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Scelta di vita 4 (racconto completo)


di NENE_MALO
22.01.2013    |    5.638    |    1 8.9
"Usavo mezza viagra in occasione di alcune feste, dove si iniziava a fare sesso verso le 22..."
Lo vidi avvicinarsi, e pregai non fosse quello che pensavo, un giovanotto sulla 30ina alto 1.90, moro, sportivamente vestito, si faceva largo tra la turba di gente che in quel momento si trovava all interno del Pub, non avevo voglia di lavorare quella sera, mi trovavo a gusto seduto dietro al mio tavolino, da dove potevo vedere ogni angolo della sala.

Miguel mi si paró davanti, era un ragazzone enorme, con una stazza imponente, direi all incirca 150 kg.
Aveva un viso carino benchè, delle guance paffutelle, e un doppio mento ne nascondessero i tratti.

Era visibilmente imbarazzato, vedevo che apriva la bocca e suppongo mi stesse parlando, ma il fragore della musica del locale, copriva la sua voce.

Gli feci cenno di sedersi sul divanetto che circondava il tavolo, notai il suo disagio quando, si accorse che lo spazio fra divanetto e tavolo erano insufficienti per la sua stazza, come se non mi forsi accorto di nulla, mi alzai e gli fecci cenno di seguirmi.

Mi intrufolai nella cucina del pub, la attraversai seguito da MIguel e uscimmo dal retro del locale, e li, in mezzo a casse di bibite vuote e sacchi di spazzatura dissi:

_ Non è il migliore dei posti per parlare, ma almeno posso udirti, dimmi dunque.

_ Mi chiamo Miguel e vengo da Menorca. So che questo e il vostro ritrovo e mi hanno parlato molto bene di te.

Lo osservavo attentamente, in veritá non seguivo neanche piú quello che diceva, cercavo di elucubrare una scusa per rifiutare senza offenderlo, perché era chiaro cosa cercava.

_ Sei piuttosto giovane per riparare in un merceneario del sexo. Gli dissi.

E la sua risposta fu eloquente:

_ Guardami bene! Ti attraggo sexualmente ?

DOveva essersi sentito respinto, umiliato e deriso piú volte, io sapevo bene cosa volesse dire, potevo immaginare la tristezza e la rabbia mista alla rassegnazione di chi ormai era convinto d essere nato unicamente per divertimento altrui.

_ É indifferente che tu mi attragga o no. Per me sei come gli altri, le mie emozioni e il mio giudizio sono pagati assieme ai momenti di sexo che contratti.

Cosi rispondendo, lasciai chiaro, che avrei accettato la sua compagnia, non mi sentii di mortificarlo in quel luogo disastrato, ma allo stesso tempo mi domandavo, se ci sarei riuscito, se avrei avuto lo stomaco per andarci a letto.

Lasciammo il pub, e ci recammo in una cafeteria, chiesi a MIguel di concretare cosa voleva, dovevo prepararmi mentalmente, non sapevo se avrebbe voluto fare da passivo o da attivo, in ogni caso ero terrorizato dall idea di vedermi adosso una mole del genere o di dover essere io, quello che avrebbe dovuto dominare la situazione.

Ancora non capivo perché non gli avessi detto di no e basta, non tocca me sanare gli errori della natura, se come mi aveva detto lui, era ancora vergine con 28 anni, sicuramente era stato rifiutato piú volte, una in piú non avrebbe certo cambiato nulla, dunque ?

Miguel parlava ormai da piu di mezz ora. Non ho idea su cosa, fosse stato un cliente "normale", saremmo gia in albergo, volevo concludere, oramai mi aveva giá detto cosa desiderava.

_ Ti sto annoiando vero ?
_ No, NO per niente, ero distratto scusa. Risposi senza guardarlo al viso.

_ Vorresti dirmi di no, ma non ne hai il coraggio, provi pena per me, e sinceramente questo tuo atteggiamento é da codardo, tu puoi scegliere con chi stare, io solo sperare di venir scelto, sono solo il grassone simpatico da prendere in giro con battutine stupide, fingo con gli altri di ridere di me stesso, mentre dentro invidio tutti e odio tutto.

_ Ma tu... non sei diverso da me. Anche tu ti nascondi dietro un apparenza da duretto, con i tuoi capelli ingellati, il fisichetto da bulletto, le tue belle maniere, i tuoi vestiti costosi e la tua vita lussureggiante, ma dimmi:

_ TU chi sei ? Mi chiese guardandomi fisso.

_ Ma tu cosa cazzo pensi di sapere ? Io sono un fottuto "chapero" una puttana a pagamento, tu mi paghi, e io faccio quello per cui sono pagato. Ma non sono tenuto a risponderti sulla mia vita ne tanto meno che tu mi faccia un quadro della mia situazione, se vuoi scopare, scopiamo, altrimenti te ne puoi ritornare da dove sei venuto, o meglio ancora, vattene a fan culo.

Non potevo credere a me stesso, avevo insultato e mandato a quel paese un cliente, ma aldilá che fosse o no cliente, avevo perso le staffe, mi aveva fatto imbestialire, perchè....aveva ragione. Mi alzai di malo modo, pagai le consumazioni, e feci per andarmene.

Anticipando la mia mossa, Miguel era gia sull uscita:

_ Scusa, scusami Aridane, ma ho voluto farti provare un pó della tua medicina, ho voluto farti provare come ci si sente quando altri giudicano la tua vita, pensando di conoscere le tue emozioni e giocando con le tue pene.

Miguel non poteva sapere, ma aveva fatto riaffiorare in me dei ricordi dolorosi, una parte della mia vita che odiavo che rinnegavo con tutte le mie forze.

Era ancora presente in me quell ufficio della magistratura, seduto fra 2 assistenti sociali, e due poliziotti, gli stessi che erano venuti a prendermi a casa, stavano dritti accanto alla porta, mentre un giudice dei minori, con occhialini a mezzo naso, visionava dei documenti.
Nessuno parlava, nessuno mi spiegava cosa sarebbe successo.

_ Pronto per l internamento. Disse il giudice.

Gli assistenti sociali mi consegnarono di nuovo ai 2 poliziotti.

Di che internamento stava parlando quell uomo ? Mi aveva giudicato in poco meno di 20 minuti, non conosceva niente di me, non mi chiese niente, ma come possono giudicarti con 12 anni ?
Come si permettono di rimuovere la mia vita e di soppiantarla con una nuova ?

E mia madre ? non sapevo come stava, e non mi davano spiegazioni, attraversando il lungo corridoio vedevo gli sguardi dei presenti, potevo sentire il loro disprezzo, e commenti tipo :

_ Meglio perderlo un figlio cosi.

_ Aridane ! Hei, Aridane.

Miguel mi chiamava, si era accorto che le sue parole mi avevano turbato, mi tese la mano per salutarmi, quasi a non voler obbligarmi a fare qualcosa che lui sapeva non gradivo.
Dai Aridane, non ti preoccupare, bere qualcosa con te già mi é sembrato grande, oltretutto siamo stati sinceri l uno con l altro, e questo non capita spesso fra persone che non si conoscono.

Gli afferrai la mano, e convinto di quello che stavo per dirli, mormorai :

_ Volevi scopare no ? io sono qui per questo, saltiamo l albergo e andiamo a casa mia.

Normalmente a non essere amici intimi o amiche, a casa non portavo mai nessuno, ma per Miguel era neccessario, l impresa era ardua e io neccessitavo la tranquillitá e l agio che una stanza d albergo non mi avrebbe dato.

Lo feci accomodare nel salotto di casa, feci partire un tema Chill Out, e gli chiesi di servirsi quello che voleva, io sarei tornato in un paio di minuti.

Apri l armadietto del bagno, presi una viagra da 100 mg, e senza indugio la deglutii intera.
Usavo mezza viagra in occasione di alcune feste, dove si iniziava a fare sesso verso le 22.00 e si finiva all albeggiare, ma qui sarebbe bastata mezza ?

Mi rullai uno spinello d erba, e sulla terrazza della mia camera, lo fumai senza fretta,lasciavo che il fumo andasse a intossicare ogni singolo alveolo, mentre l effetto mi annebbiava il cervello.

Mi spogliai, e mi docciai, e con solo addosso l accappatoio, mi recai in soggiorno.

Miguel mi aspettava, ancora vestito, lo invitai a prendere una doccia, normalmente la doccia è il preambolo che aiuta a rompere il ghiaccio con il cliente, già che si comincia giocando sotto l acqua, e che comunque è un buon sistema per essere sicuri dell igiene di entrambi, ma in questo caso optai per farla in tempi diversi.

Sentivo il viagra fare il suo effetto, l erba mi aveva stonato al punto giusto, ero pronto.

Avevo sempre sognato un ragazzo come Aridane, sembrava un modello e per quanto si ostinasse a voler apparire senza sentimenti, ne era un vulcano.

Mi aveva lasciato un accappatoio sul letto, c era la "A" ricamata sul taschino, feci per indossarlo, ma ne avrei avuto bisogno 3 cuciti assieme per entrarci, lo ripiegai con delicatezza, e mi rivestii con i miei indumenti.

Era seduto sul divano, l accappatoio apperto fino al pube, un torso tattuato lo rendeva ancora piu sexy, se la perfezione esiste, Aridane se ne doveva essere impossesato di buona parte.

Notando che non avrei mai fatto la prima mossa, si apri l accappattoio, aveva il cazzo giá duro e turgido, una cappella violacea, e un superbo manico su per giú di 20 cm.

Ero inebetito e allo stesso tempo stupito, e mi chiedevo se fossi stato io a procurarli quella erezione O se per altro fosse normale per un professionista eccitarsi a comando.

Per piu che incoraggiassi Miguel, questo non si faceva avanti, ero pratticamente nudo al suo cospetto, e non so per qual motivo non indossava l accappatoio che gli avevo lasciato.

Vestito come era entrato, se ne stava fermo, guardandomi, mi faceva quasi sentire in imbarazzo.
D un tratto senza motivo apparente, si fece indietro, spense la musica, e mi disse:

_ Scusa Aridane ! Ma non ci riesco.


Avevo in corpo un viagra da 100 mg., ci erano voluti ca. 40 minuti per sopprimere ogni pensiero negativo su Miguel, fumato uno spinello che stonerebbe un cavallo, pero ora sentirmi dire, che non ci riusciva?

_ Cosa significa, che non ci riesci Miguel ?

_ Io non potrei mai spogliarmi davanti a te. Tu sei troppo perfetto per me, troppo bello.

Quelle parole mi arrivarono dritto al cuore, e mi accorsi in quel momento, della sfortuna di tanta gente intrappolata in un corpo orribile, privandosi a volte loro stessi della vita e delle immense e svariate forme di viverla.

Mi ricopri, e invitai Miguel sedersi accanto a me, mi confessó pesare 174 kg, e que quando vide le dimensioni del mio cazzo si vergognó, perchè il suo a malapena si poteva vedere, sotto una piega di carne che gli scendeva e gli ricopriva practicamente le zone genitali, naturalmente mi fidai delle sue parole !!!

Quella sera rimase a dormire a casa mia, in stanze separate, ci rimase anche per i seguenti 4 giorni.
Guardandomi come curavo il mio aspetto e il mio fisico, intui che ne era incuriosito, cosi gli insegnai come acquistare, i migliori prodotti per il corpo, mangiammo sano e genuino in casa, senza grassi, senza sale, come d abbitudine facevo io, feci quello che Nicolas "chapero quotato" fece per me, e che un giorno sicuro vi racconteró.

Non facemmo mai sesso, anche perchè fra noi si instauró un rapporto oltre l amicizia.

Miguel continua vivendo nella sua piccola isola di Menorca, oggi pesa 85 kg, si è sottoposto a diverse operazioni di estetica dovuto alla pelle abbondante che gli ricadeva sull abdome, braccia, e gambe.
Dirige una piccola palestra a Ciutadella, è gay dichiarato ed il suo ragazzo è un tipo germanico pure lui atletico e bello prestante.

Forse il secreto è volersi bene, il detto di accettarsi come sei non serve a queste persone, devono avere uno stimolo, un qualcosa che faccia capire loro che ce la possono fare, che non sará oggi, ne domani, che non sarà facile, ma che se ti proponi qualcosa, puoi arrivarci, che arrivi alla meta o no è irrisorio, l importante è partire.




Es con toda mi amistad que te dedico esta porcion de mi vida que tuve el placer de compartir contigo.
Tu amigo del alma Aridane !! para ti Bep.











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