Gay & Bisex

Sorpresa


di AndreaLiguriaGenova
21.01.2014    |    7.932    |    15 9.4
"Strofinai per un bel po’ le labbra sul tessuto, bagnandolo completamente e macchiandolo di rosa..."
(Per chi si riconoscesse nel LUI, mi farebbe piacere mi contattasse. Ho perso il contatto e riproverei la stessa esperienza)

Ci eravamo conosciuti sul sito. Scambiate qualche email e foto esaurienti, ci eravamo accordati di incontrarci una sera sul tardi in un motel vicino all’autostrada.
Scesi dall’auto e LUI fece lo stesso. Era alto, sui 60 anni, pochi capelli, pancia prominente: non si poteva dire un bel tipo, ma a me avevano convinto da subito le sue foto dei ….. “dettagli”. Stretta di mano, presentazione e, d’accordo entrambi, entrammo nel motel e poi nella camera assegnataci
Subito mi disse che aveva una sorpresa per me, di andare ad indossarla. Presi la borsina di plastica e mi chiusi nel bagno. Mi spoglia completamente nudo e tirai fuori subito un perizoma bianco in pizzo. Poi una vestitino rosa scollato sulla schiena, aderentissimo e talmente corto (forse a causa dei miei 183 cm)che superava di poco il sedere. Nella borsina trovai anche un rossetto fucsia e un paio di sandali con tacco affilatissimo e vertiginoso (immagino 15cm), trasparenti e con un pon-pon rosa sul davanti.
Eccitato e un po’ agitato, uscii dal bagno. LUI era seduto sul letto, come lo avevo lasciato. Guardava in tv un film hard su un canale “free” del motel.
Mi disse che stavo benissimo e di girarmi per mostrarmi meglio. Era soddisfatto, si vedeva. Mi disse poi di inginocchiarmi e di gattonare per la stanza. Andai avanti e indietro per almeno 3 volte, poi mi fermò proprio davanti a lui. Sbottonò da solo cintura e jeans, abbassandoli, restando in slip. A quel punto mi prese la nuca e dolcemente appoggiò la mia bocca sulle sue mutande gonfie. Strofinai per un bel po’ le labbra sul tessuto, bagnandolo completamente e macchiandolo di rosa. Sentivo intanto che sotto “qualcosa” si gonfiava.
Poi si alzò, abbassò gli slip e mi infilò dolcemente il suo membro in bocca. Non era lungo, ma davvero molto largo. Non avevo mai visto dal vivo una cappella tanto grande. Quasi faticavo a farla entrare tra le labbra.
Si sedette ancora e io continuai ad andare su e giù più lentamente possibile e cercando di prenderne più che potevo, non senza difficoltà. Gli piaceva che glielo leccassi dalla base alla punta, lentamente, fermarmi in cima e poi lo ingoiassi. La mia bocca era sempre occupata o dal suo cazzo o dal suo pollice.
Infine mi disse che voleva venire. Si alzò, appoggiò la mia testa al letto, mi mise le mani sul suo sedere, mi prese la testa e cominciò a ficcarmelo in gola, fino in fondo. Al culmine del piacere si fermò e io sentii inondarmi di liquido caldo fino a riempirmi la bocca.
Mi disse che lo avevo fatto godere come poche volte e che ora sarebbe andato a farsi una bella doccia rigenerante. Di aspettarlo lì sul letto.
Eccitato cominciai a masturbarmi guardando il film in tv, quando, passati appena una quindicina di minuti, lo sentii chiamarmi dal bagno.
Era nella doccia e si stava insaponando. Mi sorrise dicendo di entrare con lui. Feci per spogliarmi, ma LUI disse che preferiva rimanessi così perché lo eccitavo ancora di più.
Cominciò a baciarmi e a leccarmi il collo, mentre il vestitino bagnato si attaccava ancor più al mio corpo, quasi come una seconda pelle. LUI prese il bagnoschiuma, se ne versò abbondantemente sul corpo e iniziò ad insaponarsi. Prese poi la mia mano e se la mise sul cazzo chiedendomi di insaponarlo per bene. Cominciai e da subito lo sentii irrigidirsi, quasi più di prima. Intanto LUI mi aveva abbassato il perizoma, e con un’altra manciata di bagnoschiuma, stava insaponando il mio sederino e il mio buchetto. Lo sentivo assaggiarlo col dito e lo sentivo esplorarmi.
Mi disse poi che non riusciva più a tenersi e che mi avrebbe penetrato. Mi voltò con il viso contro la parete della doccia, mi abbassò un poco la schiena e appoggiò il suo cazzo gonfio contro il mio culetto. Viste le dimensioni e soprattutto la circonferenza, la mia poca esperienza, avrei giurato che avrebbe fatto difficoltà ad entrare dentro di me. Invece sembrò come penetrare nel burro. Subito si fermò facendone entrare solo la punta, poi piano piano andò sempre più a fondo, tenendo ben stretti i miei fianchi. Intanto baciava e leccava il mio collo, sussurrandomi all’orecchio che mi avrebbe scopato a lungo.
Invece non resistette molto da quanto era eccitato. Dopo poco infatti lo sentii gemere urlando, uscire da dentro di me e venire sulla mia schiena.
Non disse niente, ma lo sentivo respirare a fondo. Uscì dalla doccia e andò a vestirsi, mentre a me, eccitatissimo, bastava sfiorarmi il pene per venire immediatamente.
Ci salutammo nel cortile del motel e non ci vedemmo più
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