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Gay & Bisex

Triangolo dalle ferie


di martinobisex
12.09.2012    |    15.168    |    4 9.6
"Alla fine dopo riesserci ripuliti di nuovo, ci rivestimmo io mi tolsi le calze che ormai erano anche loro bagnate dallo sperma della prima doccia, ma..."
Sarà un pò lunga ma spero piacevole.
Ebbene anche in ferie ho voluto provare un po’ brividi, provando a fare quello che faccio ogni tanto dalle mie parti. Non era facile, non conoscendo molto bene la zona dove mi trovavo in ferie, diciamo zona Liguria e Costa Azzurra. Avendo saputo da un amico della zona, che purtroppo non sono ancora riuscito ad incontrare per problemi vari, di una zona poco prima della frontiera Francese, frequentato da gay e Bisex, è un boschetto che rimane sulla strada, ma appena ci si addentra un pochino, non si è più visibili dalla strada quest’anno oltretutto non era illuminato, i lampioni della strada non andavano. Una sera passando con mia moglie lei inconsapevole di tutto mi sono fermato con la scusa di fare una pisciata, mi sono reso subito conto che essendo così buio, non potevo provare quel piacere dell’esibirmi. Dopo qualche giorno ripasso e vedo che i lampioni funzionano, e la cosa mi intrigava già di più. Arrivato a casa dove alloggiavamo, essendo in compagnia di amici trovai la scusa con mia moglie che li avrei accompagnati al loro albergo io, a lei siccome era già abbastanza stanca gli proposi di andare su in casa e andare a letto, accettò la cosa. Ormai non potevo nemmeno avvisare l’amico della zona purtroppo era già tardi inoltre non avevo il suo numero di Cell.
Accompagnati gli amici in albergo invece di andare a casa subito, mi sono diretto nei pressi di quel boschetto, ma già prima di arrivarci mi sono tolto i calzoni e gli slip, e mi sono infilato le calze autoreggenti che avevo imboscato nell’auto. Arrivato sul posto c’erano già due auto e una moto, ma mi resi conto subito che non era come dalle mie parti, dove potevo scendere dall’auto ed esibirmi quando girava qualche auto e al limite salire di corsa se mi veniva di non mostrarmi, lì una volta sceso dall’auto ed entrato un pochino nel boschetto, se qualcuno mi avvicinava non potevo certo scappare, quindi era una novità per me questa situazione. Sicuramente se qualcuno mi avesse avvicinato, non avrei potuto nascondere la mia situazione anche se indossavo una canottiera abbastanza lunga, quasi da miniabito. Ma tutto questo mi stava facendo comunque provare eccitazione. Quindi aspettai un po’ prima di scendere, volevo vedere com’era il movimento, infatti dopo un attimo uno delle due auto se ne andò, e notai successivamente che uno degli altri due rimasti si era avvicinato all’auto per vedere cosa facessi, ma si allontanò subito addentrandosi di nuovo nel boschetto, pensai quindi che sarebbe andato a fare qualcosa con l’altro. Restai ancora un po’ sull’auto, con i finestrini un pochino abbassati anche per il caldo e sentivo i due parlare, poi presi coraggio e decisi di scendere dall’auto, non è che la luce fosse comunque tantissima nel boschetto, ma c’era la luna che faceva la sua parte. Feci finta di niente, e mi addentrai un pochino e feci finta di fare una pisciata, a questo punto i due accortisi che ero sceso dall’auto smisero di parlare, li vedevo solo in penombra, sembravano seduti non vedevo su cosa. Uno si alzò e si avvicinò lentamente e vidi che mi spiava, tremavo, non so se per paura di qualcosa o per l’eccitazione, ma rimasi lì fermo un attimo poi mi diressi verso la mia auto, in quel momento non sapevo se aveva notato la mia mise, ma comunque ritornò dall’altro e si rimisero a parlare, non capivo cosa dicessero, ma ormai il mio gioco di esibirmi era cominciato mi appoggiai all’auto un po’ accarezzandomi l’uccello, ma quando passava qualche auto dalla strada rischiavo che potessero vedermi, quindi mi riaddentrai un po’ nel boschetto, i due a turno si avvicinavano per guardarmi, ormai si erano accorti di come ero vestito, o meglio svestito. Ma non mi dicevano niente, e nemmeno si avvicinavano troppo, io comunque cominciavo proprio ad eccitarmi, questa nuova situazione diversa dalle solite. Comunque restando lì avevo l’impressione che la visibilità migliorava perché li vedevo meglio, forse mi stavo abituando a quella luce. Io infatti nel boschetto riuscivo a camminare senza inciampare e mi rendevo conto che anche loro mi stavano guardando più insistentemente, ormai il mio cazzo si era indurito ero ad una buona cottura, il mio piacere di esibirmi sapendo che mi vedevano cominciava proprio ad eccitarmi sempre di più, finchè ad un certo punto uno dei due se avvicinò, mi venne proprio incontro. Giuro non sapevo proprio cosa fare, la tensione saliva, appena mi fu vicino mi resi conto che era giovane, sulla trentina. Lui mi si avvicinò proprio, e con tono gentile, mi chiese come mai mi ero fermato lì e del mio abbigliamento, allora mi ripresi un attimo, presi fiato e gli spiegai del mio piacere nell’esibirmi in quel modo, dopo la mia spiegazione, mi disse se mi andava di unirmi a loro, e fare quattro chiacchere, mi disse subito che anche loro erano, l’altro gay e lui bisex ma che se non mi interessava fare sesso ma solo restare cosi a loro non importava, gli andava bene anche così e mi disse anche di prendere qualcosa da mettermi sotto il culo, per sedermi su una specie di scalini che c’erano li. Andai in auto e presi una coperta che avevo nel baule, e andai a sedermi con loro. Cominciammo a parlare ognuno di se, io gli spiegai dei miei approcci e dei miei piaceri e del fatto che ero sposato, anche l’altro bisex era sposato e anche lui non era del posto, era in ferie. Comunque restando li seduti in quel modo, ormai ci vedavamo abbastanza bene, loro erano entrambi con pantaloni corti e camicia, entrambi giovani e pure carini. Mentre parlavamo comunque io essendo in quel modo si vedeva bene il mio uccello, e che era quasi sempre sull’attenti, ogni tanto mi allungavo anche una mano per accarezzarmelo, più esibirmi di così li nudo (diciamo) davanti a loro. Notavo comunque che anche loro, erano eccitati, perchè anche loro continuavano a toccarsi, quello bisex addirittura lo aveva fatto sbucare dalla gamba dei calzoncini che avevano la gamba larga. Infatti mi disse anche se mi dispiaceva se stava così, io prontamente gli risposi, che se voleva togliersi i pantaloncini per me non c’era problema, non se lo fece ripetere due volte si alzò e se li tolse, sotto non aveva gli slip, quindi fu subito li mezzo nudo anche lui, poi guardò l’altro ragazzo e gli disse, dai toglili anche tu così siamo più liberi. Se li tolse subito anche lui, ma cavoli che sorpresa, aveva una sberla da far paura, già duro anche il suo, ormai si era creato un buon ambiente amichevole, il ragazzo gay cominciò a parlare dei suoi piaceri e avventure, mentre parlava il mio cazzo era proprio al massimo dell’eccitazione, e se ne accorsero, anch’io alla vista di quel coso ero tentato di alzarmi e prenderglielo in mano, la voglia di sentirmi quel pezzo così enorme tra le mani, ma logicamente non osavo, così mi toccavo il mio, finchè lui mi disse deciso, “vedo che sei molto eccitato, ti dispiace se te lo tocco un attimo e te lo bacio? Non pretendo di più se non vuoi” io un po’ sorpreso, restai un attimo senza parole, poi gli dissi subito di sì, ormai ero eccitato, ed ero pronto anche a provare anche questa, in sostanza erano in due quindi una novità per me. Mi si avvicinò, me lo prese in mano e si abbassò per baciarmelo, ma non appena la sua bocca ebbe contatto con il mio cazzo, gli dissi “se vuoi continuare fallo pure, ormai a questo punto può solo far piacere” avevo capito che gli piaceva sentire il cazzo tra le labbra, infatti continuò a baciarmelo ed infilarselo in bocca, in un modo veramente dolce, sembrava meglio di una donna, sapeva proprio gustarselo. Intanto l’altro si avvicinò pure lui, e si mise a sedere vicino a me e comincio a baciarmi sul torace salendo fino al collo, cavoli stavo proprio non capendo più niente. L’altro riusciva succhiarmelo, sapendo come non farmi venire, perchè ero proprio vicino, poi quando l’altro smise un attimo di baciarmi il collo, allungai la mano prendendo il suo coso, e cominciai a muovere la mano lentamente, cavoli ero nel bel mezzo di un triangolo con altri due maschi, una situazione talmente nuova e talmente eccitante, che proprio non mi aspettavo. Ma eravamo solo all’inizio, perché proprio mentre il ragazzo gay me lo succhiava io sentivo sempre di più la voglia di prendere quel gigante che aveva tra le mie mani, quel cazzo mi aveva veramente fatto sentire una cosa strana. Quindi siccome io ero vicino a venire, lo pregai di fermarsi un attimo, fu a questo punto che alzandosi in piedi mi ritrovai quel gigante proprio di fronte, e senza pensarci troppo me lo presi subito tra le mani, era enorme, non ne avevo mai visto uno così dal vivo, non pensavo certo di prenderlo dietro, era assolutamente impossibile, anche se sentivo quella sensazione di sentire qualcosa anche lì, così che dissi all’altro se aveva dei preservativi, mi disse di si e se ne tolse uno di tasca e se lo infilò, aveva ben capito le mie intenzioni quindi mi fece alzare un attimino e si mise a sedere proprio dietro di me, a questo punto mi abbassai lentamente, non lo feci entrare subito, ci giocai sopra un attimo, fino a che mi sentii pronto e mi abbassai dolcemente fino a farlo entrare, restando fermo un attimo, e il piacere di sentirmi quel coso dentro, mi spinse ad avvicinarmi con la bocca a quel coso enorme che avevo di fronte, quasi non riuscivo a farlo entrare in bocca, infatti più che succhiarglielo, glielo leccavo e masturbavo a due mani. A questo punto cominciai anche a muovermi su e giù sentendo anche l’altro dietro, ero eccitatissimo, quello che mi stava pompando da dietro riuscì ad allungare una mano fino a prendere il mio, cazzo non capivo veramente più niente ero al massimo dell’eccitazione, leccavo e masturbavo quel bestione senza ritegno, mi muovevo sempre di più stantuffando sulll’altro, che oltretutto mi masturbava anche, ma ero talmente eccitato che sentivo che stavo venendo, glielo dissi, “guardate che io sto venendo”, a questo punto, quello che mi stava stantuffando dietro, smise di masturbarmi e mi tolse subito la canottiera che avevo addosso, poi ricominciò a masturbarmi, ero nudo con le sole autoreggenti, non avevo proprio più niente addosso, a questo punto cominciai a venire, e mentre stavo venendo avevo aumentato il ritmo sia sul cazzo di quello dietro sia di quello davanti, mi resi conto a quel punto perché mi aveva tolto la maglietta, perché quel cazzo enorme che avevo davanti, abbassandolo verso il mio torace cominciò a venire, rendendomi conto che non solo era grosso, ma sborrò una quantità enorme di quel suo sperma, mi stava veramente inondando, fortuna non mi era venuto in bocca, mi avrebbe annegato. Mi aveva letteralmente lavato tutto, non appena finì lui di venire, l’altro sfilò il cazzo, e venendomi subito davanti, si tolse il preservativo e masturbandosi velocemente, mi sborrò addosso pure lui, non certo come l’altro, ma mi riempì anche lui di sborra. A questo punto avevamo goduto tutti e tre, ma io mi trovavo pieno di sperma, che ormai mi spalmavo addosso, come una crema, ero estasiato, non mi rendevo conto più di niente, i due si misero intanto a baciarsi ed accarezzarsi io rimasi li a guardarli mentre si baciavano, quasi al punto di rieccitarmi. Non mi rendevo nemmeno conto di quanto tempo era passato da quando ero arrivato. Non appena smisero di baciarsi, il ragazzo bisex, si girò verso di me e mi disse che se volevo pulirmi, aveva in macchina un paio di bottiglie d’acqua e dello scottex, dicendomi che li aveva portati per se sapendo di quanto veniva il suo amico, ma che non era prevista la mia presenza sicuramente inaspettata ma eccitante e piacevole, per la situazione creata dal mio modo di essermi presentato, con quelle autoreggenti che avevano fatto anche loro la sua parte.
Infatti senza rimettersi i pantaloncini andò a prendere l’acqua e lo scottex, e anche delle salviettine inumidite, di quelle che si usano per i bambini, quindi si avvicinarono entrambi, e senza darmi tempo di dire o fare qualcosa, cominciarono loro a ripulirmi, ero lì tra le loro mani una sensazione strana ma certamente eccitante, anche perché logicamente più che un lavarmi era un accarezzarmi, anche sul mio uccello che nel frattempo si era di nuovo rimesso in piedi, infatti il ragazzo bisex, ora si era abbassato e si era messo a pomparmi di nuovo, anche lui con una delicatezza appassionata, l’altro invece continuava ad accarezzarmi con la scusa di pulirmi, poi lentamente andò con le mani a toccarmi dietro, e giocare con il mio buco, non infilava il dito ma ci giocava proprio, io ero di nuovo inebriato dal piacere che stavo provando, ci sapevano proprio fare, e io che credevo che dopo avermi ripulito tutto sarebbe finito lì, invece eravamo di nuovo a punto e a capo.
Il ragazzo gay, che stava giocando con il mio buchetto, ad un certo punto mi venne dietro, si abbasso e oltre che giocare con il dito, cominciò a marcirmi sulla schiena facendomi venire dei brividi, fino poi ad arrivare sul buco con la lingua. Cavoli ma cosa stava succedendo? Non lo so, al momento pensai che mi stava preparando per infilarmi, quella cosa esagerata che aveva tra le gambe, invece dopo un po’ di questo giocare con il mio buco, si alzò, fece sedere l’altro a gli si sedette sopra infilandosi dentro il cazzo, mi fecero avvicinare a loro, a mentre si muovevano loro due, a turno mi succhiavano l’uccello, cavoli che strane sensazioni stavo provando, andò avanti così per un po’ fino a che sentivo che stavo di nuovo per venire, quindi mi tirai indietro e mi abbassai a baciare e leccare quella mazza, riuscivo a malapena succhiargli un pò la cappella, fino a che sentii tra le mani che stava per venire, quindi mi spostai per evitare che mi inondasse di nuovo, ma con una mano continuavo a masturbarlo e prendere il suo sperma caldo sull’altra mano per poi spalmarglielo sul suo uccello, a questo punto si alzò e si girò abbassandosi con la testa a pompare l’altro fino a farlo venire, ma non si spostò si prese tutto lo sperma in bocca, sembrava un ingordo, io ormai che non ero ancora venuto, ma avevo cominciato a masturbarmi osservando loro il ragazzo bisex mi fece avvicinare per prendersi il mio cazzo in bocca, e con tanta intensità mi fece venire quasi subito e anche lui si ingoiò tutto, eravamo di nuovo venuti tutti e tre. Ora devo proprio dire è stata un’esperienza veramente super, del tutto imprevista, quindi proprio come piace a me, non una cosa preparata o pensata, se penso che all’inizio godevo al solo esibirmi.
Alla fine dopo riesserci ripuliti di nuovo, ci rivestimmo io mi tolsi le calze che ormai erano anche loro bagnate dallo sperma della prima doccia, ma qualcosa anche della seconda venuta, e mi infilai i calzoni. Restammo un attimo ancora dicendoci del piacere di questa nottata, anche da loro imprevista e nemmeno mai pensata, non avrebbero mai creduto di provare un piacere così intenso, e solo dopo esserci salutati e avvicinandosi all’auto, ci rendemmo conto che qualcuno ci stava spiando. Nessuno dei tre se ne era accorto prima, probabilmente era arrivato a piedi, perché non c’erano altre auto o moto nelle vicinanze, ma facendo finta di niente e sperando che anche lui si fosse divertito dello spettacolo ci salutammo e ce ne andammo. Anzi l’unica cosa, che prima di andarcene ci siamo scambiati i relativi indirizzi mail, e io gli diedi a entrambi anche il nome del sito e il mio nick, sperando almeno di tenerci in contatto tramite questo sito, anche se come ho già detto un incontro con appuntamento non fa per me, ma restare in contatto magari per raccontarci le rispettive esperienze. E comunque scrivendo questa avventura, diciamo abbastanza fresca, mi sono masturbato già un paio di volte, senza pensare poi nel rileggerla per controllare qualche errore. A proposito sono arrivato a casa che erano ormai le 4.30, facendomi subito una doccia, mia moglie non si accorta nemmeno dell’orario era proprio nel mondo dei sogni. Inoltre le Calze sono andato a regalarle al mio amico che mi aveva indicato il posto, lasciandogliele sull’auto. Oltretutto con il loro permesso posso dire che il ragazzo bisex era della provincia di Milano, invece l’altro ragazzo Gay dalla mazza enorme era della zona tra Ospedaletti e Ventimiglia.
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