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Gay & Bisex

Ottobre al lago


di ArtPassion
10.06.2013    |    11.983    |    6 9.0
"E’ gentile nei modi: mi dice che domani andrà a Venezia e che questa è l’unica sera in cui è libero..."
La noia era terribile. Quei giorni di ottobre sul lago non facevano altro che demoralizzarmi. Decisi quindi di accendere l'app di incontri che ho sul telefonino, il paese in cui ero è talmente sfigato che figurati se trovo qualcuno.
Stranamente però qualcuno appare a meno di 1km, mi sembra impossibile. Provo ad interagire con lui, mi dice di essere inglese, 20enne, in vacanza in Italia con i suoi genitori. Risiede per qualche giorno in un albergo nella piazza del paese poco lontano da casa mia.
Iniziamo a fare due parole,sappiamo benissimo che lo scopo di entrambi è finire da qualche parte a scopare. Mi manda le foto del suo arnese: non male penso mentre gli invio quella del mio sedere. Decidiamo di incontrarci.
Corro in bagno a lavarmi, una doccia veloce e mi preparo ad uscire. Ai miei movimenti mio padre mi chiede:
“Dove vai?” rispondo tranquillamente “Vedo al bar un’amica” ed esco di casa.
Durante il tragitto rimango in contatto con il ragazzo inglese, non ho il suo numero, ma l’applicazione ci consente di incontrarci.
Eccolo, lo riconosco: biondino, alto quasi 1.85 suppongo, piuttosto massiccio. Mi saluta sorridendo e ci avviciniamo. Dovevamo trovare un posto adatto per appartarci. Non è difficile in un paesino sul lago i primi giorni di ottobre quando il turismo è ormai finito e quando la gente rimane chiusa in casa al caldo.
Sfoggio il mio inglese, dice che non è male come dico. E’ gentile nei modi: mi dice che domani andrà a Venezia e che questa è l’unica sera in cui è libero. Decido, facendo due chiacchiere, di andare sulla spiaggia dietro ad una chiesa .
Ci sediamo sugli scogli e continuiamo a parlare tranquillamente. La brezza che saliva dal lago rendeva l’atmosfera particolare.
Si avvicina a me, mi accarezza la guancia e si allunga per baciarmi. Il bacio comincia lento, solo labbra contro labbra poi lentamente la passione aumenta e le lingua cominciano ad intrecciarsi tra di loro. La passione ci travolge, le mani vanno da tutte le parti: le mie cercano il suo cazzo, le sue il mio sedere.
Decido di fare la prima mossa…inserisco le mani nei pantaloni della tuta e inizio a masturbarlo da sotto i pantaloni. Ha dei sussulti di piacere mentre con un dito comincia a stuzzicarmi il buchetto.
Gli calo i pantaloni, mi appare così l’arnese circonciso. Mi piace anche alla vista e mi ci fiondo femelico. Comincio a baciarlo in punta, poi con la lingua scendo a leccargli tutta l’asta, sotto, poi ai lati. Le sue mani sono tra i miei capelli che mi incita: C’mon suck it.
Non me lo faccio ripetere due volte e lo prendo in bocca. Comincio a succhiarlo avidamente, quanto mi piace penso mentre contnuo il mio lavoretto. Lui è in piedi e io sono seduto sugli scogli, dietro di noi il lago comincia a muoversi.
Nessuno dei due sembra interessarsi al possibile arrivo di qualcuno, pensiamo solo al piacere reciproco. Mi indica di alzarmi e si inginocchia lui a succhiarmi il cazzo. Se lo infila in bocca lentamente, non è male anzi. Si fa scorrere il mio cazzo sulle guance, ci gioca con la lingua e poi se lo spinge più in fondo che può! Io gli tengo i capelli e detto il ritmo.
Lo faccio alzare, mi calo del tutto i pantaloni e decido di farmelo mettere nel culo così. Sarà stata l’eccitazione ma entra senza problemi. Ahhhn…comincia a fottermi lentamente. Mi piace sentire la sua verga nel culo. E’ bravo e mi piace come si muove. Yor ass is so tight, bitch.
Alle sue parole non posso che eccitarmi ancora di più, sentirlo dentro, che aumenta il ritmo dei colpi mi fa impazzire. Sto godendo.
Lo fermo, lo faccio uscire e sedere su uno scoglio. Mi guarda perplesso pensando sia un modo per dirgli di fermarsi invece mi ci siedo sopra. Adoro sentire il cazzo che mi entra sedendomi. Scopiamo ancora un po’, non voglio mi venga dentro. Poco prima dell’orgasmo lo faccio uscire ci mettiamo vicini e ci seghiamo a vicenda. Finito di divertirci lo riaccompagno in albergo e gli dico che rimarremo in contatto. Mi dice il nome per aggiungerlo su fb, non l’ho mai aggiunto.
La nostra sborra finì nel lago.


P.S Non avevo mai scritto un racconto prima, siate clementi nei giudizi. E' una storia vera =)
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