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Gay & Bisex

Nella sala di Sandro 1


di Megaciccio
30.07.2015    |    12.873    |    4 9.4
"Ci capitò di andare a prendere qualcosa insieme la sera durante la settima per fare due chiacchiere da soli o al cinema a vedere qualche film che agli altri..."
Ci si conosceva da un po'.
Cambi di giri, nuove conoscenze, ma ad un tratto iniziammo ad incontrarci regolarmente con la stessa compagnia e la nostra amicizia crebbe.
Mi trovavo molto bene con lui, stessi hobby e passioni, una certa dose di simpatia, i miei incontri casuali con Sandro si fecero da fortuiti a cercati.
Se prima ci ritrovavamo a bere qualcosa al pub con gli amici comuni, ora eravamo noi a ad organizzarci per uscire e poi contattare gli altri.
Al tempo ero single dopo aver lasciato l'ennesima ragazza che non sopportavo più, con cui mi ero messo solo per passare un po' di tempo e fare un po' di sesso, e sinceramente ero contento così. Avere tempo da dedicare a me, senza dovermi stressare per i capricci di qualche stronza era quello che mi ci voleva e per il resto potevo benissimo arrangiarmi "a mano"....
Quindi la mia frequentazione con Sandro si intensificò. Ci capitò di andare a prendere qualcosa insieme la sera durante la settima per fare due chiacchiere da soli o al cinema a vedere qualche film che agli altri nostri amici non interessava. Si scherzava, si discuteva del futile e del serio, ci si faceva confidenze.
Poi un giorno mi invitò da lui.
Ero già stato a casa sua, per serate tra amici a vedere un film, a giocare a carte e anche per capodanno, quando ero stato ad aiutarlo a preparare e mi ero trattenuto fino alle 6 del mattino per sistemare il casino lasciato dagli altri; solo io e lui, da buoni amici, e andando via ci eravamo abbracciati calorosamente, forse per scambiarci gli ennesimi auguri di buon anno o per ringraziarmi.
"I miei sono fuori, sono solo da una settimana e mi so o un po' stancato. Perché sabato non vieni da me? Pranziamo con una pizza e passiamo la giornata a giocare ai videogiochi. Poi la sera sentiamo gli altri e usciamo!"
Mi era sembrata un'ottima idea. Sandro non aveva una console o un computer ma una postazione multimediale a tutti gli effetti, dotata di tutti gli optional. Dissi subito di si!!!!
Passammo il pomeriggio tra uno sparatutto e un simulatore d'auto, tra una console ed il PC.
"Hai un impianto audio pazzesco!!!! Sembra di stare a bordo pista!!!"
"Sì, sì. Pensa che una volta il vicino stava per chiamare la polizia perché pensava che ci stessimo sparando sul serio!!!"
Ridemmo calorosamente.
"Ti svelerò un segreto: tra l'impianto audio e la TV enorme devi vedere come rendono i porno!!!! Sembra di stare in un bordello!!!!"
E giù un'alta risata.
"Guarda, ti faccio vedere"
Con poche e rapide pressioni sul suo telecomando universale cambiò la sorgente del teleschermo , raggiungendo non so quale hard-disk in remoto. Da una cartella nominata "materiale tesi" esplosero decine e decine di file video dai nomi ben espliciti.
"Quale vediamo?"
"Mah, non lo so, non so se è il caso". Ero abbastanza imbarazzato, ma anche eccitato. Sono sempre stato un appassionato "del genere", ma anche abbastanza vergognoso e timido e certe visioni le avevo condotte solo in solitudine.
"Ma come no" ribatte Sandro, "questo, questo è tra i miei preferiti!!" E così dicendo avviò un file di cui non feci neanche in tempo a leggere il titolo.
Mandò subito il filmato in avanti per saltare i convenevoli e la scena riprese con una biondina supertettona che spompinava a turno due cazzi enormi di cui uno di colore.
La mia attenzioni venne presto rapita dal video che guardavo vogliosamente, mentre i due manzi utilizzavano la pornostar in tutti i suoi orifizi per il loro piacere. Bocca, figa e culo, nulla era lasciato libero.
"Ecco, questa è la parte che mi fa arrapare di più!!!" esclamò mentre i due pompavano a tutta forza gli orifizi della protagonista che gemeva e mugolava presa in una frenetica doppia penetrazione.
L'impianto Dolby riportava i gemiti in stereofonia, circondandoci con le sue vibrazioni. Lo schermo da 60 pollici riproduceva il primissimo piano della fica e del culo dilatati da due enormi piselli che si muovevano forsennatamente dentro e fuori.
Ero ipnotizzato, ma anche eccitato. Il pisello mi scoppiava nei pantaloni e iniziava a farmi male.
"Bella scena, mi fa sempre arrapare tantissimo!!! Vedere quei due cazzi che pompato il culo di quella tipa me lo fa sempre venire duro!!! Lei muove il bacino su e giù per prenderli il più possibile, e loro hanno due cazzi fantastici: lunghi e larghi, con due coglioni che sballottano su e giù come palle da basket!!!!!!"
Effettivamente la scena era ben girata, e con ottimi protagonisti!!! Mi era sempre piaciuta la passera, ma devo ammettere che più di una volta, guardando certi filmati, ero rimasto turbato da alcuni uomini e dalle dimensioni della loro "attrezzatura" chiedendomi come sarebbe stato poter toccare certe dotazioni.
A casa di Sandro il riscaldamento era sempre molto alto e tutta la famiglia era abituata a vestire come all'equatore anche in pieno inverno. Quel giorno lui indossava una maglietta ed una tuta molto leggera. Anche Sandro era molto eccitato e la forma che il suo cazzo imprimeva sui pantaloni della tuta non lasciava nulla all'immaginazione. Forse sotto portava dei boxer, o forse non indossava nulla, ma un cazzo evidentemente libero di agitarsi a piacere, dalle discrete dimensioni e con una generosa cappella, tendeva come un arco i suoi pantaloni mettendo in risalto anche le sue palle che, dovendo cedere tessuto all'asta sovrastante, venivano schiacciate delineando le loro forme.
Distratto dai suoi commenti mi accorsi della vistosa sporgenza, soffermandovi il mio sguardo per qualche istante , un po' stupito, un po' imbarazzato e un po' curioso.
Come allungai la mano sul mio pacco per aggiustarmi l'uccello, che ormai premeva contro la stoffa dei jeans provocandomi un po' di dolore, Sandro esclamò "si, dai facciamoci una bella sega!!!!!"
Così vestito, in pochi secondi si denudò. Si abbassò prima i pantaloni, scoprendo un pisello lungo e rigido, scalpellato fino alla base del glande e circondato da un piccolo boschetto castano, poi si tolse anche la maglietta, per completare l'opera, scoprendo il suo piacevole fisico che avevo già visto durante una gita al mare.
E così, come mamma lo aveva fatto, si rimise a sedere sul divano, impugnando il suo attrezzo e muovendo la mano lentamente.
Ero nel panico, non sapevo che fare. La situazione stava degenerato velocemente prendendomi alla sprovvista.
Nel frattempo la scena sul grande schermo mutava. Se il godimento dei protagonisti continuava a colpirci incessantemente attraverso le casse, le immagini parlavano di un cazzo nero che sfondava il culo della bionda con ritmo serrato, merito della notevole muscolatura dell'uomo di colore, mentre il suo compagno bianco si avvaleva dei servizi della sua bocca per godere, schizzandole il volto di sperma .
Io cercavo di restare concentrato sulla scena ma non potevo ignorare Sandro che con il suo batacchio era intento a masturbarsi vistosamente al mio fianco. Avevo visto altri cazzi in vita mia, certamente, ma mai così da vicino e mai in erezione! Mi sentivo andare a fuoco, non sapevo cosa fare e, soprattutto, cosa guardare. Quella cappella rossa mi attirava e lui si segava facendo dondolare i coglioni con un ritmo ipnotizzante.
"Ma che fai, non te lo tiri fuori?? Che aspetti?? A me non manca tanto!!!"
La voce di Sandro mi ridestò da questo incontro di tennis che stavo seguendo tra la TV ed il suo pisello.
"Ma...no...non ne ho voglia...." dissi forse con poca convinzione
"Ma come non ne hai voglia. Tra poco ti scoppiano i pantaloni!!!! Dai!!! Non mi dire che ti vergogni!!! Lo sai che chi viene da solo diventa cieco!!! Non vorrai farmi portare gli occhiali vita!!! Ah, ah, ah!!!!"
Ero fregato, mi vergognano un casino, ma non potevo fare la figura del bamboccio con mio il mio amico. Mi abbassai i pantaloni e anche la mia erezione venne fuori, finalmente libera dalle costrizioni dello slip e, devo dire, con non poca liberazione e soddisfazione..
"Visto hai un pisello anche tu, come metà del pianeta" mi canzonò Sandro allegramente "e sembra che tu non sia messo neanche tanto male!!!" continuò con un ghigno. "Dai siediti e sta attento a non sporcarmi il divano, sborra per terra"
Tanta franchezza e disinvoltura mi misero a mio agio. Mi sedetti e continuai a guardare il film.
C'era stato un nuovo mutamento nelle immagini nel frattempo. Preso del nostro scambio di battute non mi ero accorto che era avvenuto un cambio di ruoli. Ora il nero superdotato stava inculando selvaggiamente il manzo bianco che saliva e scendeva forsennatamente a smorzacandela su quel palo scuro.
Io rimasi un po' basito. Vedendo la mia espressione Sandro disse con tristezza :"si, purtroppo è un film bisessuale, per questo salto le prime scene e mi concentro sulla parte che mi eccita di più!!"
"Ma è per recchioni!!!" esclamò io.
"Dai, non per recchioni, per quelli a cui piace prendere un po' di tutto!!!
E poi guarda, lui lo prende proprio bene. Saltella su quel cazzone come una professionista e ha due chiappette più sode di lei"
Non potei negare e continuammo a guardare il filmato menandoci la fava.
Ad un certo punto Sandro mi dice "dai, vieni più in qua e masturbiamoci "
"Ma lo stiamo già facendo" gli ribatto.
Lui, come nulla fosse, allungò la sua mano sul mio pisello sostituendola alla mia e con quella libera portò la mia sul suo facendomelo stringere.
Non so cosa mi passasse per la testa.
Non so cosa volessi o cosa mi aspettassi.
Ma rimasi lì impietrito, con il suo cazzo duro chiuso nella mia mano e lui che con la sua andava lentamente su e giù sul mio pisello teso all'inverosimile.
Stavo toccando il pisello ad un altro uomo e anche bello duro! E la cosa mi piaceva anche!! Ma non sapevo che fare e rimasi fermo e immobile, godendomi la sapiente maestria di Sandro che, in maniera evidente, sapeva giocare a questo gioco molto meglio di tutte le ex che mi ero scopato in passato.
La sua mano mi affermava saldamente muovendosi su e giù, poi mi lasciava per accarezzare l'asta per tutta la sua lunghezza, poi mi solleticava la cappella, che iniziava a far uscire abbondanti perle di precum che lui utilizzava per lubrificare le sapienti seghe, poi affondava tra i peli del mio pube per bloccarmi il cazzo dalla base e farlo vibrare nell'aria come una lancia o mi affermava le palle strizzandole e tirandole.
Sapeva giocare con il mio corpo come nessuna, e nemmeno io, era mai stata capace di fare. E mi piaceva. Anzi di più: godevo!! E più godevo più speravo che non si fermasse mai e che quella mano avrebbe continuato a giocare per sempre con il mio cazzo.
E io restavo lì, con il suo cazzone serrato in mano, cogliendo i frutti delle sue abilità, fino a quando, non so come, trovai la forza e dissi con un sussurro di voce, "non c'è la faccio più, sto per venire"
Lui si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "no, aspetta un attimo, resisti un altro po'. E poi così sporchi dappertutto."
Sì chinò su di me e appoggiò le sue labbra sul mio cazzo. leccò via con gusto tutto il liquido seminale che stavo emettendo e in un istante ingoiò tutta la mia verga nella sua bocca. Andò avanti con movimenti regolari, su e giù, per alcuni minuti, insalivando tutta l'asta. Sentivo il calore della sua bocca e mi faceva impazzire. Guidavo i suoi movimenti dolcemente quando iniziò a muoversi più velocemente, accarezzandogli la testa.
Pompava e succhiava con passione e potenza. Si infilava tutto il mio pisello duro in gola e poi lo tirava fuori. Mi succhiava le palle, me le leccava, poi tornava sulla cappella che ciucciava come un lecca-lecca. Stavo provando nuovi livelli di piacere, come se fosse stato il primo pompino della mia vita.
"Non c'è la faccio più. Non c'è la faccio più!!! Vengo vengo vengo VENGO!!!!!
E godei, godei come mai avevo goduto prima. Con la mia mano affondata tra i suoi capelli e le mie palle che sbattevano sul suo volto.
Sborrrai tantissimo, in un orgasmo che mi fece vibrare dai coglioni su per la spina dorsale e fino alla testa. Ma non vidi mai il frutto del mio godimento che finì direttamente nella gola del mio nuovo amante.


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