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Gay & Bisex

Mi ha insegnato come fargliela bere (parte 2)


di Membro VIP di Annunci69.it Grey-Heron
31.03.2016    |    8.575    |    9 9.4
"Con mia sorpresa mi ha risposto che forse si poteva fare..."


Con Samuele ci siamo visti molte volte negli ultimi due anni. Ogni tanto ci scambiamo qualche messaggio specialmente quando uno dei due (io in particolare) sente il bisogno di una bella succhiata d’uccello.

Ormai i ruoli so ben definiti; io gli metto a disposizione il cazzo e lui me lo succhia come solo lui sa fare. Insomma, vado da lui per farmi fare le pompe. Sono succhiate lunghe ed estenuanti, mi porta al settimo cielo e quando sono pronto per schizzare eccolo che porta la sua attenzione al mio buco del culo e me lo lecca con voluttà. E’ bravissimo. Mai meno di due ore di ciucciacazzo con lui. A volte mi massaggia pure. Ma i massaggi sono stati regolari per le prime volte, poi siamo passati subito ai fatti, spogliandoci in fretta, sciacquarci le parti intime e saltare a letto, io a gambe larghe e cazzo dritto, lui steso davanti a me a farmi le bocche. Siccome mi piace farlo davanti allo specchio, se ne è procurato uno volante alto 1,50 x 60 che posiziona davanti al letto appoggiato alla finestra. E’ bellissimo vederci riflessi. Di lui steso davanti a me vedo le sue natiche sode e la sua schiena mentre mi sbocchina il cazzo. Riesco con i piedi a dargli delle sculacciate sonore. Quasi sempre lo metto in ginocchio davanti a me, io in piedi, davanti lo specchio, poco prima di schizzare abbondanti fiotti di sborra calda sulla sua faccia.

Non ho mai sborrato in bocca ai miei compagni di porcate. Sborrare in bocca mi sembra una cosa irrispettosa quasi uno sfregio personale, una cattiveria. Con Samuele ogni volta che sono pronto per venire glielo dico, tiro fuori il cazzo dalle sua bocca e gli copro la faccia di fiotti di crema calda. Lui fa di tutto per rimettersi il mio cazzo in bocca facendomi capire che è li che la vorrebbe. Ecco questo è l’unico punto dolente del nostro rapporto; lui la vuole in bocca e io non gliela do.

In questi due anni abbiamo anche parlato di varie cose, lavoro incluso. Ho iniziato scherzando a chiedergli se ha un amico da coinvolgere per cose in tre. Risposta negativa. Gli ho pure chiesto di darmi il culo. Risposta negativa. Della sua vita intima mi ha detto pochissimo. Sembra che Samuele abbia avuto una relazione abbastanza lunga, ora terminata. Mi sembra anche di capire che spesso va a passare il weekend su un lago del nord Italia dall’ ex moroso. Ma non mi dice più di tanto. D’altronde di mio non gli racconto molto. Ci piace incontrarci da perfetti amici di pompe.

Recentemente durante uno scambio di sms gli ho chiesto ancora il culo. Con mia sorpresa mi ha risposto che forse si poteva fare. Ci siamo rivisti nel suo casolare una domenica pomeriggio. Per precauzione mi ero portato dietro l’attrezzatura. Siamo partiti in quarta come al solito con succhiate e pompini da urlo, leccate del mio buco a non finire, poi…l’ho steso sulla pancia, gli sono salito dietro a strusciargli il cazzo tra le chiappe. Lo avevo bello duro e lo facevo scivolare avanti e indietro tra le sue chiappe sode, gli ho chiesto se potevo infilarmi un preservativo. Risposta affermativa ma con tanta attenzione e gentilezza. Ho messo il salvavita al mio uccello, una abbondante dose di acquagel sia sulla testa del mio cazzo che sul suo buco. Ho lubrificato bene e appoggiando la mia fava dura sul suo buco gli ho sussurrato che era arrivato il momento. La penetrazione è stata per lui un attimino dolorosa ma ha superato facilmente, segno che non era nuovo al giochino. Per me è stata una libidine. Finalmente entravo dentro di lui. Sono scivolato dentro e ho iniziato a stantuffare lentamente, molto lentamente. Poi mi ha chiesto di cambiare posizione, gli faceva male, non era abituato. Abbiamo assunto la posizione di smorzacandela. Lui seduto sopra di me, poteva avere controllo di se stesso, io dovevo soltanto limitarmi a tenere l’uccello dritto e duro e godere. E’ riuscita benissimo. Dopo un inizio un poco difficoltoso ecco che Samuele si era abituato alla presenza del mio cazzo dentro di lui. Ha incominciato a muovere il bacino prendendo il comando della situazione, era lui che cavalcava seduto sopra il mio uccello. E’ stata una bellissima inculata. Il gioco è poi proseguito come d’abitudine. Pompe con urlo finale e schizzate in faccia. Samuele si è fatto scopare poche volte, però sono state molto godibili. E mi ha pure chiesto di riempirgli la bocca di caldo sperma la prossima volta. Conto di farlo al prossimo incontro e superare questa mia riluttanza.

Questa volta ci siamo concessi un dopocena. Arrivo da Samuele verso le 21,30 dopo che lui ha terminato i massaggi in palestra. L’autunno è alle porte. I fari della mia macchina illuminano le distese dei campi arati e la piatta pianura padana. Scendo in cortile. L’aria è freddina ma tersa, il cielo è limpido e pieno di stelle. Respiro a pieni polmoni, sento l’aria fredda salire su per il naso e già sento le farfalline sotto nella pancia; è la voglia di sesso, la voglia di fare delle belle cose tra maschi con Samuele. Stasera ci provo, gli devo riempire la bocca. Quasi inciampo in uno dei suoi gatti sulla porta.

Siamo nudi a letto, do un’occhiata all’orologio. E’ quasi mezzanotte. Sono circa due ore e mezza che mi sta succhiando il cazzo, leccando il culo. In questo momento mi sta prendendo il coglione sinistro tutto in bocca e tira, poi lo fa con il destro e poi ancora leccate sulla cappella. Stasera mi ha torturato anche i capezzoli, mi fanno male ma è un dolore quasi piacevole alla fine. E’ una serata di pompe. Niente inculata. Solo bocche lunghe ed sfibranti ma goduriose. Ha messo lo specchio davanti alla finestra. Gli chiedo di inginocchiarsi a terra davanti allo specchio, mi piazzo davanti a lui, lo prendo per i capelli con la sinistra e con la destra gli sbatto il cazzo duro in faccia. Sono colpi forti e decisi. Amo picchiare il cazzo in faccia ai pompinari, anche se lui per me è un compagno di giochi. Gli ficco l’uccello in bocca e lo spingo fino in fondo alla gola, gli ordino di succhiare e leccare come solo lui sa fare. Ubbidisce. Il gioco va avanti…poi gli dico che stasera la sborra calda sarà tutta per lui, tutta sua. Si toglie il cazzo dalla bocca e mi dice che sarà bellissimo. Mi dice anche di avvisarlo quando la sento salire e prima di eruttarla tutta. Ottimo.

Riprende a spompinarmi. Sento che sto per venire…è quasi tutta li. Devo sforzarmi per lasciare il cazzo dentro la sua bocca. Ecco sale tutta dal fondo delle mie viscere. Inizio a mugolare per far capire a Samuele che sto per sborrare. Finalmente faccio un urlo gutturale che mi libera e sento la mia sborra schizzare dentro la sua bocca. Allo stesso tempo Samuele continua ad assorbirla tutta. Ho provato una sensazione favolosa…I miei muscoli sono tutti tesi dallo sforzo e allo stesso tempo sento il calore della sua bocca avvolgere il mio cazzo mentre libero fiotti caldi.

Non è una sborrata ma donare il mio seme ad un amico. Lui continua a tenere il mio uccello in bocca mentre si masturba fino a venire e riempirsi la mano. Il mio sperma gli sta colando giù dalle labbra. Ha la bocca piena. Si alza e va in bagno, presumo a sputarla. Io mi accascio sul letto a gambe a braccia larghe, il cazzo si sta ammosciando e so di essere in rilassamento totale.
Samuele ritorna, si stende accanto a me. Siamo entrambi molto contenti della bella esperienza. Passano almeno quindici minuti di relax. Gli dico che è stato molto godurioso mollargliela in bocca e superare la mia riluttanza a farlo. Mi sorride e strizza l’occhio.

In seguito ci siamo rivisti altre volte. Ormai la sborrata in bocca è una cosa naturale. Poi lui va in bagno e io mi rilasso.
Ora sono abituato a schizzare in bocca. Samuele mi ha insegnato a farlo. Ammetto che mi piace un sacco.

Ho ricevuto un sms stamattina da Samuele, dice: A quando la prossima bevuta?
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