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Gay & Bisex

Tra colleghi infermieri


di tizietto90
21.03.2015    |    14.601    |    3 9.6
"Ci guardiamo all’istante e senza nemmeno parlarci iniziamo a vedere il primo video; ovviamente non si può restare impassibile davanti ad un trio che davanti ai..."
USATE SEMPRE IL PRESERVATIVO!!! UN RACCONTO RESTA FANTASIA E SI PUO’ GIOCARE, MA LA SALUTE NELLA REALTA’ PRIMA DI TUTTO!!!!

Essendo uno studente d’infermieristica al secondo anno, sono abilitato ai turni di tirocinio, quindi capita spesso di passare la notte in ospedale. Quella sera arrivai in reparto con qualche minuto di ritardo, cosa molto strana per me che sono sempre puntuale e inizio il mio turno almeno dieci minuti prima. Arrivo di corsa e salutando rapidamente le infermiere mi dirigo nello spogliatoio per cambiarmi e con mia grande sorpresa, nell’aprire rapidamente la porta convinto di non trovare nessuno, quella che si presenta ai miei occhi è una visione particolarmente allettante: un ragazzo sui 20 anni a torso nudo! Inutile dire che, in quei pochissimi istanti in cui ho realizzato la sua presenza e quello in cui ho detto “oddio scusa, non pensavo ci fosse qualcuno!”, ho effettuato una vera e propria radiografia al bel giovanotto. Alto circa 170 cm, moro occhi chiari (verdi credo), pettorali ben definiti e addominali in grande evidenza; ma la cosa che più attira la mia attenzione è quella fantastica V che circonda i suoi fianchi e finisce nei pantaloni della divisa, quasi come una freccia luminosa che porta al gioiello che porta tra le gambe. Chiudo quindi la porta e aspetto che “la mia bella sorpresa” esca … passa qualche minuto in cui io fantastico su ciò che ho visto, poi improvvisamente la porta si apre e mi riporta alla realtà. Mi passa davanti e sorridendomi “tutta tua la stanza, ci vediamo dopo”... e io “grazie e scusa ancora per prima”, “figurati” risponde lui.
Mi cambio rapidamente e vado in medicheria pronto per iniziare a controllare i registri e preparare la terapia. Arrivando nella stanza l’infermiera mi dice: “Dai questa sera hai l’aiuto, Luca deve recuperare qualche ora ed è tornato da noi!”; dopo un anno e mezzo che maledico il badge che ci toglie le ore perché non riconosce i cartellini, in quel momento ho lodato quella macchina per avermi dato la possibilità di avere davanti a me tanto bellezza racchiusa in un ragazzo. Ci presentiamo e ci mettiamo subito a lavoro in modo da finire il prima possibile e andare in cucina a cenare, perché alle 22 la fame inizia veramente a farsi sentire.
Finito di cenare io e Luce decidiamo di metterci nell’ufficio della caposala per utilizzare il pc tranquillamente, mentre le infermiere restano in medicheria a parlare e sistemarsi le unghie con smalti e nail art varie. Appena nella stanza Luca mi chiede: “Che film ti piacciono? Magari possiamo trovare qualcosa in streaming e passiamo la serata!”… “Quello che vuoi, basta che ci divertiamo un po, perché qui la notte è sempre un mortorio!!!” Iniziamo così a navigare tra siti di serie tv e film in streaming alla ricerca di qualcosa di stuzzicante, quando casualmente (almeno così affermerà Luca poi) si apre una nuova pagina di un sito porno. Ci guardiamo all’istante e senza nemmeno parlarci iniziamo a vedere il primo video; ovviamente non si può restare impassibile davanti ad un trio che davanti ai tuoi occhi fa sesso! Senza farmi notare ogni tanto getto l’occhio fra le sue gambe per vedere se dalla divisa si possa notare qualcosa e infatti qualcosa si inizia a muovere in Luca, come in me d’altra parte. Non curante della situazione lui inizia a massaggiarselo da sopra il pantalone e si allunga sulla sedia come se fosse al cinema tranquillo e beato. Poi gira la testa verso di me e “cos’è t’imbarazza forse? Io ho voglia, non scopo con la mia ragazza da un po e già che ci siamo potremmo anche godercela un’attimo la situazione”…”figurati, puoi fare quello che vuoi non ho mica problemi, anzi!”. Sarà stata l’ultima mia parola ma subito si sistema sulla sedia prende il mouse e cambia pagina, andando a finire in una gay di militari. Io non credo ai miei occhi e non reagisco, quindi capisce che la cosa non mi dispiace e riprende la posizione che aveva mentre nel video due maschioni incredibili in divisa iniziano a farsi un pompino mettendosi a 69. Senza neanche rendermene conto ho la sensazione che qualcuno mi stia accarezzando la gamba, così abbasso la testa e mi rendo conto che le mie impressioni sono reali; Luca ha preso l’iniziativa e si avvicina al mio membro che nel frattempo è diventato già duro. Senza fermarsi introduce una mano nella divisa e subito dentro gli slip, iniziando a massaggiarmi il pene duro e già leggermente bagnato. Il tatto con il mio pre-sperma lo deve mandare fuori di testa perché lo vedo che chiude gli occhi e si morde il labbro. Così prendo la situazione in mano e gli dico: “Non restiamo qui, se ci beccano è un casino, andiamo in magazzino dove dormo sempre io, li stiamo tranquilli tanto non vengono perché abbiamo già rifornito tutto”. Ci ricomponiamo e andiamo in magazzino, dove appena chiusa la porta dietro di noi mi spinge addosso al muro e mi bacia con una passione mai vista. Le sue mani sono sul mio corpo ovunque, mi esplora in ogni angolo, ormai conosce il mio corpo centimetro per centimetro. Deciso di voler provare una nuova esperienza, così lo allontano e mi abbasso tirandogli via i pantaloni e i boxer neri che mostravano un’evidente rigonfiamento e una zona bagnata da un lato. Libero così un cazzo niente male che prendo subito tutto in bocca e succhio come piace a me: aspirando in modo particolare quando arrivo alla cappella per poi librarla all’improvviso dalla stratta delle labbra. Vado avanti per qualche minuto e dai versi che sento di Luca, deduco che il mio servizio è molto gradito anche perché spesso alternato a movimenti di bacino che mi spingono il cazzo fino in gola. Mi tolgo il suo cazzo di bocca e non sono nemmeno io con che coraggio (essendo io sempre stato attivo) gli dico: “Ti piacerebbe scopare un culo vergine?”. Nemmeno mi risponde, mi prende e mi sposta di peso sulla barella vicina facendomi appoggiare il busto e quindi facendomi prende una posizione perfetta per la penetrazione. Inizia a giocare con il mio buchino stretto con le mani grandi che ha e con la lingua; sento che mi bagna per bene con le sue labbra calde e piene di saliva.
In un attimo non sento più nulla tra le mie natiche, quando all’improvviso qualcosa di duro e tondo si avvicina alla mia rosellina umida e spinge al suo interno. Ci mette un po perché io faccio resistenza, quando finalmente introduce la cappella gonfia di piacere sento un dolore non troppo forte, così si stende su di me e mi sussurra all’orecchio “rilassati bello, che poi ti divertirai da morire”. Così cerco di distendermi mentre lui affonda sempre più il suo cazzo duro, fin quando sento le sue palle avvicinarsi alle mie. Piano piano inizia ad estrarlo e introdurlo; mi rendo conto che lo fa sempre più con facilità e io inizio a godere veramente come un pazzo. Non avrei mai creduto di provare una sensazione come quella, io che ero sempre stato attivo e di culi ne avevo aperti parecchi. Va avanti per non so quanto tempo, non capisco più nemmeno dove sono, so solo che mi sta facendo impazzire totalmente; quando improvvisamente lo sento accelerare e dentro me sento come un martello pneumatico che vibra sempre più forte … all’improvviso uno, due… tre … quattro getti caldi inondano le mie viscere. A quella sensazione non resisto e bastano pochi secondi a contatto con la sua mano sul mio cazzo che anche io esplodo in tre fiotti di sborra calda. Resta dentro di me fin quando il suo cazzo esce da solo perché perde l’erezione e con mio grande stupore prima di staccarsi da me, si avvicina alle mie labbra, mi bacia profondamente e mi dice: “non avevo mai provato nemmeno con la mia donna quello che ho provato con te; non voglio perderti di vista e non solo perché voglio che succeda ancora, ma perché vogliono conoscerti: mi piaci”. Io quasi in estasi, mi giro e gli prendo il viso fra le mani e lo bacio nuovamente; ci ricomponemmo e ci sdraiammo sulla barella per riposare abbracciati uno all’altro, mentre a vicenda ci facevamo i grattini alla schiena.
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