Racconti Erotici > Gay & Bisex > La monta italo-franco-tedesca (5)
Gay & Bisex

La monta italo-franco-tedesca (5)


di crigio
20.08.2014    |    6.700    |    1 8.7
"Così facendo, è completamente aperto alle nostre stimolazioni..."
Aspetto che Tony, Paolo, Enrico e Seby si siano allontanati abbastanza e poi esco anch’io dalla camera. Sbircio fuori e, di soppiatto, sguscio verso il bagno del primo piano. Un cono di luce illumina il corridoio: proviene proprio dalla porta socchiusa della toilette. Mi avvicino lentamente e infilo la testa nella fessura.
Lo specchio riflette una scena incontestabile: Enzo posa le sue chiappe sulle gambe di Luc, il quale, a sua volta è seduto sul water, mentre gli altri tre stalloni circondano la puttanella, offrendogli le loro verghe da succhiare. Enzo non si ritrae di certo e, smanettando a turno le tre mazze, le succhia contemporaneamente e alternatamente, senza risparmiare le sue affamate fauci.
Questi quattro negroni sembrano non stancarsi mai! Hanno scopato prima Knut e poi Seby, spendendo tutte le loro energie. Eppure, adesso sono qui, nuovamente carichi, a scoparsi un’altra troia! Che roba!
E che dire di Enzo! Quella gran puttana è riuscita ad impalarsi sul troncone di Luc in meno di quindici minuti e, anche se non ce l’ha tutto dentro, lo cavalca con destrezza, spolpando contemporaneamente le nerchie degli altri tre negroni.
D’un tratto, Luc sembra stufo di lasciar fare solo alla troietta e decide di pistonarlo dentro con la sua mazza. Quindi, si appoggia con le mani sul bordo della tazza e comincia a inferirgli diversi colpi dal basso verso l’alto. Enzo perde la presa sulle verghe che sta spompinando e guarda verso il basso.
“Cazzo, no! Così mi rovini, stronzo!!!”, urla contro l’energumeno, che però, un po’ perché non capisce l’italiano, un po’ perché se ne infischia proprio delle sue proteste, continua a sbatterlo sempre più forte. La sua minchia, tuttavia, non vuole saperne di affondare del tutto nello sfintere del biondino: forse non è abbastanza eccitato, o forse le dimensioni del cazzo gli provocano del dolore che gli fa contrarre i muscoli impedendo una completa penetrazione. Luc, però, non vuole saperne di rinunciare e allora si sputa su una mano e spalma la saliva sulla rosellina sbragata della troietta. Poi, porta anche l’altra mano al buco di Enzo e lo tira verso l’esterno, titillandolo insieme con due dita.
“Oh no! Non cosìììììììììì!!!”, urla il mio amico, che si preme le mani sul ventre come se qualcosa volesse venire fuori. In realtà, sta cominciando ad avere degli spasmi, provocati dai colpi di cazzo alla prostata e dalla sollecitazione della mucosa con le dita dello stallone. “Così mi fai godere… mi fai godereeeeeeeeeee!!!”, strilla ancora, e prova ad alzarsi per sfogare il suo orgasmo anale correndo su e giù per la stanza, come suo solito. Luc, però, lo stringe a sé passandogli le braccia sotto le ascelle e arpionandolo al suo bacino. Così facendo, ad ogni contrazione dello sfintere, il cazzone dell’energumeno si pianta sempre più a fondo negli intestini della puttanella, il cui volto, sia per il godimento che per la trave che gli sfonda il culo, si sforma e assume espressioni orribili. Le pupille gli rientrano nelle orbite e inizia a rantolare. Con una mano raggiunge la mazza e cerca di togliersela da dentro, ma quella gli sfugge. Anzi, il suo corpo, in preda a convulsioni sempre più frequenti, sembra ne voglia ancora e ancora, finché tutta l’asta gli sprofonda nelle viscere.
Ora le sue chiappe poggiano completamente sulle cosce di Luc, che lo tiene fermo col suo troncone ben piantato in corpo. D’improvviso, Enzo si risveglia e, stupito di se stesso, mormora: “Ce l’ho tutto dentro! Ce l’ho tutto dentro!”, e ride istericamente mettendosi una mano sulla rosellina rigonfia di quell’enormità. “E sono… ah!... tutto bagnato… ah!...”, prosegue, singhiozzando per gli spasmi che gli sconvolgono il ventre.
“Ehi!”. Un richiamo sussurrato alle mie spalle mi fa sobbalzare.
Mi volto: “Cazzo, Pino! Mi hai fatto prendere un colpo!”, rispondo con un filo di voce al mio amico.
“Che stai facendo?”, mi chiede lui.
“Guarda!”, gli faccio e gli indico Enzo impalato sul negrone.
“Che troia!” sbotta lui. “Ce l’ha tutto dentro!”.
“Già!”, confermo. Poi, mi giro di nuovo e aggiungo: “Ma che ci fai qua?”.
“Quella vacca di Seby è riuscito a convincere Tony, Paolo ed Enrico a farsi scopare anche da loro. Era talmente infoiata che quei tre non hanno resistito. Alla fine Paolo ha detto che se l’avessero soddisfatta anche loro, forse dopo si sarebbe calmata. Pensa che neanche la doccia fredda gli ha fatto placare l’eccitazione!”.
“Ma è una ninfomane!”.
“Già!”.
“Ehi! Chi è là?”. Una voce da dentro il bagno ci fa sussultare. La porta alle nostre spalle si spalanca e la figura d’ebano di Robert ci si para davanti. “Ah! Ma bene bene! Guardate un po’ chi abbiamo qui: altre due puttane pronte per la monta!”. Poi, si volta verso i suoi compari e tutti e quattro sghignazzano e si dicono qualcosa. Jean si avvicina a noi e strattona Pino per la maglia, mentre Robert afferra me per un braccio. Ci trascinano dentro e ci costringono ad inginocchiarci tra le gambe di Luc. Lo spettacolo della rosellina color pesca di Enzo ricolma della mazza color cioccolato dello stallone si offre a noi in tutto il suo splendore. “Leccàte, troie!”, ci ordina Robert, e Pino non se lo fa certo ripetere. Estrae la lingua e si tuffa tra le chiappe del nostro amico.
L’operazione, tra l’altro, risulta facilitata, perché nel frattempo Enzo ha sollevato i piedi appoggiandoli sulle ginocchia di Luc e si è sdraiato sul petto dell’energumeno. Così facendo, è completamente aperto alle nostre stimolazioni. La lingua di Pino assapora la base del nerchione di Luc e poi la punta si sofferma a titillare la mucosa della troia.
“Oh sì! Leccami lì! Proprio lì, dai!”, lo incoraggia Enzo, che si agita tutto tra le grinfie dell’energumeno. “Io così godo col culo! Sì, godo col culo!”, continua a mugugnare. In più, tre dita di Luc sono arrivate a dare man forte alla lingua di Pino e strofinano il perineo del biondino aumentandone il piacere. Intanto, Kevin, forse stanco di sentire parlare Enzo, gli si mette di fianco e, afferrandolo per i capelli, gli pianta in gola la sua verga, scopandogli le fauci. Invece, dietro di me, Robert e Jean si smanettano e mi invitano a spompinarli, mentre Pino continua a lavorarsi il buchino deflorato della puttanella.
Impugno i due cazzoni e me li porto alla bocca contemporaneamente. Ne ingoio le cappelle e le succhio con voluttà, facendole strusciare una contro l’altra e solleticandole con la lingua.
“Merda! Sei diventato ancora più bravo dall’ultima volta a Malta!”, si complimenta Robert. Io sollevo lo sguardo e gli sorrido, facendogli capire che apprezzo il riconoscimento. Poi, per ripagarlo dell’apprezzamento, mollo la minchia di Jean e inghiotto tutta quella del suo compare, che si ritrae leggermente indietro piegando il busto, colto di sorpresa dal mio affondo. “AAAAAAARGH!”, rantola, ma subito si ricompone e resiste al mio risucchio.
“Io godo ancora… glough!... Sì, ancora… glough!...”, geme Enzo alle mie spalle, mentre ciuccia la mazza di Kevin.
“Sì… mmmmmmm!... E come sbrodoli… mmmmmmmm!!!”, commenta Pino, mentre prosegue il suo anilingus.
“Oddio! Godo troooooooooooppooooooooooooo!!!”, sbraita all’improvviso il fratellone, e con la coda dell’occhio vedo il cazzone di Luc prima uscire un po’ dal suo sfintere e piegarsi e poi schizzare fuori completamente come una molla, percuotendo il naso di Pino, mentre uno spruzzo di umori schizza fuori dal buco di Enzo e va ad infrangersi sulla faccia del mio amico. Io abbandono per un momento la nerchia di Robert e mi giro: l’espressione di Pino che guarda il megacazzo di Luc è indescrivibile. I suoi occhi si sgranano e la mascella cade giù senza controllo. Un rivolo di bava gli cola da un angolo della bocca, tanta ne deve produrre per il desiderio di assaporare quella meraviglia.
“Ma porca puttana! Come hai fatto a prenderlo tutto?”, chiede imbambolato ad Enzo.
“Non lo so… uff!”, risponde quello, ancora preda dell’orgasmo appena vissuto. “Ma è fantastico!”, e Pino, senza neanche attendere che il nostro amico concluda la frase, impugna il tronco e ne avvolge la parte superiore tra le labbra, aspirando con voracità. La sua manina corre su e giù lungo l’asta, mentre il suo capo sale e scende e lui cerca di ingoiare quanto più cazzo possibile. Con l’altra mano si sbottona i calzoni e poi se li cala insieme agli slip. Raccoglie un po’ di bava e di umori dall’asta che sta succhiando e va a lubrificarsi il culo, facendo scorrere la mano stessa tra le chiappe. Ripete l’operazione più e più volte in modo che il suo buco sia ben oliato. Quando è abbastanza infoiato e bagnato si alza, si libera definitivamente dei vestiti, spinge via Enzo, che cade in ginocchio ai piedi di Kevin, e scavalca Luc. Gli afferra l’attrezzo e lo dirige alla sua rosellina. Piega le ginocchia e prova a metterselo dentro. Quello, però, scivola di qua e di là e non ne vuole sapere di entrare. Allora, decido di dargli una mano: lo impugno alla base per tenerlo fermo, mentre lui ne indirizza la punta. Il glande finalmente viene inghiottito dall’anellino. Luc agguanta le chiappette bianche di Pino e con quelle si spara una bella spagnola, aprendole e chiudendole. Così facendo, il culo del mio amico sembra rilassarsi ed ingoiare sempre più asta.
“Sembrava più difficile… ah!... e invece guardate qua come lo prendo bene… mmmmmmmm… ah!”, mugola Pino, e la verga gli sprofonda lentamente in corpo. Luc continua il movimento rotatorio delle chiappe della puttanella, che sembra piacergli molto, tanto che anche lui geme di piacere. Si solleva un po’ e addenta un capezzolo del biondino, succhiandolo come se volesse staccarglielo. Questo aumenta l’eccitazione della troia, tanto che il cazzone inizia ad entrargli in culo più velocemente. Alla fine, anche lui, come Enzo, riesce a prenderlo completamente. “Sììììììììììì!!! È tutto dentroooooooooooo!!!”, esulta, e comincia a cavalcare il suo stallone come fosse ad un rodeo. Quello agevola il movimento della puttanella sollevandogli e abbassandogli le chiappe e insieme aprendole e chiudendole. Le natiche di Pino rimbalzano sulle cosce dell’energumeno e lo spettacolo, visto da dietro, è veramente esaltante.
E infatti, torno a dedicarmi alle mazze di Robert e Jean e mi accorgo che sono ancora più dure di prima, se mai fosse possibile. Le impugno nuovamente e ricomincio a succhiarle. Accanto a me Enzo, in ginocchio, sta invece spompinando Kevin, il quale, con la sua solita veemenza, stringe la troietta per le orecchie e gli fotte la gola, strozzandola. Quando mi rendo conto che Jean sta per sborrare, sputo la minchia e la dirigo tra le chiappe di Pino, ancora intento a montare Luc. Masturbo velocemente il cazzo e quello, dopo pochi secondi, schizza lunghi fiotti di sperma nel solco del mio amico, lubrificandolo a dovere.
Con Robert faccio la stessa cosa, ma stavolta Luc è pronto ad allargare ben bene il culo di Pino per far sì che senta la sborra frustargli la rosellina. E infatti, la troietta, avvertendo il calore di quel liquido vischioso che gli cola tra le chiappe, si infervora tutta e accelera la cavalcata. Luc, allora, si contorce: la morsa in cui i muscoli dello sfintere di Pino gli stanno stringendo la nerchia è davvero potente e non resiste più.
“Oddio! Mi sfonda! Mi sfondaaaaaaaaaa!!!”, si contorce convulsamente Pino, mentre con tutta probabilità il cazzone di Luc si sta gonfiando prima si sparargli in corpo il suo delizioso fluido. Un rantolo da cavernicolo ci annuncia che effettivamente lo stallone si sta scaricando i coglioni dentro il mio amico, e il verso dura davvero tanto! Sembra non terminare mai! Eppure stasera è già venuto altre due volte! Che portento, ragazzi!
Intanto, anche Kevin sbraita e si svuota nella gola di Enzo, il quale, non appena vede che Pino si alza dalle cosce di Luc e che dal suo buco cola una quantità infinita di sborra, si precipita tra le sue chiappe per dissetarsi. La lingua di Enzo saetta così rapida che scatena in Pino un orgasmo in piena regola.
“Oh… oh… oh… oooooooooooohhhhhhhh!!!”, urla il mio amico, mentre le sue membra vengono scosse da fremiti incontrollabili. Una forte spinta parte dal suo ventre e la sua schiena si inarca. Uno schizzo lungo fuoriesce dal suo buco ed Enzo è pronto a riceverlo a bocca spalancata, ma, non appena la fontana smette di zampillare, incolla le labbra alla rosellina e succhia per averne ancora. Pino, allora, si abbandona tra le braccia di Luc e lascia che Enzo si abbeveri finché ne ha voglia.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La monta italo-franco-tedesca (5):

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni