietta si contorce tutta stringendo forte le lenzuola e strappandole via. Poi, Luc solleva la testa e fissa il buco impiastricciato dalla sua bava: con due dita tira le estremità dell’anellino verso l’esterno e inizia a titillare la mucosa con la punta della lingua. Già appena la sfiora, il corpicino di Seby sobbalza sul letto.
“Ah!”, grida la puttanella. Luc ride e scopre i suoi denti bianchi: quindi, torna a percuotere la rosellina del biondino, stavolta ripetutamente. Seby si agita e non sembra più così divertito. Adesso ansima in preda ad un piacere travolgente: cerca di afferra la testa dello stallone perché vuole che le sue labbra si incollino al culo e lo portino al godimento estremo. Luc, invece, continua a torturarlo solleticandolo soltanto e ridacchiando per l’effetto che le sue carezze hanno sulla troietta.
All’improvviso, l’anellino di Seby comincia a dilatarsi: il suo busto si solleva e il suo volto diventa paonazzo. È probabile che dal suo bassoventre sia partita una spinta in fuori che ci fa intravedere l’interno del suo budello. Luc è ben consapevole di ciò che sta succedendo al corpo della sua vittima e approfitta dell’apertura dello sfintere per infilarci dentro due dita. Attraversa il buco lentamente e poi estrae le falangi e se le porta alla bocca per assaporare gli umori della puttanella. Poi, le reimmerge nel caldo antro di Seby e le rigira in senso orario e antiorario. Di nuovo, il biondino di tira su e un rivolo di liquido prostatico fuoriesce dalla rosellina.
Subito Luc si getta a capofitto nel suo solco per berlo tutto. “MMMMMMMMM!!!”, mugola di gusto, assaporando le secrezioni del mio amichetto e, notando una maggiore apertura, ci infila dentro un terzo dito.
“OOOOOOHHHHHH!!!”, rantola Seby, non appena la terza falange lo trapassa. Le dita di Luc non sono certo di dimensioni normali, ma proporzionate alla sua statura, perciò la reazione che provocano sul biondino è amplificata. D’altronde, se l’intenzione dello stallone è quella di penetrarlo col suo cazzone, deve prima lavorarlo ben bene.
Seby, allora, comincia a singhiozzare e, ad ogni singulto, umori si riversano fuori dal suo sfintere. “Bene!”, interviene ancora Paolo. “L’orgasmo è partito!”. Noi ci voltiamo a fissarlo con sguardi interrogativi e lui aggiunge: “Da un po’ di tempo gode in modo diverso: inizia a sbrodolare e non la smette più finché non ha raggiunto l’orgasmo. E anche questo è diventato molto più potente di prima! Praticamente si autolubrifica il culo. Per questo credo che sarà perfettamente in grado di prendere quell’enorme calibro, e di prenderlo tutto!”. Torniamo a guardare lo schermo e Luc sta tirando fuori le dita. Quando il buco di Seby è di nuovo libero, rimane spalancato come se fosse ancora pieno di qualcosa. È l’eccitazione che lo costringe a rimanere sull’orlo del piacere estremo senza raggiungerlo.
L’energumeno si alza e si leva i jeans. Quindi, si china sulla puttanella e armeggia col suo affare per rintostarselo. Poi, lo punta tra le chiappe di Seby e lo appoggia al buco. Non appena sente il contatto con la cappella, la mucosa comincia a contrarsi e a risucchiarla. Fa una certa impressione vedere quel palo nero conficcarsi nel solco bianco del mio amichetto e soprattutto sprofondarci dentro. Il glande viene inghiottito completamente e poi Luc si ferma per consentire a Seby di abituarsi alla dilatazione. Ma la troietta non intende aspettare e, con un colpo di reni, si fa incontro allo stallone e gli fa capire che deve continuare la sua corsa dentro di lui. Quello, allora, molla i freni e spinge. Seby solleva il capo e sgrana gli occhi. Dalla bocca serrata gli esce della schiuma, mentre il suo corpicino vibra sempre più forte. Quando ancora metà cazzo è fuori, getta le mani alle natiche di Luc e ci affonda le unghie. Il negrone, colto di sorpresa dal dolore dei graffi, da un affondo improvviso che fa sussultare il biondino.
Adesso riusciamo a vedere solo la base della nerchia: manca poco e Seby sarà riempito completamente da quell’affare gigantesco. Lo sfintere sputa delle altre secrezioni e la verga riesce a scivolare del tutto nel budello. Quando il biondino sente il ventre dell’energumeno toccargli le chiappe, sospira di soddisfazione. Si muove un po’ sul letto per assestarsi bene e poi sculaccia Luc, come per dargli un segnale. Quello, allora, comincia a muoversi avanti e indietro e la troietta geme di piacere.
“Porca puttana! Che invidia!”, bofonchia Enzo accanto a me, mordendosi un labbro. “Il mio fratellino non ha limiti!”.
“Proprio no!”, si unisce Paolo. “E se le cose andranno come l’ultima volta, quel povero negro non avrà scampo!”. Naturalmente, queste parole ci suscitano molta curiosità, ma, per non interrompere lo spettacolo, nessuno gli chiede chiarimenti. Aspettiamo di vedere che cosa succederà.
Intanto, la bocca di Luc circonda un’aureola del biondino, che solleva il busto andandogli incontro. La minchia continua a scomparire e riapparire nel suo sfintere, con sempre maggiore facilità. Sul lenzuolo appare un alone scuro: sono gli umori di Seby che stanno facendo un lago su letto. Da un momento all’altro, Luc assesta un colpo lacerante agli intestini della puttanella, ma questa, invece di urlare di dolore, si contorce di piacere.
“Oh, sìììììììììììììì!!!”, esorta il suo stallone, e questo si esalta e lo colpisce di nuovo. Le gambette del biondino si muovono in ogni direzione nell’aria e il corpo di Luc lo ricopre quasi completamente e sembra che voglia divorarlo. Quasi scompare sotto la sua mole e ogni volta che gli sprofonda nelle viscere mi aspetto che venga aperto in due.
E invece, Seby si gode la monta come non ha mai fatto prima con nessun altro: gli angoli della sua bocca si allungano verso le orecchie in un sorriso che dimostra lo stato di estasi in cui si trova, testimoniato anche dagli occhi completamente chiusi.
Quando finalmente li riapre ne vediamo solo il bianco: le unghie del biondino sono passate dalla chiappe scure alle spalle dello stallone, ma non smettono di lacerargli le carni. La puttanella sembra non respirare.
“Ecco: ci siamo!”, sussurra Paolo. Le natiche di Seby iniziano a contrarsi. I suoi muscoli, particolarmente evidenti vista la scarsa quantità di grasso, si tendono e si rilassano, dapprima lentamente, poi con un frequenza crescente. D’un tratto, la sua schiena si inarca e il culo stringe forte il cazzone.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!”, sbraita Luc, il quale, nonostante la morsa che gli attanaglia la verga, prosegue la scopata. Anzi, quasi per vendetta, si accanisce contro il corpicino del mio amico e lo sbatte come un animale. L’energumeno, però, digrigna i denti: cerca di resistere all’orgasmo, ma, a quanto pare, il risucchio dei muscoli interni di Seby è potente. I suoi occhi guardano in alto e la sua bocca ora si spalanca prendendo più aria di prima. Le braccia sulle quali è appoggiato tremano e lo reggono a fatica. Dall’anellino di Seby fuoriesce della schiuma bianca: è la sborra dello stallone che, abbondante come la ricordavo, non viene contenuta dall’ampolla rettale della troietta e viene vomitata all’esterno.
Il negrone impreca qualcosa in francese, poi guarda in basso e raccoglie un po’ del suo sperma con le dita, per portarlo subito alla bocca di Seby. L’aroma forte di quel nettare sembra risvegliare la puttanella che stringe le labbra attorno alle falangi e succhia con voluttà.
Quando finalmente la schiena del biondino ritocca il letto, entrambi ansimano pesantemente. Luc si appoggia qualche secondo sui gomiti per riprendersi e poi tira indietro estraendo il suo attrezzo dagli intestini di Seby. Nonostante abbia appena sborrato, non ha certo perso il suo vigore: è ancora lungo e tosto, sebbene lucido degli umori del mio amico. L’energumeno si tira su e si asciuga il sudore dalla fronte col dorso delle mani, lanciando degli urletti di apprezzamento verso il mio amico e sorridendo per la sconvolgente esperienza.
Seby, invece, rimane sdraiato a recuperare le forze e non si accorge che la parete che divide le due camere da letto inizia a rientrare nel muro, attirando l’attenzione di Luc.