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Una bella giornata al mare


di ram2803
31.07.2014    |    15.500    |    8 9.4
"Intanto guardavo il suo costume sempre più gonfio e tirato all'altezza del pube..."
Quello che racconto mi è successo settimana scorsa mentre ero in vacanza al mare.
Una mattina di bel sole caldo (quest'anno non ce ne sono state molte) decido di fare il bagno con il materassino per ravvivare l'abbronzatura, ma soprattutto per prendere la tintarella integrale.
Mi allontano dalla riva di circa un centinaio di metri in modo che nessuno mi possa vedere. Arrivato vicino ad una boa di segnalazione, mi sfilo il costume e mi sdraio a pancia in su: il mare calmo, una leggera brezza ed un sole bello caldo che mi accarezzano il corpo mi cullavano mentre mi tenevo ancorato alla boa con una mano.
Avevo gli occhi chiusi e i miei pensieri andavano alla passeggiata mattutina sulla spiaggia per rifarmi gli occhi, guardando i corpi seminudi di uomini, qualche bel pacco in mostra (pochi in verità visto che molti usano i boxer) e donne, belle tette e culi belli sodi che accendevano la mia fantasia.
Il lieve ondeggiare del mare, il caldo sole sul corpo nudo nonché il ricordo di quello che avevo visto nella mattinata hanno fatto si che mi ritrovassi con il pene in erezione ed una gran voglia di eiaculare, mi sentivo i testicoli belli pieni... una bella scopata o un bel pompino sarebbero stati l'ideale!
Ero immerso in queste fantasie, quando mi sono sentito apostrofare "Lo sai che potrei denunciarti per oscenità in luogo pubblico!"
Apro gli occhi e istintivamente mi copro il pene in tiro, almeno ci provavo, non riuscendoci completamente per l'eccitazione che avevo in corpo. Il mio interlocutore, a bordo di un bel motoscafo, si era avvicinato a motore spento, per questo non l'avevo sentito arrivare. Lo guardo dal basso verso l'alto: un bell'uomo sulla quarantina, fisico atletico, ma non da palestrato, spalle larghe, vita stretta e un bel pacco racchiuso in un costume che metteva in evidenza un membro in semierezione . Notavo la sagoma del glande che premeva contro la stoffa del costume.
"Non ti preoccupare" mi dice, "prima scherzavo, ho visto da lontano con il binocolo che eri nudo e mi sono avvicinato a motore spento per osservare più da vicino il tuo pisello, bello spettacolo, ma perché non sali a bordo, che siamo più comodi e possiamo fare quattro chiacchiere."
Nel frattempo il pisello si era ammosciato, resto un attimo perplesso , poi penso, perché no, ci può scappare una bella avventura, il tizio non è niente male e il gonfiore del costume era invitante.
Mi aiuta a salire a bordo, sistemiamo il materassino e facciamo le presentazioni: "Piacere, Corrado", dice lui, "Claudio, piacere mio" rispondo io, sempre nudo e con il pene ormai completamente moscio.
"Non hai paura di prenderti una scottatura? In mare, con il riflesso dell'acqua, il sole picchia di più!" "Stenditi sulla panca che ti metto un po' di crema". Mi stendo a pancia sotto, Corrado prende una crema solare e me la versa sulla schiena, sulle natiche e sulle gambe poi prende a spalmarmela: mi massaggia per bene le spalle, poi scende sulle natiche dove ci sta un bel po' a massaggiare, mi mette la crema anche sul buchetto e sullo scroto: ha un bel tocco delicato e piacevole che si trasmette inevitabilmente al mio uccello, lo sento crescere lentamente sotto la mia pancia.
Lui finisce di spalmarmi la crema sulle gambe poi mi fa girare, il mio membro è semi duro, le palle me le sento belle piene. Mi versa la crema sul petto, sulla pancia, sul membro e sulle gambe ed inizia a spalmare.
Le sue mani sono molto abili nel massaggio, spalma bene la crema sui miei pettorali, scende sulla pancia, sta li un po', ogni tanto, come casualmente mi sfiora il pisello, che nel frattempo si era indurito ancora un pochino, scende sulle gambe, quando finisce risale e mi dice: "E' meglio che diamo una spalmatina anche a lui, prima che si scotti!" "Fai pure" dico io, sempre più eccitato. Intanto guardavo il suo costume sempre più gonfio e tirato all'altezza del pube. La sua erezione era molto evidente, la punta gli usciva quasi dalle mutandine.
Riprende a spalmare la crema: una mano mi tiene lo scroto, l'altra impugna il mio uccello quasi in completa erezione, ed inizia a massaggiare. Le sue mani erano delicate, si muovevamo molto bene sulle mia palle e lungo l'asta, io sento la voglia salire e ancora di più la sente il mio cazzo, ormai in completa erezione, che trasmetteva al mio cervello ondate di piacere mentre l'eccitazione cresceva sempre di più. Ad un certo punto mi abbassa la pelle del prepuzio e mi scopre il glande, ci passa sopra le dita, mi titilla il fremulo, ogni volta che ci passa sopra le dita mi arriva una stilettata di piacere al cervello.
Io, tra uno spasimo e l'altro, guardavo il suo cazzo ancora imprigionato nel costume, pensavo "Non è giusto che se stia li dentro, mentre il mio è piacevolmente al vento", allungo le mani, afferro l'orlo del costume e lo abbasso lentamente: voglio godermi appieno la sua erezione. Il pene balza fuori prepotentemente dalla gabbia che lo tratteneva, bello dritto, sull'attenti, la cappella bella grossa ancora ricoperta dalla pelle del prepuzio. Lo guardo ammirato, non molto grosso, lungo una ventina di centimetri, il glande a forma di fungo, lo scroto bello pieno e rasato lasciavano intravvedere i testicoli anch'essi belli pieni. Glielo prendo in mano, gli abbasso la pelle del prepuzio, ha un bel glande, le ali ben pronunciate e irrorate di sangue, glielo massaggio con il palmo della mano, lo sento emettere un gemito di piacere, insisto a passargli le dita sulla cappella, da come geme capisco che gli piace molto: "Continua, non fermarti, mi fai impazzire", sento il suo membro diventare sempre più duro. Nel frattempo Corrado aveva preso in bocca il mio uccello e succhiava la cappella, ci sapeva fare con la lingua... il mio cazzo era diventato duro come il marmo, ad un certo punto se lo infila tutto in bocca, sento il mio glande in fondo alla sua gola, una sensazione di piacere stupenda, ma non volevo ancora venire.
Ci mettiamo sul fianco, nella posizione del 69, lui ha sempre in bocca il mio cazzo, io avvicino la bocca al suo, sento il profumo dell'eccitazione, lo appoggio alle labbra e sento il salato del mare, io non sono un grande succhiatore, non mi piace particolarmente, però sentivo che dovevo ricambiare il piacere che Corrado mi stava dando, lo prendo in bocca e comincio a succhiare, faccio girare la lingua intorno alla cappella che mi riempie completamente la bocca, lui fa altrettanto con me, ogni tanto affonda di più, sento il glande toccare il fondo della sua gola.
Voglio ricambiare il piacere che mi sta dando con la sua bocca, prendo un po' di crema su un dito ed inizio a massaggiargli l'ano, ha un sussulto di piacere, spinge il suo pube verso la mia faccia e quasi mi sento soffocare dal suo cazzo. Sento che mi dice "Si, così, vai avanti, entra pure con tutto il dito, mi piace da morire sentirmi riempire il culo" , non me lo faccio ripetere due volte, con il dito ben lubrificato dalla crema non ho difficoltà ad infilarlo fino in fondo, sento la nocciolina della sua prostata, la massaggio con la punta del dito, lui sospira e geme, la cosa gli piace tantissimo.
Si stacca da me, e soprattutto dal mio uccello sempre più duro e voglioso sborrare: "Cosa fai?" gli chiedo, sento che traffica li vicino, ha in mano un preservativo, con molta maestria lo infila sul mio pene e in meno che non si dica è a cavalcioni sopra di me, ha il mio cazzo in mano e se lo indirizza nell'ano, sento la punta del mio uccello che entra lentamente e senza difficoltà in quel canale stretto e ben lubrificato, sento il mio pene avvolto in un piacevole calore, le contrazioni del suo sfintere mi mandano al cervello sensazioni di intenso piacere. A mia volta gli prendo in mano il cazzo, duro come il marmo, inizio a segarlo, lo assecondo nei movimenti di su e giù che lui fa sul mio uccello. Quando capisce che non resisterò ancora per molto mi dice: "Avvertimi quando senti che stai per venire, voglio sentire il calore del tuo sperma sul mio petto" "Ok" gli rispondo io, ancora qualche colpo nel suo ano così accogliente, sento i testicoli che mi formicolano, lo sperma sta per salire, gli faccio un cenno, lui si sfila il mio pene dall'ano, mi toglie il preservativo e mi fa mettere a cavalcioni sul suo petto, mi da due colpi di lingua sulla cappella, non resisto più, sento il pene che si contrae ed esplode il primo schizzo di sperma bollente che lo colpisce sul naso, me lo prende in mano se lo strofina sul petto, ancora due, tre getti violenti che gli riempiono il petto, le contrazioni del mio cazzo diminuisco ed anche lo sperma non schizza più violento ma continua ad uscire, sento i testicoli completamente svuotati, con la cappella e con le mani gli spalmo il mio seme sul petto, sul collo, sulle spalle come se fosse una crema solare. Corrado non è ancora venuto, si sta segando con me a cavalcioni sul suo petto, allungo una mano, gli prendo delicatamente la sacca dello scroto e lo massaggio, mi spingo un po' indietro, gli infilo l'indice nel buchetto, lo stantuffo avanti e indietro, sento le contrazioni del suo ano aumentare e farsi più strette intorno al mio dito, con un gemito di piacere liberatorio sento gli schizzi violenti della sua sborra sulla mia schiena, una piacevole sensazione di calore che si ripercuote anche sul mio cazzo che emette ancora qualche goccia di sperma. Sento il suo caldo liquido scendermi lentamente dalla schiena sulle chiappe e come avevo fatto io in precedenza, mi spalma la sua sborra bollente sulla schiena, sulle natiche regalandomi ancora delle piacevoli sensazioni voluttuose.
Ci siamo staccati e distesi, uno con in mano il membro dell'altro e appagati dal piacere reciproco, siamo rimasti così per un tempo che sono saprei definire (mezz'ora, un'ora, boh), stavamo bene così, sentivo la sua mano muoversi sul mio cazzo, sentivo che mi stavo eccitando ancora, presi anch'io a stuzzicargli il pisello, lo sentivo crescere nella mia mano, mentre il mio si ingrossava nella sua. Ci siamo ritrovati ancora tutti e due eccitati, i membri vogliosi belli dritti al vento, abbiamo iniziato a segarci a vicenda, ci guardavamo negli occhi e vedevamo l'eccitazione crescere sempre di più, eravamo seduti uno di fronte all'altro, le mani sul pene dell'altro, ad un certo punto mi sono avvicinato a Corrado in modo tale da poter prendere in mano tutti e due i nostri cazzi.
Con una mano li segavo tutti e due, mentre con l'altra ben insalivata accarezzavo delicatamente le nostre cappelle gonfie di piacere attaccate una all'altra.
Aumentavo il ritmo del movimento della mano, i nostri respiri si facevano sempre più corti, sentivo il cazzo di Corrado che si faceva sempre più duro e pure il mio, intanto continuavo a segare con una mano e a solleticare con l'altra le cappelle, il buchetto del glande, sentivo le contrazioni del suo cazzo riflettersi sul mio, quando ad un tratto Corrado è esploso in una sborrata violenta, il suo liquido caldo mi riempiva la mano, dopo due secondi sono esploso anch'io, ho provato un piacere ed una libidine enorme nel sentire e vedere i nostri cazzi schizzare, ho continuato il movimento della mia mano fino a quando non è uscita più una goccia di sperma, siamo rimasti così immobili, assaporando tutto il piacere che ci eravamo dati, l'uno con in mano il cazzo dell'altro sino a quando non si sono completamente afflosciati.
Poi, nudi come eravamo ci siamo tuffati in mare per rinfrescarci un po' dal sole che picchiava.
Siamo risaliti sul motoscafo, ci siamo rimessi i costumi poi Corrado mi ha accompagnato a riva, ci siamo lasciati con la promessa di rivederci il giorno dopo per un'altra piacevolissima gita in mare.
Poi purtroppo le vacanze sono finite, ma non la bella amicizia che è nata così casualmente, ci siamo sentiti telefonicamente, molto probabilmente a settembre ci rivedremo.... e sarà ancora voluttuoso piacere.
Ram2803
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