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Gay & Bisex

Prime esperienze


di vogliosorn
30.12.2013    |    12.586    |    6 9.7
"Chi sarà? Il solito ciao, ma visto che era online rispondo subito..."
Il mal di testa che mi attanagliava da giorni stava lentamente passando, così quel sabato mattina la voglia di sesso stava prendendo il sopravvento. Caffè, un calmante giusto per non perdere l'abitudine, sigaretta e computer. Apro la pagina di A69 senza nessuna speranza e invece ecco lampeggiare 1 Messaggio. Chi sarà? Il solito ciao, ma visto che era online rispondo subito. Dall'altra parte un ragazzotto, prime esperienze, sposato, ma voglioso di esperienze bisex. Mi piace. Gli chiedo se è disponibile per un caffè senza impegno e in pochi minuti ci incontriamo. Arrivo e da lontano lo guardo, rallento un po in macchina e resto piacevolmente colpito. Moro, bel fisichetto, pantalone militare, mmm non poteva andarmi meglio. Pensavo di incontrare il solito furbastro che con la scusa di essere sposato cerca di accaparrare a più non posso. “Ciao. Scusa ho fatto un giro strano per comprare le sigarette e ho tardato un attimo”. Il suo sorriso mi ha fulminato e gli occhi scuri e brillanti mi guardavano con un velo di soggezione che quasi intimidivano me. Passeggiando nel parco scoprivo che era veramente alle prime esperienze e anche se per messaggi era stato molto spaldo e diretto, dal vivo era timido e impacciato. Era tremendamente sexy. Il pantalone militare gli disegnava un bel culetto tondo e alto, avevo proprio voglia di controllare dal vivo. Infoiato ma preoccupato di capire fin dove voleva arrivare, giocavo a sfiorarlo più o meno casualmente e a dirottare i discorsi su argomenti eccitanti. Non resistevo, dovevo appoggiare le mani su quelle belle chiappe tonde. Detto fatto, una meraviglia, piccole, sode, e ancora inviolate. “No non qui, ci possono vedere.” esclamò alla mia palpata, “andiamo a fare un giro in macchina”. Trovata una traversa poco lontano anche la sua voglia prese il sopravvento e in un battito di ciglia il mio cazzo è sparito in una bocca che doveva essere ancora ben allenata. Succhiava leccava e accidenti spesso i suoi denti mi facevano saltare come un folletto. Niente super bocchino. Era veramente vergine, da non credere. Gli stampo un bacio con due metri di lingua in bocca e decido di prendere la situazione in mano. Era arrivato il momento di dedicarmi al suo culetto. “Girati che ho voglia di leccartelo un pò”. Lo spettacolo era fenomenale. Due chiappe belle tonde ricoperte da una leggera peluria rese ancora più in evidenza dalla sua schiena incurvata e un buchetto rosa e palpitante che stava aspettando solo me. Ho iniziato a leccarlo lentamente, volevo assaporarmi i suoi fremiti i suoi gemiti e i suoi siiiii. La mia lingua lo stava mandando letteralmente in estasi, mi prendeva la testa e spingeva, mi chiedeva di continuare, inarcava la schiena per agevolarmi il compito e per godere meglio di quel lavoretto che stava mandando su di giri anche me. La strada era però leggermente troppo trafficata, bisognava trovare un luogo più tranquillo, meglio ricomporsi. Amareggiati entrambi per non essere riusciti ad andare oltre ci siamo dati appuntamento a casa mia qualche giorno dopo. Attesa ricompensata dalla travolgente voglia del neofita., Steso sul mio letto mi stava offrendo la sua verginità. In un magnifico 69 avevo a mia disposizione quel forellino che poco dopo avrei aperto a nuove sensazioni. E la posizione agevolava pure lui, stava succhiando il cazzo in maniera più disinvolta e meno distruttiva rispetto ai giorni prima e ogni volta che assestavo una bella slinguata eccolo riuscire ad ingoiarne un po' di più. Con le dita cercavo di aprire e lubrificare quel culo che non aspettava altro, mi incitava di continuare, con le sue mani mi serrava le dita e spingeva sempre più a fondo. Era pronto. Profilattico abbondante dose di lubrificante e via. Poca difficoltà, l'avevo ben preparato e la sua voglia faceva il resto. Era stupendo entrare lentamente dentro di lui, gli sguardi che mi lanciava erano di autentica goduria e il cazzo mi stava letteralmente scoppiando. Volevo guardarlo mentre prendeva il mia cazzo nel culo. Cambiata posizione con le sue gambe appoggiate sulle mie spalle ecco godermi il più bello spettacolo dopo il big bang. Riuscivo a controllare le spinte e ad aprirlo sempre di più, gemiti e mugolii ininterrotti aspettavano solo lo scorrere di litri di sborra. Soddisfatti i sensi e ripreso il respiro, mancava solo la fatidica domanda. “Ti và di rivederci?” “Certo che si” fù la sua risposta mentre tornava dal bagno. “Devo imparare bene a fare i bocchini”. Beata gioventù volenterosa
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