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Gay & Bisex

con i miei "amici delinquenti" parte 3


di Colee
21.02.2014    |    16.493    |    1 9.6
"Era il guardiano; Mi voltai e potei riconoscere Stefano un altro dei ragazzi che frequentavo da piccolo..."
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Passai la prima notte dopo la scopata con Davide senza chiudere occhio ;
Nonostante avessi scopato con lui come con pochi sino a quel momento sudavo in continuazione e avevo ancora voglia di un pisello fra le gambe.
Ansimavo all'idea che lui o uno degli altri del vecchio gruppo potesse presentarsi li a fottermi:
Persino il mio culetto era bagnato, bastava stuzzicarlo appena per provocare timidi orgasmi anali.
Passai il giorno seguente studiando e tentando di osservare se qualcuno si accingeva a passare per la strada di campagna che conduceva alla casa.
Ricevetti quindi un messaggio da Davide; Il quale si divertiva a stuzzicarmi chiedendomi quanto avessi goduto quel pomeriggio:
Iniziai a pensare che non volesse raccontare nulla agli altri , forse preoccupato della loro reazione...:
Decisi quindi di fare una passeggiata per il viale che conduceva ai terreni in coltivazione, li dove alcuni di loro potevano svolgere il loro finto lavoro ,oltre che dedicarsi alla delinquenza.
Arrivai sino ai terreni che ricordavo appartenevano alla famiglia di Davide e Vito,sembrava non ci fosse nessuno fino a quando non giunsi in prossimità del vecchio pozzo artesiano col quale irrigavano i campi.
Nei pressi del pozzo c'era una piccola baracca ,nella quale in passato ricordo si passava la notte quando si doveva far da guardia al raccolto :
Mi avvicinai,ma non c'era nessuno; quando d'un tratto qualcuno si appoggio un metallo freddo sulla mia spalla urlandomi: "Chi cazzo sei e che vuoi?".
Era il guardiano;
Mi voltai e potei riconoscere Stefano un altro dei ragazzi che frequentavo da piccolo.
Non sapevo nulla di lui dai giornali di zona. Evidentemente aveva deciso di far semplicemente il guardiano dei campi, li nel posto in cui era cresciuto.
Mi riconobbe, e abbasso il fucile senza togliermi gli occhi di dosso.

Stefano: e tu che ci fai qui?
io:Nulla in questi giorni ero alla vecchia casa e volevo fare un giro per sgranchirmi le gambe.
Stefano:Non ti avevo riconosciuto, ho già chiamato i padroni del terreno, non so chi viene ,spero per te non sia Vito, a quanto ha sempre detto non ti sopporta perchè ti sei allontanato da tutti noi!
io:Non mi importa c'era un valido motivo per farlo, io non voglio diventare un avanzo di galera.
Stefano: Si però i piselli dei tuoi amici che stanno prendendo quella strada ti piace succhiarli? ahah
Scusa è che tutti noi quando abbiamo saputo abbiamo immaginato quanto avessi goduto a vederci i piselli indurirsi e sentirci parlare di sesso: E sopratutto perche prima di allontanarti lo hai succhiato solo ai tre fratelli?
io: Beh si e allora?
Stefano: Nulla mi chiedevo ...

Non riuscì a terminare la sua domanda perchè si avvicinò una vecchia macchina nera.
Riconobbi subito chi fosse dentro: Non era Vito ne Davide:
Bensì era Giacomo il loro fratello maggiore. grazie a lui e ai suoi discorsi sulla sua prima esperienza tutto precipitò:
Lo riconobbi perchè rispetto ai fratelli i suoi capelli sono biondo scuro.
Alto poco più di Davide con un paio di jeans sporchi di terra e degli stivali.
Stefano dal canto suo non era cresciuto niente male; Magro rispetto a Giuseppe ma fisico asciutto e occhi verdi in contrasto ai capelli castani,barba incolta .

Stefano:Ehi Giacomo ti ho fatto venire sin qui ma era lui. Si aggirava per le terre alla ricerca di qualche contadino al quale succhiarlo" ahahha
Giacomo: Pensavo che dopo quel pomeriggio da ragazzino fossi scappato per la vergogna e invece ti fai riempire da mio fratello e ora sei qui?
Andiamo nella vecchia baracca che parliamo un pò! Stefano vien anche tu.


Segui senza battere ciglio, seppure ero preoccupato da quello che poteva succedere;
Era un avanzo di galera anche lui e non aveva alcun tratto che potesse far pensare all'omosessualità.
Seppure il modo in cui prima si sego e poi mi venne addosso da ragazzino doveva ricordarlo bene...
Pensai alle parole di Davide sperando valessero anche per il fratello maggiore: Magari voleva scopare, convinto anche lui che i gay sono più disinvolti al sesso da una botta e via:
Entrammo nella vecchia casa mezza diroccata.
Molta terra sul pavimento e un divano con un vecchio telo sopra.

Giacomo: Allora, mi spieghi che cazzo vuoi da me e i mie fratelli? Non siamo finocchi!
E' solo il tuo modo di fare da cagna in calore, che celo fa diventare duro! Cosa ci fai qui vuoi che ti soffochi con la sborra?
Anzi sai che ti dico ora io e stefano ti riempiremo ogni singolo buco e i polmoni, magari così ti sazi per un pò!

Così facendo andò a mettere la sua mano dietro la mia testa e a bloccarla, contemporaneamente inserisce l''indice e il medio nella mia bocca che non oppose resistenza.

Giacomo:Guarda come suca sta troia.
Stefano:Si è propio una troia.

Con la mano andai a sfiorare il pacco di Giacomo che sotto ai jeans era già duro.
Stessa cosa feci con quello di Stefano che invece iniziò a indurirsi in quell'istante.
Mi misi in ginocchio e andai a tirar giù la lampo di entrambi i calzoni; con le mani entrai dentro ad accarezzare la dure aste che non avevano nulla in meno a quella di Davide.
Tirai fuori i loro grossi uccelli e iniziai a ciucciarli a turno mentre con la mano segavo quello che era fuori di volta in volta.
Sentivo i loro gemiti e allo stesso tempo il mio culetto che iniziava a bagnarsi!
Desideravo essere posseduto, lo volevo in quel momento!
Andai sul divano e rapidamente mi spogliai del tutto, mentre loro erano ancora vestiti ma con l'uccello di fuori.
Mi ero preventivamente rasato sia il pisello che il culetto e le gambe .
Con la mano andai a strofinare le dita sul mio buchetto ormai un fiume .
Giacomo e Stefano si sedettero ai due lati del divano con i loro piselli ancora in tiro ,mentre io iniziavo a spogliarli del tutto li sentivo ancora sospirare e inveirmi dietro :

"" Troia...succhia cazzi...ciuccialo""

Mi ritrovai quindi con la faccia fra le gambe di Giacomo a leccarli le palle, mentre con la lingua di tanto in tanto salivo sino alla cappella e lo sentivo goder e mentre succhiavo e stimolavo il glande.
Godeva e sentivo il fremito della sua goduria, mentre dal canto suo Stefano comincio a stendere lo sputo sul mio culetto e con le dita a penetrami.
Difficilmente godevo quando delle dita mi penetravano, ma questi ragazzi avevano dita callose rispetto a tutti quelli scopati in città.
Godevo come se dei cazzi mi stavano penetrando, consapevole che quelli veri mi avrebbero fatto godere di più.
I ruoli fra Stefano e Giacomo si invertirono e così durammo per quasi 20 minuti, sino a quando Stefano non decise di penetrarmi col suo cazzone:
Venne dietro e mise uno dei vecchi cuscini sotto al mio bacino , appoggiò quindi la sua asta al centro del mio culetto e strofinò pian piano la cappella su tutto il buchetto.
Appoggiò quindi la cappella sul buchetto e inizio a penetrarmi più volte e sempre più veloce.
Ansimavo mentre sentivo lui godere e il suo cazzo farsi strada del mio culetto .
In tutto questo Giacomo si segava e infilava il suo pisello nella mia bocca. Dopo poco Stefano venne nel mio buchetto e lo sperma iniziò a sgorgare a fiotti fra i glutei e poi fra le gambe.
Tentai di ripulirmi ma Giacomo si fiotto subito nella stessa posizione di Stefano che ora si era spostato e si limitava a stringermi i capezzoli e a segarmi: con un colpo di reni Giacomo inizio a scoparmi il culetto.
Il rumore dei loro gemiti ,dei sospiri era spezzato dalle schioccate del loro bacino sul mio culetto e dagli squitti dello sperma che ancora si trovava dentro e fuori il mio buchetto mentre Giacomo con goduria mi scopava.
Anche Giacomo venne e come precedentemente successo lo sperma copioso e denso iniziò a sgorgare,ma Giacomo prontamente andò a mettere un dito sul buchetto.

Giacomo: Lo senti caldo vero? ti piace troia?
Stefano: Ma non è ancora venuto ahah continua ancora a sudargli il culo!! è propio una cagna...

Così dicendo Stefano lancia uno schiaffo sul mio culetto dicendo:

Stefano: Peccato non abbia la figa ha un culo duro e sempre bagnato.
Giacomo:è una cagna si e ha il culo stupendo sembra modellato con la cera.

I due si guardarono un attimo con malizia e poi tutto avvenne rapidamente.
Stefano si mise sotto di me facendomi aprire le gambe e inserendo il suo pisello nuovamente duro dentro di me.
Giacomo dal canto suo lasciò che lo sperma cominciasse nuovamente a sgorgare dal mio buchetto aperto e mettendosi dietro di me iniziò a tentare di penetrarmi assieme a Stefano .
Senti il mio buchetto aprirsi e appena Giacomo ebbe infilato parte del suo pisello sentivo ancora la sborra eiaculata prima che tentava di farsi strada.
Ma ora sbocchi non c'erano, sentivo solo due grossi pali entrare contemporaneamente e uscire dal mio buchetto e la loro goduria.
Ansimavo e godevo come una cagna; Si ero diventato una vera cagna!
Godevo mentre loro ridevano e ansimavano. Per diversi istanti la scena si è ripetuta sino a quando la pressione sulla mia prostata non mi ha fatto venire e gemere come mai fatto prima: Entrambi quasi contemporaneamente vennero ancora nel mio buchetto che a questo punto era saturo di sborra densa.
Lentamente quindisi alzarono e mi lasciarono nudo sul letto.

Giacomo: Prima mio fratello minore ora me e lui. Ti manca Vito e gli altri del gruppo e poi ti sarai preso la sborra di tutti noi.
Entrambi uscirono lasciandomi su quel divano divenuto ormai una pozza di sborra nella quale mi alzai solo dopo aver visto quei bei culi sodi allontanarsi verso l'uscita.

[Fatti e nomi frutto della solo immaginazione] Continua...
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