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Gay & Bisex

Regalo di compleanno (1)


di crigio
25.10.2013    |    13.246    |    3 8.8
"Io comincio a sentire un gran caldo e ho il respiro affannato..."
“Amore! Domani sera, per festeggiare il tuo compleanno, andiamo in un nuovo locale. Viene anche Pino con noi”, mi propone Enrico.
“Sì, dai! E che locale è?”, gli chiedo.
“Sorpresa…”, mi risponde sibillino. Adoro le sorprese!

L’indomani passiamo a prendere la puttanella e ci dirigiamo verso la disco. Arrivati, vediamo un parcheggio enorme ed una struttura altrettanto grande.
“Mi dispiace che Knut non sia potuto venire”, dico a Pino.
“Eh… era impegnato… che vuoi…?”
All’interno, il locale è futuristico e tradizionale al tempo stesso. C’è una platea con dei tavolini e un palco con due grosse colonne ai lati e una nella parte posteriore. Prendiamo posto vicino alla scena e ordiniamo da bere.
Dopo un quarto d’ora parte la musica e lo spettacolo ha inizio. Del fumo avvolge il palcoscenico. Le luci girano all’impazzata e una voce maschile annuncia l’entrata di una belva feroce.
La colonna a sinistra comincia ad abbassarsi. In cima si vede una gabbia e qualcuno dentro. A mano a mano che scende, si distingue un energumeno che indossa solo una maschera da pantera ed un tanga di latex neri. Il performer accenna movenze feline: ringhia, graffia e balla sinuosamente. Dondola il bacino, anche di spalle, mettendo in mostra le sue natiche muscolose. Si struscia contro le grate, che in realtà sono degli elastici molto spessi e se ne infila uno nel solco, salendo e scendendo con le gambe.
Più lo guardo e più mi ricorda qualcuno… Mhm…
Mi volto verso Pino che mi guarda. Dal suo sorriso capisco tutto: quello è Knut!
Quando la colonna arriva a terra, il performer esce dalla gabbia scostando due elastici. Si mette carponi e gattona avvicinandosi alla platea, continuando a fare versi e movimenti ammiccanti. Tira fuori la lingua e si lecca le labbra come una gran porca. Poi si gira di spalle, si china in avanti e le sue chiappe si aprono mostrandoci il filo del tanga che copre a malapena il buco del culo.
D’improvviso, altro fumo e anche la colonna a destra comincia ad abbassarsi. In cima non c’è nessuna gabbia, ma solo un tipo nerboruto e possente, anche lui con una maschera da pantera sugli occhi e uno slip di latex. In mano tiene una frusta che di tanto in tanto fa schioccare nell’aria. Knut guarda il suo “domatore” fingendo preoccupazione e ringhiandogli contro. Quando anche la seconda colonna arriva a terra, l’energumeno che la sormonta avanza verso la sua preda continuando a fare fischiare la verga nell’aria. Si ferma davanti a Knut che, inginocchiato, si ritrova il pacco proprio ad un centimetro dal naso. Il domatore avvolge la frusta intorno al collo del tedesco e lo attira verso di sé. Knut tira fuori la lingua e, tenendola completamente aperta, la fa scorrere sullo slip insalivandolo abbondantemente. Con una mano palpa e strizza il pacco ed inarca la schiena per mettere ben in mostra le sue terga.
Il pubblico è in visibilio: urla, fischi e frasi sconce indirizzate al nostro amico riecheggiano nel locale. Knut afferra l’elastico superiore degli slip dell’energumeno e intanto gli lecca gli addominali scolpiti. Cala lentamente la mutanda e scopre una parte di mazza che la sua lingua si precipita subito ad assaporare.
Enrico mi prende una mano e se la porta sulla patta. Il suo cazzo pulsa enorme sotto il cotone dei jeans. Lo guardo e mi lecco le labbra proprio come ha fatto Knut poco fa. Lui ride e si china verso di me a baciarmi. Poi torniamo a vedere lo spettacolo.
Knut sta scoprendo lentamente il cazzo del suo domatore, mentre quello fa scorrere la frusta sulla sua schiena fino al solco. Alla fine il membro viene tutto fuori. Il tipo ha un apparato genitale impressionante: un palo barzotto e già scappellato e due coglioni che pendono gonfi tra le sue cosce nerborute. Knut lecca con voluttà il pacco scartato e poi, protendendo le labbra, ciuccia la cappella incavando le guance. Molla quella ciliegiona succulenta e si avventa sulle palle, lappandole e succhiandole voracemente. Quindi, torna sul cazzo e stavolta lo inghiotte per intero, iniziando un pompino da maestro.
Il pubblico va in escandescenza e anch’io comincio ad eccitarmi. La mazza dell’energumeno cresce sempre più a mano a mano che Knut la ciuccia. Il tedesco se la toglie di bocca e la lecca da sotto, guardando la platea. Si ferma a titillare il frenolo e il cazzo sobbalza. Poi lo agguanta con una mano e se lo ingoia di nuovo. Il bacino del domatore si muove incontro al viso di Knut e la cappella gli colpisce la gola facendolo tossire e sbavare. Ma la cosa accresce la sua libidine e lui si avventa ancora sul membro, stringendolo tra le fauci con maggiore desiderio.
L’energumeno riavvolge la frusta intorno al collo di Knut e lo allontana da sé. Si china su di lui mentre il tedesco ha la bocca spalancata rivolta verso l’alto e quello ci sputa dentro. Knut ingoia la saliva del suo domatore e riapre la bocca per riceverne ancora. Allora il colosso socchiude la bocca e comincia a sbavare nelle fauci del mio amico che più ne riceve e più ne inghiotte.
Con due rivoli di saliva che gli scorrono ai lati delle labbra, Knut si reimpossessa del cazzo del suo partner e lo spompina incitato dalla folla presente nel locale. Poi, di nuovo viene strattonato indietro e costretto a reclinare il capo e a ricevere altra bava in gola. Lui la assapora come fosse sborra: gode di quel dono e se lo gusta leccandosi anche le labbra. Quindi, il cazzone finisce un’altra volta tra le sue fauci e gliele scopa a dovere. Mentre sbatte il suo ventre contro il naso di Knut, l’energumeno incita la folla con le braccia.
D’un tratto, tira fuori la mazza e pianta un piede sul collo del tedesco costringendolo a chinarsi con la faccia a terra e alzare il culo. Gli scosta il filo del tanga e fa colare un rivolo di bava nel solco. Poi la spalma e penetra il buco con un dito. La bocca di Knut si spalanca in un gemito di piacere. Altra bava e due dita aprono il culo del tedesco, finché non vengono sostituite dal manico della frusta che nel frattempo il domatore ha sciolto dal collo del mio amico portandosi alle sue spalle.
Quando quel dildo scuro si fa strada nelle sue viscere, il tedesco inarca la schiena, apre la bocca e punta gli occhi al cielo. Il tipo lo penetra e rigira il manganello nello sfintere senza alcuna pietà e sul volto di Knut appare un’espressione di profondo godimento. Col manico piantato negli intestini della sua preda, il colosso tiene la frusta tesa e la percuote con due dita: le vibrazioni si riverberano dentro il culo di Knut che si contorce per il piacere. Poi, uno strattone e la verga vola via: l’energumeno si solleva all’altezza del buco del tedesco e, con un colpo secco di bacino, gli pianta dentro la sua mazza grossa e dura. Knut lancia un urlo cavernoso che riusciamo a sentire nonostante la musica e il baccano dei presenti. Il domatore gli assesta degli affondi spaventosi che proiettano il mio amico sempre più in avanti. Ad ogni colpo i suoi capelli svolazzano, il sudore schizza via dalla sua pelle e della bava salta fuori dalla sua bocca. Il domatore si ferma solo un momento per sputare sul buco e suo cazzo, ma poi riprende a pistonare più forte di prima. Knut allarga le braccia e pianta le unghie sul palco. Scuote la testa in ogni direzione e tende tutti i muscoli del suo corpo.
Io comincio a sentire un gran caldo e ho il respiro affannato. Il piacere del mio amico mi sta coinvolgendo oltremisura. Afferro la mano di Enrico e la stringo. Poi mi giro dall’altra parte e vedo Pino che si accarezza la patta e il petto. Rivolgo nuovamente il mio sguardo al palco e Knut e stato girato sulla schiena e l’energumeno gli sta divaricando le gambe per impalarlo con la sua verga. Lo fa, e il corpo del tedesco ha un sussulto. Poi si appoggia sulle mani e comincia a scoparlo a più non posso, con colpi pesanti e profondi. Knut agguanta le chiappe del colosso e, fissandolo a occhi sgranati, stringe i denti sfidandolo a dargliene ancora e ancora. Quello non si fa certo pregare e all’improvviso sembra di assistere ad uno stupro: Knut volge la testa verso il pubblico e con l’espressione del suo viso sembra quasi chiedere aiuto. In realtà fa parte del gioco: infatti, i presenti si eccitano di più e incitano l’energumeno a sfondare lo sfintere della sua preda.
Con uno strattone Knut viene privato del cazzo ed il suo corpo trema per gli spasmi dell’eccitazione. Qualche secondo e il tipo ripiomba in fondo al mio amico regalandogli una potente convulsione. Poi il corpo di Knut si accascia sul palco e la sua lingua penzola fuori dalla sua bocca. Un altro strattone e un nuovo affondo, e ancora il tedesco si scuote spaventosamente.
Il domatore continua così per un po’, finché, col cazzo dritto e grosso da far paura, innaffia il torso di Knut con caldo e denso sperma. Non appena si accorge che il suo stallone sta sborrando, il mio amico solleva la testa e spalanca la bocca per ricevere qualche goccia di nettare, ma subito quello lo impala nuovamente, scaricando quel che rimane del suo seme dentro i suoi intestini. Infine, un colpo secco e profondo e subito uno strattone in fuori e Knut viene abbandonato sul palco a contorcersi in preda a convulsioni di piacere, mentre quel Dio greco si alza e si allontana lentamente verso la colonna con la quale è sceso e che adesso lo riporta nell’Olimpo.
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