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Gay & Bisex

Quella volta...all'autogrill...


di derekpv
30.04.2013    |    35.634    |    18 9.7
""Un caffè, una brioches e una bottiglietta d'acqua grazie"..."
Ciò che sto per raccontarvi non è frutto di fantasia, ma un fatto realmente accaduto qualche mese fa, in una tiepida sera d'autunno, quando io, giovane ragazzo di provincia mi trovavo in autostrada di ritorno da una serata con amici in un bel locale della movida Milanese...
Sono le 2 di notte circa, infrasettimanale, martedì forse ... poco importa. Dopo aver fatto i bagordi con gli amici di sempre decido di tornare a casa e come al solito percorro i 20 km di autostrada che separano il mio paese dalla capitale lombarda. Sono assetato, la bocca è impastata, ho forse bevuto un po' troppo. C'è un bell' autogrill lungo la via, di quelli grandi con tutte le schifezze di questo mondo tra gli scaffali e un enorme parcheggio sul retro, forse è il caso che mi fermi...un po' d'acqua, una brioches, una sigaretta e una pisciatina sicuramente mi aiuteranno a ripigliarmi un po'. Posteggio la macchina e noto che il parcheggio per auto è praticamente vuoto ... quello dei camion sul retro è invece zeppo di autotreni, camioncini e auto, alcuni accesi, altri spenti. Penso a quanto si legge nel web e quanto dicono i giornali riguardo incontri piccanti in luoghi pubblici ... a quanto pare su internet non sparano solo stronzate, qualcosa di vero c'è! Non perdo tempo, la sete stà aumentando e quindi entro. L'autogrill è semivuoto. "Un caffè, una brioches e una bottiglietta d'acqua grazie" ... Passo in rassegna ogni scaffale alla ricerca di qualcosa di sfizioso, prendo i soliti biscotti, torno alla cassa, pago e mi dirigo verso i servizi. A quanto pare tutti i clienti erano li ... i cinque cessi sono tutti occupati, e dei quattro orinatoi a muro solo uno è libero, quello all'estrema sinistra. La testa gira un po', la pipì scappa forte quindi mi avvicino all'unico posto libero, slaccio i jenas e tiro fuori l'uccello... appoggio un braccio al muro per sorreggermi un po' dopo quella seratina pesante ed inizio a pisciare. Noto però che il signore a fianco a me allunga il collo nella mia direzione come se volesse sbirciare da sopra il pannello che separa gli orinatoi ... Lo guardo, lui sembra non far caso al mio sguardo, fissa il mio pene che piscia e nel frattempo noto che con la sua mano sta facendo movimenti molto chiari. Una vampata di calore mi sovrasta, non capisco che succede, probabilmente è eccitazione...si è proprio quella, perchè il mio uccello sta iniziando a pulsare più del solito. Ma la paura di esser visto supera l'eccitazione ... Quindi finisco il bisogno, scrollo, riallaccio i jeans e mi allontano ... ma sento gli occhi di tutti rivolti verso di me ... Lavo le mani ed esco di corsa. Cosa mi stava succedendo? Ho già visto altri cazzi, ho già avuto esperienze con uomini ... eppure ho avuto paura. Forse perchè una situazione così non mi era mai capitata, pensavo che certe cose si legessero solo nei racconti o si vedessero solo nei film porno ... invece era tutto reale. Quindi che faccio? Esco dall'autogrill, mi siedo sul marciapiede vicino alla mia auto parcheggiata e mi accendo una sigaretta. Prendo in mano il telefono e faccio una partita a candy crush. Qualcosa mi disturba ... dietro di me sento motori di tir, auto, fari che lampeggiano, portiere che si aprono e si chiudono, passi e parole .... che cazzo succede? Mi rialzo, mi giro, voglio vedere cosa accade. Come immaginavo un via vai sospetto di mezzi di trasporto e persone riempie di luci e ombre il parcheggio dei camion. Incuriosito mi incammino, fingendomi al telefono, verso i mezzi parcheggiati... Vedo un ragazzo scendere dal lato passeggero di un tir ... subito dopo quel tir avvia il motore e se ne va, lo stesso lo fa il ragazzo con la sua auto. Un brivido dentro di me sale dalla punta dei piedi fino in mezzo alle mie gambe, immaginando cosa potesse esser successo in quel camion. Metto via il telefono, accendo un'altra sigaretta e, colpa dell'alcool e dell'eccitazione, passeggio tra i camion spenti. Da uno di questi scende un uomo, sulla quarantina, alto almeno 1 metro e 90 cm, camicia a quadri, jeans strappati sulle ginocchia e scarpe antinfortunistiche. Fingo di non averlo visto, lui mi fissa, ma si allontana e si mette a pisciare in fondo al parcheggio. Torna verso il camion, mi passa a pochi metri di distanza, mi guarda di nuovo ... incrocio il suo sguardo, lui mi sorride, si appoggia al suo camion e accende una sigaretta, senza togliere il suo sguardo dal mio corpo. Mi fa cenno di avvicinarmi. Che faccio?! Fanculo la paura... mi avvicino. "Sei carino, molto, che ci fai qui tutto solo?", " Cerco di smaltire una sbronza prendendo un po' d'aria" rispondo io ... ed inizia una serie di allusioni che mi portano a capire che il camionista ha le idee ben chiare. A breve infatti arriva la richiesta che temevo..." Ti va di salire sul mio camion? Ho un letto abbastanza comodo" ... Accetto, ri-fanculo alla paura, la situazione mi stava eccitando troppo. Saliamo, tira le tendine per coprire tutti i vetri e mi fa sedere dietro i sedili, dove ha una sorta di letto per dormire. Non ero mai salito su un camion, non mi ero mai posto il problema di dove riposassero i camionisti durante le loro pause. Mi parla, di cosa non ve lo so dire, non lo ascoltavo, ero in fissa sulla sua mano che si massaggiava il pacco rigonfio sotto quei jeans, mentre l'altra mi accarezzava i capelli. Vengo distratto dalla sua mano che dai miei capelli passa al mio viso, fino ad arrivare alla bocca...spinge un pochino ed entra...inizio a leccare quell'indice che leggermente sa di piscio, lo succhio, piano, poi avidamente... alchè si avvicina e mi bacia, con foga, quasi volesse soffocarmi, la sua lingua è morbida, si incrocia con la mia, e la sua barba incolta mi graffia le guance...Sono eccitato, l'uccello non ci sta più nelle mutande. Mi toglie la giacca di pelle e la camicia, io gli slaccio i pantaloni e lo lascio in mutande. Il suo intimo è bianco, si intravede un cazzo duro che vuole uscire, ed una macchia bagnata al centro, forse piscio o liquido pre spermatico. Mi succhia i capezzoli... e io non resisto, voglio toccarlo. Gli abbasso le mutande ed esce un bell'uccello, misura nella media, nerboruto, circondato da peli ben fatti e curati. Inizio a masturbarlo, sembra piacergli perchè emette gemiti di piacere... Si sdraia, io a cavalcioni sopra, avvicino la mia bocca al suo cazzo ed inizio un lungo e passionale pompino ... Ha un odore di uomo, mi manda in estasi ... il mio animo da porcello fuoriesce fino all'ultima goccia. Lecco bene la cappella, stimolo il filetto con la lingua, lui sembra gradire particolarmente, mi chiama con appellativi eccitanti ... mi sento suo, completamente. Mi toglie i jeans insieme ai boxer, il mio cazzo è durissimo, e mentre lo sbocchino inizia a segarmelo velocelente... Sento un rumore molto chiaro, uno sputo, e due secondi dopo dal mio buco del culo cola la sua saliva. Inizia a leccare il mio orifizio, mentre io sopra di lui in posizione "69" continuo quel pompino che aumenta il desiderio di avere quel cazzo anche nel culo. Mi infila l'indice, lo stesso che gli ho succhiato prima, inizia a stimolarmi la prostata, mi piace da impazzire, ingoio tutto il suo cazzo in un colpo solo...e lui affonda un altro dito. Mi stacca dal su cazzo tirandomi per i capelli, mi da uno schiaffo in viso e mi dice " voglio scoparti, subito". Apre il vano oggetti e prende un preservativo. Se lo infila e mi mette a pancia il su, tenendomi le gambe e appogiandosele sulle sue spalle. Si sputa sulla mano, insaliva il mio buchetto e punta il suo uccello. Lo introduce, senza tanta cura... mi fa male, malissimo, mi manca l'aria, me lo sento in pancia. Ma a lui non frega nulla... Inizia a scoparmi...sempre più velocemente e avidamente...intanto mi strizza i capezzoli... Il dolore in pochi minuti si tramuta in piacere, sempre più grande. Mi sento una vacca, inizio ad uralre dal piacere, mentre affonda continui colpi al mio buco oramai completamente dilatato. Con una mano inizio a segarmi, ma lui prontamente la toglie, mi dice che è lui a decidere cosa devo fare... sono in balia di lui. Dopo qualche minuto mi gira, mi mette a pecorina...mi penetra ...ma che succede?! Qualcosa non mi torna...giro il capo e lo vedo seduto dietre di me a masturbarsi...e dentro di me ritrovo un dildo molto lungo. Da dove sia saltato fuori ancora non lo so. Sto godendo come una cagna. Lo guardo, si posiziona a pecorina con il culo rivolto verso il mio e si infila l'altra estremità del dildo. Non ci potevo credere. Queste cose accadono solo nei video porno. Invece stava succedendo a me. Godiamo tutti e due. Io mi sego, e lui fa lo stesso con il suo cazzo. Lo sento gemere sempre piu forte. Toglie il dildo da tutti e due gli orifizi, si siede e mi metto a cavalcioni sopra il suo cazzo. Mi scopa per minuti, a me sembravano interminabili, nel frattempo mi bacia con passione, poi mi morde i capezzoli, e con le mani mi sculaccia. Non ce la faccio più, devo venire... prendo il cazzo e dopo pochissimi secondi gli riempio l'addome di sborra. Lui la prende con la sua mano e me la sparge in faccia, in bocca, sui capelli. Io lecco le sue dita...ora voglio il suo seme. Mi toglie dal suo cazzo, mi fa sedere, si inginocchia da parte a me con il cazzo puntato verso la mia faccia ed inizia a segarsi. Sarà passato meno di un minuto, lui urla di piacere e caldi schizzi di sborra arrivano direttamente sulle mie labbra, nella mia bocca, sui miei occhi. Sono distrutto, completamente in estasi, lui pure. Si siede accanto a me e mi bacia teneramente... le nostre lingue si scambiano i nostri umori. Mi passa una salvietta per pulirmi, lui fa lo stesso. Mi rivesto e lo ringrazio per la bellissima esperienza. Mi chiede di lasciargli il mio numero di cellulare...stupidamente gliene lascio uno falso...tornassi indietro probabilmente gli avrei dato quello giusto. Ci salutiamo, scendo dal camion, due minuti e il tir si accende e parte... Quello che qualche momento prima immaginavo fosse successo a quel ragazzo, ora è capitato anche a me.
Ogni tanto passo ancora da quell'autogrill, ma non ho più trovato il coraggio di inoltrarmi in quel parcheggio ... Il ricordo di quell'esperienza è sufficiente per strapparmi un sorriso :)
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