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Gay & Bisex

Un giovane e splendido ragazzo rumeno


di Difficilissimo
11.12.2014    |    27.423    |    5 9.5
"Il tragitto dal divano alla camera, seppur breve, fu reso complicato dal nostro pomiciamento continuo che ci portò a sbattere contro pareti e mobili: eravamo..."
Innanzitutto ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto in privato chiedendomi nuovi racconti a stampo gay, visto che negli ultimi mesi ho decisamente cambiato genere. Purtroppo non ero in grado di soddisfare le vostre richieste poiché, come più volte ribadito, baso praticamente quasi tutti i miei racconti su fatti realmente avvenuti e negli ultimi tempi ho trovato una sorta di equilibrio sessuale. Infatti ho una relazione, anche se mai resa ufficiale per volere suo, con la ragazza del quale ho raccontato, la bellissima Selena. Ora però vi torno nuovamente a raccontare una vicenda gay che mi sta succedendo, sperando apprezziate. Circa un mesetto fa, forse meno, mi trovavo a Teramo per lavoro, avevo degli incontri in programma con dei fornitori e passai l'intera giornata là. Nel tardo pomeriggio, piuttosto seccato per le lunghe ore trascorse ad ordinare e visionare merce e anche decisamente stanco, tornai verso la mia auto e ripresi il tragitto verso casa, consapevole che si trattava dell'ora di punta del traffico e Teramo era una città con una viabilità certamente non eccezionale e difatti mi trovai presto imbottigliato tra le macchine. Nell'attesa mi cadde lo sguardo verso la fermata dei pullman dove vidi un ragazzo che conoscevo ma che non incontravo da un po' di tempo. Si trattava di Gheorghe, un diciottenne rumeno che avevo conosciuto circa quattro anni fa per ragioni calcistiche. Infatti quando giocavo con la mia ex squadra, lui faceva parte della categoria Giovanissimi di quella società e lo vidi una volta durante una sua partita. Mi piaceva nel tempo libero andare a vedere le giovanili per vedere se ci fosse qualche ragazzo bravo e lui mi colpì subito, tant'è che chiesi informazioni ai dirigenti che mi spiegarono come fosse al suo primo anno di calcio e che effettivamente era oltre che molto bravo, anche dotato di un fisico formato a dispetto dell'età. Quando a fine partite me lo vidi passare davanti, da vicino, rimasi anche folgorato dalla sua bellezza, aveva dei meravigliosi occhi azzurri con un taglio particolarissimo, quasi a mandorla ma grossi e dolcissimi, un bel sorriso e dei capelli biondo scuri che mi facevano impazzire. Neanche a farlo apposta quel giorno un dirigente mi chiese il favore di riaccompagnarlo a casa perchè secondo lui abitava lungo la strada che dovevo percorrere io per tornare a casa, cosa che poi in realtà non era vera visto che avevo dovuto allungare di almeno quindici minuti il tragitto ma vabbè, lo avevo fatto senza problemi! In auto parlammo di calcio e lui disse che mi conosceva e che veniva sempre a vedermi la domenica, gli piaceva come giocavo e altre cose del genere. Da quel giorno ci salutammo ogni qual volta ci incrociavamo e capitò altre volte di accompagnarlo a casa. Tutto questo per un paio di anni in cui notavo che cresceva sempre più e si faceva sempre più bello, poi cambiai squadra e persi di vista anche lui, nonostante mi avesse inviato la richiesta di amicizia su facebook, dove quantomeno potevo guardare le sue foto. Comunque, vedendolo là in attesa di un pulman, a maniche corte mentre la temperatura, con l'avvento della sera, si faceva sempre più fredda mi fece spontaneamente accostare per chiedergli se voleva un passaggio. Ci mise alcuni secondi a riconoscermi, poi mi regalò un bellissimo sorriso, mostrandomi denti bianchissimi e curatissimi, prese lo zaino di scuola e salì in auto. Mi spiegò che aveva avuto un rientro pomeridiano, che poi si era attardato con gli amici e quindi aveva perso il pullman e ora era in attesa di un altra corsa che però stava tardando e che quindi ero arrivato come una manna dal cielo, visto che iniziava a gelare e che era molto stanco. Notai subito che era cresciuto ancor di più e si era fatto un ragazzo meraviglioso ma ovviamente non avevo ancora in testa alcun secondo fine con lui. In auto parlammo a lungo, prima di calcio e poi anche di scuola, delle sue ragazze e mi spiegò che la mamma era andata qualche giorno con il fratello in Romania e che quindi era a casa da solo. Giunti sotto la sua abitazione feci per salutarlo ma lui mi anticipò, domandandomi se avevo impegni per la sera e accertatosi che non avevo assolutamente nulla da fare, mi chiese se potevo fargli compagnia per mangiarci qualcosa insieme e vederci un film, visto che si sentiva solo. Salì per la prima volta a casa sua, era un semplice appartamento, un po' in disordine probabilmente per l'assenza della mamma ma comunque ben arredato. Avendo entrambi molta fame, visto che erano quasi le 8, cenammo subito, mangiando un piatto di non so cosa che gli aveva lasciato pronto la madre e che lui aveva dovuto solo provvedere a scongelare e cuocere. Poi mi disse che si sarebbe andato a fare una doccia veloce e che intanto potevo accomodarmi sul divano e accendere la tv e la stufetta. Non sto nemmeno a dirvi che la sola idea di lui che si docciava a pochi metri da me, divisi da una sola porta, mi fece subito rizzare il cazzo e mi venne quasi la tentazione di andarlo a spiare dal buco della serratura per vederlo finalmente nudo, cosa che non mi era mai capitata. Poco dopo uscì fuori, aveva solo l'asciugamano in vite e mostrava i suoi magnifici pettorali. Era veramente bello, 1,80 circa e con un fisico scolpito, quasi muscoloso direi ma senza eccedere, proprio come mi piaceva su un ragazzo della sua età. Era totalmente depilato o glabro, non so, fatto sta che sul petto non aveva alcun pelo e aveva degli addominali veramente pronunciati e belli. Ci aggiungevi che di viso era difficile vederne di così belli e particolari e il gioco era fatto, cercavo di non guardarlo troppo ma dentro di me sbavavo per lui. Mi disse che sarebbe arrivato subito, il tempo di vestirsi ed era là. In realtà si presentò di fronte a me soltanto con dei boxer bianchi attillati che mi fecero salire gli ormoni a mille. Mentre caricava un film sul lettore dvd, dandomi le spalle, notai il suo sedere perfetto, maschile ma molto delicato e ben fatto e gettai uno sguardo anche sulle sue cosce muscolose e prorompenti e, da buon feticista, anche sui suoi piedi, che mi parvero molto curati e perfetti. Partito il film, Gheorghe spense la luce e si venne a sedere affianco a me, dicendomi che se volevo potevo mettermi comodo anche io, visto che il riscaldamento era veramente a palla ed effettivamente iniziava a fare caldo. Decisi, per discrezione, di togliere soltanto le scarpe e mi misi comodo, cercando di concentrarmi sulla visione del DVD, che era qualcosa di azione che nemmeno ricordo bene. Dopo alcuni minuti Gheorghe si tirò col sedere in direzione mia, avvicinandosi di qualche centimetro ma non diedi particolare risalto alla cosa se non che, poco dopo, sentì una sua mano poggiarsi sulla mia spalla e scivolare sul collo. Iniziò a massaggiarmi con cura e devo dire che era veramente molto rilassante tant'è che ebbi più di un brivido di piacere. Gheorghe mi disse, con voce bassa, di togliere la maglia che mi avrebbe massaggiato la schiena, io lo feci chiedendogli però il perchè di questo “affetto” e lui mi disse che voleva semplicemente farmi rilassare visto che gli avevo detto che ero stanco. Decisi di non fare ulteriori domande per evitare magari che pensasse che non gradissi le sue attenzione e che potesse fermarsi. La sua mano scorreva dolcemente sulla mia schiena e chiusi gli occhi per godermi il massaggio, fregandomene del film, che comunque faceva schifo. Il massaggio sul retro durò circa 5 minuti, dopo di che sentì la sua mano che, passando per i fianchi, si spostava sulla parte davanti del mio corpo. Iniziò a fare lo stesso trattamento prima sul mio petto e poi sulla mia pancia e qui stavo iniziando veramente a scoppiare: Gheorghe arrivava a massaggiare fino al bordo dei jeans e la cosa aveva provocato una forte erezione nelle mie parti intime. Probabilmente il 18enne si accorse di questo mio “disagio” e quasi subito spostò la mano sulla mia coscia. Decisi di lasciarlo fare in silenzio, per vedere fino a dove si sarebbe spinto e lui non tardò a prendere ulteriori iniziative. Dopo aver passato la sua mano con maggior vigore rispetto al massaggio precedente, sul mio pacco per alcuni istanti e aver constatato che effettivamente ero eccitato come un maiale, mi slacciò (con qualche difficolta) il bottone dei jeans e poi tirò giù la cerniera, strofinando dall'esterno delle mie mutande. Quando fece per infilare la mano dentro gli chiesi spiegazioni, volevo essere sicuro che fosse convinto di quanto stava per fare perchè una volta che partivo poi l'avrei fatto a mille e non mi sarei più fermato:
Ghe, ma che fai?
Quello che non avevi il coraggio di fare tu – mi rispose con prontezza e sfrontatezza
Cioè?
Guarda che l'ho visto che mi stavi mangiando con gli occhi, tra bisessuali ci capiamo!
Perchè anche tu sei bisessuale? - chiesi per ulteriori conferme (in questi casi la sicurezza non è mai troppa)
Ovvio che si, allora ti va?
Non mi feci pregare due volte, mi tolsi immediatamente i jeans e mi girai verso di lui, infilandogli la lingua in bocca. Iniziammo a pomiciare furiosamente sul divano e lui con fare deciso tornò nuovamente a cercare con la mano le mie mutande. Senza pensarci troppo scostò l'orlo e andò all'interno, impugnandomi subito il cazzo e iniziando a segarlo. Feci lo stesso anche io, gli abbassai i boxer bianchi e mi trovai davanti, seppur con la sola luce dello schermo della tv, un cazzo decisamente ben fatto, turgido e svettante come lo sognavo, non larghissimo ma di almeno 19 cm di lunghezza, leggermente inclinato verso sinistra. Senza smettere un secondo di pomiciare continuammo a segarci a vicenda, poi lui mi chiese se volevo spostarmi in camera sua, proposta che ovviamente accettai con entusiasmo. Il tragitto dal divano alla camera, seppur breve, fu reso complicato dal nostro pomiciamento continuo che ci portò a sbattere contro pareti e mobili: eravamo scatenati. In camera aveva un bel letto ad una piazza e mezzo, ovviamente già disfatto come è tipico di un ragazzo di 18 anni che si trova in casa senza la madre da qualche giorno. Lanciammo i boxer il più lontano possibile e io feci in modo di togliermi rapidamente anche i calzini per essere completamente nudo come lo era lui. Una volta stesi sul materasso riprendemmo a pomiciare come se non ci fosse un domani e a toccarci avidamente i cazzi fino a che non fu nuovamente lui a prendere per primo l'iniziativa e scivolò in basso. Arrivò prontamente al mio pene e, dopo avermi procurato intensi brividi di piacere con un paio di leccate ben assestate, lo accolse tutto in bocca e iniziò a succhiarlo. Non era sicuramente il suo primo pompino ma allo stesso modo non era certo eccezionale nel farli, diciamo che si poteva lavorare sopra ma riusciva a eseguirlo comunque con sufficienza. Ero talmente eccitato che sapevo che sarei durato poco mentre lui succhiava con foga così lo avvisai quando sentì giungere l'orgasmo ma Gheorghe non si spostò e si fece sparare tutta la mia sborra in gola, bevendo di gusto. Ora era il mio turno per cui scesi verso la sua pancia, gli baciai con eccitazione i suoi addominali scolpiti, poi mi spostai sui suoi coglioni che morsicchiai e leccai con cura, per poi prendermi cura finalmente del suo cazzo, che svettava quasi come ad attendermi, leggermente storto verso sinistra ma turgido e vigoroso. Passai la lingua su tutta la sua asta, dopo la doccia ovviamente aveva sapore di pulito, poi mi spostai sulla cappella e assaggiai alcune piccole gocce di liquido che gli fuoriuscivano e infine, quando lo vidi già al culmine della resistenza, lo accolsi in bocca. Iniziai il mio abile gioco di labbra e lingua che lo mandarono in assoluta estasi, rovesciò la testa all'indietro e iniziò a stropicciarmi i capelli, lo sentivo ansimare con forza e iniziò a muovere il bacino verso la mia gola: mi stava letteralmente scopando la bocca e godeva, godeva come il gran maialino che era fino a che non mi avvisò dell'orgasmo. Ovviamente feci come lui e non mi spostai, rimasi in attesa del suo sperma che presto invase tutta la mia bocca. Era abbastanza liquido e aveva un sapore forte ma gustoso, me lo assaporai tutto e poi lo mandai giù. Io e Gheorghe eravamo stremati per la foga di questo preliminare e restammo alcuni minuti sul letto, abbracciati a coccolarci. Io passavo la mano sui suoi magnifici addominali e pettorali, lui mi strusciava il piede sul mio e ogni tanto ci regalavamo qualche intenso bacio. Ne approfittai per chiedergli che esperienze aveva e mi disse che con i ragazzi non era mai andato oltre a quello che avevamo fatto e che non avrebbe, per ora, voluto provare a farlo anale da passivo. Quando udì che invece io non avevo problemi, sembrò quasi illuminargli il viso e mi chiese se era possibile provare. Non è che mi feci pregare particolarmente, anzi dopo mezzo secondo ero già tra le sue gambe a cercare di riportagli in fretta e furia il suo cazzone a tiro e devo ammettere che non è che ci volle chissà che sforzo così che in pochi minuti me lo ritrovai nuovamente eretto come un palo di fronte a me. Eccitato come un maiale, Gheorghe mi fece stendere a pancia in su sul letto e mi salì sopra, in posizione missionaria. Dopo un breve preparativo con dita e saliva sul mio buchetto, vi poggiò sopra il suo cazzo turgido e lo fece, con qualche affanno, scivolare dentro. Iniziò subito a chiavarmi a mille, era un vero toto e io godevo come un matto, ansimavo e lo tenevo per le chiappe, spingendolo sempre più dentro di me mentre osservavo le sue possenti braccia e i suoi muscoli scolpiti. Era veramente meraviglioso, probabilmente il ragazzo più bello col quale avevo mai scopato e vederlo impazzire per il mio culo era qualcosa di molto gratificante. Gheorghe continuava a spingere a tutta birra, era un toro scatenata e a sua volta ansimava di piacere, mi guardava e mi sorrideva con il viso affannato per lo sforzo e per il sudore. Dopo diversi minuti di scopata furiosa mi accorsi che iniziò a rallentare la spinta e a rilassare di più la muscolatura e capì che stava venendo, si quasi bloccò col cazzo ancora impalato nel mio culo e si lasciò andare ad un piccolo ma intenso urletto di piacere prima di scaricarmi una quantità industriale di sborra dentro. Senza nemmeno che io gli chiedessi nulla, mostrandosi anche un ragazzo comprensivo e rispettoso, capì che a mia volta dovevo raggiungere l'orgasmo e iniziò nuovamente a succhiarmelo. A questo punto gli chiesi chiaramente se poteva farmi una sega col piede e lui, un po' incuriosito e sorpreso dalla richiesta, mi sorrise e iniziò a eseguire l'azione. Provai un piacere immenso, sentivo il suo piede scorrere sul mio pene, strofinarsi con delicatezza ma in maniera gradevolissima e in pochi istanti, già largamente provato dall'essere stato scopato in maniera così divina da lui, raggiunsi l'orgasmo, venendogli sul piede. Si alzò un attimo a pulirsi e poi tornò in camera, riaccomodandosi sul letto e addormentandosi quasi subito, non prima di avermi però dolcemente baciato. Io restai un po' al suo fianco a guardarlo in tutta la sua bellezza, era steso a pancia in sotto e potevo gustarmi il suo sedere di marmo e le sue gambe possenti, poi mi alzai per andare al bagno, coprendolo col lenzuolo. Passai per caso di fronte ai miei jeans, lasciati ai piedi del divano e mi ricordai di controllare il cellulare, trovando messaggi e chiamate perse da parte di una spazientita Selena (la mia ragazza) per cui mi ricordai di lei e decisi di rivestirmi e di andar via, lasciando il mio Gheorghe nel sonno. Al mattino mi inviò un Sms per ringraziarmi per la magnifica serata e per sapere se ero andato via per pentimento o altro, provvidi a tranquillizzarlo e a fargli presente che era stato strepitoso anche per me. Gheorghe (che era a sua volta fidanzato, dimenticavo di dirlo) mi invitò nuovamente la sera a tornare da lui, non feci altro che scriverli “certo” e a contare le ore che mancavano per poter nuovamente avere quel ragazzo dolce e bellissimo tutto per me...
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