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Gay & Bisex

Nella sala di Sandro 4


di Megaciccio
03.08.2015    |    7.938    |    2 9.7
"Per me quella strada era già terminata..."
Restai lì ad ascoltare a bocca aperta la storia di Sandro. Sbigottito e curioso "mi stai prendendo in giro!" dissi.
"No, ti giuro che è tutto vero!!! Puoi anche chiedere a Davide. Porco e disinibito com'è non si farà certo remore a raccontarti tutto. E poi posso mostrarti le prove di quanto è successo dopo, perché la storia non finisce certo così...."
Tornato a casa mi spalmati subito un bel po' di crema sul mio povero ano che sentivo tutto dilatato e infiammato. Mi ero già sfiorato in certe zone in passato, per capire cosa si provava, ma quella volta, con le porte spalancate, mi spinsi ben oltre l'orifizio aiutato dal lavoro da poco completato da Davide e dall'idratante che offriva una buona lubrificazione. Scoprii che mi piaceva esplorare quel pertugio che ora stuzzico regolarmente e il mio cazzo me ne dava conferma irrigidendosi velocemente. Ripetei l'operazione la sera prima di andare a letto e il giorno successivo appena alzato e a metà mattinata, con la paura e la speranza che Davide tenesse fede a quanto dichiarato il giorno prima. Non riuscii a studiare quasi per nulla, bloccato dal pensiero di quello che sarebbe successo, con le budella che si contorcevano dallo spasimo e dalla voglia. Ero tutto un fremito: volevo provare a prendere un vero cazzo nel culo, ma il calibro di quel siluro mi metteva in agitazione.
Poco prima di pranzo suonarono alla porta, era Davide. Mi aspettavo che entrasse irrompendo nell'appartamento ma restò sull'uscio .
"Ti aspettavo più tardi" gli dissi.
"Sì, infatti vengo dopo, ora ho da fare. Sono passato solo per portarti questo. Tu non ci avrai certamente pensato." E mi porse una pompetta piena di liquido "usalo prima del nostro appuntamento: odio sporcarmi di merda" e se ne andò, lasciandomi come un ebete con un clistere in mano.
Rientrai a casa, non sapendo se ridere o fuggire, e organizzai il resto della giornata facendo anche quanto mi era stato appena chiesto.
Arrivata l'ora fissata bussarono alla porta e questa volta Davide entrò, senza neanche aspettare di essere invitato.
Portava una busta con sé, annodata per essere certo che non si aprisse e mi disse "sei ancora vestito? Dai, spogliati che non ho tutto il giorno."
Lo guidai verso la mia camera ma, mentre si liberava dei vestiti disse " no, mettiamoci in sala, mi piace di più. Prendi solo dei fazzoletti o un asciugamano, ci serviranno"
Anche in questo dovetti accontentarlo.
Quando tornai nella sala era già nudo, in piedi mentre si menava il cazzo con una mano, mentre con l'altra si accarezzava le palle.
Era bellissimo: i capelli neri corti e crespi, leggermente brizzolati sui lati, la barba incolta che gli disegnava le labbra, il pelo che lo ricopriva folto dal petto in giù, tranne sul pube dove lo teneva più curato, certamente per aiutarlo nei suoi hobby, mettendo in risalto cazzo e coglioni. La pancetta appena accennata, che mi piace tanto in un uomo della sua età, le gambe forti e muscolose. Era il prototipo dell'uomo perfetto e la mia voglia già cresceva.
"Hai fatto tutto quello che ti ho detto " chiese
Annuii "si, la crema diverse volte ed il clistere dopo pranzo."
"Perfetto, dai che oggi ci divertiamo e ti faccio godere, zoccola. Dai, inizia a succhiarmelo "
Mi inginocchiai davanti a lui e spalancai la bocca. Già non al massimo dell'erezione prendere quel pisello enorme non era facile. Cercavo di capire come meglio operare ma lui non mi diede modo e, afferrandomi la testa con le sue mani che sembravano presse idrauliche, iniziò a spingere più forte che poteva. Lui gemeva mentre io mi sentivo soffocare sotto i martellamenti continui di quel cazzo che non smetteva di crescere. E più cresceva, meno riuscivo a tenerne in bocca.
"Forza Sandro, che ti ho detto ieri? Devi imparare a fare i pompini, forza, non mi fare incazzare, succhia questa minchia, falla scivolare dentro, dai!" Davide continuava a spingere verso il fondo della mia bocca ma io non capivo dove volesse andare. Per me quella strada era già terminata.
"Ok, non vuoi capire. Allora proviamo così. " Uscì dalla mia bocca e mi indico il divano. Io mi misi a sedere, ma lui mi apostrofo "no, no, non ti sedere, girati." Di schiena?" Chiesi io pensando che fosse arrivato il momento.
"Ma no, sottosopra "
Non capivo cosa dovessi fare, così Davide mi afferrò per le gambe e mi rigirò, senza nessun a difficoltà, posizionandomi con le gambe verso l'alto e la testa sulla seduta del divano, appena sporgente rispetto al cuscino.
"Ecco, così viene più naturale seguire la curva dell'esofago. Vedrai, ora entrerà che è una meraviglia " e in men che non si dica mi fu sopra, a cavallo della mia testa, indirizzando il suo siluro nuovamente nella mia bocca.
Potevo ammirarlo da una nuova prospettiva e mi ritrovai i suoi coglioni sodi e gonfi davanti agli occhi. Davide ricomincio a scoparmi la bocca, spingendo sempre di più , avvantaggiato da quella posizione con cui poteva utilizzare tutta la sua mole per fare forza e finalmente, dopo alcuni tentativi, sfondò il muro della mia gola, sprofondandomi nell'esofago.
Come vedi è stato molto meno delicato di me" mi disse
Io non potei contestare, ma annuii e risposi "si, va avanti"
"Sentivo quel cilindro enorme nella mia gola. Soffocavo, non riuscivo a respirare. E in più avevo continui conati di vomito. Gli occhi mi lacrimavano, pensavo che sarei morto così, senza poter respirare, soffocato da un cazzo sul divano di casa mia.
Davide se ne fregava della mia situazione, continuava a ripetere ad alta voce "Siiii, oh, si!!!! Lo ingoi come una professionista!!!! Vedi che non era difficile. Sei un ottimo pompinaro!!!!"
Per fortuna ogni tre o quattro affondi usciva, permettendomi di respirare.
Ad un certo punto, mentre continuava a fottere la mia gola come fosse la fica slabbrata di una prostituta, continuando a tenermi in quella posizione, mi afferrò entrambe le caviglie, mi divaricò le gambe e cominciò da prima a sputare sul mio buchetto, poi a leccarlo direttamente con la lingua.
Oh Fabrizio, devi sentire com'è fantastico farsi leccarsi il buco del culo!! Non esistono sensazioni simili. La lingua umida che si appoggia sulla mucosa anale. ...sono un'accoppiata perfetta!!
Comunque, non mi aspettavo una cosa simile da uno come Davide, ma si prodigò molto nella cosa e supposi che gli piacesse; mi leccava il buchino con lappate piene, penetrandolo ogni tanto con la punta della lingua. Io mi godevo il trattamento, tra un soffocotto e l'altro.
Sempre senza fermarsi, il mio scopatore furioso, aprì il sacchetto che si era portato da casa e ne tirò fuori qualcosa di freddo che mi sparse tra le chiappe. Suppongo fosse del lubrificante, ma non riuscii a vederlo, mentre vidi perfettamente quello che prese subito dopo, dato che me lo mostrò. Era un vibratore, che puntò subito sul mio sedere spingendolo dentro il più possibile.
Dopo le sue dita, e le mie, era la prima cosa che violava il mio povero sfintere e mi sembrò di una lunghezza infinita.
Ricapitolando, ero sistemato sottosopra sul divano, con il cazzo di Davide piantato in gola ed un vibratore nel culo, che probabilmente svettava come la bandiera americana sulla luna, e la cosa mi arrapava, mi dava l'idea di laido e porco. Nei rari momenti in cui mi era permesso respirare vedevo il mio pisello duro e rigido roteare nell'aria, rilasciando notevoli filamenti di liquido seminale.
Davide continuava a genere mentre mi fotteva la gola ed il sedere "sei un pompinaro " mi diceva "una troia fantastica. E come ti piace che ti dilato il culo con il vibratore di mia moglie, vero??? Dai, ciucciami il cazzo di più ". Il tutto mentre le sue palle continuavano a sbattere contro il mio naso e la mia fronte..
Poi, mentre stava tenendo il suo uccello bloccato tra le mie tonsille, estrasse il vibratore dal culo e subito dopo si stacco da me.
"Forza, è arrivato il momento, altrimenti ti vengo in bocca anche oggi, e non è questo che prevede il programma. Dai, girati, mettiti a pecora e allargati le chiappe che ti faccio godere come una cagna ululante."
Mi misi in posizione, preparandomi al peggio e sperando che i trattamenti subiti nelle ultime ventiquattro ore fossero serviti a prepararmi.
In ginocchio sul divano, col la testa appoggiata alla spalliera mentre mi tenevo il sedere largo con le mani, attendevo il mio destino.
Davide puntò subito la sua cappella sulla mia rosellina, pronto a deflorarla, e cominciò a spingere con irruenza. Sentii subito il cazzo entrare e dilatarmi il retto. Il vibratore che aveva usato per dilatarmi era molto più piccolo della sua mazza!!! Sentii una fitta allucinante, un dolore pervadere il bacino senza poter far nulla per alleviarlo.
"Esci, esci" iniziai a dire implorando " per favore mi fa malissimo! !!!"
Davide incurante restava piantato nel mio culo. "Devi abituati alle dimensioni, aspetta. Rilassa il culo, altrimenti non riesco a finire di passare!"
Anzi, dopo pochi secondi ricominciò a spingere ancora più forte. Il dolore aumentava. Io mi ero irrigidito e non riuscivo a rilassare un bel niente.
"Ti prego toglilo, toglilo subito, mi fa male!!!"
"Io non tolgo proprio un cazzo. Voglio scopare e adesso ti inculo." Disse quasi urlando "e smettila di fare la donnicciola! !!! Che vuoi che sia un po' di fava in culo!!! Sai a quanti l'ho già messo?? Basta a fare storie"
Davide stava perdendo la pazienza, ma io stavo soffrendo troppo. Cercai di divincolarmi e finalmente il suo enorme pisello uscì dal mio ano, dandomi un po' di sollievo.
La mia mossa però fece spazientire definitivamente Davide e pensai che per me fosse finita.
"Adesso basta!!" Disse urlando "abbiamo deciso che oggi ti avrei messo il cazzo nel culo e ora ti fai inculare, capito!!!!"
Aveva perso la ragione, il viso panazzo.
Con un rapido gesto mi passo il suo braccio muscoloso sotto la pancia e mi sollevò in aria, roteandomi come fossi un bambino di un anno e appoggiandomi sulla sua spalla, mentre con l' altra mano afferrò il lubrificante. Si girò e mi sbattè sul tavolo a pancia in sotto, con l'enorme palmo della sua mano che faceva forza sui miei lombari, un po' per tenermi bloccato e un po' per costringermi a sollevare il sedere e mettere in mostra il mio buco dolorante.
Stappò con i denti il tubo del lubrificante, ne versò abbondantemente tra le mie chiappe, un po' a caso, e poi tornò a puntare il suo cannone verso il mio retto.
Io ero spaventatissimo. Iniziavo veramente e temere che non sarei uscito vivo da quella situazione. Lo pregavo, lo imploravo di smetterla, di non farmi male, che avremmo trovato un'altra soluzione "dai Davide, non è un problema, te lo prendo in bocca, ti faccio sborrare nella mia gola e lo ingoio tutto giuro, ma non farmi male!!!"
Davide non mi ascoltava più. Proseguiva per il suo obiettivo senza badare ad altro. Poggiò nuovamente la cappella sul mio buchetto e spinse. Nuovamente il dolore lancinante mi mozzò il fiato, poi inizia ad urlare.
Davide si fece su di me e si sdraio sul mio corpo con la sua mole mastodontica, molto più imponente della mia e, mentre continuava a spingere il cazzo dentro me, mi afferrò la testa con una mano e mi tapó la bocca con l'altra.
Ormai ero suo, non c'era nulla che potessi fare. Era troppo grosso perché potessi liberarmi, e la sua verga continuava a spingere più profondamente nel mio intestino.
Ad un certo punto, non so se grazie al lubrificante o al mio ano che veniva sfondato, sentii la cappella calda di Davide che mi deflorava completamente. Il mio anello di carne aprirsi sotto la pressione incessante delle spinte del suo bacino e far passare centimetro dopo centimetro quel cazzo infinito, fino a quando non sentii le sue palle sbattere contro le mie. Come si rese conto di aver raggiunto il suo obiettivo, Davide iniziò a scoparmi violentemente. Sentivo il cazzo uscire ed entrare ripetutamente e violentemente trafigendomi tutti gli sfinteri contro cui sfregata a causa delle sue dimensioni.
Il culo mi faceva male e bruciava, ma contemporaneamente mi piaceva ed il mio cazzo, che si era smosciato nel momento del trambusto, mi era tornato durissimo e mi faceva male, così come era schiacciato sotto di me contro il tavolo duro.
Il dolore diventava sempre più piacere e Davide si accorse che i miei urli si erano trasformati in rantoli di godimento. Mi lasciò la bocca e si rimise in piedi. Mi tenne steso sul tavolo ma mi trascinò verso di sé, continuando ad incularmi. I suoi movimenti erano sempre completi, affondando ed estraendo completamente il cazzo dal mio culo. Sentivo al sua cappella che mi allargava l'ano ad ogni paesaggio e la cosa mi faceva godere in maniera particolare. Alternava affondi veloci ad altri lenti. Movimenti perpendicolari ad altri rotatori, che mi stimolavano le terminazioni nervose del retto.
Devo ammetterlo: è uno stronzo e mi ha fatto un male boia, ma si stava facendo perdonare con le sue doti di scopatore, facendomi godere come mai.
"Ti piace adesso puttana? Ti faccio godere?? Sei una zoccola come tutti gli altri!! Prima tante storie, ma come avete il cazzo in culo non fate altro che genere di piacere!! Che culo caldo e stretto che hai, è proprio bello!!! Sento che mi farai sborrare tantissimo "
Mi trattava come una troia, mi stava usando, ma stavo godendo e la cosa non mi interessava.
Poi mi afferrò con forza per i fianchi e cominciò a dare colpi più potenti e ritmati. Sentivo la mia prostata sobbalzare ad ogni nuovo colpo, come fosse un palla da biliardo colpita dalla sua stecca.
Il dolore iniziò a farsi risentire, ma l'estasi della scopata era superiore.
Gemevo e godevo, il precum fuoriusciva dalla mia uretra bagnando tutto il tavolo e appiccicandomi ad esso. Sentivo che stavo per venire, senza neanche toccarmi l'uccello.
In preda alla'estasi dell'arrapamento iniziai anche ad incitarlo. "Sì Davide, scopami, trapanami con quel cazzo, di più, di più!!!! È fantastico, mi fai godere, mi fai godere!!!!"
Davide mi afferrò per le spalle per cercare di penetranti più a fondo, e sentivo i miei glutei tremare ad ogni rinculo; io cercavo di allungare le braccia per afferrargli le chiappe e tenerlo più dentro di me.
Per un momento la nostra galoppata fu in sincronismo perfetto.
Poi lui accentuò il ritmo, mi diede degli affondi da lasciarmi senza fiato e mugolando esclamò "vengo, vengo, ti riempio il culo di sborra brutto recchione!!!!" Ed iniziò ad eiaculare violentemente, con violenti spasmi. Io, sotto quella salva di colpi, restavo senza fiato, neanche per gemere, ma il continuo martellare sulla mia prostata mi fece esplodere a mia volta in un violento orgasmo che mi fece tremare tutto sconquassandomi dal piacere. Sentivo da un lato lo sperma uscire dal mio cazzo, e dall'altro quello di Davide che, avendo saturato il mio intestino, non poteva far altro che fuoriuscire copiosamente dal culo, riversandosi caldo prima sui mie testicoli e poi sul tavolo.
Davide continuò a muoversi dentro di me, fino a quando il cazzo non gli si smosció, mentre io sfinito da quella scopata non riuscivo neanche a raccogliere le idee.
Quando pensò di aver concluso i propri comodi Davide uscì da me e mi disse "bene, da oggi puoi dire di essere un finocchio completo " con una risata.
Si rivestimento e mi disse "mi raccomando pulisci tutto, se no tua madre quando torna si incazza" e se ne andò, mentre io ero ancora intento nel cercare di alzarmi dal tavolo"
Ascoltai tutta la sua storia, con un misto di eccitazione ed incredulità "certo, certo, e dove l'hai letta questa storiella??? Dopo un trattamento del genere saresti dovuto restare traumatizzato a vita, e invece ancora vai rimorchiando?? Non ti credo" dissi beffardo.
Sandro rispose sicuro "a parte che mi basterebbe chiamare Davide per mostrarti le sue dimensioni e avere la conferma della storia, devo ammettere che non fu tutto piacevole. Ma in conclusione godei tantissimo, cosa che mi spinse a provare nuovamente, sia con Davide, ma prima con altri, dalle dimensioni più contenute...
Inoltre, ricordi che ti avevo detto che avrei potuto mostrarti le prove? Bene, guarda lì, le avevi mai notate quelle??" E così dicendo scostò il tavolo dal muro a cui era appogiato, mostrandomi delle evidenti scoppature orizzontali nell'intonaco , proprio dove il tavolo andava a toccarsi con la muratura
"Sono lì da quando Davide mi ha scopato la prima volta. Le ha causate lui dato che sbattendomi non ha fatto che sbattere anche il tavolo avanti ed indietro contro il muro. I miei credono ancora che abbia dato una sorta di festa/rave party mentre non c'erano. E il bello è che quel pezzo di merda di Davide, quando gli hanno chiesto se avesse sentito strani rumori dal nostro appartamento durante la loro assenza gli ha detto che aveva sentito un sacco di casino e che sicuramente me l'ero spassato alla grande!!! Hai capito che stronzo!!!! Per fortuna ho almeno passato l'esame che stavo preparando!" Aggiunse soddisfatto " così ho passato l'esame scritto, orale e anche anale!!!!
"Allora, che ne pensi della mia prima volta Fabrizio???"
"E che ti devo dire Sandro " risposi "che la tua storia mi ha eccitato e ho il cazzo che mi sta per scoppiare...."
"Beh, ma questo non è un problema" mi rispose allungando una mano sul cavallo dei mie pantaloni "se vuoi per questo posso darti una mano io"
Accettai volentieri il suo aiuto, e feci un nuovo passo verso la mia nuova sessualità


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