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Gay & Bisex

UN VECCHIO AMICO RITROVATO 2


di gioviaf
15.05.2013    |    9.974    |    2 9.1
"Inizio a raccontare delle nostre prime esperienze sessuali ancora da ragazzini..."
Il mio amico Guido mi telefona per informarmi che il progetto di ristrutturazione dell'appartamento e' ultimato e ci diamo appuntamento a casa mia per sabato prossimo. Ne parlo con mia moglie Miky e lei subito informa i nostri amici invitando anche loro.
Siamo a sabato pomeriggio, Guido arriva e Miky ci lascia per andarsi a preparare per il pomeriggio. Guido mi illustra i lavori da fare e i costi relativi; sono d'accordo e do il via all'inizio. Miky ci raggiunge. Ha indossato un abitino di maglina con spalline sottili che arriva a mezza coscia. La stoffa aderisce al suo corpo e lascia intravvedere i capezzoli duri e le natiche libere da ogni segno di biancheria.
Ci accomodiamo sul terrazzo che da' sul mare e che, essendo all'attico e riparato agli altri tre lati, offre la possibilita' di prendere il sole anche nudi senza che nessuno violi la nostra privacy.
Stiamo chiacchierando e Miky mi ricorda la promessa di raccontare le mie esperienze sessuali con Guido quando eravamo ancora ragazzini delle medie inferiori.
Aspettiamo poco e arrivano Gino e Anna, dopo i soliti baci e abbracci li faccio accomodare sul terrazzo dove Anna rimane choccata vedendo mia moglie seduta sulle ginocchia di Guido che la sta bacianco in bocca e le ha infilato una mano in mezzo alle cosce. Quella troietta di Miky ha voluto fare notare subito che ha gia' molta confidenza con il mio amico. Anna mi guarda e allora intervengo. "Guido ti presento i nostri amici Gino e Anna che sono due porcellino come noi". e poi "Amici, questo e' il mio amico Guido di cui vi abbiamo parlato. Anche lui e' un porcellino bisex come noi". Guido si alza e porge la mano ad Anna che prende la mano con la sinistra e, accostandosi a lui, se la mette sul sedere mentre con l'altra mano gli prende la nuca e l'avvicina al viso per un bacio profondo in bocca. Poi e' la volta di Gino e anche i due maschi si scambiano un bacio con lingua mentre strofinano i ventri coi cazzi gia' barzotti.
Mia moglie chiede qualcosa da bere e io mi avvio verso la cucina; Anna invita Gino a venire con me per darmi una mano e lasciamo soli i tre. Quando torniamo sul terrazzo li vediamo seduti su un divanetto con lui al centro e le donne ai lati che gli palpeggiano il pacco mentre lui ha le mani fra le loro cosce. Poiche' sono certo che anche Anna non indossa l'intimo, le dita di Guido saranno certamente al caldo dentro le fiche che immagino gia' bagnate.
Miky non si scompone al nostro arrivo e mi ricorda ancora che ho promesso il racconto.
Guido mi guarda "Tu sei piu' bravo a raccontare. Tocca a te".
Inizio a raccontare delle nostre prime esperienze sessuali ancora da ragazzini.

Dopo la morte del papa' di Guido i miei genitori, amici di famiglia da anni, si offrirono di aiutare la mamma di Guido e cosi' mia mamma le diede una mano nel negozio di articoli sportivi e mio papa', essendo commercialista, prese in mano la parte amministrativa. Noi ragazzi frequentavamo la prima media inferiore e, i miei avevano ottenuto che fossimo nella stessa classe e nello stesso banco per consentirci di studiare insieme.
Tutti i giorni dopopranzo Guido veniva da me, mia mamma andava a prendere la sua per andare in negozio e noi due ci mettevamo a fare i compiti. Finiti i compiti, merenda e poi giochi di ragazzini.
Un giorno lui mi chiede se mi fossi mai segato e alla mi risposta negativa mi rivela che lui invece lo ha gia' fatto e ormai se lo mena quasi tutti i giorni. Gli chiedo di insegnarmi e lui, abbassati i jeans e gli slip, tira fuori l'uccello e inizia a lisciarlo dicendomi di fare altrettanto. Lo imito e poco dopo sento un pizzicore che mi prende e me lo ritrovo duro come la mattina appena sveglio prima di fare la pipi'. Lui mi insegna a prenderlo in mano e a menarlo su e giu, lo imito e dopo qualche smanettamento sento il piacere che sale e mi esce dalla cappella un liquido lattiginoso piu' denso della pipi'. Anche Guido gode e mi dice che quella che ci e' uscita e' la sborra e che per il momento e' cosi' scarsa ma che poi diventa piu' densa e abbondante.

La piantiamo li' perche' aspettiamo il rientro di mio padre ma mi riservo di fargli altre domande.

Il giorno dopo gli chiedo chi gli ha insegnato e mi racconta che durante l'estate, quando era dai suoi zii in riviera, il cugino di tre anni piu' grande gli aveva insegnato un sacco di cose. Curioso, voglio sapere tutto e lui mi racconta che il cugino gli ha insegnato a farsi le seghe, a prenderlo in bocca e anche nel sedere.
Rimango basito e voglio approfondire la cosa. Guido prende la parte di istruttore e ci spogliamo nudi. Ci abbracciamo e ci baciamo sulle labbra, poi la sua lingua vuole entrare e allora apro la bocca e la sento che entra e si scontra con la mia. Intanto lui mi ha messo le mani dietro e mi prende le chiappette avvicinando il suo pube al mio fregando il suo cazzetto duro sul mio che si sta indurendo. Anche io lo prendo per le chiappe e, imitando quello che lui fa a me', le accarezzo, le stringo fra le dita e poi con una mano le allargo e passo il dito medio dell'altra nel taglio fino ad accarezzare il buchino nascosto.

Ci limoniamo a lungo e intanto i inostri uccelli sono diventati duri. Guido si stacca da me e mi prende il cazzo in mano iniziando a strizzarlo, io lo imito e la manovra piace a entrambi. Ce lo meniamo continuando a baciarci fino a godere emettendo quella sborretta lattiginosa.
Poi lui mi dice che la prossima volta faremo qualcosa di piu' prendendocelo in bocca.

Il giorno dopo, finito di studiare, ci spogliamo ancora nudi e Guido si inginocchia davanti a me, mi mette le mani sulle chiappe e avvicina la bocca aperta al mio uccelle se lo prende tutto in bocca fino alle palline. Lo preme fra la lingua e il palato e lo succhia fino a farlo diventare duro e a questo punto inizia il pompino vero e proprio. Io sono stupito. Non avevo mai pensato che si potesse prendere in bocca un cazzo ma lui me lo sta facendo e questo mi piace molto. Intanto lui va avanti con il pompino e intanto mi accarezza il culetto, poi, come il giorno prima, mi apre le natiche e col dito mi solletica il buchino, La cosa mi piace tanto che alla fine godo e, senza pensarci, gli godo in bocca. Appena me ne rendo conto gli chiedo scusa ma lui mi sorride e mi dice che glia ha fatto piacere bere il mio godimento e che conta di farmi bere il suo.
Ci scambiamo i ruoli e io faccio a lui tutto quello che lui aveva fatto a me. Prendo in bocca il suo cazzetto gia' duro e inizio a fargli il primo di una lunghissima serie di pompini, gli titillo il buchino con un dito e mi accordo che posso entrare con mezzo dito nel suo culetto. Alla fine anche lui gode e mi viene in bocca, io ricevo tutto in bocca e intanto lui mi dice "Non mandare giu'. Quando ho finito di sborrare baciami in bocca e passamene un poco con la tua saliva". Cosi' facciamo e questa ulteriore porcata aumenta il piacere gia' provato.

Il giorno dopo ci cimentiamo nell'inculata. Guido ha gia' provato a prenderlo che a darlo facendolo con suo cugino e adesso, soddisfatti per le precedenti esperienze, vogliamo provarci noi due.
Come al solito, dopo aver fatto i compiti, ci mettiamo nudi e lui mi fa mettere a quattro zampe, mi viene dietro, mi allarga bene le chiappe con le mani e sento la sua lingua che mi lecca il buchino a lungo per insalivarmelo per bene. Fatto questo incomincia a infilarmi dentro un dito facendolo andare dentro e fuori. Poi me lo lecca ancora insalivandolo per riprovare con due dita e questa volta le fa ruotare per allargarmelo bene poi, quando e' soddisfatto si insaliva per bene l'uccello, avvicina la punta al mio buchino e mi dicedi spingere come quando faccio la cacca. Seguo il suo consiglio e sento la cappella che piano piano entra nel mio culetto provocandomi un po' di dolore che pero', non volendo fare una brutta figura, tollero senza lamentarmi. Spinge ancora e finalmente mi dice che e' tutto dentro fino alle palle. Si ferma per farmi abituare e poi incomincia piano piano ad andare dentro e fuori, aumenta il ritmo e, tenendomi per i fianchi, me lo spinge dentro sempre piu' profondamente fino ad un ultimo affondo col quale mi scarica dentro una bella sborratina e si abbatte sulla mia schiena. Rimane dentro ancora un po' e lo sento diventare piu' piccolo e molle, quindi lo sfila e provo come un senso di vuoto. Ormai mi ero abituato ad avere qualcosa nel sedere e mia piaceva.

Naturalmente subito dopo io ripeto tutto quanto e gli rivolto le attenzioni che lui aveva avuto con me. Lui, pero', mi dice che il suo buchino non e' piu' vergine e quindi infilarglielo sara' meno faticoso di quanto lo e' stato con me. Infatti dopo una buona leccata e insalivata al suo buchino infilo subito due dita e le faccio ruotare poi mi insalivo il cazzo sempre duto e lo appoggio al suo buchino, spingo e sento che entra molto piu' facilmente di quanto era successo a me. Come lui prima, lentamente mi infilo fino alle palle e inizio a incularlo con colpi prima veloci e poi profondi tenendolo per le anche. Finalmente sento il godimento che arriva e gli scarico nell'intestino la mia sborretta e rimando dentro fino a quando il mio uccello ritorna piccolo e molle e si sfila dal suo buchino

"Ti e' piaciuto?" mi chiede e io invece di rispondere lo abbraccio e faccio un lingua in bocca che ci lascia senza fiato.

Per tutti i tre anni delle medie inferiori ogni pomeriggio era impegnato con i compiti e poi con i nostri divertimenti che terminarono quando, andando alle superiori, io scelsi ragioneria e Guido studio' da geometra.

Il racconto delle prime esperienze e' terminato e adesso il mio amico sara' inserito, a richiesta generale, nel nostro sexy club.


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